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Secondo il vangelo di Giovanni, le ultime parole di Gesù sulla croce furono “Tutto è compiuto!”, espressione che in greco è resa dal termine ΤΕΤΈΛΕΣΤΑΙ.
TETELESTAI. Questa parola ricorre in Giovanni 19:28 e 19:30. La radice deriva dal verbo teleo che significa “portare a termine” o “porre fine“.
Si tratta di una parola importantissima perché sta a indicare l’esito positivo di una particolare azione.
Quelli che vivevano nella Palestina del primo secolo la sentivano spesso e in una varietà di contesti. Ad esempio, un servo diceva “tetelestai” al suo padrone, quando finiva il lavoro affidatogli; il sacerdote diceva “tetelestai” quando, dopo aver esaminato l’agnello sacrificale, ne stabiliva la perfezione cerimoniale.Oggi, si direbbe “tetelestai” per precisare che si è conseguita una laurea oppure per indicare che un atleta ha attraversato la linea del traguardo alla fine di una gara podistica.
La parola significa più che meramente “Ci sono riuscito.” Vuol dire “Ho fatto esattamente quello che avevo deciso di fare”.