Mag 19 2019

LE STRADE ITALICHE ED ETRUSCHE

Via etrusca  che attraversa il paesaggio  

 

Il clima europeo si stabilizzò fra il 3° e 2° millennio a. C, in cui le oscillazioni di temperatura, che sempre avvennero (<3500>2800<2000>1200<1000>400°a.C.), divennero simili alle attuali, ed il nuovo clima detto neotermale, fu l’attuale temperato umido atlantico, condizionato dall’anticiclone delle Azzorre. In questa epoca scompare completamente la tundra e si formano immense foreste di abeti, faggi, ontani, querce, con praterie di graminacee sulle alture; si estingue l’alce e arrivano cervi, caprioli, stambecchi, l’orso diventa piccolo e rado, soppiantato da branchi di lupi, volpi, cinghiali, lepri.

 

Muta l’epoca da Preistoria a Protostoria con la Civiltà del Ferro, che in Europa inizia nel 1.000 a.C e si compenetra con l’inizio dell’età storica, attorno al 500 a.C, senza un preciso confine, perché vi sono culture che non scrivono i loro eventi (Celti) ed altre culture che li scrivono ma sono stati cancellati (Etruschi); perciò si pone un confine convenzionale che inizia l’età storica italica, con la Civiltà Romana, e reclude gli Etruschi in un limbo che sfuma tra protostoria e storia; e dunque, questo testo che cerca le tecnologie più delle citazioni storiche, vuole restituire agli Etruschi il pieno titolo che meritano, di inventori delle strade moderne, che poi i romani attuarono su larga scala facendosene il proprio simbolo.

 

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