Ott 27 2012

CORRISPONDENZA INEDITA DI PIER PAOLO PASOLINI «CALABRESI NON FATE COME GLI STRUZZI»

 

Pier Paolo Pasolini

 

La  lettera inedita di Pasolini riaccende la questione Nord-Sud.

 

ESTATE 1959.

Pier Paolo Pasolini percorre la costa italiana al volante di una Fiat Millecento. Le suggestioni, gli odori e le miserie di quel viaggio nell’Italia del dopoguerra diventarono un reportage di grande bellezza (“La lunga strada di sabbia”) pubblicato dalla rivista “Successo”, diretta da Arturo Tofanelli.

 

Maestro di quel giornalismo “illustrato” che spopolava, quando la televisione era ancora merce di lusso. Nel 2001, il fotoreporter Philippe Séclier  affrontò lo stesso itinerario. Nella prefazione del volume di foto d’autore che, in seguito, pubblicò per la casa editrice “Contrasto”, scrisse: «Ho voluto mettere i miei passi dietro ai suoi, vedere ciò che lui aveva visto, capito e sentito, lanciarmi a mia volta su quella strada in sua compagnia, seguendola come lui l’aveva descritta».

Restò molto sorpreso, quando in un vecchio salone di barbiere di Cutro vide esposta una gigantografia di Pasolini. Non se lo aspettava. Perché Pier Paolo Pasolini aveva descritto con durezza di pensiero e di linguaggio quel piccolo centro, presentandolo come il “paese dei banditi”. Le reazioni ai suoi articoli furono immediate, taglienti e distruttive. Anche a livello istituzionale. Fino al punto che il sindaco della cittadina catanzarese, il ragionier Vincenzo Mancuso, democristiano, presentò querela per diffamazione a mezzo stampa nei confronti dello scrittore presso la Procura della Repubblica di Milano.

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