Ago 29 2016

IL ROMAN WARMING: IL FATTORE CLIMA TRA LE CAUSE DELLA PROSPERITÀ E DELLA CADUTA DI ROMA

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L’abbigliamento romano lascia pensare a stagioni particolarmente miti durante i fasti dell’Impero

 

Alla grandezza di Roma ha contribuito anche il clima mite,  e per la sua decadenza un probabile raffreddamento climatico.

 

L’abbigliamento romano lascia pensare a stagioni particolarmente miti durante i fasti dell’Impero. Avrete senza dubbio osservato l’abbigliamento degli antichi romani in centinaia di film. Tutto si può dire fuorché fossero molto coperti o temessero il freddo. Eppure le stagioni si avvicendavano anche allora.

 

Le temperature però erano mediamente più elevate rispetto ad oggi, anche di 2.5°C. Questo ovviamente si traduceva in inverni particolarmente miti e in periodi molto caldi nelle stagioni primaverili ed estive.

 

Gli studi geologici sono arrivati a stabilire che tra il 200 a.C ed il 600 d.C si può collocare il periodo mite meglio noto come ROMAN WARMING, successivamente il clima scivolò verso un periodo freddo che si spinse sino al 900 d.C e che probabilmente fu all’origine diretta ed indiretta della decadenza dell’Impero.

 

Tra quelle dirette si segnalano infatti numerose situazioni alluvionali che portarono alla tracimazione a più riprese del Tevere, le intense gelate notturne e anche probabili nevicate.

 

Sono molti gli storici a ritenere che il raffreddamento delle condizioni climatiche portò i popoli del nord e dunque i barbari ad invadere ROMA e a porre fine al suo dominio. (causa indiretta)

 

 

PER COMPLETEZZA DI INFORMAZIONE PRENDIAMO IN ESAME L’EVOLUZIONE DEL CLIMA NELL’ULTIMO MILIONE DI ANNI (QUATERNARIO).

 

Si ritrovano 4 glaciazioni nel Pleistocene, il periodo più antico:

 

GUNZ 600 mila anni fa

 

MINDEL 480 mila anni fa

 

RISS 280 mila anni fa

 

WURM 40 mila anni fa

 

L’ultima termina 20.000 anni fa.

 

Ci fu l’effimero raffreddamento noto come Younger Dryas 12.000 anni fa.

 

Dall’8000 al 4000 si parla di primo optimum climatico (3°C più di oggi).

 

Dal 4000 al 3000 si è vissuto un periodo più fresco (comunque 2°C più di oggi)

 

Dal 3000 al 2200 di nuovo più caldo (2-5°C più di oggi)

 

Dal 2200 al 500 più fresco (1.8°C più di oggi)

 

Dal 500 a.C all’800 d.C altalena climatica con sbalzi anche vistosi, come abbiamo visto sopra.

 

Dall’800 al 1430 ecco l’optimum climatico medievale.

 

Dal 1430 al 1850 PEG ecco la piccola età glaciale.

 

Gli ultimi 150 anni hanno segnato un naturale modesto riscaldamento che non dovrebbe spingersi oltre il 2025.

 

 

Fonte: Meteoitalia.it  del  9 Aprile 2010

Link: http://www.meteoitalia.it/

Link: http://meteolive.leonardo.it/meteolive-notizia-23844-il_roman_warming_il_fattore_clima_tra_le_cause_della_prosperita_e_della_caduta_di_roma.html

 

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