Gen 12 2015

LETTERA DA UN MUSULMANO. PERCHÉ LA RELIGIONE NON C’ENTRA NULLA.

Category: Islam,Società e politica internazionalegiorgio @ 13:12

 

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Ho fatto una domanda a Rami K., musulmano che vive in medioriente. Vi riporto la sua risposta.

 

Qui in Europa si parla sempre di più di una guerra di religione e di Islam. Come la vedete dalle vostre parti?

 

Potrebbe esserlo se questi terroristi fossero musulmani. Ma la realtà è che non sono veri musulmani. Non so quale religione seguano, ma ti posso garantire che non è l’Islam. Quindi ritengo che affrontare questo problema dal punto di vista religioso rappresenta un approccio sbagliato. Al contrario, analizzare il contesto geopolitico di questa tragedia è più interessante.

Oggi la politica si nasconde dietro alla maschera della religione perché i politici sanno che si possono smuovere e controllare milioni di persone attraverso le loro emozioni, mentre ciò non è possibile con un popolo che usa la testa. Così, alimentano rabbia e razzismo in modo da ottenere i loro obiettivi politici.

 

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Gen 12 2015

CEREGNANO (RO): 65ENNE TROVA LADRO IN CASA. FINISCE A BIRRE E BRISCOLA

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Storia che ha rischiato di avere un finale non troppo divertente, quella capitata ieri nel cuore della Provincia di Rovigo e, più precisamente, a Ceregnano, globalmente riconosciuta come la città della felicità, e forse è proprio per questo che la vicenda che stiamo per raccontarvi ha avuto un lieto fine.

Ecco come sono andati i fatti:

Verso le ore 15.30, T.P. 65 enne residente proprio in piazza a Ceregnano, si trovava nella frazione di Lama Polesine, lungo lo scolo Brugnolo, a tentare di catturare qualche pescegatto per la cena utilizzando come esche le cosiddette corbole.

Sarà stata la temperatura non molto favorevole o l’alta marea, ma di pesci gatti se ne sono visti pochi tant’è che, approfittando di un disturbo intestinale causato dall’umidità circostante, il 65enne ha preso la sua bicicletta ed è tornato a casa.

Ed è qui che avviene il fattaccio. Aprendo il garage, lo sfortunato pescatore si è trovato di fronte ad un uomo alto in passamontagna che stava rovistando tra cassettiere e scaffali, e che alla vista del proprietario di casa ha iniziato a bestemmiare con una riconoscibilissima cadenza veneta.

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Gen 12 2015

LA MAPPA DEI DIALETTI ITALIANI

 

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Tanti dialetti in un paese che sta riscoprendo gli idiomi locali, non più come lingue esclusive, ma come strumento espressivo aggiuntivo.

 

 

Paese dei campanili e dei frammenti orgogliosi di sé, l’Italia porta ancora oggi nei suoi dialetti la storia di una terra che da centro dell’Europa è diventata crocevia di culture diverse.

Dopo oltre un secolo e mezzo di unità, i dialetti resistono a testimonianza della ricchezza culturale del nostro paese e della provenienza delle sue genti che, stando ad uno studio condotto alla Sapienza di Roma, hanno contribuito a fare dell’Italia il paese geneticamente più eterogeneo d’Europa. A ciò si aggiungono le caratteristiche morfologiche del nostro paese, le cui barriere naturali nei tempi antichi hanno contribuito a caratterizzare culturalmente le comunità locali.

 

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Secondo la più recente indagine dell’Istat sull’argomento, datata 2006, diminuisce progressivamente l’uso esclusivo del dialetto, mentre aumenta il numero di coloro che in casa o con gli amici parla un misto di lingua locale e nazionale. Considerate le variabili di sesso, età e titoli di studio, parlano maggiormente il dialetto gli uomini, le persone anziane e quelle incolte. Geograficamente, invece, il dialetto è più diffuso nel Sud Italia e nel Nord Est.

Ciò che però risulta più interessante è, come venne osservato sul magazine Treccani, il fenomeno di progressivo sdoganamento del dialetto, che non è più percepito come lingua del ghetto e degli emarginati, ma come conoscenza che, arricchendo, è utile acquisire.

 

La maggior parte degli idiomi diffusi in Italia è di provenienza romanza, ma neLle zone di confine sono diffuse anche lingue germaniche (il tedesco nel Triveneto) e slave (Trieste, Gorizia e Udine). Minoranze diffuse nel Sud Italia portano ulteriore ricchezza linguistica al paese parlando idiomi greci (Salento e Calabria), albanese ed indo-arii (il romanì di sinti e rom).

 

 

Fonte: visto su SCIENZE FANPAGE del 1 luglio 2014

Link: http://scienze.fanpage.it/la-mappa-dei-dialetti-italiani/

 


Gen 12 2015

ADDIO NEVIO BOTAZZI, FU IL “PERLASCA” BERICO:
SALVÒ DAI LAGER 11MILA PERSONE

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Nevio Bottazzi, eletto cittadino illustre, aveva raccontato il suo “segreto” solo qualche anno fa. Aveva cestinato o cambiato indirizzo alle cartoline-precetto

 

 

VICENZA – E’ scomparso ieri a Vicenza, all’età di 96 anni, Nevio Bottazzi, uno dei cittadini illustri della città berica. La morte è avvenuta all’ospedale San Bortolo, dove era stato ricoverato da qualche giorno per l’aggravarsi di alcune patologie.

 

Era considerato il “Perlasca vicentino” in quanto salvò 11 mila persone dai campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale: lo fece con un’idea ingegnosa, buttando via le cartoline-precetto destinate ai vicentini da arrestare e deportare in Germania oppure cambiando gli indirizzi, in modo che il pacco con le cartoline destinate non arrivasse mai a destinazione. La particolarità sta nel fatto che mantenne questo segreto per oltre 60 anni, raccontando pubblicamente questa vicenda solo pochi anni fa.

 

Dopo questa sua testimonianza, l’attuale sindaco di Vicenza, Achille Variati, lo insignì del titolo di cittadino illustre. I funerali di Bottazzi si terranno domani mattina in città.

 

 

 

Fonte: visto su il gazzettino del 9 gennaio 2014

Link: http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/VICENZA/vicenza_morto_nevio_bottazzi_campi_di_concentramento/notizie/1110399.shtml

 

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SALVÒ DAI LAGER 11MILA PERSONE”