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Da Wikipedia.
Nov 27 2024
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Il grafico delle morti per influenza negli USA (ma riflette quello degli altri paesi) basta da solo a mettere in crisi l’origine virale della malattia.
I morti sono durante il periodo dell’anno con i giorni più corti.
Nov 25 2024
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Elenco dei preti uccisi dai partigiani celebrati il 25 aprile, e non più ricordati neppure dagli uomini della chiesa italiana
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VALLE D’AOSTA
– Padre Fernando Ferrarotti – Champorcher, giugno 1944
– Don Luigi Border – Hòne, 5 marzo 1946
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PIEMONTE
– Don Edmondo De Amicis – Torino, 27 aprile 1945
– Padre Angelico (Cesare) Romiti – Boschetto Montanaro (TO), 7 maggio 1945
– Padre Eugenio Squizzato – Corio Canadese (TO), 15-16 aprile 1944
– Don Giuseppe Amatesi – Coassolo Torinese (TO), 16 marzo 1944
– Don Virginio Icardi – Squaneto (AL), 4 dicembre 1944
– Don Francesco Pellizzari – Tagliolo Monferrato (AL), 10 maggio 1945
– Don Enrico Percivalle – Variana (AL), 13 (15) marzo 1944
– Don Sebastiano Caviglia – Asti, 27 aprile 1945
– Don Luigi Solaro – Bottigliera d’Asti (AT), 3 aprile 1945
– Don Antonio Francesco Zali – Morra San Costanzo (CN), 8 giugno 1944
– Don Leandro Sangiorgio – Sordevolo (BI), 30 aprile 1945
Continua a leggere”ELENCO DEI PRETI UCCISI DAI PARTIGIANI, CELEBRATI IL 25 APRILE”
Nov 22 2024
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Lo stato serve a proteggere l’ individuo dallo schiacciasassi rappresentato dal capitale finanziario: il welfare, le pensioni, il SSN servono a chi ha risorse limitate.
Senza lo stato ed i confini di questo, l’essere umano è esposto come zattera nell’ oceano alle tempeste perpetue dei flussi finanziari in entrata ed in uscita.
Granello di sabbia in mezzo al deserto, portato via al primo alito di vento verso destinazioni sconosciute.
L’ odio dei ricchi verso lo stato fa parte della lotta di classe che i poveri hanno smesso di combattere convinti dall’accademia che, anche loro, un giorno averebbero potuto sedersi allo stesso tavolo da gioco. Ma per giocare allo stesso tavolo del capitale, non è sufficiente lo sgabello: serve il capitale.
Far cooperare le vittime col carnefice fa parte del loro playbook, hanno vinto ovunque e stanno vincendo anche in Europa.
Non c’è alcun argine culturale in posizione.
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Eric Packer
Nov 21 2024
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Secondo gli esperti “indipendenti”, è stata l’eruzione più forte della storia del Vesuvio: fu preceduta da eventi premonitori tipici, ma di intensità e durata maggiore rispetto ad altri eventi vesuviani, forti terremoti e deformazioni del suolo, ad esempio.
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Questi iniziarono intorno alle 7 del mattino del 16 dicembre, e, nello stesso momento, sul fianco sud occidentale del Vesuvio si apriva una grande frattura; da questa profonda ferita del manto terrestre iniziò a fuoriuscire una colonna eruttiva che si proiettò verso l’alto per quasi 19 km.
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Fu questa colonna altissima di prodotti vulcanici che diede luogo alla caduta di blocchi di roccia e lapilli nelle zone poste ad est e nord-est del cratere.
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Nella notte tra il 16 ed il 17 dicembre tutta la zona vesuviana era in preda a scosse telluriche ed esplosioni: intorno alle 10 del mattino del 17 dicembre iniziarono a discendere dalla vetta del Vesuvio i flussi piroclastici che presero la strada dei paesi posti alle falde del vulcano.
Nov 19 2024
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Riesumato dal 2017. Oggi va anche peggio.
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J. SCOTT ARMSTRONG: MENO DELL’UNO PER CENTO DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SULLE RIVISTE SEGUE IL METODO SCIENTIFICO – M A R Z O 3 1 , 2017
Meno dell’uno per cento degli articoli pubblicati sulle riviste segue il metodo scientifico, secondo una ricerca condotta dal Prof. Wharton School e dall’esperto di previsioni J. Secott Armstrong.
Il Prof. Armstrong, che ha co-fondato la rivista peer-reviewed nel 1982, il Journal of Foreeasting nel 1982 e l’International Journal of Forecasting nel 1985, ha posto alcune domande ad una presentazione per quello che considera gli “allarmismi” previsionali andare al di la del cambiamento climatico provocato dall’uomo.
“Veniamo anche noi dal settore delle riviste e di quanto bene si conformi il metodo scientifico. Nel mio campo penso che il 10 per cento dei documenti… siano forse utili. Adesso sembra che, un decimo dell’uno per cento segua il metodo scientifico” , ha detto Armstrong nella sua presentazione, che può essere vista integralmente qui di seguito. “Ma più semplicemente la gente non lo fa.”
Nov 18 2024
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“L’unificazione dell’umanità non è un compito politico ma una speranza escatologica, e pretendere di prescindere dalle identità dei popoli per fonderli in un meticciato globale è un peccato d’orgoglio simile a quello biblico della torre di Babele.“
Nov 14 2024
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Venerdì 8 novembre 2024 è mancato all’affetto dei suoi cari
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STEFANO SCOGLIO
di 67 anni
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Ne danno il triste annuncio la moglie Tasha, i figli Gabriel e Alexandra,
la mamma Delfina, gli amici ed i parenti tutti.
I funerali avranno luogo martedì 12 novembre alle ore 10,00 nella chiesa di San Bernardino,
partendo alle ore 9,45 dall’Obitorio dell’Ospedale di Urbino;
seguirà la cremazione.
URBINO , 8 novembre 2024
DURANTI LUIGI SRL
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È un giorno di oltre 30 anni fa, e Gabriel Slonjna Ubaldini mi porta a conoscere Stefano Scoglio.
Lo conoscevo già di fama, come uno dei leader dell’Urbino intellettuale e politica…
Nov 10 2024
L’opera di ross: “TACITUS AND BRACCIOLINI. THE ANNALS FORGED IN THE XVTH CENTURY BY JOHN WILSON ROSS”
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Nel 1878 John Wilson Ross (1818-1878) pubblicò il suo <<Tacitus and Bracciolini, the Annals Forged in the XVth Century>>.
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All’inizio del secondo capitolo spiega come il XV secolo divenne un’epoca di INCREDIBILI “imposture letterarie” e di “credulità smodata”.
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Chi inventò la stampa, che sia stato Coster di Haarlem in Olanda, o Mentel, il nobile di Strasburgo, o Gutenberg, l’orafo di Magonza, tenne per sé ed il proprio “gruppo” il segreto, poiché nasceva l’opportunità di “vendere le stampe come se fossero manoscritti (realizzati attraverso mesi di lavoro manuale, quindi costosissimo).
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I (falsi) manoscritti potevano essere venduti a un prezzo che era venti o trenta volte il costo della stampa (reale).
Wilson Ross spiega come l’impostura fu scoperta solo quando il re di Francia e l’arcivescovado di Parigi confrontarono le bibbie che avevano acquistato da una libreria in Rue Saint Jacques a Parigi: queste due bibbie mostravano una conformità assoluta, quindi impossibile, di lettere su ogni riga e ogni pagina.
Continua a leggere”SI INVENTA LA STAMPA E SI FALSIFICANO TESTI E FONTI “
Nov 09 2024
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Se domandate ad un “esperto” quale sia stato il primo “essere vivente” ad aver “dipinto” un ghiacciaio, avete ottime possibilità di sentirvi ripetere il nome dello svizzero Caspar Wolf, nato nel 1735 nel canton Argovia e morto nel 1783 ad Heidelberg, in Germania.
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Se domandate quale sia stato il primo ghiacciaio “dipinto” della storia, cominciano maggiori problemi.
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Se domandate quale sia la primissima occasione della storia nella quale sia stata nominata la “parola ghiacciaio“, torniamo in campo “un pò più sicuro”: il 1783.
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Continua a leggere”LA PRIMA RAPPRESENTAZIONE DI UN GHIACCIAIO DELLE ALPI “
Nov 07 2024
Nov 05 2024
Fra i laghi paludosi della pianura padana, uno dei più notevoli e tardi a scomparire fu senza dubbio il lago Gerundo. Questa grande regione acquitrinosa era formata dal disordine alluvionale dei fiumi Adda, Oglio e Serio (ed anche del Lambro e del Silero), e perciò copriva – pur con confini continuamente variabili – l’intero ampio territorio compreso fra la provincia bergamasca meridionale e la provincia superiore di Cremona, con tutto il Cremasco e il Lodigiano. Il perimetro del lago era variabile, spesso in periodi di siccità spariva del tutto, lasciando pochi acquitrini o paludi.
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Quante volte abbiamo sentito la frase: “Se Milano avesse il mare…” senza immaginare che un tempo non avrebbe avuto senso dirlo. Infatti, tre millenni fa, quando i celti stabilirono i primi insediamenti nella pianura in cui sarebbe sorta Milano, a pochi chilometri un mare c’era davvero, e vi rimase anche se in forma sempre più ridotta fino al primo medio evo.
Era il lago (o mare) Gerundo.
Pare che il Gerundo si estendesse tra i fiumi Adda e Serio fin dalla preistoria, comprendendo quindi non solo i territori di Milano e dintorni ma anche le provincie di Lodi, Cremona e Bergamo.
Si trattava dell’ultimo ricordo di quando il ritirarsi dei ghiacciai aveva innalzato i mari fino che inondarono la pianura fin quasi sotto le Alpi, lasciando al centro della Lombardia un vasto specchio di acque salmastre.
L’invaso aveva un aspetto per lo più paludoso e, solo in pochi punti dei suoi duecento chilometri quadrati di estensione, raggiungeva i dieci metri d’altezza. Una volta rimasto isolato dal mare, ad alimentarlo rimasero solo piogge ed esondazioni dei fiumi che lo circondavano, così nel giro di qualche secolo l’evaporazione delle acque e le bonifiche dell’alto medio evo ne causarono la scomparsa.
Continua a leggere”IL MARE PERDUTO DELLA LOMBARDIA: IL MITICO LAGO GERUNDO”