Apr 22 2024

LA LEZIONE SEMPRE PIÙ ATTUALE DI GIANFRANCO MIGLIO

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Il professore comasco, autore di originali riflessioni e di studi pioneristici,

che fu anche senatore della Repubblica italiana nella XI, XII e XIII legislatura

È trascorso più di un ventennio da quando Gianfranco Migliopolitical scientist, storico e costituzionalista di incomparabile lucidità, ha concluso la sua vicenda terrena. Tante volte aveva parlato, con ironia, della sua morte. Negli ultimi anni era felice di aver avuto in sorte la possibilità di raggiungere il nuovo millennio, dopo aver assistito, nel 1989-91, ai cambiamenti della storia mondiale, che aveva in gran parte previsto. Già prima della sua scomparsa, le case editrici avevano cancellato dai cataloghi i libri dei suoi ultimi dieci anni di lavoro, rendendoli introvabili, chiudendo anche le collane che dirigeva. Nelle università aveva subito da un pezzo i colpi di un sistematico ostracismo. I colleghi (in particolare coloro che – comodamente assisi in Parlamento – sono stati per lungo tempo complici oggettivi di un sistema politico corrotto e inefficiente e che oggi per onestà intellettuale dovrebbero finalmente riconoscere l’esattezza delle sue previsioni) lo percepivano come un “appestato”, per le sue aperte denunce e per le scomode prese di posizione in favore di una radicale riforma costituzionale in senso federale: l’unico fine che si era prefissato e che dimostrava essere indispensabile per trasformare uno Stato territoriale – nato nell’Ottocento per pigra imitazione di modelli inadatti e forieri di problemi sempre più gravi – in un sistema talmente moderno che (come riconosciuto da studiosi svizzeri) potesse essere utile perfino per migliorare l’assetto della Confederazione elvetica.

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Apr 19 2024

IL SINDACALISTA 

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 09:16

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Molti anni fa, nel secolo scorso,  ci venne  a trovare  per motivi “giornalistici”   un boss  sindacale:  voleva  che sul giornale si evidenziassero le  problematiche  relative ad alcune aziende locali. Parlando del più e del meno,  ci illustrò brevemente la sua vita da sindacalista e perché aveva scelto  questa strada. 

Alla fine, aggiunse ironicamente: “I sindacalisti sono fondamentalmente  degli  imprenditori   falliti che vorrebbero fare gli imprenditori, ma non ne son capaci,  allora  rompono e rompiamo  le palle   a fin di bene per i lavoratori, naturalmente”. 

Un giornalista  lìi presente aggiunse: “Allora è vero che si  nasce   rompiballe!” 

Devo dire che quel sindacalista aveva uno spessore intellettuale e morale da far impallidire, senza far nomi,   questi attuali scappati di casa, che  pensano di fare i sindacalisti,  ma sono solo dei “porta borse”,  per non dire di peggio del potere economico finanziario.


Apr 13 2024

LOTTA DI CLASSE.

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Adesione allo SME, divorzio Banca d’ltalia/Tesoro, abolizione della scala mobile, abolizione della legge bancaria del ’36 (divisione tra banche d’affari e banche commerciali), privatizzazione e svendita di asset statali strategici, riforme regressive del mercato del lavoro (eliminazione della scala mobile, pacchetto Treu, DL368/2001, legge Biagi, decreto Sacconi, riforma Fornero, Jobs Act, Decreto Poletti, DL Lavoro), libera circolazione di capitali, merci elavoratori, deflazione salariale, taglio della spesa pubblica, tasso di cambio sopravvalutato.

 La maggior parte di queste cose sono avvenute negli anni 90. Quando cioè il PIL italiano comincia a crollare. E, con esso, la produttività. Da quando cioè abbiamo ammazzato la domanda aggregata. 

Da quando è iniziato uno dei più grandi trasferimenti di ricchezza che la storia abbia mai visto. Un trasferimento di ricchezza dal 90% della popolazione al 10% più ricco. E ancora di più all’1%. E molto, molto di più allo 0,1%. SI CHIAMA LOTTA DI CLASSE. 

L’indipendenza della Banca Centrale, I’Unione Europea e I’euro sono alcuni degli strumenti più potenti attraverso i quali i parassiti della società stanno vincendo da una quarantina di anni  LA LOTTA DI CLASSE.

Gilberto Trombetta @Gitro77 


Feb 14 2023

APOCALYPTO … LA CORTE, IN BUONA SOSTANZA, LEGITTIMA LA PRATICA DEL SACRIFICIO UMANO

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“La Corte, in buona sostanza, legittima la pratica del sacrificio umano laddove ha ritenuto possibile che il legislatore, discrezionalmente, possa pretendere dall’intera popolazione – e non solo dai sanitari – di sacrificare la propria salute e la propria vita per “solidarietà sociale”, per soddisfare una etica politica che di sanitario ha ben poco e che porterebbe una parte di cittadini, più o meno cospicua in una misura o percentuale, ad essere accantonati e destinati al sacrificio massimo nel nome di un beneficio collettivo.”


Giu 05 2022

STRAGE PIAZZA LOGGA. VERONA, BRESCIA E IL TERZO LIVELLO

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di Mario Pari

Dagli atti di chiusura indagine, raccolti in 280 mila pagine e approfonditi da Rep.it, emergono fitti rapporti tra neofascisti lombardoveneti. Il viavai sospetto in un monolocale di via Aleardi. La Procura ipotizza un ruolo del Comando Nato scaligero

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Piazza Loggia, dopo la strage: quello evidenziato potrebbe essere Toffaloni

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Sono circa 280 mila pagine e aprono scenari nuovi su quello che sarebbe stato il «terzo livello». Un livello inedito nelle indagini sulla strage di piazza della Loggia, a differenza del secondo, quello di chi apparteneva alle istituzioni italiane. Ma soprattutto ci sono i luoghi, a Verona, in cui «il terzo livello» avrebbe avuto la sua location per le riunioni: Palazzo Carli, sede del Comando Forze Terrestri Alleate per il Sud Europa. Questo, non in una città qualsiasi, nell’ambito del processo per la Strage, ma a Verona dove, tra gli altri, risiedevano anche Marco Toffaloni Roberto Zorzi, nei cui confronti sono state chiuse le indagini e che per la procura dei minori e per la procura di Brescia sarebbero gli esecutori della Strage.

 Proprio le 280 mila pagine rappresentano gli atti alla base delle indagini e sono state sintetizzate ieri su Repubblica.it.  

Dagli atti si coglie però anche quanto sarebbe stato solido il legame tra gli ambienti neofascisti bresciani e quelli veronesi. Tra i testimoni chiave dell’accusa figura Giampaolo Stimamiglio che nel 2009 racconta al colonnello del Ros, Massimo Giraudo, di due confidenze che avrebbe ricevuto dal generale Amos Spiazzi. Una riguarda proprio i rapporti Brescia Verona: da un punto di vista esecutivo ci sarebbe stata una attività congiunta tra bresciani e veronesi nella strage. Poi il riferimento al ruolo atlantico nella regia della bomba. Non ci sono rivelazioni solo sull’esecuzione della strage. Sarebbe stata veronese e mossa da volontà omicida la mano che avrebbe manipolato il tritolo che uccise Silvio Ferrari, a Brescia, nove giorni prima dell’eccidio. Ma nelle indagini il giorno della svolta è quello del 6 aprile 2011 quando Stimamiglio agli inquirenti bresciani riferisce di un incontro con Toffaloni, minorenne all’epoca della strage: un incontro avvenuto in un motel, 20 anni prima.

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Giu 01 2022

SUI VACCINI…VI HANNO…CI HANNO MENTITO SEMPRE

Sui vaccini hanno sempre mentito e continuano a mentire


Lug 25 2021

IN MATERIA DI IMPOSTE, LA LEGALITÀ HA UCCISO LA GIUSTIZIA E BUON SENSO

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Oggi, la frode è provocata dalla legge.

Non v’ha dubbio che se le leggi vigenti fossero osservate – quelle vigenti, all’infuori di quelle annunciate per l’avvenire – le sole imposte sul reddito assorbirebbero dal 4 al 75 per cento del reddito dei cittadini.

Se alle imposte sul reddito aggiungiamo quelle di successione, del registro e bollo, sull’entrata e sui consumi, noi giungeremmo, se qualcuno tentasse di fare il conto, a percentuali grottesche, che andrebbero probabilmente dal 30 al 200 e forse più per cento del reddito.

In materia di imposte, la legalità ha ucciso non la giustizia ma anche il buon senso. La legge è violata perché è assurdo osservarla.

 LUIGI EINAUDI


Mag 31 2021

LE 10 STRATEGIE DELLA MANIPOLAZIONE ATTRAVERSO I MASS MEDIA.

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“È un falso. Non ne conosco l’origine. Alcune parti sono copiate, o sono simili, a cose che ho detto. Ma non è  un mio scritto”  (Noam Chomsky)

Ma vi è tutto il suo pensiero

Noam Chomsky, uno dei piu’ importanti intellettuali oggi in Vita,  “ha  elaborato” la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media. 

Vi dedico alcuni  minuti ….. non foss’altro per ampliare le mie conoscenze. 

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1-La strategia della distrazione 

L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. 

La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. 

Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

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Mar 13 2021

QUANDO TI DIRANNO : LEI SI DEVE “VACCINARE PER COVID

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QUANDO TI DIRANNO : LEI SI DEVE “VACCINARE PER COVID

La Risposta sarà questa :

Stavo “morendo” dalla voglia di vaccinarmi, però non  possiamo violare :

– L’Art. 32 della COSTITUZIONE della Repubblica Italiana,

– L’Art. 5 del Trattato Internazionale di OVIEDO,

– L’Art. 1 del Codice di NORIMBERGA,

– L’Art. 3 della Dichiarazione Universale dei DIRITTI UMANI.

Quindi, dovrebbe essere così gentile, da darmi il foglietto illustrativo del “vaccino” che vorrebbe somministrarmi, e una copia del “Consenso informato”.

Io  mi identifico, visto che Lei è un Pubblico Ufficiale, nell’esercizio delle sue funzioni, e la invito a fare altrettanto.

Mi leggo con attenzione tutto il foglietto illustrativo, e anche il modulo del consenso informato, perché è un mio pieno diritto, oltre che un dovere. Domani torno, e le comunico cosa intendo fare, e perché.

Arriva domani, e mi presento nel centro vaccinale (o in qualsiasi altro ufficio, o centro che sia), e chiedo del Pubblico Ufficiale di ieri.

Guardi, ho esaminato con estrema attenzione la scheda tecnica del “vaccino” che mi ha fornito, e non è stato nemmeno necessario visionare il modulo del consenso informato.

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Mar 04 2021

DISINFORMAZIONE NO TAV

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Durante una trasmissione  a    favore dei NO TAV,   Crozza disse: 

“per portare le merci a Lione basta un Doblò ogni 15 giorni”

Nessuno lo informò che lʼattuale traffico è già  oggi oltre 42 milioni di tonnellate di merci/anno.

Di Doblò ce ne vogliono almeno 100 di milioni…. infatti solo in Valsusa passano 800.000 TIR allʼanno. 

Altri 2 milioni passano in Liguria e in Val dʼAosta. 

Senza contare camion, furgoni e anche “qualche Doblò”.


Gen 15 2021

MEDICI E FARMACI UCCIDONO PIÙ DELLE GUERRE!

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di Marcello Pamio

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«Qual è la differenza tra attraversare la strada bendato ed entrare in ospedale? Nessuna, in entrambi i casi rischi la vita». M.P.

Lo scrittore latino Publiliu Syrus nato nell’85 a.C. era convinto che «dagli errori degli altri, un uomo saggio corregge i suoi». In teoria dovrebbe essere così, ma oggi soprattutto in ambito medico le cose sono un po’ diverse…

Mortalità in Italia

In Italia ogni anno a causa di una qualche malattia muoiono circa 600.000 persone.

Secondo l’Istat nel 2014 i decessi sono stati quasi 598.670 e nel 2015 hanno superato quota 646.000.

Le principali cause in ordine decrescente sono: malattie ischemiche del cuore (69.653), malattie cerebrovascolari (57.230) e altre malattie del cuore (49.554). Poi i tumori maligni (33.386), malattie ipertensive (30.690), demenza e Alzheimer (26.600), malattie respiratorie (20.234), diabete mellito (20.183), tumori di colon/retto (18.671), tumore seno (12.330), tumori al pancreas (11.186) e via via fino al suicidio (4.147) all’ultimo posto.

Raggruppando le prime tre voci sotto “malattie cardiovascolari”, visto che tutte interessano lo stesso apparato, si raggiunge la cifra di 184.737 morti all’anno, mentre i tumori uccidono all’circa 125.000 persone.

Da qui l’arcinota classificazione che vuole al primo posto per mortalità le malattie cardiovascolari, poi i tumori. Ma è proprio così?

Dall’elenco dell’immarcescibile Istat non esisterebbero infatti per esempio le «morti iatrogene», cioè tutte quelle morti dovute a errori medici o date dagli effetti collaterali dei farmaci.

Come mai? Mancanza alquanto anomala visto che si tratta di una delle prime cause di morte al mondo!

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Ott 04 2020

LA BUGIA TRUFFA DELL’EVASIONE IVA

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 15:37

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Come la bugia dell’evasione IVA, ripetuta cento, mille, un milione di volte diventa una vera truffa

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La tanto sbandierata evasione dell’IVA, che vedrebbe l’Italia al primo posto in Europa, viene calcolata come differenza tra il gettito previsto e quanto realmente incassato.

Questa è la definizione ufficiale che ne da la Commissione Europea: The VAT GAP is the overall difference between the expected VAT revenue and the amount actually collected ovvero il divario IVA è la differenza complessiva tra le entrate IVA previste e l’importo effettivamente riscosso.

Con questo metodo di rilevamento l’Italia è ampiamente al primo posto per evasione, nel 2017, con 33 mld che rappresentano il 25% di tutta l’IVA evasa in Europa. Vedi https://ec.europa.eu/…/…/files/vat-gap-factsheet-2019_en.pdf

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Set 21 2020

COME FUNZIONA IL SISTEMA FISCALE ITALIANO

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 21:32

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Immaginiamo 10 uomini che ogni giorno vanno a bersi una birra e che il conto sia SEMPRE 100 dollari. Se pagassero il conto nel modo in cui si pagano le tasse (aliquote progressive ndt) avremmo una cosa del genere:

I primi quattro (i più poveri) sono esentati dal pagare.
Il quinto paga 1 dollaro
Il sesto paga 3 dollari
Il settimo 7$
L’ottavo 12$
Il nono 18$
Il decimo (il più ricco) pagherebbe 59$

Quindi questo è il sistema che hanno deciso di adottare.

I dieci uomini vanno tutti i giorni al pub a bere birra e sembrano abbastanza soddisfatti dell’accordo trovato finchè un giorno il barista gli fa una proposta insolita. «Siccome siete clienti così affezionati, invece di 100$ vi faccio lo sconto di 20 e pagherete 80$».

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Giu 25 2020

IL PROFILO PSICOLOGICO DI UN NARCISISTA MANIPOLATORE

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dott. Marco Salerno psicologo psicoterapeuta a Roma

Quando si parla di manipolazione di intende la capacita’ di influenzare le decisioni e le scelte di una persona, inducendola ad adottare comportamenti, che  molto probabilmente non ha scelto di agire liberamente, attraverso il ricorso alla seduzione e facendo leva sulla sua sensibilita’ e vulnerabilita’. Ogni manipolazione e’ una aggressione piu’ o meno esplicita, chi vi e’ soggetto si riconosce poiche’ perde la capacita’ di opporsi a decisioni prese dal manipolatore, di riflettere e di scegliere in piena autonomia. Il paradosso di una relazione con un narcisista manipolatore e’ che la vittima pur riconoscendo l’abuso che subisce presenta enormi difficolta’ per liberarsene. L’incastro relazionale tra narcisista manipolatore e la sua vittima e’ determinato dal fatto che entrambi sono segnati da esperienze traumatiche relazionali precoci a cui hanno reagito in modo differente, rendendo apparentemente impossibile reagire alla seduzione, al senso di colpa e alle false promesse che la vittima subisce. E’ fondamentale ricordare che il narcisista manipolatore puo’ essere sia un uomo che una donna, per convenzione in questo articolo si usera’ il genere maschile quando si parlera’ di narcisista manipolatore ma giova sempre ricordare che e’ una modalita’ di comportamento e puo’ essere rintracciata in entrambi i generi.

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Apr 20 2020

CONTE, L’OLOGRAMMA DI UNA FIGURA INESISTENTE.

Category: Persone e personaggi,Società e politicagiorgio @ 14:43

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(articolo di Marcello Veneziani tratto da “Panorama” )

Giuseppe Conte non è. Non è un leader, non è un eletto, non è un politico, non è un tecnico, non è nulla. È il Nulla fatto premier. E lo conferma ogni giorno adattandosi come acqua corrente alle superfici che incontra. È la plastica rappresentazione che la Politica, dopo lo Scarso, lo Storto, il Pessimo, ha raggiunto lo Zero, la rappresentazione compiuta del Vuoto.

Luogotenente del Niente, Conte è oggi il fenomeno più avanzato della politica dopo i partiti, i movimenti, le ideologie, la politica e l’antipolitica, i tecnici e i populisti, le élite e le plebi. È la svolta avvocatizia della politica che pure è da sempre popolata di avvocati: ma Conte non scende in politica, assume solo da avvocato l’incarico di difendere una causa per ragioni professionali; ma i clienti cambiano e così le cause. Andrebbe studiato nelle università del mondo perché segna un nuovo stadio, anonimo e postumo della politica. Non si può esprimere consenso né dissenso nei suoi confronti perché non c’è un argomento su cui dividersi; lui segna la fine del discorso politico, la fine della decisione, la fine di ogni idea, di ogni fatto. È la somma di tante parole usate nel gergo istituzionale, captate e assemblate in un costrutto artificiale. È lo stadio frattale del moroteismo, il suo dissolversi. Ogni suo discorso è un preambolo a ciò che non accadrà, il suo eloquio è uno starnuto mancato, di cui si avverte lo sforzo fonico e il birignao istituzionale ma non il significato reale. Altri semmai decideranno, lui si limita al preannuncio.

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