Nov 02 2016

INGV: ALCUNE PRECISAZIONI SULLA MAGNITUDO REALE DEL TERREMOTO DI NORCIA

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 04:25

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Norcia. Crollo della Chiesa di San Benedetto

 

 

INGV: la magnitudo locale del forte terremoto del 30 ottobre è pari a 6.1 gradi Richter | 6.5 la magnitudo momento

 

Con un comunicato ufficiale sul proprio blog (https://ingvterremoti.wordpress.com/),INGV ha pubblicato alcuni chiarimenti sulla magnitudo ufficiale del forte terremoto di ieri mattina alle 07.40 Italiane

 

“Il terremoto di ieri mattina, 30 ottobre alle 7.40, ha avuto magnitudo Richter 6.1 e magnitudo momento Mw 6.5.”

 

Così inizia il comunicato, e vogliamo innanzitutto spiegarvi quale differenza c’è fra i due tipi di Magnitudo:

 

La magnitudo Richter o locale (Ml) è stata introdotta dal sismologo statunitense Richter nel 1935 per avere una stima della grandezza dei terremoti che fino a quel momento si basava esclusivamente sulla determinazione degli effetti dei terremoti (scale di intensità). Il semplice concetto introdotto da Richter era che si poteva stimare la grandezza di un terremoto direttamente dall’ampiezza di un sismogramma registrato da un sismografo standard chiamato Wood-Anderson. Richter calibrò quindi una relazione che per ogni aumento di ampiezza di 10 volte delle onde sismiche di frequenza pari a circa 1 Hz, equivaleva un aumento di un grado di magnitudo. La magnitudo Richter quindi è una misura della grandezza relativa tra terremoti e non una stima della reale grandezza dei terremoti.

 

Magnitudo Momento: Negli anni ’70 Kanamori introdusse la magnitudo momento (Mw) derivata dal parametro sismologico momento sismico che equivale al prodotto tra area di faglia, dislocazione e la resistenza delle rocce.

Il momento sismico e la magnitudo momento rappresentano quindi la migliore stima della reale grandezza del terremoto.

Il momento sismico è anche un osservabile sismologico in quanto si può calcolare direttamente dal sismogramma, in particolare dalla parte a bassa frequenza (minore di 1Hz) ma la sua determinazione richiede un certo tempo.

 

Tornando al comunicato viene spiegato perchè vieneritenuta più affidabile la Magnitudo Momento,e perchè all’Inizio è stato comunicato 6.1 .

 

(Le televisioni hanno prima utilizzato 7.1 erroneamente,forse per aver riportato un dato letto da qualche parte. Se fosse davvero stata così forte i danni sarebbero ancora maggiori ed in un area più vasta,una 7.1 infatti è circa 15 volte più forte di una 6.5.  Poi appena arrivato il primo dato da INGV hanno corretto a 6.1 riportando quindi la magnitudo locale -intanto gli istituti europei e mondiali avevano stimato 6.5 o 6.6- poi quando è arrivata la correzione INGV del dato Ml con il dato Mw hanno finalmente riportato 6.5)

 

“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) utilizza entrambe le magnitudo: la magnitudo Richter, definita anche magnitudo locale ML, perché è molto rapida da calcolare ed è abbastanza affidabile per i terremoti fino a magnitudo 6; la magnitudo momento Mw, perché fornisce una stima più accurata dell’energia rilasciata dal terremoto e, in particolare, per quelli più forti.

 

La magnitudo Richter ML si calcola in pochissimi minuti e si comunica al Dipartimento della Protezione Civile dopo 2 minuti e alla popolazione tramite web e social media entro 30 minuti (in media dopo 12 minuti).

 

I valori preliminari di magnitudo, basati su dati incompleti ma disponibili già dopo pochi minuti dal terremoto, possono differire dalla magnitudo definitiva (fino a circa 0.5), ma sono indispensabili per scopi di protezione civile. Nei minuti successivi vengono aggiornati con stime più accurate non appena sono disponibili nuovi dati. Il procedimento usato è riportato su questo blog e sulla Guida al sito www.cnt.rm.ingv.it con gli eventi sismici in tempo reale.

 

Perché la magnitudo Richter non va bene per i terremoti forti?

Per capirlo dobbiamo innanzitutto spiegare come si calcolano le due magnitudo. 

 

La magnitudo Richter ML è ottenuta a partire dall’ampiezza massima delle oscillazioni registrate da un sismometro standard, chiamato Wood-Anderson, sensibile a onde sismiche con frequenza relativamente elevata di circa 0.8 Hz.

 

magnetudo-ampiezza

 

Questo metodo funziona abbastanza bene per i terremoti con magnitudo inferiore a 6.0.

 

I terremoti di magnitudo maggiore, invece, emettono una parte importante di energia a frequenze più basse rispetto a 0.8 Hz, per cui la massima ampiezza misurata sul sismografo Wood-Anderson non rappresenta tutta l’energia emessa dal terremoto.

 

moment-magnitude-240

 

Per questo motivo i terremoti di magnitudo momento Mw maggiore di 6 tendono ad avere valori di magnitudo Richter ML molto simili (vedi figura al lato). In questi casi si deve quindi far ricorso alla magnitudo momento Mw.

 

Per calcolare la Msi deve analizzare una porzione molto lunga dei sismogrammi a larga banda, in modo da considerare tutta l’energia emessa e dare così un valore più realistico. Per far questo si deve aspettare la registrazione di tutto il segnale sismico alle varie (tante) stazioni della Rete Sismica Nazionale e analizzarle. Questo comporta dei tempi più lunghi, non compatibili con gli scopi di protezione civile e con il desiderio del pubblico di avere una informazione immediata.

 

Sul nostro sito www.cnt.rm.ingv.it è possibile vedere tutto quello che fa il personale in sala sismica e come le localizzazioni e le magnitudo cambiano quando arrivano nuovi dati e sono possibili nuove analisi.

 

Ieri mattina dopo 2 minuti abbiamo fornito telefonicamente al Dipartimento della Protezione Civile, una prima stima del valore della magnitudo ML pari a 6.1, specificando subito che il valore corretto sarebbe stato più alto e comunicato a breve. Questo valore è stato anche reso pubblico sul sito INGV 18 minuti dopo l’evento sismico.

 

Nei minuti successivi al terremoto è stata poi calcolata una prima stima della magnitudo momento Mw ottenendo un valore pari a 6.5 che è stato rivisto e confermato nelle due ore successive all’evento. La figura sotto riporta alcune delle stazioni sismiche utilizzate per il calcolo del momento sismico e della relativa magnitudo.

 

magnetudo-grafici

 

Il valore ottenuto è ben calcolato perché sono stati utilizzati molti dati e la corrispondenza tra dati osservati e quelli modellati è molto buona. Tutti i dati dei sismometri delle reti sismiche INGV e di quelle collegate sono pubblici e possono essere scaricati e usati per calcolare i parametri ipocentrali, le magnitudo e altri dati.

 

La magnitudo momento viene calcolata anche da altri istituti internazionali. Al momento attuale queste sono le stime fornite da diversi enti:

 

Istituto internazionale                   Magnitudo calcolata

 

INGV                                                                 6.5

USGS                                                                 6.6

GFZ                                                                    6.5

CSEM                                                                6.5

 

Come per qualsiasi misura di un parametro fisico, le stime sono affette da incertezze perché effettuate con diversi metodi, con dati di stazioni sismiche diverse e con diversi modelli della crosta terrestre. Questo spiega le differenze che talvolta caratterizzano le stime fornite dai diversi enti.

 

Un’altro aspetto importante, già trattato in un nostro articolo, è il legame tra il valore della magnitudo e il risarcimento dei danni prodotti dai terremoti. Come detto esplicitamente nel post del 26 agosto la magnitudo NON è utilizzata per il risarcimento dei danni prodotti dai terremoti; per questo scopo in passato sono stati utilizzati i valori di intensità calcolata sulla base della scala Mercalli (in realtà la scala Mercalli-Cancani-Sieberg).”

 

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