Nov 04 2013

L’OCEANO PACIFICO È MORTO. IL RESOCONTO DI UNA TRAVERSATA FA IL GIRO DEL MONDO

Category: Geografia e ambientegiorgio @ 00:02

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L’oceano Pacifico è morto, è svuotato di ogni vita. Ci sono solo rifiuti e barche per la pesca industriale intente a saccheggiare accuratamente quel poco che è ancora rimasto.

 

Ivan Macfadyen

 

Sta facendo il giro del mondo, sui media di lingua inglese, il racconto struggente, tragico e a suo modo poetico di un marinaio, Ivan Macfadyen (foto), che ha ripetuto la traversata del Pacifico effettuata dieci anni fa. Allora fra l’Australia e il Giappone bastava buttare la lenza per procurare pranzo e cena succulenti. Stavolta in tutto due sole prede. Dal Giappone alla California, poi, l’oceano è diventato un deserto assoluto formato da acqua e rottami.

 

Nessun animale. Non un solo richiamo di uccelli marini. Solo il rumore del vento, delle onde e dei grossi detriti che sbattono contro la chiglia.

 

Il racconto di Ivan Macfadyen, vecchio marinaio col cuore spezzato dopo 28 giorni di desolata navigazione nel Pacifico, è stato raccolto dall’australiano The Newcastle Herald ed è stato variamente ripreso da decine e decine di testate, tutte in inglese.

 

Macfadyen ha navigato con il suo equipaggio a bordo del Funnel Web sulla rotta Melbourne -Osaka – San Francisco. Dice di aver percorso in lungo e in largo gli oceani per moltissimi anni, dice di aver sempre visto uccelli marini che pescavano o che si posavano sulla nave per riposarsi e farsi trasportare. E poi delfini, squali, pesci, tartarughe… Stavolta nulla di tutto ciò: nulla di vivo per oltre 3.000 miglia nautiche.

 

Unica apparizione, poco a Nord della Nuova Guinea, quella di una flotta per la pesca industriale accanto ad una barriera corallina. Volevano solo il tonno, tiravano e ributtavano in mare – morta – ogni altra creatura marina.

 

E poi la parte più allucinante del viaggio, quella dal Giappone alla California, costantemente accompagnata dalla gran quantità di rottami trascinati in mare dallo tsunami del 2011, quello che ha innescato la crisi di Fukushima.

 

Rottami, rottami grandi e piccoli ovunque: impossibile perfino accendere il motore. Rottami non solo in superficie ma anche sui fondali, come si vedeva chiaramente nelle acque cristalline delle Hawaii. E poi plastica, rifiuti di plastica dappertutto.

 

Nel racconto di Ivan Macfadyen un solo elemento è direttamente riconducibile ai tre reattori nucleari in meltdown sulla costa giapponese: dice di aver raccolto campioni destinati ad essere esaminati per la radioattività e di aver compilato durante il viaggio questionari periodici in seguito a richieste provenienti dal mondo accademico statunitense.

 

Però non si può non pensare a Fukushima quando Macfadyen afferma che nelle acque del Giappone il Funnel Web ha perso il suo colore giallo brillante e quando dice che uno dei pochissimi esseri viventi incontrati dal Giappone alla California era una balena che sembrava in fin di vita per un grosso tumore sul capo.

 

Sui social e nei commenti sul web si fa un gran parlare della relazione fra Fukishima e l’assenza di esseri viventi fra Giappone e California.

 

Io sottolineo tre elementi: primo, la sorgente di radioattività di Fukushima, sebbene molto intensa, paragonata alla vastità dell’oceano diventa come uno sputo in un fiume; secondo, nei dintorni di Fukushima e prima di diluirsi nella vastità dell’oceano la radioattività effettivamente si accumula nella catena alimentare e vi resterà per molti decenni; terzo, una desolazione vasta e assoluta come quella raccontata da Macfadyen si sposa benissimo con gli effetti della pesca industriale dissennata, senza bisogno alcuno di scomodare la radioattività i cui effetti sensibili – stando alle informazioni note – si limitano al tratto di mare davanti ad una parte delle coste giapponesi.

 

Il Pacifico è morto – si è rotto, per usare l’espressione di Macfadyen – e l’ha ucciso il genere umano, che sta al pianeta come una nuvola di cavallette sta ad un campo di grano. Macfadyen, raccolta il The Newcastle Herald nel seguito della storia, non ha voluto rilasciare altre interviste dopo quella che ha fatto così tanto rumore. Desidera però che il mondo sia consapevole di quanto egli ha visto. Accontentiamolo.

 

 

Fonte: visto su Blogeko.it

Link: http://blogeko.iljournal.it/loceano-pacifico-e-morto-il-resoconto-di-una-traversata-fa-il-giro-del-mondo/77606

 

27 Risposte a “L’OCEANO PACIFICO È MORTO. IL RESOCONTO DI UNA TRAVERSATA FA IL GIRO DEL MONDO”

  1. Manuela scrive:

    E’ una vergogna. Bisogna fermare questa situazione. L’uomo sta distruggendo questo mondo. !!!

  2. Mariagrazia turco scrive:

    Siamo vicini alla fine del mondo. Molto più vicini di quanto si possa pensare. Gente il nostro pianeta è in agonia ma tutto procede come sempre. I governi fanno Finta di preoccuparsi ma poi non cambia nulla.

  3. Michela scrive:

    Eppure ho sentito dire che qualcuno pensa che “il mondo senza l’uomo sarebbe nell’oblio”…
    Questa si chiama “auto-distruzione”.
    Bravi noi..

  4. marco casolino scrive:

    Tutto giusto, ma vale la pena ricordare che sul fondo dell’Atlantico e del mare del nord ci sono i resti di 8 reattori nucleari, sparsi da sottomarini affondati a seguito di altrettanti incidenti nel corso della guerra fredda:
    http://marco-casolino.blogspot.jp/2013/09/reattori-nucleari-gia-affondati-in-mare.html

  5. Giulio scrive:

    A chi scrive “l’uomo sta distruggendo questo mondo” e cose simili consiglio un libro: “Il mondo senza di noi” di Alan Weisman, edito in Italia da Einaudi.

  6. andrea scrive:

    ..in modo imperativo il genere umano si è autodichiarato padrone di questo pianeta , l’uomo di conseguenza a fatto qualsiasi cosa su questo pianeta tranne prendersene cura…

  7. Maurizio scrive:

    Ke tristezza!!!!

  8. maurizio scrive:

    l’uomo distrugge se stesso….. e da qui ke si capisce l’intelligenza umana….. siamo all’auto distruzione totale x il maledetto profitto materiale…. ed il vile denaro…. se nn convertiamo la mente dell’essere umano, nel valorizzare se stessi e la specie stessa, in sistema di vita ke vada al di fuori della logica di profitto….. in senso generale… nn nè verremo mai fuori. siamo partecipi alla contaminazione totale del nn ritorno… incominciamo tt in concomitanza da ogni parte del globo nel tirare il freno a mano….. e puntare i piedi allo stesso tempo,x arrestare questa devastazione totale dell’essere vita….. maurizio

  9. antonietta amato scrive:

    Penso che non ne verremmo più fuori, l’uomo ha superato ogni limite, i valori hche contano sono ormai, denaro e potere. Pensiamo, per fare un solo esempio, alla Cina, pur di raggiungere il ruolo di prima potenza del mondo sta distruggendo il suo stato, l’inquinamento è alla massima potenza, i potenti non si preoccupano di nulla se non del denaro, il resto del mondo li ha sfruttati per la manodopera a basso costo e per l’assenza di leggi e regolamenti e per loro va bene, anzi grazie a questo raggiungeranno il potere!!!! a danno anche della natura. >M.Antonietta

  10. Giovanni scrive:

    Apocalisse 11:18

  11. Ferruccio scrive:

    Credo anche io che la radioattività non abbia nessun impatto se non a livello locale, basti pensare a ciò che è accaduto nell’atollo di Bikini dove i test nucleari e termonucleari sono stati diversi e ora il livello di radioattività è minore del centro di New York e il pesce vive in gran quantità.
    Credo, invece, che la pesca dissennata sia la maggiore responsabile di questo disastro al quale è indispensabile porvi rimedio. Subito.

  12. Gianluca scrive:

    Ci stiamo auto distruggendo!!!! L’essere umano il più stupido degli esseri viventi!!!!!

  13. Ki...Bludigitale scrive:

    Io. . . non avrei mai voluto leggere questi articoli. E’ la fine.

  14. Fred scrive:

    Ridurre le nascite, aumentare la cultura… la soluzione! (perciò non ascoltare la Chiesa)

  15. renato scrive:

    penso che certi film di fantascienza alla ricerca di una 2 terra non sia tanta fantasia visto che che ormai tutto è una compra vendita.Il genere umano penso che sia l’essere piu stupido sulla terra che si autodistrugge x carta (moneta) Ma salvaguardare e vietare pesca x un certo periodo si puo fare benessimo ma gli interessi ci stanno distruggendo…….

  16. elio scrive:

    A tutto questo si può aggiungere che fino ad oggi sono stati effettuati 2074 test nucleari e le bombe esplose sono molto piu potenti di quella di Hiroshima. AD esempio la bomba H “Czar bomb ” esplosa nel nord della Russia ne 1961 era 3800 volte più potente. Ricordatevi che ogni forma d’inquinamento ritorna nell’acqua prima o dopo e dato che noi siamo principalmente formati dall’acqua ,nel nostro corpo.
    Ma in questo mondo malato c’è chi cospira per fare che la vita continui e non venga cancellata .
    Abbiate fiducia ,i cospiratori stanno crescendo.

  17. Vins scrive:

    Siamo 7,4 miliardi di esseri umani a questo mondo, e la crescita è esponenziale, ma comunque già da molti anni è risaputo che siamo troppi, molti di più di quante risorse vitali il mondo può offrirci.
    è ovvio che si combatte per accumulare il più possibile di quel poco che è rimasto, gli stati stanno combattendo per quel che rimane di carburanti fossili, cibo e acqua potabile, e meno ne rimangono e più tutti diventeranno spietati per accaparrarseli.
    Ma voi di cosa vi state lamentando? Per salvare il pianeta bisognerebbe che nessuno faccia più figli per almeno 10 anni,
    quanti di voi hanno figli? giustamente se non ci sono pesci e altro cibo per tutti a questo mondo, perché proprio voi dovreste privarvi della gioia di avere un figlio, mettete pure al mondo un altra bocca da sfamare, tanto a morire di fame sarà sempre qualcuno da un’altra parte..
    La verità è che ognuno di voi è un egoista che ha fatto la sua parte nella distruzione.

  18. Davide Bronzini scrive:

    Tutti che scrivono “L’uomo distrugge”.. ragazzi belli, siamo noi. A mangiar bistecche, mangiar pesce, comprare auto, elettronica, oggetti di consumo.. Ci lamentiamo della Cina, quante cose cinesi abbiamo in casa? Una marea.
    Siamo noi, non l’uomo. Facile indignarsi, intanto scriviamo da una tastiera fabbricata in Cina e mangiamo al buffet del sushi wok. Buh! Ipocrisia 2.0

  19. pulce scrive:

    Scusate eh ma, appare tutti i commenti vari che appoggio ma.. a proposito di fare informazione, bisogna farla come si deve, nessuno escluso. quindi se l’articolo dice che la radioattività di Fukushima non c’entra nulla e che non è la radioattività in generale la ragione di questa desertificazione (theoria che per altro sposo: deserto dovuto al sovrasfruttamento dei mari) perché a capo dell’articolo c’è la foto della mappa della radioattività nel Pacifico? è fuorviante! o mi son persa qualche dettaglio nell’articolo?

  20. Matteo scrive:

    Penso che i 3 punti evidenziati alla fine non hanno alcun senso. Negare gli effeti devastanti di Fukushima è da pazzi. Se fosse solo per la pesca industriale allora la situazione sarebbe identica i tutti gli altri mari ma per fortuna non lo è…inoltre gli effeti delle radiazioni si sentono persino nelle spiaggie della California dove sono stati misurati livelli radioattivi elevatissimi. Ciò basta per capire che l’intero Pacifico è velenoso e radioattivo…nessun pesce sopraviverebbe in un posto del genere.
    A volte penso davvero che il genere umano merita l’estinzione..

  21. Alessio scrive:

    Leggo con orrore…che qualcuno pensa sia colpa delle nascite se il mondo soffre. Che i figli siano egoismo. L’egoismo è chi invece che donare la vita per il prossimo, e chi meglio di in figlio è prossimo, dona la sua esistenza a consumare cose e risorse per interessi ed hobby dannosi ed inutili,per soffocare la sua ricerca di senso alla vita in mille attività che arricchiscono solo gli altri. Siamo invogliati a consumare al massimo per la nostra felicità e non ci rendiamo conto, o meglio chiudiamo gli occhi, sul fatto che la nostra ingordigia toglie dalla bocca di altri il pane per vivere. Non è vero che siamo in troppi, siamo in troppi per vivere la “bella vita” che tanto piace al marketing. Il genere umano non merita l’estinzione ma merita da se stesso maggiore umiltà ed amore gratuito

  22. Sergio scrive:

    proporrei la visione del documentario ” the end of the line”. della morte dei mari se ne parla da anni. e quotando pienamente Davide Bronzini, peccato che poi un buon 50% di chi si indigna leggendo queste notizie una volta a settimana va a mangiare tonno crudo nei locali che servono sushi. 10 anni v’erano forse 10 ristoranti di sushi in tutta Italia, ora spuntano come i kebabbari. Se non ci fosse un esercito di imbecilli a finanziare questo scempio semplicemente non avverrebbe. Stanno tutti a puntare il dito contro le multinazionali senza fermarsi a riflettere che sono solo delle imprese, e ragionano solo con un parametro, il denaro. Se la gente studiasse di più e scegliesse meglio come spende il proprio denaro questi problemi non esisterebbe. Morale della favola: i colpevoli dello scempio del pianeta terra sono i consumatori, non i produttori. Per quanto gli ultimi possano fare schifo essi sopravvivono grazie al denaro dei consumatori, mica grazie a Gesù Cristo!!!
    Citando un dato del sopracitato documentario mancano 8 anni alla totale estinzione della maggior parte delle specie marine. Tra un po’ andrà di moda accorgersene e allora vedrete post su post di sterile indignazione a destra e manca sui social, ma sarà già troppo tardi. Riflettete “gastrofighetti”, riflettete

  23. Angelo scrive:

    E questo e’ nulla. Se continua così entro 50 anni moriremo di asfissia perche’ i microrganismi degli oceani producono il 50 per cento di ossigeno. Stiamo distruggendo tutta la fauna marina. Possiamo, purtroppo, solo sperare che la natura ridimensiona l’arroganza dell’uomo.
    In questo sono ottimista.

  24. Italo scrive:

    La nostra terra si salverà……..esistono gli equilibri naturali……la civiltà..( ed in questo caso la Inciviltà…..) ci aiuta a distruggere….la natura avrà la possibilità di difendersi con le armi che gli stiamo procurando noi…….e lentamente ci distruggera’ ……..saremo molti di meno e con minori necessità e…….il giudice supremo !!! che per primo ha ideato questo meraviglioso meccanismo………..riporterà gli equilibri naturali !!!

  25. Andrea scrive:

    Sinceramente non mi sembra di sentire niente di nuovo, nel 1987 avevo 20 anni e venivo deriso perché facevo la differenziata, l’altro giorno una ragazzina mi voleva proporre un’iscrizione al WWF non so’ bene perché ma mi sono venute le lacrime agli occhi, ho sbiascicato qualcosa tipo “ma oramai è tutto inutile, tutto finito” e mi sono tolto dall’imbarazzo. Spendiamo miliardi per girare intorno alla terra e farci raccontare dalla Cristoforetti come è bella vista da lassù. Io non ho la più pallida idea di come finirà, ma sicuramente già da tempo mi sento un po’ più morto..

  26. Giovanni Contini scrive:

    Opere di Bonifica
    Gli Ufficiali Arca: Sono gli Avatar del 21 secolo guardiani della terra e operano per restituirgli splendore…
    Fermeremo l’emissione di gas nell’atmosfera
    Cureremo le acque malate dei fiumi
    Proteggeremo i ghiacciai
    Fermeremo la desertificazione
    Puliremo gli oceani
    Recupereremo il piacere di camminare nei campi seminando fiori scomparsi liberando aromi sepolti…
    La terra è una sola è va amata è protetta…
    Le opere di bonifica fanno parte di una poco gradita eredità del vecchio paradigma scientifico ed economico. Ebbene le nostre Alleanze con le istituzioni di governo del pianeta saranno improntate a concordare un piano di bonifica globale.
    Elenco delle opere:
    Raccolta nei mari e oceani dei materiali plastici
    Bonifica dei siti nucleari e di altro genere di tipo industriale
    Chi vuole saperne di più mi contatti contini1@yahoo.com

  27. FabioB scrive:

    L’oceano pacifico è un luogo molto ampio, 3.000 miglia non sono nulla rispetto alla superficie totale occupata dall’oceano. E’ ragionevole pensare che nei dintorni di Fukushima le radiazioni siano ancora molto intense, lo saranno per parecchio tempo, e la vita sia compromessa anche in maniera irrimediabile. I detriti sono un problema molto serio ma che può essere risolto. Le specie marine potrebbero altresi essersi “adattate al cambiamento” e spostate altrove. Resta comunque una questione di fondo: il pianeta terra è capace di sopravvivere a tutto questo senza alcun problema. L’uomo no. Non si tratta di fine del mondo, o di apocalisse, ma di probabile tracollo del genere umano. La terra non se ne accorgerà neppure. In 4 miliardi di anni ne ha viste di peggiori.

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