Mar 10 2013

LA COERENZA: MATTEO RENZI

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 20:18

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Se divento segretario del Pd, non ci alleiamo con nessuno: ne Udc, ne Pdl.  Tanti partiti insieme provocano solo disastri: abbiamo dato. (decembre 2012)

In un paese normale, noi Pd e il Pdl avremo già trovato l’accordo per dare un governo a questo paese (marzo 2013)

 

Fonte: NOCENSURA Facebook

 

Un Commento a “LA COERENZA: MATTEO RENZI”

  1. Cesare Zaccaria - Anzio scrive:

    Pericolo! Curva di Laffer
    E’ una curva molto, molto pericolosa, per gli automobilisti quanto per i pedoni; per tutti. Ma non è una curva stradale.
    Arthur Betz Laffer è un economista statunitense conosciuto soprattutto per il diagramma da lui elaborato, diagramma che si presenta come una curva a forma di campana la cui espressione grafica vuole dimostrare che l’andamento della pressione fiscale comporta un introito per le casse dello Stato che può partire da zero, niente tasse, per poi aumentare progressivamente fino a una soglia massima di là dalla quale gli introiti diminuiscono altrettanto progressivamente fino a tornare allo zero.
    Allorché le imposte che il fisco pretende dai cittadini, dalle imprese, che siano della produzione o del terziario l’effetto è il medesimo, superano una certa soglia, esercitare qualunque attività economica, diventa cosa improduttiva. Per essere chiari, quando gran parte del guadagno è assorbito dalle tasse, o, addirittura quando le tasse richieste assorbono tutto il guadagno, o vanno oltre, è ovvio che il fisco condanna le imprese alla chiusura.
    Le conseguenze, come tutti immaginiamo, sono: disoccupazione, fuga di capitali, fuga di industriali grandi e piccoli, di lavoratori e, come stiamo constatando, persino casi frequenti di suicidi di imprenditori costretti alla chiusura della fabbrica e a licenziare il personale in presenza di un’ ingiunzione coattiva di pagamento di imposte, alle quali non possono far fronte.
    Alcuni, anzi molti, moltissimi, scelgono l’alternativa dell’evasione fiscale. Lo Stato, rappresentato dai governanti di turno, si affanna a cercare di additare il fenomeno alla riprovazione sociale e, quando individua i colpevoli, applica loro pene pecuniarie impietose. In realtà nei casi descritti, lo Stato stesso è causa del fenomeno e anziché di evasione fiscale si dovrebbe parlare di legittima difesa: ad impossibilia nemo tenetur, nessuno può essere obbligato a fare ciò che non può. E’ evidente che lo Stato ha oltrepassato l’apice della curva di Laffer e la capacità di sopportazione dei cittadini.
    Le conseguenze descritte sono certamente prevedibili, pertanto nessuna giustificazione in merito è opponibile da parte di una qualsivoglia compagine governativa e meno che mai da un governo di tecnici.
    L’articolo 53 della Costituzione così testualmente recita: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
    E’ evidente che quando il fisco dopo avere assorbito il reddito d’impresa, pretende di intaccarne il capitale, compie un’operazione ingiusta, dannosa per il Paese, improduttiva per sé e incompatibile con il dettato del succitato articolo 53 della Costituzione in quanto con tutta evidenza pretende dagli imprenditori oltre la loro capacità contributiva.
    Ormai il Paese è precipitato nel baratro. La guerra civile che lo dilania da oltre sessant’anni si fa sempre più aspra. Le toghe rosse hanno perso ogni ritegno. La constatazione che un anno e mezzo di assenza dal governo del PDL ha reso la tragedia ineludibile, anziché indurre il popolo della sinistra a fare un esame di coscienza, lo rende furioso e gli rinfocola ancora di più l’odio incoercibile verso Silvio Berlusconi.
    La scandalosa miriade di partiti e partitini li occupa ad azzannarsi gli uni contro gli altri invece di provvedere a cercare le soluzioni per la salvezza.
    Il Governo che fa? Il peggio del peggio, fa terrorismo fiscale. Sta apprestandosi a fare un inventario dei conti correnti e depositi dei cittadini allo scopo di metterci le grinfie sopra. Un colpo di acceleratore sulla fuga di capitali e cittadini in contrasto con l’art.47 della Costituzione: La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina e coordina e controlla l’esercizio del credito.
    Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione …
    Esattamente il contrario dell’attuale azione governativa. Case, mercato al collasso. Nel 2012 compravendite in calo del 25,8%.
    Nessuno dei partiti occupati ad azzuffarsi ha presentato un programma semplice, comprensibile, in pochi, pochissimi punti con le riforme fondamentali da attuare immediatamente. Il M5S presenta un programma di ben 15 pagine! E’ come se un medico chiamato al capezzale di un ammalato per l’opportuna terapia gli presentasse l’intero prontuario farmacologico!
    Intanto continua l’ondata di suicidi: a Messina il proprietario di una pizzeria si è suicidato lanciandosi nel vuoto da un viadotto alto 50 metri perché oberato dai debiti.
    Confesercenti: ”Il 41% degli Italiani non arriva a fine mese”.
    Anche l’Agenzia delle Entrate lancia l’allarme: un funzionario prevede il rischio di una contrazione delle entrate. Livello più basso dal 1985”.
    Ecco quanto afferma Giorgio Squinzi Presidente di Confindustria:
    “In questo momento il Paese è terrorizzato, i cittadini non investono più: è una situazione che non ho mai visto da quando faccio l’imprenditore, quindi da 50 anni”.
    CESARE ZACCARIA – ANZIO

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