Ott 11 2009

Carlo Alberto e Vittorio Emanuele, i dettagli non possono salvarli

Category: Italia storia e dintornigiorgio @ 13:37

carlo alberto

Caro direttore, ho letto lei lenzuolata di martedì scorso ed essendo cocciuto e rompiballe,  cito alcuni errori.

Sul generale  Chrzanowsky il nostro Del Bocca  nota che aveva servito con  Napoleone,  per segnalarne l’età avanzata.  Ma i generali dell’epoca  erano tutti coetanei,  Radetzky compreso. Sull’ impronunciabilità del cognome  non  mi pronuncio, ma  sembra chiaro che neanche il capo delle truppe imperiali si chiamasse Rossi.  Ulteriore difetto del Chrzanowsky  era il non parlare  l’italiano   usando «il francese con chi era in grado  di capirlo».  Cioè tutto l’entourage delle alte sfere  militari  con cui trattava quotidianamente,  visto che non solo il francese era la lingua franca  Internazionale dell’epoca (utilizzata quindi da nobili e funzionari), ma soprattutto  era la lingua parlata dalla corte sabauta ( o forse Del Bocca  ignora che Vittorio Emanuele II  parlava un ottimo francese, un superbo piemontese e un sdentato italiano?)

Quando finalmente arriva  il momento di criticare il generale polacco su questioni rilevanti,  cioè la strategia.  Del Boca che fa? Ammette  che non era sbagliata!  In compenso  non cita  neppure di sfuggita i forti contrasti sorti  proprio  su questioni tattiche che si  ebbero  nel  campo imperiale tra Radetzky e il conte  Laval  Nugent  di Westmeath (comandante  del corpo di riserva austriaco), che per poco non favoriva i sabauti.

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