Gen 05 2010

Madre di Dio. Il ritorno ancestrale della Dea Madre

Category: Chiesa veronesegiorgio @ 09:04

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Scultura in bronzo con patina francese a caldo, 2009 di Marco Danielon

 

MARIA MADRE DI DIO

  

“Miriam, sai cos’è la Grazia?” “Non di preciso”, risposi.

“Non è un’andatura attraente, non è il portamento elevato di certe donne bene in mostra. È la forza sovrumana di affrontare il mondo da soli senza sforzo, sfidarlo a duello tutto intero senza neanche spettinarsi. Non è femminile, è dote di profeti. È un dono e tu l’hai avuto. Chi lo possiede è affrancato da ogni timore. L’ho visto su di te la sera dell’incontro e da allora l’hai addosso. Tu sei piena di grazia. Intorno a te c’è una barriera di grazia, una fortezza. Tu la spargi, Miriam: pure su di me.”

Erano parole da meritarsi abbracci. Restammo sdraiati senza una carezza. Ci pensai un poco e risposi per gioco: “Tu sei innamorato cotto, Josef”.

(In Nome della Madre di Erri de Luca, ed Feltrinelli p.36).

 

Il vento che come Spirito ti avvolge, turba i tuoi pensieri, posa la Parola dentro te. Stupita ascolti il suono del vento che ti parla. Chi sa discernere la voce dello Spirito? Tu, giovane Miriam, ti affidi, custodisci la Voce nel viaggio, la canti con gioia, la cresci come Figlio, ora che sei Madre di Dio. (Marta Scandola)

 

Marco Danielon è uno scultore-cesellatore che opera a Verona da trent’anni. Ha studiato all’Accademia Cignaroli, oltre che con gli scultori Carlo Bonato e Gino Bogoni. Ha frequentato il corso di ristrutturazione di beni culturali e ambientali organizzato dalla Diocesi di Verona e sta completando il corso di laurea ordinario dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose (Verona). Alcune delle sue opere sono presenti a Verona presso la Basilica di San Zeno, nella chiesa Cattedrale e nella chiesa della Casa Madre delle Suore Comboniane, a Roma nella chiesa della Casa generalizia delle Suore comboniane. Contatti: marco.danielon@gmail.com

 

Fonte: Monastero di Sezano, stampato per informazione

 

 

I SEGNI DELLA FEDE: IL PRESEPE NERO E LA MADRE DI  DIO

Alessandro Mazzer

Alessandro Mazzer, presidente Associazione Monastero del Bene comune, davanti alla statuetta

 

Dopo le polemiche sollevate dalla sentenza sul crocifisso, fanno discutere due opere esposte nella nostra città per il tempo dell’Avvento

Presepi e statue, quando il sacro divide: L’ultimo caso è una Madonna spoglia e dolente, contestata duramente via Internet. Ma la Chiesa usa toni di distensione e «promuove» il Gesù Bambino di colore.

Il sacro divide la politica. Prima la polemica sul crocifisso nelle aule scolastiche. Poi quella sul presepe nero in Procura. E ora anche la scintilla fatta partire dall’associazione «Io amo l’Italia» di Magdi Cristiano Allam contro una statuetta della Madre di Dio esposta al monastero di Sezano

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