Nov 16 2013

FIGURACCIA ZANONATO: “NON CAPIAMO LA TUA LINGUA” CONTESTATO IL LOSCO BUROCRATE AL CONVEGNO DEI PICCOLI IMPRENDITORI

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 19:16

F_Zanonato

 

IL PAESE REALE

“Zanonato, noi non capiamo che cosa dici”.  Gli imprenditori lo contestano

Il ministro dello Sviluppo Economico prova a convincere gli industriali a non trasferirsi in Svizzera. Finisce a pernacchie

 

L’incontro doveva riavvicinare gli imprenditori dell’alta Lombardia al governo, ma è finito con i fischi al ministro  dello Sviluppo Economico.

 

Zanonato, non capiamo cosa dice”, ha tuonato uno degli oltre mille industriali riuniti a Varese per prendere parte al dibattito “Meglio in Svizzera?”.

 

Insomma, l’ex sindaco democratico di Padova, intervenuto all’evento organizzato da Confartigianato per convincere gli imprenditori lombardi a non cedere alle sirene elvetiche (ai primi di ottobre il comune di Chiasso ha invitato le aziende italiane a spostare la sede nel canton Ticino per godere di una fiscalità più vantaggiosa), ha vissuto momenti di forte imbarazzo difronte al “Paese reale”.  Mentre Zanonato sciorinava i meriti del governo Letta in materia di lavoro e impresa,  la platea è esplosa in un boato di voci dissenzienti.

Alessandro Marchini, piccolo imprenditore, non ce l’ha fatta a resistere e, come ha raccontato il Corriere della Sera, è corso sul palco  “Signor ministro – ha detto – di quello che lei dice noi non abbiamo riscontro. Io ho paura perché non vedo niente davanti a me”. Zanonato, uscito dalla prova del fuoco, ha comunque definito “utile” l’incontro.

 

Fonte: Visto su Basta Casta del  31 ottobre 2013-11-16

Link: http://bastacasta.altervista.org/p5809/

 


Nov 16 2013

CHIUDE IL NEGOZIO E ACCUSA I POLITICI

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 15:48

abbiamo chiuso

 

Con un mega manifesto dà la colpa a Monti, Berlusconi e Bersani. I commercianti in crisi di viale Orsini: ha ragione.

 

GIULIANOVA. I commercianti, motore del Paese, sono in rivolta. Colpisce nel segno il mega manifesto esposto nella vetrina del negozio Bryon’s in viale Orsini, chiuso dallo scorso 31 marzo.

Marcello Marcellini, l’ex gestore dell’attività, ha deciso di affidare a poche parole la sua delusione nella politica. «Abbiamo chiuso grazie a loro (seguono foto di Monti, Berlusconi e Bersani), a cui auguriamo affettuosamente, dopo i loro intensi sforzi, una pace eterna». Molte sono state le persone, nell’arco della giornata, che si sono fermate a leggere e fotografare il cartellone. «Basta stare zitti e subire in silenzio le decisioni della politica», afferma Marcellini, «è ora che tutti noi facciamo qualcosa di concreto. Bersani è attaccato alla sua poltrona, Berlusconi ai suoi interessi e Monti ha messo solo tasse. Noi ci siamo trovati davanti al fatto compiuto, ma ormai non abbiamo più fondi per andare avanti. Nemmeno l’amministrazione comunale è stata mai in grado di valorizzare appieno Giulianova, una città dalle mille risorse e che poteva diventare il fiore all’occhiello della costa teramana. La nostra città è trascurata, soprattutto durante l’estate, quando si potrebbero incrementare le vendite grazie ai turisti. Non basta accontentarsi solo di ospitare famiglie e anziani, bisognerebbe creare alternative e attrattive anche per il turista giovane, che preferisce invece andare nelle città limitrofe».

Continua a leggere”CHIUDE IL NEGOZIO E ACCUSA I POLITICI”


Nov 16 2013

NON C’È LAVORO…E I GIOVANI NON LO CERCANO PIÙ

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 13:46

precario

 

Il fatto che l’espressione sia entrata nell’ultimissima versione dell’enciclopedia Treccani non dovrebbe costituire motivo di vanto. Semmai, è la conferma di quanto il problema sia oramai concretamente grave. Stiamo parlando dei “neet”, l’acronimo che nella lingua inglese significa “not in education, employment or training”. E idenfificano i giovani che non solo non hanno un lavoro, ma non lo stanno nemmeno cercando e non frequentano corsi di aggiornamento.

 

Un fenomeno che preoccupa tutta Europa in questo momento di recessione ancora profonda. Ma che in Italia in particolare sta diventanto ancora più dirompente. Perchè stiamo parlando di una generazione che si ritiene “senza speranza”, che vive alla giornata, se non sulle spalle della famiglia di origine e non riesce a realizzare piani per costruirsene una propria o comunque per la creazione di una vita autonoma. 

 

Continua a leggere”NON C’È LAVORO…E I GIOVANI NON LO CERCANO PIÙ”


Nov 16 2013

SVEGLIATEVI! 11 FATTI CHE MOSTRANO CHE L’EUROPA SI STA DIRIGENDO VERSO UNA DEPRESSIONE ECONOMICA

Europe-Is-Heading-Into-An-Economic-Depression[3]

 

 

L’Europa non si sta dirigendo solo verso un’altra recessione. La verità è che l’Europa si sta dirigendo verso una devastante depressione. L’economia dell’UE è in realtà più grande dell’economia degli Stati Uniti, e sta crollando davanti ai nostri occhi. Le cose continuano a peggiorare in Europa, eppure in qualche modo le autorità europee continuano ad insistere sul fatto che tutto andrà “bene”. Beh, niente va “bene” in Europa in questo momento. La disoccupazione nella zona euro ha appena raggiunto un altro nuovo livello record. In alcune nazioni d’Europa, il tasso di disoccupazione è già nettamente superiore a qualsiasi cosa gli Stati Uniti abbiano sperimentato durante la Grande Depressione del 1930. I funzionari in tutta Europa stanno cercando di tenere insieme il sistema finanziario europeo con del nastro adesivo e la preghiera, ma potrebbe cadere a pezzi da un momento all’altro. L’Europa ha un sistema bancario molto più grande di quello degli Stati Uniti, per cui quando si verificherà un crollo finanziario in Europa, interesserà l’intero globo. Purtroppo, la maggior parte degli americani non prestano molta attenzione a gran parte di tutto quello che sta accadendo in Europa. Tendono a pensare che gli Stati Uniti sono il centro dell’universo e che fino a quando staremo bene  noi tutto andrà bene. Beh, tutte quelle persone che non stanno prestando attenzione devono svegliarsi. Tanto per cominciare, l’economia degli Stati Uniti è sicuramente in declino. In secondo luogo, l’economia europea sta implodendo proprio davanti ai nostri occhi e l’Europa finirà per trascinare con sé il mondo intero.

I seguenti sono 11 fatti che dimostrano che l’Europa si sta dirigendo verso una depressione economica …

Continua a leggere”SVEGLIATEVI! 11 FATTI CHE MOSTRANO CHE L’EUROPA SI STA DIRIGENDO VERSO UNA DEPRESSIONE ECONOMICA”


Nov 16 2013

DENARO CONTANTE E LIBERTA: L’INDECENZA DELLE BANCHE

contante

 

La “Libertà”, non riguarda solamente il pensare, scrivere e spostarsi dove si preferisce, per esempio.

La Libertà riguarda anche e sopratutto il “vivere senza imposizioni”.

Ogni uomo ha una “sfera” di liberta’,  che si ferma sempre e comunque prima di invadere quella del prossimo.

Riprendiamoci questo “principio inviolabile”.

 

MLR

 

 

L’INDECENZA DELLE BANCHE

 

Di: Beppe Scienza

 

“Comprare qualcosa, pagando con banconote o monete è una delle cose più normali di questo mondo. Eppure in Italia c’è chi vuole farlo passare per un comportamento addirittura incivile. Si veda Giovanni Sabatini, direttore dell’associazione delle banche italiane (ABI), con la ridicola tesi che “la lotta al contante è una vera e propria battaglia di civiltà”. Chiaramente straparla, per nascondere una verità ben diversa: le banche guadagnano su tutti i pagamenti, salvo quelli in contanti. Per questo vogliono colpevolizzare chi li usa. Con le carte di credito, bancomat ecc. lucrano le provvigioni addebitate ai negozianti, le commissioni sui movimenti di conto corrente, gli interessi (fino al 24,9% annuo) sulle carte di revolving ecc. Inoltre costringono la gente a tenere i soldi sul conto, senza corrispondergli praticamente nessun interesse.

 

Le banche italiane si sono addirittura inventate la campagna della guerra al contante. Hanno costruito e finanziato “War on cash” che diffonde falsità del tipo: “Il cash è superato, costoso, pericoloso, inquinante e scomodo”.

 

Continua a leggere”DENARO CONTANTE E LIBERTA: L’INDECENZA DELLE BANCHE”