Mag 13 2019

ARTIGIANO FATTURA 75.000 EURO. PECCATO CHE PAGHI IL 111,6% DI TASSE!

 

di LEONARDO FACCO

 

Quando, in Italia, pensi che al peggio non c’è limite, non stai sbagliando.Se credevate che pagare l’82,7% di tasse su un reddito di 75.000 euro fosse il peggio (VEDI QUI), vi sbagliavate. Il limite è stato valicato alla grande, perché un artigiano lombardo nel 2014 ha fattura 74.964 euro, ma tra anticipi e balzelli vari ne deve allo Stato 83.700! In soldoni, il nostro servo deve al governo canaglia il 111,6% di quanto guadagna.

 

La storiaè ben raccontata da Flavia Mazza Catena su “Il Giornale”.In sintesi:“Ma ecco i conti. Il reddito lordo dichiarato, dunque, è di 74.964 euro. Con gli oneri deducibili si scende a 73.600. Su quanto dichiarato, da pagare ad agosto ci sono 24.639 euro di Irpef a saldo, l’addizionale regionale a saldo per 1179 euro, l’addizionale comunale a saldo per 589 euro. Ma anche l’Irap a saldo per 2591 euro. Non dimentichiamo, poi, i contributi (Inps) a saldo per 13.487 euro. E, in più, sempre da saldare ad agosto ci sono 9855 euro di acconto Irpef. Più il primo acconto per l’addizionale comunale di 177 euro, il primo acconto Irap di 1036 euro e il primo acconto di contributi di 6873 euro. Totale da versare in estate: 60.427 euro”.

Finito? “No, ci sono le scadenze di novembre, sempre in base a quanto dichiarato dal contribuente. Che tra secondo acconto Irpef di 14.783 euro, secondo acconto Irap di 1554 euro e secondo acconto contributi per 6873 a novembre dovrà versare 23.211 euro. Il totale complessivo da pagare da qui a fine anno è dunque di 83.700 , appunto a fronte di 74.964 di reddito lordo dichiarato”. Una storia non molto diversa da altre che abbiamo raccontato su queste pagine.

 

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Nov 08 2018

VOLETE ESSERE AUTONOMI? MARCITE CON I VOSTRI PINI

 

Il post di un dirigente Ulss dell’Abruzzo scatena una reazione a catena. Dal sud molti commenti sullo stesso stampo. La reazione della Regione.

 

Un incredibile incidente diplomatico fra Veneto e Abruzzo.

Il post su Facebook di un dirigente dell’Ulss di Sulmona, in Abruzzo (dunque un dirigente di alto livello della Regione Abruzzo), ha scatenato una vera e propria rivolta.

 

 

Commentando la richiesta di aiuti da parte del Veneto per fare fronte al disastro causato dal maltempo, il dirigente ha scritto:

 

 

 

“Però avete fatto il referendum per l’indipendenza… Ve lo ricordate vero? Mica state pensando di chiedere lo stato di emergenza per finanziare la ricostruzione con i soldi di tutti gli italiani, no? Se fosse per me vi farei marcire insieme al legno delle vostre foreste abbattute”.

E non si tratta di un commento isolato, sul tipo: volete essere autonomi e tenervi i vostri soldi? Allora arrangiatevi.

 

A parte l’ignoranza di chi confonde autonomia con indipendenza, il post è senza scusanti. E la reazione del presidente del consiglio regionale,Roberto Ciambetti, al suo omologo abruzzese è stata immediata. “Scusa, quando il terremoto ha messo in ginocchio l’Abruzzo noi siamo stati in prima fila ad aiutarvi. E adesso ci ripagate così?“.

 

Per la cronaca il dirigente è stato rintracciato e si è difeso dicendo che il suo profilo Facebook era stato hackerato.

 

Dura la reazione dell’assessore alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin.

 

“Se ci lasciano i 15 miliardi di euro di residuo fiscale che il Veneto dà a Roma ogni anno, il miliardo di danni causato dal maltempo che lo paghiamo noi senza problemi. Noi non stiamo chiedendo aiuto allo Stato, chiediamo solo che un piccolo pezzettino di quello che regaliamo ogni anno al resto d’Italia ci venga restituito“.

 

Fonte: da la Voce di Rovigo del   7 novembre 2018

Link: http://www.polesine24.it/veneto/2018/11/07/news/volete-essere-autonomi-marcite-con-i-vostri-pini-33202/?fbclid=IwAR1L5V8yoL7JsILfSCOzgDJH1S2xfk91T0Fr9Kj_8SO4fC1j4gZ5rNPAnkk

 

(“era stato hackerato”…non ci crede  nessuno)

 


Mar 27 2015

NELL’INFERNO FISCALE ITALIANO SERVE SEMPRE UNA LEGGE: NE FANNO 4 AL GIORNO

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Negli ultimi 12 mesi, sono state 997 le nuove disposizioni fiscali introdotte da leggi e decreti. Praticamente, quattro interventi al giorno (esclusi sabati, domeniche e festivi). Solo una minima parte di queste misure, però, è stata approvata per attuare la legge delega di riforma del fisco, che mira proprio a razionalizzare il quadro delle regole, mentre la maggior parte delle disposizioni ha modificato norme esistenti. Poche quelle abrogate. Il quadro si complica se si considerano anche circolari, comunicati e Faq dell’amministrazione.

 

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Dic 14 2014

VOLANTINO SHOC DI MARE NOSTRUM DIFFUSO IN NORDAFRICA

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Questa sconvolgente immagine ce l’ha inviata un nostro lettore che viaggia spesso in Nordafrica come dipendente di una nota società petrolifera.

 

Proviene da una città portuale libica. A detta del lettore, che ci ha inviato in passato altre interessanti informazioni, questo tipo di volantino viene distribuito da alcune ONG nei rifugi preparati dalle organizzazioni criminali  per i clandestini sub-sahariani in attesa di partire.

Questo è in Arabo. E’ sciupato dal sole e fotografato dal lettore con un cellulare, ma è abbastanza leggibile.

 

Le due linee di scrittura invitano i clandestini a ‘non rischiare’ e a ‘telefonare al numero’.

 

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Nov 12 2014

GIUSTIZZIA ALL’ ITALIANA: LECCO, MULTATO IL SINDACO DI BELLANO PERCHE LA CASCATA DELL’ORRIDO È TROPPO RUMOROSA”

Mille euro di sanzione dopo il ricorso di un cittadino e le rilevazioni acustiche dell’Arpa. Il primo cittadino si dichiara sconcertato e chiede ai tecnici di ritirare il provvedimento contro il Comune

 

 

Orrido di Bellano

L’Orrido di Bellano 

 

 

Sindaco multato per una cascata troppo rumorosa. Una sanzione da circa mille euro è piovuta sulla scrivania di Roberto Santalucia, primo cittadino di Bellano, in provincia di Lecco, paese che ospita un orrido (una gola scoscesa attraversata da un fiume che tra balzi e cascate crea un complesso spettacolo naturale) tra i più famosi in Italia, meta di 30mila visitatori ogni anno. La vicenda parte dal reclamo di un cittadino che, evidentemente infastidito dal suono dell’acqua, ha chiamato l’Arpa perché effettuasse analisi acustiche.

 

Detto fatto: la cascata è risultata tanto rumorosa da superare i limiti concessi dalle norme. Così non solo la sanzione è arrivata in Comune ma, per aggiungere danno a beffa, ha innescato anche un incredibile cortocircuito burocratico. “Ho ricevuto la multa – spiega Santalucia – e una lettera dove Arpa mi dava due alternative: pagare oppure preparare degli scritti difensivi. Scritti che, però, avrei dovuto presentare a me stesso, poiché sono l’autorità competente in materia”.

 

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Nov 11 2014

BRUNO VESPA SMASCHERA I COMPAGNI SEGUACI DEL DUCE

Scrittori, giornalisti e artisti: erano molti quelli che volevano collaborare alla rivista fondata nel 1940 da Giuseppe Bottai, gerarca illuminato ma anche il più feroce sostenitore delle leggi razziali

 

 

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In quegli anni, Bottai poté contare sulla fervida collaborazione del meglio della cultura italiana: Giorgio Vecchietti (condirettore), Nicola Abbagnano, Mario Alicata, Corrado Alvaro, Cesare Angelini, Giulio Carlo Argan, Riccardo Bacchelli, Piero Bargellini, Arrigo Benedetti, Carlo Betocchi, Romano Bilenchi, Walter Binni, Alessandro Bonsanti, Vitaliano Brancati, Dino Buzzati, Enzo Carli, Emilio Cecchi, Luigi Chiarini, Giovanni Comisso, Gianfranco Contini, Galvano Della Volpe, Giuseppe Dessì, Enrico Emanuelli, Enrico Falqui, Francesco Flora, Carlo Emilio Gadda, Alfonso Gatto, Mario Luzi, Bruno Migliorini, Paolo Monelli, Eugenio Montale, Carlo Muscetta, Piermaria Pasinetti, Cesare Pavese, Giaime Pintor, Vasco Pratolini, Salvatore Quasimodo, Vittorio G. Rossi, Luigi Russo, Luigi Salvatorelli, Sergio Solmi, Ugo Spirito, Bonaventura Tecchi, Giovanni Titta Rosa, Giuseppe Ungaretti, Nino Valeri, Manara Valgimigli, Giorgio Vigolo, Cesare Zavattini. Musicisti come Luigi Dallapiccola e Gianandrea Gavazzeni. Artisti come Amerigo Bartoli, Domenico Cantatore, Pericle Fazzini, Renato Guttuso, Mino Maccari, Mario Mafai, Camillo Pellizzi, Aligi Sassu, Orfeo Tamburi.

 

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Ott 22 2014

PEDOFILIA: IL GOVERNO RENZI NON RISPONDE AGLI ATTI PARLAMENTARI

 

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di Gianni Lannes

 

Sono stati indirizzati al governo italiano numerosi atti parlamentari – in particolare, ad esempio, le interpellanze (2/00201) e le interrogazioni a risposta scritta (numeri 4/00593, 4/02351, 4/00676, 4/04119, 4/05149, 4/04177, 4/00543) solo per citarne alcune.

A tutt’oggi, nonostante siano trascorsi parecchi mesi, il presidente del consiglio Renzi e i suoi ministri, come ad esempio Angelino Alfano, non rispondono. Eppure si tratta di gravissimi reati contro i minori. Peggio, l’esecutivo Renzi, sta procedendo allo smantellamento di numerosi presidi della Polizia Postale che danno la caccia ai pedofili.

 

Per la cronaca documentata (fonte ministro dell’Interno): soltanto nel 2013 in Italia sono spariti nel nulla più di 3 mila minori. Che fine hanno fatto mister Renzi tutti questi pargoli?

In un Paese civile, la prima cosa di cui deve necessariamente occuparsi chi dirige lo Stato, ovvero le istituzioni a tutti i livelli, è la protezione dei bambini. Invece così non è nel Belpaese, dove l’attuale governo renziano che non è stato votato dal “popolo sovrano”, ma imposto da un inquilino abusivo del Quirinale, fa propaganda pubblicitaria ai voleri stranieri.

 

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Set 25 2014

PREPARATE LA LEGNA! RENZI HA FATTO INCAZZARE PUTIN, PUR DI “LECCARE” OBAMA! ECCO COSA HA COMBINATO

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  1. SIETE PRONTI A PASSARE UN INVERNO AL GELO? L’ITALIA HA CONGELATO I BENI ITALIANI DI ARKADIJ ROMANOVICH ROTENBERG, L’OLIGARCA RUSSO GRANDE AMICO DI JUDO DI PUTIN –

 

  1. SIGILLI A VILLE E APPARTAMENTI IN SARDEGNA, ALTRI IMMOBILI NEL LAZIO, QUOTE SOCIETARIE, CONTI CORRENTI E UN LUSSUOSO ALBERGO A ROMA, IN VIA VENETO: IN TUTTO FANNO 30 MILIONI DI EURO DI BENI ACQUISTATI ATTRAVERSO LE AZIENDE CHE POSSIEDE ALL’ESTERO –

 

  1. UN COLPO DURISSIMO. LO PUTIN AVEVA AVVERTITO: “SE USA E UE INSISTERANNO CON LE SANZIONI IN RELAZIONE ALLA CRISI UCRAINA, LA RUSSIA DOVRÀ RIVEDERE LA PRESENZA DELLE AZIENDE AMERICANE ED EUROPEE NEI SETTORI STRATEGICI” IN PARTICOLARE DELL’ENERGIA –

 

  1. AI FRATELLI ROTENBERG VIENE ATTRIBUITA UNA FORTUNA DI 5,5 MILIARDI DI DOLLARI. ENTRAMBI HANNO LEGAMI CON LA DYNAMO DI MOSCA (CALCIO E HOCKEY). DA SEMPRE ASSAI VICINI AI SERVIZI SEGRETI, POSSEDIONO DUE ENORMI CASTELLI GEMELLI ALLE PORTE DI MOSCA –

 

  1. CONGELATI I BENI ITALIANI DELL’OLIGARCA RUSSO AMICO DI JUDO DI PUTIN

Fiorenza Sarzanini per “il Corriere della Sera

 

Nella «black list» compilata dalle autorità degli Stati Uniti sui soggetti da sanzionare è al quinto posto. Perché Arkadij Romanovich Rotenberg, 63 anni, è il compagno di judo di Vladimir Putin, ma soprattutto è l’imprenditore che si è aggiudicato numerosi appalti per le Olimpiadi invernali di Sochi dello scorso febbraio. E dunque nei suoi confronti è scattato il «congelamento dei beni», misura prevista dall’Unione Europea contro i «fedelissimi» del presidente russo dopo la guerra scatenata in Ucraina.

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Set 21 2014

RIVELAZIONE SHOCK DI VINOD SAHAI: STAVO PER LIBERARE I MARÒ, MA MONTI MI FERMÒ

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l rappresentante degli indiani in Italia, Vinod Sahai, già un anno fa aveva trovato una soluzione per far rientrare in Italia Latorre e Girone. Ma, essendo egli indiano, il governo di Monti lo bloccò.

 

I marò sarebbero potuti tonare a casa, ma qualcuno lo impedì. E, stando a quanto rivelato da Vinod Sahai, il rappresentante degli indiani in Italia, questo qualcuno fu il governo di Monti.

 

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Ago 20 2014

LA MIA TRADUZIONE DELL’INTERVISTA DI PADOAN SULLA RIPRESA ITALIANA

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Le solite balle di Padoan sulla ripresa italiana

 

 

di FRANCESCO SIMONCELLI*

 

Dopo aver presentato la traduzione di un discorso della Yellen, mi sembrava opportuno fornire anche una traduzione delle parole che il nostro Ministro delle Finanze ha pronunciato di recente in seguito ai dati raccapriccianti fatti registrare dalla nostra economia.

 

L’Italia continua a viaggiare in un limbo, a cavallo di una recessione costante che sta esigendo dalla popolazione un prezzo alto da pagare. Per sua volontà? No di certo. Il deleveraging delle bolle degli anni passati è stato forzato interamente sul settore privato, ovvero, sui contribuenti, lasciando intatte quelle realtà che invece dovevano essere liquidate.

 

Banche commerciali, aziende privilegiate, amministrazioni pubbliche, tutti questi dovevano essere lasciati fallire a seguito del caos scoppiato nel 2010. Invece è stata iniettata vita artificiale nelle loro vene, consentendoli di rimanere in partita e consumando progressivamente risorse che invece (molto probabilmente) sarebbero andate a finanziare realtà sostitutive in grado di permettere una ripresa fisiologica dagli eccessi passati.

 

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Ago 03 2014

MISSIONE COMPIUTA, L’ITALIA MUORE: LA CATASTROFE IN CIFRE

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Fornero, Monti

 

Un paese in ginocchio, mutilato, raso al suolo dalla crisi inasprita dall’euro e dal regime di austerity imposto da Bruxelles per mantenere in vita la moneta unica. L’Italia sta letteralmente andando a pezzi: tutti se ne accorgono ogni giorno, mentre la disoccupazione dilaga, i consumi crollano, i negozi chiudono e le aziende licenziano. Ma il panorama si fa ancora più impressionante se si osservano, tutti insieme, i numeri della catastrofe. E’ quello che ha fatto il blog “ Sollevazione”, pescando tutte le cifre ufficiali degli indicatori-chiave. Un bollettino di guerra, voce per voce. Produzione e ricchezza, industria e redditi, debito e risparmi. L’Italia in rosso, che sta precipitando lontano dalla sua storia, senza neppure capire perché. Ognuno combatte, da solo, contro continui rovesci: non ci sono spiragli, non c’è alcuna “ripresa” nemmeno all’orizzonte. Ma nessuno racconta davvero l’assedio del panico, la paura sciorinata dai “crudi numeri”, che forse non fotografano «le dimensioni effettive del disastro economico e sociale che vive l’Italia», però «ci aiutano a comprenderlo».

 

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Lug 15 2014

ZAIA: SOLO IN ITALIA VENGONO TASSATI I RIMBORSI DEI VOLONTARI

Category: Monolandia,Roba da Italia,Società e politicagiorgio @ 10:41

zaia

 

 

“Lo Stato italiano deve essere l’unico al mondo ad aver tassato anche chi dona il suo tempo per salvare delle vite. Non ci sono più parole sufficienti per esprimere il nostro sdegno”. 

 

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta l’introduzione di una nuova tassa di 32 euro che i volontari del Soccorso Alpino dovranno versare ogniqualvolta richiederanno il rimborso per una giornata di lavoro dedicata ad una richiesta d’aiuto.

 

soccorso_alpino

 

“In 142 giorni di annunci roboanti – incalza Zaia – da Renzi e i suoi Ministri abbiamo visto ben poco di concreto per la ripresa e per la gente, ma un diluvio di tasse: Tasi, Tares, tasse sui risparmi messi da parte dalla gente per bene e tanti altri balzelli odiosi, ma come questo non se n’erano ancora visti. 32 euro che gridano vendetta e meritano una battaglia senza quartiere”.

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Giu 12 2014

LO SFOGO DI UN ARTIGIANO: ECCO COME MI MASSACRANO! NON NE POSSO PIU’!

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di un imprenditore.

 

“Sono un artigiano di 65 anni.
Ho lavorato quarant’anni nella ditta di mio suocero, poi divenuta mia perché lui a 45 anni ha avuto un infarto con necrosi della parte sinistra del cuore e ha dovuto smettere di lavorare, anche se non gli è mai stata riconosciuta la pensione di invalidità. Senza che ci fosse uno straccio di motivo veramente sensato per negargliela.
Quando ho preso in mano la ditta ho cercato di portarla avanti al meglio, avvalendomi di otto operai specializzati. Il lavoro si è sempre concentrato sulla pitturazione industriale, privata e pubblica, spaziando in ogni settore affine tanto che, negli ultimi anni, avevamo imparato anche lavorazioni innovative di pitturazione della tappezzeria e del legno.
Ho sempre voluto essere, esattamente come mio suocero, sempre al passo con tutti i permessi e leggi; la ditta ha avuto, e ha tutt’ora, tutti i requisiti in regola, perché ogni legge è stata scrupolosamente seguita ed eseguita.
Siamo anche in possesso del Certificato ANCE, che ci ha permesso un appalto diretto da 350 milioni di lire nel 1990.

 

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Giu 02 2014

2 GIUGNO FESTA DELLA REPUBBLICA MA “L’ITALIA SPROFONDA SEMPRE DI PIÙ E NESSUNO PARLA DELLE VERE CAUSE E DELLE VERE SOLUZIONI”

italiani non preoccupatevi

 

 

A cura di Alessandro Raffa per nocensura.com

 

A Palermo un gruppo di famiglie in emergenza abitativa ha dovuto occupare un ufficio comunale per avere udienza! (vedi http://bit.ly/1hjU5ly)

 

PENSATE CHE NEL TRIENNIO 2009-2012 BEN 426.000 FAMIGLIE HANNO VISTO LA LORO ABITAZIONE FINIRE ALL’ASTA… !!! (vedi: http://bit.ly/1iAC5Ow) ad oggi il numero ha superato sicuramente le 600.000 unità. Non sono disponibili (guarda caso…) dati ufficiali, ma se consideriamo i numeri del triennio precedente (426mila) qualcuno ritiene che nel 2012-2014, con la crisi che si è acuita sempre di più, non abbiamo perso la casa ALMENO altre 150-200.000 famiglie?!?!? UNA SITUAZIONE DRAMMATICA, e se buona parte di queste famiglie hanno ricevuto ospitalità dai familiari, c’è chi si è ritrovato a dormire in auto, o peggio. STANNO RENDENDO LA VITA UN INCUBO A MILIONI DI PERSONE…

 

L’EMERGENZA ABITATIVA è SEMPRE PIU’ GRAVE: da una parte le oltre 500.000 famiglie italiane che hanno PERSO la casa grazie a equitalia o alle banche; in molti casi famiglie che hanno perduto lavoro e casa. Per i giovani andare a vivere da soli o anche sposarsi/convivere è sempre più difficile (e devono anche sentirsi dare dei “bamboccioni” da qualche figlio di papà raccomandato di turno…) MA LA COSA PIU’ SCHIFOSA è CHE POTREBBERO FACILMENTE RISOLVERE L’EMERGENZA… SE CE NE FOSSE LA VOLONTA’!!! Ma questo intaccherebbe gli affari dei palazzinari e di molti politici….. L’AVIDITA’ E LA DISUMANITA’ DI QUESTA CLASSE POLITICA è QUALCOSA DI ASSURDO

 

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Giu 01 2014

OK, È UFFICIALE: L’ITALIA È NELLA MELMA. PER NON DIR DI PEGGIO.

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Da dove cominciamo? Dal fatto che l’ufficialità della cosa è arrivata dall’Istat oppure dalla vittoria di Renzi che ha sancito il sacrificio dell’Italia sull’altare dell’Europa? Interessante la coincidenza che adesso tutte le società di rating voteranno felici per il ritorno dell’Italia tra le grandi opportunità di acquisto. In accordo con il plauso dell’Europa, ovvio. Proprio mentre si ammette il fatto che il debito pubblico di molti periferici potrebbe diventare una realtà “ingestibile in caso di bassa crescita e di stallo di riforme economiche”. Parola, come sempre, della Bce. Potere non eletto (come quello dell’Europa in fondo) decretato in un’elezione farsa che ha chiamato i rappresentanti di un Parlamento il quale, di fatto, non ha poteri. E allora vadano tutti pure al Parlamento europeo, tanto il massimo che potranno fare sarà decidere la misura standard delle banane d’importazione. Se siamo fortunati. Si perchè ovviamente a prendere le decisioni più importanti, quelle serie non sono certo gli eletti, ma i componenti delle Commissioni. Ma in fondo perchè lamentarsi, non stiamo forse bene lo stesso? In fondo la recessione è finita. Ufficialmente. E altrettanto ufficialmente è iniziata la stasi. O il blocco se preferite. Già, perchè l’Italia non cade più, ma nello stesso tempo non cresce, in niente, e da troppo tempo.

 

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