Lug 31 2014

GARIBALDI AL SERVIZIO DELLA MASSONERIA INGLESE

Category: Italia storia e dintorni,Storia e dintornigiorgio @ 11:30

 

garibaldi-massone.210x300

Rappresentazione di Garibaldi all’interno di un tempio massonico

 

 

-di Davide Consonni-

 

Fu a Montevideo nel 1844 che indossò il primo “grembiulino” ed “ebbe la luce” massonica iniziatica. Aveva trentasette anni, e la loggia era L’Asil de la Vertud, una loggia irregolare, emanazione della massoneria brasiliana, non riconosciuta dalle principali obbedienze massoniche internazionali, quali erano la Gran Loggia d’Inghilterra e il Grande Oriente di Francia. Sempre nel corso del 1844 regolarizzò la sua posizione(4° grado) presso la loggia Les Amis de la Patrie di Montevideo posta all’obbedienza del grande Oriente di Parigi. La sua affiliazione comparve successivamente anche nella loggia Tomp Kins, a Stapleton nello stato di New York, (Dove ancora oggi sorge una loggia/officina che porta il suo nome).

Continua a leggere”GARIBALDI AL SERVIZIO DELLA MASSONERIA INGLESE”


Lug 31 2014

TUTTO TORNA: SAI CHI HA INVENTATO L’EURO? NEL 1942 “QUALCUNO” PARLO’ DELLA NECESSITA’ DI UNA MONETA UNICA. INDOVINA CHI ERA

Category: Economia e lavoro,Storia moderna e revisionismogiorgio @ 00:35

euro_image-e

 

 

1942. Terzo Reich. Il ministro dell’economia della Berlino nazista, Walter Funk, organizza una conferenza con economisti, politici e i vertici delle maggiori industrie. La questione sul tavolo è che uso fare dei territori conquistati e da conquistare. Albert Speer, l’allora ministro degli armamenti, suggerisce la necessità di coinvolgere le altre economie europee. Nasce un progetto dal nome inequivocabile: Europaische Wirtschaftgesellschaft. Che tradotto in italiano suona più o meno così: «Società economica europea». Un sistema di scambi commerciali, di trattati industriali basati sull’utilizzo di una sola moneta. Speer, durante gli interrogatori condotti dagli Alleati dopo la guerra, aveva dichiarato che per il nazismo il mero sfruttamento sarebbe stato insufficiente. «Meglio risollevare», aveva aggiunto, «singole economie e inserirle in un sistema tariffario unico per realizzare una produzione industriale su larga scala». Senza dazi, senza tariffe e con una sola valuta. Vi ricorda qualcosa? Tipo l’euro o la Cee?

Continua a leggere”TUTTO TORNA: SAI CHI HA INVENTATO L’EURO? NEL 1942 “QUALCUNO” PARLO’ DELLA NECESSITA’ DI UNA MONETA UNICA. INDOVINA CHI ERA”


Lug 30 2014

SREBRENICA: GENOCIDIO O PROPAGANDA?

Srebrenica

Una foto datato del 24 luglio 1996, ricercatori internazionali del tribunale di crimini di guerra esamina una tomba di massa in Srebrenica.

 

 

De-Construct

 

IL ‘GENOCIDIO DI SREBRENICA’ È UNA BUFALA?

 

Aleksandar Pavic WorldNetDaily

  

4 maggio 2007

 

Per più di 10 anni, il termine “Srebrenica” è stato usato per indicare il massacro di “musulmani innocenti” per mano di cristiani, specificamente dall’esercito serbo-bosniaco, secondo cui si presume siano stati massacrati, secondo la versione attualmente accettata dalla maggior parte dei principali media, “tra 7.000 e 8.000 musulmani” quando presero quel paesino nella Bosnia orientale, a metà del luglio 1995. Secondo la leggenda, i serbi di Bosnia catturarono questa “zona protetta dall’ONU” e  procedettero a deportare e giustiziare migliaia di uomini, donne e bambini nel giro di pochi giorni, per poi seppellirli nelle fosse comuni, che sono ancora ricercate dopo quasi 12 anni.

 

1. Numeri truccati

Lo storico e ricercatore di Belgrado Milivoje Ivanisevic, che ha documentato le vittime della guerra civile jugoslava per più di un decennio, ha recentemente contestato le rivendicazioni in un nuovo opuscolo, “La carta d’identità di Srebrenica“, che documenta che centinaia dei corpi sepolti nel Srebrenica Memorial non furono uccisi nel luglio 1995, quando il presunto genocidio avrebbe avuto luogo, ma che si trattava di persone decedute di morte naturale ben 13 anni prima che gli eventi avessero avuto luogo. L’ultima prova offerta da Ivanisevic indica che il numero di coloro che sono sepolti presso il Complesso Memoriale di Srebrenica, non solo non sono stati uccisi nel luglio del 1995, ma in realtà sono morti molto prima, perfino nei primi anni ’80, più di 10 anni prima che iniziasse la guerra civile in Jugoslavia.

 

Continua a leggere”SREBRENICA: GENOCIDIO O PROPAGANDA?”


Lug 29 2014

VANDEA, IL GENOCIDIO DIMENTICATO (SECHER)

Vandea-genocidio.1024

 

 

Maurizio BLONDET

 

Tratto da: Avvenire, 1.7.1992

 

Parla lo storico Reynald Sécher, perseguitato per aver rivelato i massacri della Rivoluzione francese. Le prove di brutalità raccapriccianti, le stesse dei lager nazisti. Lo sterminio di chi preferiva i preti agli insorti: 117 mila morti (su 800 mila), 10 mila casolari distrutti (su 50 mila). «Diffamato dopo gli studi, mi hanno vietato, l’università, ho perso il lavoro e non riuscivo più a trovarne uno».

 

Un giovane storico scopre un genocidio sconosciuto. Per questo, viene perseguitato dal potere. Diffamato, ridotto alla disoccupazione, impedito di diventare docente universitario. Non è accaduto nella Germania di Hitler, né nella Russia di Stalin: è accaduto nella Francia di Mitterrand nell’anno 1985.

L’incredibile storia la racconta lui stesso, il giovane storico: Reynald Sécher, oggi 37 anni, due lauree (una in storia e una in amministrazione d’impresa) e un ‘dottorato di ricerca’ post-laurea superato col massimo dei voti.

 

Continua a leggere”VANDEA, IL GENOCIDIO DIMENTICATO (SECHER)”


Lug 28 2014

“SPERO CHE POSSANO ESSERE MACELLATI UN MILIONE DI EBREI POLACCHI. COSI’ SI RENDERANNO CONTO DI VIVERE IN UN GHETTO”. PAROLA DI SIONISTA.

Category: Storia moderna e revisionismogiorgio @ 08:22

Ahimier

Abba Achimeir

 

 

[fonte: RADIO SPADA]

 

“Spero che possano essere macellati un milione di ebrei polacchi. Così si renderanno conto di vivere in un ghetto”.

[“I wish that a million Polish Jews might be slaughtered. Then they might realize that they are living in a ghetto”]

A chi è stata attribuita questa frase? Chi potrebbe esserne l’autore?

 

Hitler? Himmler? Rosenberg? Eichmann?

 

Questa citazione sarebbe da ricondurre ad una delle icone splendenti nel pantheon dello stato israeliano: Abba Achimeir. Quando finì a processo per il caso dell’omicidio Arlosoroff, sotto controinterrogatorio dall’accusato, il testimone ammise che le frasi potevano essere citazioni.*

 

Continua a leggere”“SPERO CHE POSSANO ESSERE MACELLATI UN MILIONE DI EBREI POLACCHI. COSI’ SI RENDERANNO CONTO DI VIVERE IN UN GHETTO”. PAROLA DI SIONISTA.”


Lug 27 2014

IL SIONISMO E IL TERZO REICH

SS_TEL_AVIV_SHIP.800px-

 

 

di Mark Weber

 

Agli inizi del 1935, una nave passeggeri diretta ad Haifa, in Palestina, lasciò il porto tedesco di Bremerhaven (1). La poppa recava le lettere dell’alfabeto ebraico col suo nome, Tel Aviv (2), mentre una bandiera con la svastica sventolava dall’albero (3). E, sebbene la nave fosse di proprietà sionista, il suo capitano era un membro del Partito Nazionalsocialista. Molti anni più tardi un viaggiatore della nave ricordava questa simbolica combinazione come una “assurdità metafisica”. (4) Assurdo o no, questa non è nient’altro che una immagine di un capitolo di storia poco noto: la collaborazione ad ampio raggio fra il Sionismo ed il Terzo Reich di Hitler.

 

SCOPI COMUNI

 

Negli anni, i popoli di molti paesi diversi si sono scontrati con la “questione ebraica”: cioè, qual’è il ruolo tipico (5) degli ebrei nella società non-ebraica? Durante gli anni ’30 i sionisti ebrei e i Nazionalsocialisti tedeschi condivisero punti di vista simili sul modo di trattare con questo imbarazzante problema. Erano d’accordo sul fatto che ebrei e tedeschi erano nazionalità nettamente diverse, e che gli ebrei non facevano parte della Germania. Perciò gli ebrei che vivevano nel Reich non dovevano essere considerati come “Tedeschi di fede ebraica”, ma piuttosto come membri di una comunità nazionale distinta (6). Il sionismo (il nazionalismo ebraico) comportava anche l’obbligo, per gli ebrei sionisti, di insediarsi in Palestina, la “patria ebraica”. Difficilmente avrebbero potuto considerarsi sinceri sionisti e contemporaneamente pretendere eguali diritti in Germania o in qualsiasi altro paese “straniero”.

 

 

Theodor-Herzl.191

Theodor Herzl

 

 

Theodor Herzl (1860-1904) 7, il fondatore del moderno sionismo, sosteneva che l’antisemitismo non è un’aberrazione ma una risposta naturale e del tutto comprensibile dei non ebrei agli atteggiamenti e ai comportamenti estranei degli ebrei. L’unica soluzione, concludeva (8), era che gli ebrei riconoscessero la realtà e vivessero in un loro stato separato.

Continua a leggere”IL SIONISMO E IL TERZO REICH”


Lug 26 2014

LE CURE PER ELIMINARE «QUESTI SLAVI» DAI CONFINI DEL REGNO D’ITALIA

1868_Suola_Arbec

 

Le motivazioni della sentenza di morte, contenuta nel Giornale di Udine del 22 novembre 1866, ad un mese esatto dal plebiscito, e che prevedeva l’eliminazione forzata di «questi slavi» erano improntate ad una viscerale insofferenza nei confronti dello «straniero» e ad un palese senso di superiorità nei confronti di altre culture. Il tutto mascherato da un viscido paternalismo che mascherava il profondo razzismo radicato in certe correnti del Risorgimento che avevano prevalso sulle idee federaliste, la solidarietà e la fratellanza tra i popoli oppressi.

 

Verso gli slavi del Friuli, scriveva benignamente il Giornale di Udine, diretto dal giornalista e uomo politico friulano Pacifico Valussi, che pure, assieme a Nicolò Tommaseo, guardava con interesse al mondo slavo e comprendeva la necessità di mettersi in relazione con esso, «non faremo però nessuna violenza; ma adopereremo la lingua e la coltura di una civiltà prevalente quale è l’italiana per italianizzare gli Slavi in Italia, useremo speciali premure per migliorare le loro sorti economiche e sociali, per educarli, per attirarli a questa civiltà italiana, che deve brillare ai confini, tra quelli stessi che sono piuttosto ospiti nostri. Bisogna insomma che coll’agricoltura, coll’istruzione delle scuole e de’ libri, con ogni mezzo più adatto trasformiamo quelle poche popolazioni».

 

Si trattava di un programma vasto, piuttosto vago, ma preciso nelle sue finalità: italianizzare queste popolazioni con interventi in campo scolastico, economico e sociale.

 

Continua a leggere”LE CURE PER ELIMINARE «QUESTI SLAVI» DAI CONFINI DEL REGNO D’ITALIA”


Lug 25 2014

GUAI AI VINTI – L’OLOCAUSTO DEGLI ALLEATI

Category: Storia moderna e revisionismogiorgio @ 00:03

Dwight D. Eisenhower

Dwight D. Eisenhower

 

 

Heinz T., testimonianza raccolta da James Bacque.

 

Traduzione a cura di Gian Franco Spotti

 

Mai così tanta gente era stata messa in prigione. I

l numero dei prigionieri fatti dagli alleati era senza precedenti nella storia. I Sovietici fecero prigionieri circa 3,5 milioni di europei, gli Americani circa 6,1 milioni, i Britannici circa 2,4 milioni, i Canadesi circa 300.000, i Francesi circa 200.000. Milioni di giapponesi furono catturati dagli Americani nel 1945, più altri 640.000 circa dai Sovietici”.

 

Non appena la Germania capitolò l’8 Maggio 1945, il governatore americano, il Generale Eisenhower, divulgò una “corrispondenza urgente” in tutta la vasta zona sotto il suo comando, facendo diventare per i civili tedeschi un crimine passibile di pena capitale il fatto di dare da mangiare ai prigionieri. L’ordine, tradotto in tedesco, fu inviato ai governi delle province, con istruzioni di trasmetterlo immediatamente alle autorità locali. Copie di questi ordini sono state recentemente rinvenute in vari paesi vicino al Reno.

 

Il messaggio (ripreso da Bacque nel suo libro) diceva fra l’altro:

in nessuna circostanza approvvigionamenti di viveri dovranno essere raccolti fra gli abitanti del luogo con l’intento di darli ai prigionieri di guerra. Coloro che violeranno questa disposizione e coloro che tenteranno di aggirarla consentendo che qualcosa arrivi ai prigionieri, mettono se stessi a rischio di fucilazione”.

L’ordine di Eisenhower fu esposto anche in inglese, tedesco e polacco nella bacheca del quartier generale del governo militare in Baviera, firmato dal Capo di stato maggiore del governatore militare di Baviera. In seguito fu affisso in polacco a Straubing e a Regensburg, dove si trovavano numerose compagnie di soldati polacchi nei campi vicini.

Un ufficiale dell’Esercito americano che lesse quest’ordine nel Maggio 1945, scrisse che

era l’intenzione del comando d’armata, per quanto riguarda i campi dei prigionieri di guerra tedeschi nella zona americana, dal Maggio 1945 fino alla fine del 1947, di sterminare il più alto numero possibile di prigionieri di guerra fintanto che la cosa rimaneva al di fuori del controllo internazionale”.

 

Continua a leggere”GUAI AI VINTI – L’OLOCAUSTO DEGLI ALLEATI”


Lug 24 2014

DITTATORI IN EUROPA: L’ASCESA DI ALDOLF HITLER


Category: Storia moderna e revisionismogiorgio @ 00:41

adolf-H.

 

 

dal libro: “DITTATURE: la storia occulta” D.ssa Antonella Randazzo

 

La democrazia occidentale nelle sue attuali caratteristiche, è una forma diluita di nazismo o fascismo. Al più è un paravento per mascherare le tendenze naziste e fasciste dell’imperialismo. Perché oggi vi è la guerra, se non per la brama della spartizione delle spoglie del mondo? 
Mohandas Gandhi

 

I governi europei, mossi dall’avidità e dal desiderio di potere, hanno commesso parecchi crimini e genocidi.

Hanno massacrato senza pietà milioni di nativi americani, di africani, di asiatici e di australiani. Ad esempio, gli Herero della Namibia vennero avvelenati o impiccati dalle autorità della Germania imperiale, che li considerava “bestie”.

Gli inglesi fecero lo stesso con molte popolazioni africane ed asiatiche, non esitando a torturare, a violentare e ad umiliare gli indigeni.

I campi di concentramento, con tutte le loro mostruosità, nacquero alla fine del XIX secolo, e si moltiplicarono segretamente durante tutte le guerre.

 

Continua a leggere”DITTATORI IN EUROPA: L’ASCESA DI ALDOLF HITLER
”


Lug 24 2014

BOEING MALESE ABBATTUTO DAI MILITARI UCRAINI SECONDO SATELLITE USA

satellite4

IMPROVVISAMENTE l’aereo inizia cambio di direzione

 

 

22 luglio – Foto scattate da un satellite statunitense mostrano come l’aereo di linea malese sia stato abbattuto dai militari ucraini.

Lo ha riferito il popolare giornalista e analista americano Robert Parry, famoso per le sue inchieste giornalistiche. Secondo il giornalista, l’intelligence statunitense ha fotografie che dimostrano che la responsabilità dell’abbattimento dell’aereo civile gravi sulle forze armate ucraine.

Parry non ha rivelato il nome dell’informatore all’interno dei servizi segreti USA, ma sottolinea che si tratta di una fonte affidabile, dal momento che già in passato ha ricevuto informazioni attendibili in situazioni simili.

 

Un Boeing 777 della Malaysia Airlines, in volo da Amsterdam a Kuala Lumpur, il 17 luglio è precipitato in Ucraina orientale. A bordo dell’aereo si trovavano 298 persone, tutte morte nel disastro.
Per saperne di più:

italian.ruvr.ru

 

Fonte: visto su Imolaoggi.it di martedì 22 luglio 2014

Link: http://www.imolaoggi.it/2014/07/22/boeing-malese-abbattuto-dai-militari-ucraini-secondo-satellite-usa/

 


Lug 23 2014

LA RUSSIA MOSTRA LE FOTO RADAR DEL DISPIEGAMENTO DI MISSILI BUK NELL’EST

resize.php.600

 

 

L’esercito russo ha rilevato un jet da combattimento SU-25 ucraino alzarsi in quota verso l’aereo malese MH17 il giorno della catastrofe.

Lo ha dichiarato il capo della Direzione Operazioni fondamentali del quartier generale delle forze militari russe, il tenente generale Andrey Kartopolov in una conferenza stampa a Mosca lunedì.

Ci piacerebbe ottenere una spiegazione del perché il jet militare stava volando lungo un corridoio dell’aviazione civile, quasi allo stesso tempo e allo stesso livello di un aereo passeggeri“, ha affermato.

“Il jet da combattimento SU-25  è dotato di missili aria-aria R-60 in grado di colpire un bersaglio a una distanza fino a 12 km di distanza”.

 

Il Ministero della Difesa russo ha chiesto ora a Kiev di spiegare perché il jet militare stava seguendo in volo il Boing civile. Lo riporta RT, che mostra al mondo le immagini mostrate dal ministero della Difesa russo.

 

Continua a leggere”LA RUSSIA MOSTRA LE FOTO RADAR DEL DISPIEGAMENTO DI MISSILI BUK NELL’EST”


Lug 22 2014

LA TRUFFA DELL’UNITÀ D’ITALIA: DAL LADRO GARIBALDI AI ROTHSCHILD

garibaldi_g

 

 

Il processo di Unità di Italia ha visto come protagonisti una sfilza di uomini più o meno celebri, i cosiddetti padri del Risorgimento. Dal nord al sud Italia ogni piazza o via principale si fregia di nomi illustri: Garibaldi, Mazzini, Cavour, Vittorio Emanuele etc.

 

Il popolo viene indottrinato fin dalla più tenera età a considerare costoro dei veri eroi, gli artisti li raffigurano esaltando il loro valore in maniera da rafforzare il mito che li circonda. Innumerevoli sono infatti le opere d’arte che ritraggono l’eroe dei due Mondi ora a cavallo…ora in piedi che impugna alta la sua spada, alcune volte indossa la celebre camicia rossa…altre volte si regge su un paio di stampelle come un martire.

Tuttavia un ritratto che di certo non vedremo mai vorrebbe il Gran Maestro massone, Giuseppe Garibaldi, privo dei lobi delle orecchie.

E dire che nessuna raffigurazione potrebbe essere più realistica poiché al nostro falso eroe furono davvero mozzate le orecchie, la mutilazione avvenne esattamente in Sud America, dove l’intrepido Garibaldi fu punito per furto di bestiame, si vocifera che fosse un ladro di cavalli. Naturalmente nessuna fonte ufficiale racconta questa vicenda.

 

Continua a leggere”LA TRUFFA DELL’UNITÀ D’ITALIA: DAL LADRO GARIBALDI AI ROTHSCHILD”


Lug 22 2014

GIUSEPPE GARIBALDI, IL PRIMO FASCISTA

 

Caroti-garibaldi-fascista.350

 

 

 

di GILBERTO ONETO

 

Garibaldi resta la più intoccabile delle icone sacre dell’italianità: resiste a ogni ricerca storiografica, a ogni rivisitazione o analisi – come si dice oggi – revisionista.

La sua posizione resta solida per la resistenza della vulgata “ufficiale” (favorita dalla scarsa diffusione di cultura storica che per la stragrande maggioranza dei cittadini si limita a quella acriticamente assorbita sui banchi di scuola), per il relativo splendore del personaggio rispetto alle meschine angustie di tutti gli altri padri, zii e cugini della Patria, ma soprattutto per la sua versatilità ideologica.

L’immagine di Garibaldi è andata bene per massoni e anticlericali (ed è facile capirne le ragioni) ma anche per socialisti e comunisti (che nel 1948 ne hanno usato l’effige come simbolo elettorale), fascisti e nazionalisti, e qualche volta (e questo risulta davvero difficile da capire) addirittura per certi cattolici di stomaco buono.

 

Continua a leggere”GIUSEPPE GARIBALDI, IL PRIMO FASCISTA”


Lug 21 2014

L’INTERCETTAZIONE CHE (FORSE) INCHIODA I SEPARATISTI UCRAINI

aereo-malesia-ucraina- abbattuto

 

 

ANSA –  “Abbiamo buttato giù un aereo… è visibile del fumo”.

 

Sarebbe questa la pistola fumante in mano al governo ucraino che inchioderebbe i separatisti filorussi alla responsabilità per l’abbattimento dell’aereo della Malaysia Airlines ieri nell’est del Paese. Quelle che vengono presentate come conversazioni fra i miliziani – e fra i ribelli e i russi – sono state intercettate e diffuse dall’intelligence ucraina e messe online dai principali media internazionali. E’ però difficile verificarne l’autenticità.

Nel primo brano intercettato, all’incirca 30 minuti dopo lo schianto del volo MH 370, un certo Igor Bezler, identificato dall’Agenzia per la sicurezza ucraina come “un ufficiale dell’intelligence militare russa e leader della autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk” parla con il colonnello dell’intelligence russa Vasyl Geranin.

 

“Abbiamo buttato giù un aereo che è caduto fuori Yenakievo. L’aereo si è spaccato in pezzi in aria” dice Bezier che poi spiega che i suoi sono andati sul posto a verificare.

Segue un’altra conversazione tra un ribelle filorusso dal nomignolo “Major” ed un altro identificato dalle autorità ucraine con il nome “Greek”.

Un’intercettazione a dir poco agghiacciante, perché i due uomini che parlano si rendono conto che ad essere abbattuto è stato un aereo civile.

 

Continua a leggere”L’INTERCETTAZIONE CHE (FORSE) INCHIODA I SEPARATISTI UCRAINI”


Lug 21 2014

BRESCIA, IL SINDACO DEL PD FA SPARIRE IL BIGIO, LA STATUA CHE PIACEVA A BENITO MUSSOLINI

Category: Architettura e urbanistica,Arte,Società e politicagiorgio @ 04:45

Bigio_Piazza_Vittoria_Brescia

Il Bigio in Piazza Vittoria a Brescia  

 

Può una statua mettere paura alla Leonessa d’Italia?

 

A raccontare la storia del Bigio, scultura in marmo di Carrara nata dal genio di Arturo Dazzi nel 1932 e posizionata in Piazza della Vittoria a Brescia, si direbbe proprio di sì.

Il colosso, che venne elogiato da Benito Mussolini come raffigurazione dell’Era fascista (nome che divenne poi quello ufficiale dell’opera), riposa in un magazzino comunale, abbandonato dall’amministrazione di centrosinistra insediatasi lo scorso anno. Del resto il Bigio non è nuovo alle contestazioni: nell’immediato dopoguerra fu oggetto di numerosi assalti antifascisti, fino alla deposizione del 1945.

 

Dopo quasi settant’anni di oblio e proposte sul suo recupero, nel 2013 la giunta guidata dall’allora sindaco Pdl, l’onorevole Adriano Paroli, aveva dato il via al restauro del colosso in vista di un ricollocamento collegato all’apertura della fermata “Vittoria” della metropolitana di Brescia. Ma il Bigio non aveva fatto i conti con il Pd e i suoi alleati “partigiani”. Così, subito dopo aver vinto in Comune, Emilio Del Bono (Pd, già ultimo segretario bresciano della storia della Dc) ha bloccato subito il progetto.

 

Continua a leggere”BRESCIA, IL SINDACO DEL PD FA SPARIRE IL BIGIO, LA STATUA CHE PIACEVA A BENITO MUSSOLINI”


Pagina successiva »