Set 07 2013

L’ORGANIZZATORE DEL TERRORISMO MONDIALE

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 19:03

organizzatore terrorismo mondiale

 

 

Fonte: Facebook


Set 07 2013

SIRIA: L’INTERVENTO MILITARE DEGLI USA NON SARÀ LIMITATO, DURERÀ PIÙ DI 90 GIORNI

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di REDAZIONE

 

Proponiamo in ANTEPRIMA per L’Indipendenza la traduzione integrale in italiano dell’articolo Syria: What is the War Good For?, tratto da Reason magazine, di Andrew P. Napolitano, ex giudice della Corte Superiore del New Jersey, commentatore ed opinionista presso Fox News Channel. Ha scritto sette libri sulla Costituzione americana. (Traduzione di Luca Fusari)

 

La richiesta del presidente Obama per una espressa autorizzazione del Congresso ad un’invasione aerea limitata della Siria solleva profonde questioni giuridiche e costituzionali. Per cominciare, semplicemente non c’è alcuna base giuridica nel diritto internazionale per poter sostenere l’invasione americana della Siria. Eppure, nonostante questo, la legge federale permette al presidente di impegnare le forze militari statunitensi ovunque egli voglia per un massimo di 90 giorni senza l’espressa autorizzazione da parte del Congresso. Allora, perché Obama chiede l’autorizzazione se già c’è l’ha?.

 

Da Marzo 2011, la Siria è in preda ad una guerra civile. Coloro i quali cercano di spodestare il governo del presidente Bashar al-Assad sono un mix di suoi avversari politici nazionali, di ex ufficiali militari siriani scontenti, e di pericolosi combattenti islamici radicali tra i quali dei stranieri affiliati ad al-Qaeda. Le organizzazioni internazionali di monitoraggio della guerra hanno contato i morti da entrambe le parti a più di 100 mila persone.

 

Fino alla scorsa settimana, gli Stati Uniti erano ostinatamente rimasti fuori da questa guerra, dato che il suo esito non dovrebbe interessare la sicurezza nazionale americana. Anche se Assad era un amico dell’allora senatore John Kerry, tanto che è nota una famosa cena tra i due, ora è un mostro disposto ad usare gli estremi rimedi per rimanere al potere. D’altra parte, i nostri alleati nella regione sicuramente preferirebbero che il governo siriano non fosse diretto o sotto l’influenza di al-Qaeda, e la legge federale proibisce agli americani e al governo degli Stati Uniti di aiutare al-Qaeda. Quindi la nostra neutralità è durata fino al mese di Agosto 2012, quando Obama fece un commento sconsiderato e dettato dalla spavalderia durante la sua campagna per la rielezione, e ora teme che esso venga definito un bluff.

 

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Set 07 2013

LORO MENTIRONO… MENTONO E… MENTIRANNO

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 08:16

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A proposito di Iraq, Afghanistan, Siria, Cambogia, Vietnam, Libia……

Eh si, attenti ai terroristi a stelle e strisce, Obama il premio nobel per la pace, insieme all’Europa premio Nobel per la pace si preparano ad una nuova missione sempre di pace, con le bombe, ovviamente per portare la loro capitalistocrazia bancaria là ove le loro banche e le loro multinazionali non esistono………..

Suona strano solo a me, o in mezzo a questo mare di menzogne c’è qualcosa che non va?

 

di Attivismo

 

 

Fonte: visto su facebook di Saper è un dovere

Link: https://www.facebook.com/SapereEUnDovere

 


Set 07 2013

PER FARE LA GUERRA DIRE BUGIE È LA REGOLA DEI PRESIDENTI AMERICANI

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di REDAZIONE

 

Proponiamo in ANTEPRIMA per L’Indipendenza la traduzione integrale in italiano dell’articolo The Liefare-Warfare State di Thomas J. DiLorenzo, professore di economia alla Loyola University-Maryland’s Sellinger School of Business and Management, senior fellow del Ludwig von Mises Institute e membro associato dell’Abbeville Institute. Saggista economico-politico e storico indipendente autore del recente Organized Crime: The Unvarnished Truth About Government e dei libri The Real Lincoln: A New Look at Abraham Lincoln, His Agenda, and an Unnecessary War Lincoln Unmasked: What You’re Not Supposed To Know about Dishonest Abe.  (Traduzione di Luca Fusari)

 

Nel suo celebre saggio La guerra è la salute dello Stato, Randolph Bourne ha fatto una distinzione importante tra Paese e lo Stato. Un Paese è «un gruppo ineluttabile nel quale siamo rinati». In quanto tale, «non c’è maggior senso di rivalità con altre persone che quello all’interno della nostra famiglia». Il Paese è «un concetto di pace, di tolleranza, di vivi e lascia vivere», ha scritto Bourne. Lo Stato invece «è essenzialmente un concetto di potere e di competizione».

 

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Set 07 2013

COSTRUIRE UN PRETESTO PER MUOVERE GUERRA ALLA SIRIA: L’AGENDA NASCOSTA DIETRO LA RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU

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Sabato 29 ottobre 2011

 

di Ronda Hauben

 
Global Researchblogs.taz.de/netizenblog – 27 Ottobre 2011

 

I – Introduzione

 

Martedì, 4 ottobre, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha annunciato di voler riprendere un progetto di risoluzione sulla Siria. Questo incontro doveva essere un’occasione, nella quale le lezioni che alcuni membri del Consiglio di Sicurezza avevano tratto dall’esperienza con le risoluzioni sulla Libia, potevano riflettersi sul loro comportamento riguardo ad un progetto di risoluzione contro la Siria.

 

Diverse settimane prima, era stato detto ai giornalisti che c’erano due diverse bozze di risoluzione sulla Siria; presentate al Consiglio di Sicurezza.

 

Un progetto di risoluzione sulla Siria era stato proposto da Russia e Cina. Russia e Cina hanno dichiarato che la loro risoluzione era stata progettata per favorire un processo pacifico per aiutare il governo siriano, sia ad effettuare le riforme secondo il suo desiderio dichiarato, che con la violenza estremista contro il governo siriano che rendeva tali riforme difficili.

 

L’altro progetto di risoluzione è stato presentato da altri quattro membri europei del Consiglio di Sicurezza – Francia, Regno Unito, Germania e Portogallo. (1) Questo progetto condannava le azioni del governo siriano. Non si opponeva all’intervento straniero negli affari interni della Siria. Il progetto europeo invitava tutti gli Stati a negare armi al governo siriano, ma non faceva alcuna richiesta di negare armi all’opposizione armata.

 

La bozza del progetto europeo individuava il problema nel governo siriano, similmente a come la risoluzione 1973 individuava il problema in Libia nel governo guidato da Muammar Gheddafi. 
Arrivando nella zona controllata dove erano riuniti i giornalisti, i quattro membri Europei del Consiglio di Sicurezza hanno informato i giornalisti che avevano chiesto un voto per la loro risoluzione, quella sera in una riunione programmata per le 6 pm. 


 

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