Gen 18 2017

LE OSSA FOSSILI: UNA DIFFICILE CONSERVAZIONE

Category: Archeologia e paleontologia,Natura e scienzagiorgio @ 00:07

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Tecnico di laboratorio

 

 

Secondo una recente ricerca le ossa fossili andrebbero conservate refrigerate ed in condizioni di sterilità per evitare di contaminarne il DNA. Le procedure tradizionali di scavo e conservazione potrebbero avere causato danni irreparabili al materiale sin qui raccolto.

 

D’ora in poi i ricercatori impegnati negli scavi dei reperti fossili dovranno imparare a comportarsi come gli investigatori della Scientifica.

 

Questo è quanto emerge da un recente articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista Americana PNAS.

 

Fino ad ora le ossa fossili erano manipolate da una quantità di persone, lavate collettivamente in ampie vasche, ripulite e spazzolate, e perfino lucidate con speciali vernici, prima di essere esposte nelle teche dei musei.

 

Queste procedure potrebbero aver causato danni irrimediabili ai reperti fin qui raccolti.

 

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Gen 10 2017

OMINIDI A ISERNIA LA PINETA E…FORSE…UNA CAPANNA

Category: Archeologia e paleontologia,Natura e scienzagiorgio @ 00:21

OMINIDI A ISERNIA LA PINETA E…FORSE…UNA CAPANNA

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Isernia la pineta, il paleoauolo. In questo fotografia, tra le ossa e i sassi, si vede una forma circolare senza nessun oggetto. Negli scavi archeologici è la classica impronta lasciata da una buca dove era infisso un palo

 

 

Verona 25 giugno 2010

 

Oggi sono passato da Alberto   Solinas per avere alcune informazioni sulla Postumia a Verona. Prima del congedo  Alberto mi blocca e mi dice: Lo sai della “capanna” di Isernia la pineta, beh sto vedendo che non sono più il solo a pensare ad una possibile  costruzione eseguita dall’uomo.  Ho recuperato un libro della Giunti editore, scritto da  Alberto Salza,  (Ominidi uomini e ambienti di tre milioni di anni fa) che propone un’ipotesi di:  Isernia come un atto deliberato dell’uomo.

Ti ho estrapolato  alcune pagine.

 

PALEOSUOLO

 

(…) Ciò che apparve ai ricercatori valse la scommessa: migliaia di ossa di  animali mescolate a centinaia di utensili. I reperti sono così numerosi e ammucchiati che spesso si corre il rischio di danneggiarne uno mentre se ne scava un altro. La prima cosa che salta agli occhi, già sul terreno, ma ancor più osservando il rilievo delle prime superfici del paleosuolo portato alla luce (pochi metri quadrati, rispetto alla totalità del sito), è la non casualità della disposizione di ossa, sassi e utensili. Isernia appare come un atto deliberato dell’uomo, e non  come effetto di forze casuali, quali si possono riscontrare nei “mucchi idraulici” dovuti all’ acqua di torrenti sufficientemente impetuosi da trasportare per grandi distanze anche ossa di pachidermi.

 

Bisogna comunque dire che anche quest’ipotesi è stata recentemente formulata, e occorrerà attendere i risultati di sofisticati esperimenti di tafonomia prima di poter trarre conclusioni definitive.

Esistono però dei fatti, a Isernia, piuttosto singolari. Qualunque sia stata la forza che ha ammassato ossa e utensili (cerchiamo di non essere troppo antropocentrici) bisogna dire che lo ha fatto in “modo differenziale”, come direbbero gli specialisti. Ha, cioè, selezionato solo alcune parti degli animali e non ha agito su tutto lo scheletro.

 

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Nov 02 2016

INGV: ALCUNE PRECISAZIONI SULLA MAGNITUDO REALE DEL TERREMOTO DI NORCIA

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 04:25

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Norcia. Crollo della Chiesa di San Benedetto

 

 

INGV: la magnitudo locale del forte terremoto del 30 ottobre è pari a 6.1 gradi Richter | 6.5 la magnitudo momento

 

Con un comunicato ufficiale sul proprio blog (https://ingvterremoti.wordpress.com/),INGV ha pubblicato alcuni chiarimenti sulla magnitudo ufficiale del forte terremoto di ieri mattina alle 07.40 Italiane

 

“Il terremoto di ieri mattina, 30 ottobre alle 7.40, ha avuto magnitudo Richter 6.1 e magnitudo momento Mw 6.5.”

 

Così inizia il comunicato, e vogliamo innanzitutto spiegarvi quale differenza c’è fra i due tipi di Magnitudo:

 

La magnitudo Richter o locale (Ml) è stata introdotta dal sismologo statunitense Richter nel 1935 per avere una stima della grandezza dei terremoti che fino a quel momento si basava esclusivamente sulla determinazione degli effetti dei terremoti (scale di intensità). Il semplice concetto introdotto da Richter era che si poteva stimare la grandezza di un terremoto direttamente dall’ampiezza di un sismogramma registrato da un sismografo standard chiamato Wood-Anderson. Richter calibrò quindi una relazione che per ogni aumento di ampiezza di 10 volte delle onde sismiche di frequenza pari a circa 1 Hz, equivaleva un aumento di un grado di magnitudo. La magnitudo Richter quindi è una misura della grandezza relativa tra terremoti e non una stima della reale grandezza dei terremoti.

 

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Ott 26 2016

PREVEDERE I TERREMOTI: GIAMPAOLO GIULIANI AVEVA RAGIONE, L’INGV SCOPRE IL RADON

Category: Monolandia,Natura e scienza,Persone e personaggigiorgio @ 00:28

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E la Chiesa si rese conto che non era il sole a girare intorno alla Terra, semmai il contrario.

Meglio tardi che mai. Peccato che non sia stato indolore: diffamazioni plurime, denunce per procurato allarme, 300 morti che potevano essere evitati, fiumi di intercettazioni, canzonamenti dell’intellighenzia di sta minchia, insulti, ostruzionismo, interviste RAI censurate, servizi di Superquark di minzoliniana memoria, e chi più ne ha più ne metta.

 

Questo è il prezzo dell’antica specialità olimpica del nuoto controcorrente: gli altri sono costretti a fare tripli avvitamenti carpiati con torsione dell’evidenza per difendere l’indifendibile – e per continuare a farsi gli affaracci loro indisturbati – e tu remi contro tutti. E non si sa perchè: in fondo basterebbe parlarsi e smetterla di giocare a chi ha la cresta più colorata del pollaio.

Italians, direbbero all’estero, e infatti lo dicono.

 

Prima di un terremoto il gas radon puo’ aumentare o diminuire.

 

Queste le conclusioni di uno studio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell’Universita’ Roma Tre che ha permesso di isolare i meccanismi fondamentali che determinano la diminuzione e l’aumento del rilascio del gas radon prima di un terremoto.

Il lavoro in fase di pubblicazione su Geophysical Reaserch Letters (GRL) e’ stato finanziato dal progetto ‘TRIGS‘ (http://www.trigs.eu/ ),  sotto il sesto programma quadro della Commissione Europea e del ‘New and Emerging Science and Technology Pathfinder’.

Il lavoro spiega che la diminuzione di gas radon puo’ essere il precursore di processi di fratturazione e quindi anomalie negative di rilascio di gas dovrebbero essere considerate indicatrici di imminenti rotture.

 

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Ott 24 2016

GIAMPAOLO GIULIANI: VI RACCONTO LA MIA VERITÀ SULL’AQUILA

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 00:01

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ASCOLI PICENO. Alla libreria “La Rinascita” si è svolto un incontro con il tecnico inventore di un sistema che prevedrebbe i terremoti. Nell’evento organizzato dall’associazione culturale Criveo ha presentato il suo nuovo libro

 

«Un terremoto non arriva mai all’improvviso, ma bussa più volte alla porta per avvisarci, prima di arrivare». A quasi un anno dal terribile sisma che ha sconvolto l’Aquila il 6 aprile scorso, Giampaolo Giuliani torna a raccontare la sua versione riguardo ai giorni che hanno preceduto la forte scossa.

 

Una tragedia che a suo avviso si sarebbe potuta evitare, come recita il titolo del suo libro, scritto a quattro mani con Alfredo Fiorani, “L’Aquila 2009. La Mia Verità sul Terremoto. La storia mai raccontata di un disastro annunciato, dell’uomo che avrebbe potuto salvare 300 vite umane e delle istituzioni che non gli hanno creduto”. L’incontro, organizzato dall’associazione culturale Criveo (Centro Ricerche Verità Occultate), ha richiamato molte persone, che hanno gremito la sala della libreria “La Rinascita”.

 

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Ott 23 2016

ISRAELE, UNA TERRA MOLTO, MOLTO SISMICA

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 06:07

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Terremoto in Palestina

 

 

Israele,
i sismologi non sono in grado di prevedere quando si verificherà il prossimo terremoto di grandi proporzioni in Medio Oriente.

 

Un geologo dell’università di Tel Aviv, tuttavia, ha fatto notare che, rispetto ai dati registrati in alcuni documenti storici, la data dell’evento è in sensibile ritardo.

 

Se il futuro sisma dovesse sprigionare una magnitudo superiore a sette gradi della scala Richter, ha affermato il geologo Dr. Shmulik Marco, si potrebbero avere conseguenze molto gravi per i luoghi santi e per la stessa pace.

 

Servendosi della traduzione di centinaia di documenti, lo studioso ha potuto accertare che negli ultimi duemila anni la Terra Santa è stata colpita da una serie di terremoti devastanti.

 

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Set 10 2016

IL BIOLOGO SIRIO TREVISANATO: L’ERUZIONE DI SANTORINI CAUSÒ LE PIAGHE BIBLICHE, UN PAPIRO EGIZIANO SPIEGA LA FUGA DEGLI EBRE

Category: Bibbia ed Egitto,Natura e scienza,Storia e dintornigiorgio @ 06:53

 

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Isola di Santorini

 

 

Il mondo prese a girare a rovescio come se fosse una ruota del vasaio e la terra si capovolse. (Papiro di Ipuwer, 1250 a.C).

 

Quando è successo? E soprattutto: cosa vuol dire?

 

 

Toronto 30 agosto 2006, ore 18,00,  al 496 di Huron Street,  Istituto Italiano di Cultura.

Un biologo italiano, Sirio Trevisanato, ha ricostruito gli eventi che afflissero l’antico Egitto di circa 3600 anni fa leggendo gli antichi papiri medici e ora dà delle risposte.

Trevisanato sarà a Toronto per parlare dei suoi studi «fatti per hobby», dice e in particolare presenterà presso l’Istituto Italiano di Cultura  alle 18 “Ipuwer, the Hitherto Uncredited Unifier of Ancient Egypt”. L’iniziativa è patrocinata dalla “Society for the Studies of Ancient Egypt e dall’Istituto Italiano di Cultura di Toronto”.

 

Ma cos’è Ipuwer?

 

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Ago 29 2016

IL ROMAN WARMING: IL FATTORE CLIMA TRA LE CAUSE DELLA PROSPERITÀ E DELLA CADUTA DI ROMA

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L’abbigliamento romano lascia pensare a stagioni particolarmente miti durante i fasti dell’Impero

 

Alla grandezza di Roma ha contribuito anche il clima mite,  e per la sua decadenza un probabile raffreddamento climatico.

 

L’abbigliamento romano lascia pensare a stagioni particolarmente miti durante i fasti dell’Impero. Avrete senza dubbio osservato l’abbigliamento degli antichi romani in centinaia di film. Tutto si può dire fuorché fossero molto coperti o temessero il freddo. Eppure le stagioni si avvicendavano anche allora.

 

Le temperature però erano mediamente più elevate rispetto ad oggi, anche di 2.5°C. Questo ovviamente si traduceva in inverni particolarmente miti e in periodi molto caldi nelle stagioni primaverili ed estive.

 

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Ago 26 2016

PREVENZIONE SISMICA: COSA FARE PRIMA DOPO E DURANTE UN TERREMOTO!!!

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COSA FARE PRIMA DURANTE E DOPO UN TERREMOTO.

 

In caso di terremoto, il rispetto di alcune semplici norme rappresenta un fattore determinante per la diminuzione dei danni alle persone

 

PRIMA

 

Prima che arrivi un terremoto è importante:

– sapere se si è in zona a rischio

– sapere quali sono i punti più sicuri della propria abitazione ( dove sono i muri portanti, le travi di cemento armato) e del luogo di lavoro.

– sapere dove sono gli interruttori generali della luce, del gas e dell’acqua

– sapere se vi sono uscite di emergenza

– sapere dove sono gli spazi aperti sicuri vicino alla propria casa e del luogo di lavoro

– assicurarsi che tutte le persone che vivono con noi sappiano cosa fare

 

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Lug 13 2016

SEI DI DESTRA O DI SINISTRA? LA DIFFERENZA È NEL CERVELLO

Category: Natura e scienza,Società e politicagiorgio @ 00:21

 

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L’amigdala di chi tende ad appoggiare un partito conservatore è più sviluppata da quello di chi invece la pensa più a sinistra

 

Le opinioni politiche potrebbero essere pre-codificate già nella forma del cervello. Gli scienziati hanno scoperto che il cervello dei conservatori è di forma diversa da quello di chi è più liberale e di sinistra.

 

Un gruppo di scienziati dell’University College di Londra ha infatti scoperto una “forte correlazione” tra lo spessore di due particolari aree della materia grigia e le opinioni politiche.

Chi è dichiaratamente di destra ha un’amigdala – la parte primitiva del cervello associata con le emozioni e la paura – più pronunciata; al contrario costoro hanno una corteccia cingolata anteriore, la parte del cervello associata con il coraggio e la capacità di guardare il lato positivo della vita, più piccola.

 

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Giu 28 2016

ANCHE IL SONNO È RAZZISTA: BIANCHI E NERI SOGNANO IN MODO DIVERSO

Category: Natura e scienzagiorgio @ 00:08

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Lo rivela uno studio condotto dall’University of California di San Diego.

 

Lo studio, durato cinque anni, ha analizzato il sonno di 164 soggetti umani con un polisonnografo, una macchina per polisonnografia che dispone di uno scanner per il cervello, sensori della respirazione e molto altro.

 

La polisonnografia è il termine usato per indicare una registrazione simultanea di più parametri fisiologici durante la notte, mediante un polisonnigrafo. Normalmente nel corso del test vengono registrati due o più canali EEG, vari canali elettromiografici, i movimenti di torace e addome, il flusso oronasale, la saturazione di ossigeno nel sangue.

 

Gli scienziati hanno scoperta un’ampia differenza a livello razziale tra partecipanti negri (negri è il termine corretto per i neri subsahariani) e bianchi partecipanti.

 

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Mag 06 2016

FRANCO GRANDINI: LA LESSINIA E L’ACQUA CHE NON TI ASPETTI. GLI INVASI NATURALI IN QUOTA

Category: Geografia e ambiente,Lessinia,Natura e scienzagiorgio @ 00:25

 

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Franco Gandini

 

 

Verona. Conosciamo il progetto di ricerca condotta dal geologo Franco Grandini, studioso originario da Rovere veronese, che da anni attraverso la ricerca empirica sul campo, sostiene che il rilancio   economico e sociale della Lessinia passa anche dalla sue risorse idriche nascoste.

Franco Gandini è una persona che ama profondamente il suo lavoro e che non ha paura di difendere le sue idee anche se per anni sono state ritenute poco credibili. L’ostinazione, la professionalità e l’intuito oggi gli stanno dando ragione.

 

Le ricerche idrogeologiche condotte in quota (sopra i 1000 – 1500 metri) dal geologo Franco Gandini stanno portando a risultati soddisfacenti, in grado di convincere anche i più scettici. Ma facciamo un passo indietro.

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Feb 18 2016

LA DIETA CAMBIA L’EREDITARIETÀ. ALLA FACCIA DEL DNA!

Category: Natura e scienzagiorgio @ 00:34

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Topolini agouti

 

 

Nel lontano (e preistorico per la ricerca) 2000, Randy Jirtle e Robert Waterland della Duke University, hanno messo in piedi un esperimento genetico tanto semplice quanto rivoluzionario.

 

L’idea fu quella di far accoppiare coppie di topolini affetti dal gene chiamato “agouti”, il quale causa lo sviluppo di peluria gialla e obesità insieme a tutti i pericoli associati al peso, come i disturbi cardiovascolari, il diabete, il cancro.

Normalmente la progenie di questi topolini eredita lo stesso gene e, di conseguenza, gli stessi tratti.

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Feb 17 2016

SAN GIOVANNI ILARIONE DI VERONA. LUCIANO VANZO SCOPRE UN GIACIMENTO DI CROSTACEI FOSSILI

Category: Natura e scienza,Verona cultura variagiorgio @ 00:06

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Il paleontologo Luciano Vanzo: alle spalle alcuni dei reperti che ha portato alla luce

 

 

Ufficializzata la nuova, sorprendente scoperta fatta dal paleontologo dilettante Luciano Vanzo sul monte Serea.

Crostacei fossili nella laguna di pietra. I reperti risalgono a 60 milioni di anni fa, quando la Val d’Alpone era coperta dalle acque calde, poco profonde e agitate del mare

 

Ha dato il suo nome alla più antica forma di «Homola», un crostaceo vissuto 60 milioni di anni fa: lui si chiama Luciano Vanzo, e in suo onore il fossile dell’Eocene inferiore ritrovato sul monte Serea, a San Giovanni Ilarione, è stato chiamato «Homola vanzoi». La scoperta di un nuovo «giacimento» di crostacei fossili è dell’estate 2008, ma solo ora il mondo scientifico, alla fine di un complesso studio, l’ha certificato. Ed è eccezionale: si tratta infatti di una nuova «laguna pietrificata», che promette nuove emozionanti scoperte.

 

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Gen 27 2015

GLI INVERNI PIÙ FREDDI DEL PASSATO: ECCO QUELLI DEL 1400!

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 00:05

 

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Gli inverni che caratterizzarono la prima fase della piccola era glaciale.

 

Il brusco raffreddamento del clima che caratterizzò il periodo tra il 1450 ed il 1850 prende il nome di Piccola Era Glaciale ed interessò soprattutto l’emisfero boreale.

 

Naturalmente non c’erano i termometri e la nutrita schiera di stazioni meteorologiche pronte a registrare ogni dato di quelle stagioni tanto fredde, ma a parlare sono naturalmente gli scritti e i dipinti.

 

Uno degli inverni più crudi di cui si ha testimonianza nel 1400 è quello del 1407-1408, in cui i ghiacci polari pare si siano spinti sin nel nord della Scozia e il Tamigi a Londra gelò per ben 14 settimane consecutive. Persino in Valpadana il freddo si manifestò in modo eccezionalmente intenso, arrivando a registrare temperature probabilmente prossime ai -30°C, con tanti morti per assideramento anche nelle case, naturalmente gelate all’inverosimile.

 

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