Mag 20 2014

SUDAFRICA: IL LUNGO TREKKING DEI COLONI BOERI

paul kruger

Paul Stephanus Johannes  Krüger, più noto col nomignolo olandese di Oom.

 

 

Tutto il senso della realtà sudafricana sembra essere oggi, forse troppo semplicisticamente, ridotto a un’unica parola, evocatrice di lugubri risonanze: “apartheid”. Ma quanti di noi conoscono davvero le vicende, le lotte, le speranze e le delusioni, le fatiche e i dolori su cui è stato costruito, nel corso di quattro secoli, questo Paese così contraddittorio e complesso? A cominciare da quando, verso il 1650, arrivarono dall’Olanda i Boeri, contadini ignari dell’esistenza di oro e di diamanti, alla ricerca solo di terre da arare e da rendere fertili… fino al decisivo scontro con la potenza coloniale inglese che mise fine, fra la costernazione di tutta l’Europa, ai liberi Stati dell’Orange e del Transvaal.

 

Trekking è camminare a piedi là dove non esistono strade ma solo sentieri, portando sulle spalle il proprio bagaglio; è il modo più antico e più vero di viaggiare, che noi abbiamo riscoperto da poco. La parola la abbiamo importata dal Nepal, imparando a percorrere i sentieri himalaiani; gli Sherpa nepalesi l’hanno presa dall’inglese, adattandone il significato. In Inghilterra, a sua volta, la parola è arrivata dall’Olanda – o meglio dal Sudafrica – anche se esiste in inglese la stessa parola con diversa grafia e diverso significato.

Track in inglese è la pista, la traccia, il sentiero; e il verbo “to track” vuol dire inseguire, cacciare, seguire la pista di un animale. L’olandese trek invece è il viaggio con il carro a buoi, la migrazione dei contadini con tutte le loro masserizie e il loro bestiame.

La parola olandese venne di moda in Inghilterra dopo il 1835, quando il pubblico britannico conobbe – dai resoconti dei giornalisti e degli scrittori-viaggiatori del tempo – l’epopea dei Boeri olandesi costretti a migrare dalle loro terre in cerca di nuovi insediamenti. Erano stati gli Inglesi stessi ad occupare le terre dei Boeri, ma questo non impedì alle gentili fanciulle britanniche di appassionarsi romanticamente alle peripezie di quel popolo lontano.

The great Trek, la grande migrazione dei Boeri, come la conquista americana del West, fu uno dei temi preferiti delle riviste illustrate del tempo, ravvivate da belle incisioni a piena pagina e da vignette nel testo.

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