Ott 09 2024

ERA PERMESSO LEGGERE LA BIBBIA?

La più antica traduzione  volgare italiana della Bibbia:     La Bibbia   del monaco camaldolese   Nicolò Malerbi, uscita a Venezia nel 1471  (Biblioteca Braidense)

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E’ VERO CHE I PRETI PROIBIVANO LA LETTURA DELLA BIBBIA?

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Vi sono dei Cattolici coscienziosi, ed anche dei preti, i quali non possono persuadersi che la loro Chiesa proibiva la lettura della Bibbia. 

Un decreto che vietasse la lettura del libro di Dio, è che lo mettesse all’lndice; vicino alle opere di Casti, di Voltaire e di Volney; che stabilisse la scomunica e l’eterna dannazione per chi ardiva leggere il libro di Dio, sembra loro un decreto così empio, così diabolico, e inorridiscono nel sentire la loro Chiesa accusata di tale empietà, e negano recisamente una tale proibizione; e si fanno scrupolo di pensare che essa realmente è esista. 

Non esaminiamo se i loro scrupoli siano esagerati, e se la loro Chiesa facendo quel decreto avesse commesso una empietà, un sacrilegio; Lungi da noi le declamazioni, e ragioniamo sui fatti.

Abbiamo sotto gli occhi un libro raro di 352 pagine in 4°, stampato a Parigi nel 1661 per ordine del clero gallicano, nel quale sono riportati i sentimenti dei più celebri teologi e canonisti, ed i decreti dei papi, dei concili e della Sorbona che vietano la lettura della Bibbia in lingua volgare. 

Basterebbe questo libro per confondere coloro che negassero una tale proibizione. 

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Ott 07 2024

LA RUSUMADA – LA MERENDA DELLA TRADIZIONE LOMBARDA 

Category: Alimentazione e gastronomia,Padania e dintornigiorgio @ 12:39

“Ta se giù de corda?” chiedeva la nonna, e subito si metteva a preparare una merenda “speciale”: La Rusumada.

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La rusumada – rosumada, italianizzato in rossumata – per secoli protagonista nelle cucina di Milano e Brianza è, ahinoi, da annoverare nella lista delle bevande estinte, scalzata in pochi decenni dalla concorrenza di prodotti industriali più “moderni”.

Si tratta di una alternativa lombarda allo zabaione, ma al contrario di questo non necessita di cottura. Prende il nome dal tuorlo, il rosso dell’uovo, chiamato in dialetto rüss d’oof o rüsümm. Era la colazione golosa e casalinga di una volta, preparata nei giorni in cui la zuppa di latte e pane secco non bastava più, magari perché c’era una qualche infreddatura da curare o un piccolo goloso da coccolare.

Erano tempi in cui i sicuro un goccio di vino, anche a colazione, non faceva inorridire nessuno e le mamme di una volta ben volentieri preparavano la russumata quando i piccoli di casa avevano bisogno di una sferzata di energia o per contrastare i malanni della stagione fredda. 

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Ott 06 2024

NELL’ANNO DOMINI 525, LO YEMEN ERA UN REGNO EBRAICO HIMYARITA….

Category: Dominio Potere e Violenza,Storia e dintornigiorgio @ 08:33

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Nell’anno Domini 525, lo Yemen era un regno ebraico himyarita. 

L’ultimo re ebraico dello Yemen, Dhu Nuwas, ordinò il massacro della comunità cristiana di Najran, causando 30.000 morti.

Questo massacro provocò la reazione del regno cristiano in Etiopia di Aksum, che attraversò il Mar Rosso, conquistò lo Yemen e rovescio Dhu Nuwas.

Le famiglie nobili himyarite sopravvissute al cambio di regime in seguito si convertirono al neonato Islam per riconquistare il potere perduto, e guidarono la conquista mussulmana di Siria e Egitto.


Ott 03 2024

LE TRE GUERRE GIUDAICO-ROMANE

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LE TRE GUERRE GIUDAICO-ROMANE

Le tre guerre giudaico-romane: una guerra mondiale autodistruttiva ebraica inasprita durante l’Impero romano che portò alla distruzione della Giudea (4 a.C.-200 d.C.). Una lezione per il futuro…

Essendo la Giudea a quel tempo duramente repressa dall’Impero Romano, così come ora Israele sta duramente reprimendo ogni narrazione e politica occidentale politicamente corretta

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Prima guerra giudaico-romana 66-73:

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La grande rivolta

La Grande Rivolta non fu una ribellione contro la tirannia romana. Inizialmente i Giudei protestarono contro una decisione romana di ristrutturare la geopolitica della regione contro se stessi. Ciò si trasformò rapidamente in una ribellione.

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Alla fine della guerra, il Tempio era in rovina e le mura di Gerusalemme erano ridotte in macerie.

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IUDAEA CAPTA latino per GIUDAEA CONQUISTATA

Seconda guerra giudaico-romana 115-117:

La guerra di Kitos Nelle fonti ebraiche, questa è anche chiamata la “Guerra della Diaspora” o la “Guerra degli Esiliati”. In alcune fonti romane è conosciuta come il “Tumulto degli Ebrei”.

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La guerra di Kitos (: polmus shel Kitos) iniziò come una rivolta ebraica nella provincia della Giudea alla fine degli anni 110 e divenne presto una guerra mondiale dell’antichità.

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Set 29 2024

IL TERRENO È TUTTO, IL MICROBO È NULLA

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Una immagine che rende bene l’idea della nostra “Pulizia di Terreno”.


“ Il terreno è tutto, il microbo è nulla.”
Claude Bernard

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Matteo Il Farmacista Libero


Set 26 2024

MONSIGNOR GIUSEPPE CAPPELLETTI, LO STUDIOSO DEL TAUCIAS GAREIDA

Don Giuseppe CappellettI

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Don Giuseppe Cappelletti, nativo di Giazza (1871-1958), fu professore di matematica presso il Seminario vescovile ed in seguito al Liceo vescovile pareggiato. Profondo amante della sua Lessinia, le dedicò numerosi studi, scritti e poesie. Rimase sempre a fianco dei suoi compaesani con aiuti spirituali e materiali, specialmente durante l’epidemia di spagnola che scoppiò nel 1918. 

Proprio questo drammatico evento potrebbe aver contribuito alla nascita del sodalizio con Luigi Messedaglia, il quale, tenente colonnello medico, fu mandato a Giazza per valutare la situazione sanitaria e programmare eventuali provvedimenti. Qui, terminato il lungo e drammatico lavoro si intratteneva spesso a discutere con don Cappelletti dell’antica parlata dei coloni bavaro- tirolesi che si erano insediati sui nostri monti. Discorsi che lo affascinavano enormemente.

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Set 25 2024

IL RESILIENTE

Category: Monolandia,Persone e personaggi,Società e politicagiorgio @ 22:58

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ll termine resiliente e stato diffuso per poetizzare la parola coglione. 

Un resiliente non resiste, non protesta, sta zitto e non rompe le palle. 

In pratica un ebete che fa tanto comodo al sistema.


Set 24 2024

IL LATO NASCOSTO DELLE BIBITE. ZUCCHERI, ACIDI E LA NECESSITA’ DI UN DETOX.

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 18:02

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ACQUA NERA DELL’IMPERO

Scopri cosa si nasconde dietro le bibite gassate più famose al mondo e come un detox alimentare può aiutarti a liberarti dai loro effetti nocivi sulla salute.

In un mondo sempre più orientato verso il consumo rapido e spesso inconsapevole, poche cose sono tanto universali quanto l’abitudine di bere bibite gassate. Questi prodotti, apparentemente innocui, fanno parte della vita quotidiana di milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, dietro il loro gusto dolce e rinfrescante si nasconde una realtà fatta di sostanze chimiche, additivi e strategie di marketing che mirano a influenzare il nostro comportamento alimentare e, in molti casi, la nostra salute.

Il testo che segue, scritto da un ricercatore americano che ha dedicato anni allo studio e alla produzione di bibite, offre una visione approfondita e critica di questo settore. Non si tratta solo di un’analisi tecnica della composizione delle bibite, ma di un vero e proprio viaggio dietro le quinte di uno dei mercati più potenti al mondo, quello delle bibite zuccherate. Con uno sguardo attento e talvolta ironico, l’autore ci guida alla scoperta delle formule “segrete” di alcuni dei marchi più famosi, rivelando i motivi per cui la Coca Cola e la Pepsi hanno ricette volutamente simili ma legalmente diverse, e quali meccanismi chimici sono alla base della sensazione di “freschezza” che tanto ci attrae.

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Set 22 2024

QUNATE PAROLE USIAMO PER POTER PENSARE

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Ricordo che nel 1976 il linguista Tullio De Mauro,   scomparso nel gennaio 2017, aveva fatto una ricerca per vedere quante parole conosceva un ginnasiale: il risultato fu circa 1.600. 

Ripetuto il sondaggio venti anni dopo, il risultato fu che i ginnasiali del 1996 conoscevano dalle 600 alle 700 parole. 

Oggi io penso che sela cavino con 300 parole, se non di meno. 

E un problema? Si, è  un grosso problema, perchè, come ha evidenziato Heidegger, riusciamo a pensare limitatamente alle parole di cui disponiamo, perché  non riusciamo ad avere pensieri a cui non corrisponde una parola. 

Le parole non sono strumenti per esprimere il pensiero, al contrario sono condizioni per poter pensare.


Set 21 2024

PERCHE’ I VENETI NON SONO ITALIANI?

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DALL’ACCADEMIA DELLA CRUSCA:

Così scrive il geografo O.Marinelli (1923): ….Il nome antico “Venetia” è tratto dall’etnico veneto “Veneti o anche Venedi o Vendi” e vuol dire “terra o luogo dei veneti”…..

Il corrispondente greco Ένετοί….Enetoi-eneti-venetoi-veneti.

Un tempo (all’epoca di Cesare Augusto) con tale denominazione “la Venetia” si indicava tutta l’area popolata dai veneti, dall’Istria, alla Carinzia, all’Adda poi intorno al VII/VIII sec. d.C. con tale termine si è incominciato a indicare la città lagunare propriamente detta.

Successivamente l’area complessiva dei veneti adriatici si è indicata anche con il plurale “le venetie” da cui “triveneto e trevenezie”.

Oggi Venezia è in lingua italiana quello che Venesia o Venessia è in lingua veneta.

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Set 19 2024

LA TORAH E LA BIBBIA COMPRENDONO 11 LIBRI CHE SONO UFFICIALMENTE CITATI MA CONSIDERATI PERDUTI 

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– Guerre di Yahweh (Numeri 21:14).

– Il Libro del Giusto (Giosuè 10:13, Samuele 1:18)

– Gli Atti di Salomone (Re 11:41)

– Il libro di Samuele il chiaroveggente (1 Cronache 29:29)

– Il libro di Gad il chiaroveggente (1 Cronache 29:29)

– Il libro del chiaroveggente Nath (1 Cronache 29:29, 2 Cronache 9:29)

– La Profezia di Ayah (2 Cronache 9:29)

– Le visioni di Eidu il chiaroveggente (2 Cronache 2:29)

– Il libro di Semaia (2 Cronache 12:15)

– Il libro di Zhew (2 Cronache 20:34)

– Le storie dei chiaroveggenti (2 Cronache 33:19)

Tutti i testi della Bibbia sono stati copiati mille volte in diverse lingue e distribuiti in tutto il mondo. Come è possibile che non ne sia rimasta nemmeno una copia o un solo foglio degli 11 libri?


Set 15 2024

DIMISSIONI DI RATZINGER  IL  DIAVOLO È SEMPRE NEI DETTAGLI

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Il sito belga Media-Presse (lo SWIFT è basato in Belgio)  nel commentare   la notizia dello SWIFT alternativo lanciato da Pechino e Mosca,  raccontava come esempio:

“Quando una banca o un territorio è escluso dal Sistema, come lo fu nel caso del Vaticano nei giorni che precedettero le dimissioni di Benedetto XVI nel febbraio 2013, tutte le transazioni sono  bloccate”…. 

Dunque

“C’è stato un ricatto venuto da non si sa dove, per il tramite di Swift, esercitato su Benedetto XVI. 

Le ragioni profonde di questa storia non sono state chiarite, ma è chiaro che SWIFT è intervenuto direttamente nella direzione degli affari della Chiesa. 

Ciò spiega e giustifica dimissioni di Ratzinger, che tanti di noi hanno potuto scambiare per un atto di viltà; la Chiesa era trattata come uno stato “terrorista”, anzi peggio –   si noti, ..per esempio,  che la dozzina di banche cadute nelle mani dello Stato Islamico in Irak e Siria “non sono state escluse da SWIFT” e continuano a poter fare transazioni internazionali – ma la finanza vaticana non poteva più pagare le nunziature, far giungere mezzi alle missioni – anzi, gli stessi bancomat di Città del Vaticano erano di fatto stati bloccati.

La Chiesa di Benedetto non poteva più “né vendere né comprare”, la sua vita economica aveva le ore contate.

 “I grandi poteri mondialisti avevano  fretta e Ratzinger era un intralcio palese, un rallentamento sulla loro traiettoria”.

Subito dopo la sua “dipartita, ecco che SWIFT sblocca le transazioni vaticane, riapre i bancomat, riporta all’onore del mondo finanziario lo Ior. 

Non hanno aspettato che venisse eletto Bergoglio; gli è bastata “l’espulsione” del “terrorista bianco”.

E una buona parte dei preti e religiosi non sa nulla di queste vicende


Set 11 2024

DOPO LA MORTE DEL MARITO AMENHOTEP III

Category: Bibbia ed Egitto,Storia e dintornigiorgio @ 06:08

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AMENHOTEP III cede come regalo di nozze a sua moglie Tiye, figlia Yuya la fortezza Zaru, quella che era stata la Avaris degli Hykos, (i semitici Hyksos i RE PASTORI) che domina la terra di Geshen e dove gli Hyksos avevano avuto il permesso di stabilirsi e ne fece la sua città. 

La regina Tiye, dopo la morte di AMENHOTEP III prese il potere in nome del figlio Amenophis IV, a cui aveva trasmesso la sua cultura … 

Il piccolo principe ereditario, all’età di 12 anni, fu fatto sposare con una fanciulla nubiana di nome Nefertiti (“la bella che viene da lontano”), di due o tre anni più giovane, perché il trono avesse al più presto un erede 

Salito al potere, il faraone fanciullo per prima cosa si cambiò il nome, e da Amenophis, che significa “Pace di Amon”, divenne Akhenaton, cioè “Aton è soddisfatto “. 

Inizia la rivoluzione di ATON 

(nella lingua egiziana T e D hanno lo stesso valore fonetico, pertanto la pronuncia è indistinguibile tra Aton e Adon) pertanto “Adonai” …e il resto viene da sé. 

AMENHOTEP IV (AKHENATEN) 

SEMENEKHKARA 

TUT’ ANKHAMON 

AYE 

Questi quattro faraoni In seguito essi verranno cancellati dalla memoria storica di tutto l’Egitto. 


Set 09 2024

QUANDO I RUSSI GUARDANO IN UNA STANZA E VEDONO CHE NON C’È NESSUNO….

Category: Cultura e dintorni,Popoli e nazionigiorgio @ 00:57

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Quando i russi guardano in una stanza e vedono che non c’è nessuno, dicono “non c’è un’anima”. Cioè, per i russi la cosa principale in una persona è l’anima.

Gli anglosassoni in questo caso dicono “nobody” letteralmente “nessun corpo”.

Questo riflette molto accuratamente le differenze tra due culture, tra i valori differenti, tra la visione di se stessi e del mondo circostante.

Per gli anglosassoni una persona è un corpo fisico, per i russi è soprattutto un’anima.

N. L.


Set 08 2024

GLI GNOCCHI VERONESI 

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Gli  gnocchi del Da Vico, non aveva come ingrediente la patate, assomigliavano più alle orecchiette  baresi.  

Si inizio ad usare le patate, solo verso il 1869  dopo che il savoiardo  di Chambéry, Luigi Federico Menabrea    ideò  la famigerata Tassa sul Macinato.  

Prima le patate da noi venivano “consumate”  solo dai maiali.. uno dei pochi animali che potevano mangiarle crude  senza star male…

I primi a soccombere al detto: “Co San Marco comandava se disnava e se senava; soto Franza, “brava gente”,  se disnava solamente; soto casa de Lorena  no se disna e no se sena; soto casa de Savoia de magnar te ga solo voja.…  i n’à portà na fame roja e ne toca andar via… vaca troja…vaca troja.”… e chi rimaneva  a mangiar patate, furono, nello stesso anno, gli abitanti di Vaggimal  di Sant’Anna d’Alfaedo,… e da  li a seguire  tutta la provincia di Verona   e mezza Italia. 


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