Set 09 2013

IO AHMAD, DOTTORE NERO.

dott

 

Oggi ho letto un articolo nel quotidiano online Libero che parlava della Ministro Kienge, dove si lamentava che in ospedale la chiamano infermiera, anziché dottore. Accusa gli italiani: “Io colpevole perché donna, nera, medico e straniera“.

Colpevole di che?

 Io mi chiamo Ahmad sono stato adottato da una famiglia sarda e ho studiato a Roma. Durante l’università i miei compagni di studio non avevano la benché minima traccia di xenofobia, e mi trattavano al pari loro, compreso gli scherzi anche pesantucci.

Nel mio praticantato in ospedale sono stato chiamato anche portantino, ma anche dottore, nonostante il cartellino appeso alla divisa. Una volta presa la specializzazione avevo il cartellino con su scritto il mio nome e il prefisso “Dott” quindi nessuno si poteva sbagliare, alcuni mi chiamavano anche professore, come alcuni prima di avere il passi mi chiamavano già dottore.  

Mentre alcuni colleghi, bianchi, si sono sentiti discriminati nei confronti di qualche figlio di papà arrivato per ultimo e già in lista per ruoli importanti.

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