Apr 25 2024

DA PLATONE A GESÙ, ATTRAVERSO LA FISICA DEL VUOTO SUPEFLUIDO: LA GNOSI CRISTIANA COME TEORIA DEL TUTTO

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Nessun filosofo e mai riuscito a superare le vette raggiunte da Platone.

Egli intuì’ la pre-esistenza delle idee alla creazione e anticipo’ di svariati secoli la teoria del vuoto Superfluido Neurale (vedi articolo in fondo) .

Come ho mostrato nel mio recente lavoro per la rivista australiana Journal of Multiscale Neuroscience, ma anche in alcuni articoli divulgativi per Altrogiornale e, ancora prima, nella ” Fisica di Dio”, il vuoto superfluido, o se si vuole l’Etere, spari’ nella relatività’ inizialmente e fu, poi, fatto rientrare dalla finestra con la follia dello spazio-tempo.

Recenti studi (2014) del SISSA di Trieste lo hanno riportato in vita, riconoscendo la natura fluidica (in particolare superfluidica) del vuoto, come mezzo sottostante e retrostante la fisica.

Ho fatto osservare come, se le sperimentazioni continueranno a mostrare la correttezza di questa tesi e proveranno anche la natura polare del vuoto, sara’ automatico giungere anche al suo comportamento “neurale” e quindi “pensante”, consentendoci di identificare fisicamente e scientificamente quello che possiamo definire come entità’ pensante e creatrice da cui tutto origina, ovvero Dio (dal vuoto, inteso come vuoto wuantomeccanico, infatti, si origina tutto quello che conosciamo nell’ Universo) .

Il vuoto superfluido, corrispondente al mondo iperuranico delle Idee di Platone, permea tutto, generando ciò che Prigogine definiva il “Mondo di Retroscena” e che Bohm ha identificato attraverso il mezzo con cui l’azione del vuoto si manifesta nel mondo submicroscopico pensato, erroneamente, come caotico nella interpretazione di Copenaghen della quantistica.

Bohm chiamo’ l’azione che manifesta fisicamente la natura ordinante e preordinante del vuoto superfluido neurale: Onda Pilota. 

Possiamo dire, con una metafora, che l’onda pilota, che sottosta’ e guida nella interpretazione bohmiana, tutti i fenomeni quantistici, e’ l’ equivalente della Voce di Dio, ovvero della “parola” creatrice, mentre la sua natura discreta e quantistica, ne definisce le lettere componenti, ovvero la “sua lingua”, erroneamente confuse dalla teoria delle stringhe con le differenti classi e categorie di stringhe stesse.

Platone ebbe questo grande merito, che trova risconto nella più’ avanzata e rivoluzionaria teoria della fisica, ma la sua grande intuizione, ineguagliata in filosofia, fu abbondantemente superata nel mondo teologico religioso dalla Gnosi.

Nessuno piu’ di Gesu’ e della scuola teologico filosofica gnostica da lui fondata in Egitto prima, e poi trasferita i Palestina e Siria con il suo viaggio, purtroppo drammatico, ha raggiunto una sintesi cosi completa della Conoscenza, fondendo filosofia, religione e anticipando la teoria del vuoto superfluido di 2000 anni.

La Gnosi fu, ritengo senza ombra di dubbio e come sostengono gli autori dei testi scoperti nel 1945 a Nag Hammadi risalenti a oltre 1800 anni fa, ideata da Gesu’.

Per inciso non comprendo per quale motivo questa testimonianza di prima mano e la relativa paternitá che in questi testi si dichiara, venga ancora oggi esclusa, nonostante sia, storicamente, la più coerente e probabile tra tutte quelle relativive ai contenuti del messaggio di Gesù. Ma non voglio soffermarmi su questo, se pur sconcertante, aspetto.

Gesù elaborò il suo pensiero Gnostico , quasi certamente, negli anni da lui trascorsi in Egitto, ove egli si formò, probabilmente, nell’ambito di un gruppo di filosofi ebrei terapeuti ad Alessandria, nel area cosmopolita e multiculturale, che era nata intorno alla famosa biblioteca.

Questi filosofi ebrei facevano parte di una dimenticata diaspora ebraica, quella che diede luogo alla formazione del Tempio ebraico di Heliopolis (Leontopoli), da cui si formo’ la corrente essena.

Essa, a sua volta, si divise in due fazioni ferocemente contrapposte: quella dei Terapeuti egizi e quella degli Esseni ortodossi; questi ultimi si trasferirono a Qumran in attesa della presa del potere in Israele (vedi studi di don Silvio Barbaglia sul legame tra la diaspora di Onia e i qumramiani).

Gesù ebbe il pregio di dare corpo e sostanza alla grande intuizione di Platone, sulla rilevanza del mondo del mito come strumento per la diffusione e divulgazione delle idee primordiali preesistenti alla formazione di ogni cosa. 

Ma andò oltre, avvicinandosi alla congiunzione tra tutte le branche dello scibile del tempo e identificando cosa sottostava al mondo delle Idee iperuranico di Platone.

La Gnosi di Gesu’ riusci ad identificare nel mito platonico del Demiurgo, una realtà originaria del mondo materiale diffusa ovunque, sottostante ogni cosa che esiste in natura, preordinate, generatrice delle idee primordiali (archetipi), immersa e coesistente a tutto cio’ che esiste, in pratica quello che la fisica moderna sta riscoprendo nella teoria del Vuoto Superfluido e che, io aggiungo, appare essere “neurale” e pensante.

La potenza del mito nella Gnosi di Gesù venne poi, ampiamente estesa dai suoi discepoli nei tre secoli successivi alla sua morte, dando vita ad una struttura conoscitiva reale del mondo super-umano e divino.

Gesù e i suoi discepoli gnostici, ebbero il pregio di dare seguito alle intuizioni di Platone e di identificare nei processi della Psiche e della proiezione distorta del mondo delle Idee, che sottostà alla creazione demiurgica, l’unico strumento a disposizione dell’uomo per arrivare alla conoscenza di Dio.

Come Platone, essi intuirono che la conoscenza si poteva raggiungere solo “ricordando”, scendendo dentro se stessi, ed operando a partire dalle sbiadite immagini della Mente, per giungere alle origini della Pische fino alla radice immortale dell’Anima.

Avevano intuito l’esistenza di quel profondo ed intimo legame tra la nostra mente e la mente del Vuoto teorizzato dal pluridecorato fisico inglese Roger Penrose e dal biochimici Stewart Hameroff nella loro teoria ORCH-OR. 

Ma fecero di piu’.

Analizzarono i metodi e gli strumenti, poi riscoperti dalla psicologia junghiana, dando sostanza e tecnica alla dialettica platonica, concetto mai ben definito nelle grandi opere di Paltone e vero grande unico neo del suo pensiero.

Gli gnostici pervennero, con 2000 anni di anticipo, quindi, al modello psicologico junghiano e, quindi, al processo di liberazione della mente dalle sovrastrutture culturali, dal “disturbo” e distorsione dovuto alla sua natura di mediatrice tra anima e corpo e ai metodi per superare le deformazioni che i modelli mentali, la educazione distorta e castrante ricevuta nell’infanzia e adolescenza e le passioni introducono nella Psiche.

Definirono questo processo di liberazione della mente e dell’anima, attraverso una vera e propria terapia, affine e per diversi aspetti superiore alla psicologoa junghiana, delineandola nel quadro di una struttura filosofica, oltre che religiosa e teologica.

In altre parole la Gnosi Cristiana ideata da Gesù, oltre che una teoria del Cosmo e una filosofia di vita é, prima di tutto, una terapia psicologica dell’anima affine, ma superiore a quella praticata oggi negli studi degli psicologi analisti. 

Questo processo di purificazione e liberazione della mente attraverso rituali simbolici potenti e varie forme psicomagiche e sacramentali come il “battesimo” e l’ “unzione”, corredate da un penetrante armamentario simbolico e archetipico, era la premessa per la predisposizione alla “intuizione” come processo individuale di conoscenza del Se piu’ profondo, della propria anima e, quindi, della immagine di Dio in se stessi.

Di immagine, in immagine, di idea in idea, di sintesi in sintesi, e di purificazione in purificazione, seguendo un processo alchemico di continua dissoluzione, distillazione e ricoagulazione, l’anima, seguendo il metodo Gnostico cristiano, si avvicina al divino attraverso la intuizione, fino ad identificarsi con esso nel processo finale di illuminazione gnostica.

In questa apoteosi di connessione tra uomo e Dio, senza mediatori e senza divieti, l’uomo diviene esso stesso un Cristo e mette a frutto tutte quelle potenzialitá iperumane che normalmente vengono precluse all’uomo quando, come accade i tutte le religioni, il divino viene collocato fuori di noi e fuori dalla nostra portata, e non dentro di noi, come più nascosta e profonda radice. 

Questo stato sublime ed ineguagliabile di unificazione di tutto e di se stessi con il divino, da cui tutto ha origine, è l’obiettivo finale della Gnosi entro cui l’uomo, giunto alla sua vera origine, trova il riposo da ogni tribolazione del mondo ed il fine ultimo e profondo della vita.

La piú grande delle scoperte, con la piu’ profonda e totale ricaduta pratica sulla vita dell’uomo, quella che e’ la piú radicale ed eroica delle terapie per l’anima, e’ stata osteggiata per 2000 anni, vilipesa, bruciata insieme ai suoi libri ed ai suoi uomini, ma ha resistito sepolta sotto le sabbie del deserto, tornado a noi con lo straordinario miracolo della scoperta di Nag Hammadi nel 1945, eppure ci ostiniamo ad ignorarla ancora oggi.

É paradossale che pur di non riconoscere la più grande e duratura mistificazione del pensiero geniale di un uomo come Gesü che conosciamo come Cristianeismo tradizionale, permettiamo oggi che questo pensiero terapeutico per la Psiche, l’Anima, lo Spirito e il Mondo, superiore ad ogni filosofia nata fino ad oggi, venga taciuto e che si lasci che gli occidentali fuggano verso religioni d’Oriente o verso improbabili pantomime pseudo-esoteriche, perdendo l’occasione storica di trasformare il mondo e l’umanità, ma soprattutto di curare le nostre anime avvelenate da anni di cultura religiosa improntata sulla auto-flagellazione, ridefinita , da grave malattia della Psiche, alla piú alta virtú divina. 

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Fonte: srs di Sabato Scala, da facebook  di Sabato Scala del 25  aprile 2024

Link: https://www.facebook.com/sabato.scala

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Riferimenti:

https://www.neuralpress.org/scala-jmn2-2

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