Giu 28 2013

LIBIA DI GHEDDAFI: COSA AVEVA RAGGIUNTO E COSA È STATO DISTRUTTO

gaddafi-great-jamahiriya

 

di Michel Chossudovsky

 

“Non c’è un domani” sotto la ribellione di Al Qaeda sponsorizzata dalla NATO.

Mentre si insediava un governo ribelle “a favore della democrazia”, il paese è stato distrutto.

 

CONTRO IL FONDALE DI UNA GUERRA DI PROPAGANDA, I SUCCESSI ECONOMICI E SOCIALI DELLA LIBIA DEGLI ULTIMI TRENT’ANNI HANNO BRUTALMENTE MUTATO DIREZIONE:

 

La [Jamahiriya Araba Libica] aveva un alto livello di vita e un robusto apporto calorico pro capite, pari a 3144 chilocalorie. Il paese ha fatto passi avanti in campo sanitario e, dal 1980, i tassi di mortalità infantile sono calati da 70 a 19 nascite su 100.000 nel 2009. L’aspettativa di vita è passata da 61 a 74 anni nello stesso lasso di tempo (FAO, Roma Libya, Country Profile)).

 

Secondo i settori della “sinistra progressiva” che hanno appoggiato il mandato R2P della NATO, per non parlare dei terroristi che sono senza riserve considerati e “Liberatori”:

L’umore in tutta la Libia, in modo particolare a Tripoli, è assolutamente quello di un sentimento euforico. La gente è incredibilmente eccitata di ricominciare da capo. C’è un senso di rinascita, l’impressione che le loro vite stanno iniziando di nuovo.” (DemocracyNow.org, 14 settembre 2011)

 

 “RICOMINCIARE DA CAPO” DOPO LA DISTRUZIONE?

 

Paura e disperazione, incommensurabili morti e atrocità, ampiamente documentate dai media.

 

Niente euforia… È avvenuto un rovesciamento storico dello sviluppo sociale ed economico. Le conquiste sono state azzerate.

 

In Libia l’invasione della NATO e l’occupazione hanno segnato la “rinascita” degli standard di vita rovinosi. Questa è la verità vietata e non detta: un’intera nazione è stata destabilizzata e distrutta, il suo popolo costretto alla povertà abissale.

 

L’obbiettivo dei bombardamenti della NATO sin dall’inizio era di distruggere i livelli di vita della nazione, la struttura sanitaria, le sue scuole e gli ospedali, il sistema di distribuzione dell’acqua.

 

Continua a leggere”LIBIA DI GHEDDAFI: COSA AVEVA RAGGIUNTO E COSA È STATO DISTRUTTO”


Giu 27 2013

I SEGRETI INDICIBILI DELLA GUERRA A BERLUSCONI

cavaliere

 

VEN’ANNI DI TRAME, DAGLI USA A MOSCA QUEI PATTI SEGRETI PER FAR  FUORI IL CAVALIERE (1)

 

L’amicizia con Putin è stata un boomerang per Silvio: Gorbaciov ha tessuto una rete per indebolirlo. Una vasta operazione che non dipende certo dai presunti sexy-gate

 

Non credo ai complotti internazionali, che andavano molto di moda fra noi giornalisti negli anni Sessanta e Settanta (vedevamo «piste» nere, rosse e bianche in ogni pertugio della politica) ma alle influenze internazionali e alle loro conseguenze sì. Molti di noi hanno pensato che il processo per mafia contro Giulio Andreotti e l’operazione Mani Pulite avessero anche a che fare con dei circoli americani dalla memoria lunga che non dimenticavano Sigonella.

 

Non lo sapremo mai. Certo, fa impressione che nessun editore italiano se la sia sentita di pubblicare un libro uscito solo in inglese, The Italian Guillotine (La ghigliottina italiana), firmato da Stanton H. Burnett e Luca Mantovani.  Il libro è del 1998 e nella premessa a pagina 9 vi si legge: «Un gruppo di magistrati altamente politicizzati, in larga maggioranza orientati a sinistra, agendo come pubblici ministeri, hanno usato una legittima inchiesta giudiziaria per perseguire, selettivamente, i loro nemici politici, ignorando o minimizzando misfatti simili dei loro alleati politici. L’investigazione di fondo è stata un’inchiesta su pratiche che erano andate avanti per decenni… I magistrati sono stati abbondantemente appoggiati da un gruppo di quotidiani e settimanali, tutti di proprietà di alcuni pochi grandi industriali che avevano una chiara posta in gioco nel successo del colpo di Stato».

 

Continua a leggere”I SEGRETI INDICIBILI DELLA GUERRA A BERLUSCONI”


Giu 26 2013

UN NONNO TI VEDE NASCERE SAPENDO CHE FORSE TI LASCERÀ PRIMA DEGLI ALTRI. E FORSE PER QUESTO CHE TI AMA PIÙ DEGLI ALTRI.

Category: Pensieri e parole,Veja migiorgio @ 00:01

giorgio-lorenzo.1024

 


Giu 25 2013

DECALOGO DI ASSAGO CHE MIGLIO RPEFERIVA CHIAMARE “BREVIARIO”

miglio_gianfranco.968

Gianfranco Miglio 

Con il consenso della gente si può fare di tutto: cambiare il governo, sostituire la bandiera, unirsi a un altro paese, formarne uno nuovo”.

 

Il Decalogo di Assago è stato redatto da Gianfranco Miglio, con contributi dei collaboratori della Fondazione Salvadori. È stato presentato ad Assago, il 12 dicembre 1993, al Secondo Congresso della Lega Lombarda. Altri tempi e altra storia: parliamo infatti di vent’anni fa. Quel lavoro e la stessa figura di Miglio furono poco dopo seppelliti dalle scelte di Umberto Bossi e dalla conseguente uscita dello stesso Miglio dalla Lega Nord.

Lo riproponiamo perché i nostri lettori possano giudicare, e commentare, cosa vi sia in esso ancora di attuale ed eventualmente di emendabile, o addirittura di non condivisibile, all’interno del dibattito su un eventuale movimento separatista avviato su L’Indipendenza.

 

In coda riproponiamo poi l’intervento che Miglio pronunciò pochi mesi, dopo in Senato, 17 maggio 1994,   nel dibattito sulla fiducia al primo governo Berlusconi, quando aveva già lasciato alla Lega.

Le previsioni su quanto sarebbe accaduto negli anni a venire sono di una drammatica lucidità, con la sola variante che il bicchiere di olio di ricino lo stiamo bevendo adesso, ma con davanti nessuna prospettiva…

 

 

IL DECALOGO DI ASSAGO

 

Il “Decalogo di Assago” è stato redatto da Gianfranco Miglio, con contributi dei collaboratori della Fondazione Salvatori ed è stato presentato ad Assago, il 12 dicembre 1993, al secondo Congresso della Lega Lombarda.

 

Continua a leggere”DECALOGO DI ASSAGO CHE MIGLIO RPEFERIVA CHIAMARE “BREVIARIO””


Giu 24 2013

RIFORMA FEDERALE: LE TRE REPUBBLICHE DI MIGLIO

italia-miglio252x300

 

di GABRIELE COLTORTI

 

Il modello di Costituzione federale elaborato da Gianfranco Miglio prevede una riscrittura della Costituzione che riguarderebbe non solo la seconda parte, ma anche numerosi articoli contenuti nella prima parte e nei principi fondamentali. La stragrande maggioranza dei costituzionalisti ritiene che i primi articoli della Costituzione italiana siano intoccabili. Il professore comasco non era per nulla d’accordo: ho ascoltato tempo fa la registrazione di un’intervista del 1994 in cui sosteneva che la Carta del ’48 era rivoltabile come un calzino. A suo giudizio, l’unico articolo che non poteva essere modificato era il 139, ove è scritto esplicitamente che “la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”. Naturale quindi che per Miglio fosse del tutto insensata una riforma limitata alla seconda parte della Carta, come invece ci propongono tutti i partiti italiani, dal centrodestra al centrosinistra compreso il Presidente della Repubblica. No, direbbe oggi il professore: “Le vere Costituzioni federali o sono tali o non lo sono”.

Ma veniamo al modello costituzionale elaborato da Miglio. Presentato al Congresso della Lega Lombarda tenuto Assago nel 1993, venne perfezionato e parzialmente modificato nelle pubblicazioni apparse negli anni successivi: il Modello di Costituzione federale per gli italiani uscito nel 1995, la prima edizione dell’Asino di Buridano (1999) e la seconda edizione del 2000.

 

I Principi fondamentali della Costituzione federale proposta da Miglio

Continua a leggere”RIFORMA FEDERALE: LE TRE REPUBBLICHE DI MIGLIO”


Giu 23 2013

CHIUDETE EQUITALIA, HA I BILANCI IN ROSSO

equitalia-stop.1024

 

Il sole 24 ore del 18 giugno  http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2013-06-17/ecco-conti-equitalia-perdite-220034.shtml  ha pubblicato una notizia che già da qualche tempo circolava negli ambienti ben informati:  Equitalia ha i bilanci in rosso. La società che dà lavoro a 8100 dipendenti ha speso nel 2012 in sole paghe, 506 milioni di euro per un costo medio  per ogni addetto di 62.500 euro/anno,  altri  450 milioni se ne sono andati per i servizi. Quindi per far funzionare Equitalia ci sono voluti nel 2.012. 956 milioni di euro.

Dal 2010 a tutto il 2012 Equitalia ha accumulato perdite per 40 milioni di euro; solo nel 2012 ha chiuso con un lieve avanzo di 8 milioni.

Al di là della ricerca dei motivi che hanno portato l’ente esattore in perdita c’è da chiedersi quale sia il vantaggio per lo Stato italiano tenere in vita simile carrozzone.

Il comune cittadino potrebbe pensare che quanto recuperato da Equitalia venga immesso in circolo per la gestione della cosa pubblica e abbassare così il livello delle esigenze di cassa: ma non è così perché abbiamo visto che l’incassato non copre nemmeno le spese.  In pratica lo Stato, creditore nei confronti dei cittadini, da lavoro a 8100 dipendenti per recuperare quei crediti che vengono però assorbiti oltre misura dalla stessa struttura esattoriale.

Continua a leggere”CHIUDETE EQUITALIA, HA I BILANCI IN ROSSO”


Giu 22 2013

I FONDAMENTI DEL VERO FEDERALISMO DI GIANFRANCO MIGLIO

federalismo

 

Quali sono per Gianfranco Miglio i fondamenti di un vero regime federale? Nell’introduzione al volume Federalismi falsi e degenerati (Milano, Sperling&Kupfer 1997), Miglio elencava con grande chiarezza i pilastri su cui deve poggiare un regime fondato su un patto costituzionale in grado di salvaguardare e conciliare l’irriducibile diversità dei territori. Le vere Costituzioni federali sono quelle in cui:

 

a) il federalismo è interno al sistema politico e ne costituisce l’asse portante.

 

In tutti i sedicenti sistemi “federali” (Germania, Stati Uniti) o quasi “federali” è la prima Camera a rivestire un ruolo politico decisivo nella legislazione e – nei regimi parlamentari – a controllare il governo dandogli o togliendogli la fiducia. La Camera dei rappresentanti statunitense, il Bundestag tedesco sono collegi in cui dominano i grandi partiti “nazionali”, in cui i parlamentari sono eletti direttamente dal “popolo sovrano”. Quelli per Miglio erano falsi sistemi federali perché il federalismo tende ad essere confinato in una seconda camera (Bundesrat in Germania, Senato negli Stati Uniti) che ha uno scarso potere di controllo nei confronti del governo centrale. Se il federalismo deve essere l’asse portante del sistema, questo significa che per Miglio la Camera politica, quella in grado di controllare il governo federale deve essere l’assemblea in cui siedono i rappresentanti delle maggiori Comunità territoriali in cui si articola la Federazione. Nel modello costituzionale di Miglio l’Assemblea federale sarebbe formata dalla riunione periodica delle Diete (Parlamenti) delle tre Repubbliche i cui membri verrebbero eletti dalle rispettive popolazioni: 100 deputati dalla Padania, 100 dal Centro Italia, 100 dal Mezzogiorno. A questi 300 deputati si aggiungono i delegati dei Consigli delle 5 Regioni a Statuto speciale: 15 deputati siciliani, 10 sardi, 10 friulani, 6 dal Trentino Alto Adige/Sud Tirolo, 5 dalla Valle d’Aosta. In tutto 346 deputati con un taglio di 284 parlamentari rispetto ai 630 del nostro ordinamento.

 

Continua a leggere”I FONDAMENTI DEL VERO FEDERALISMO DI GIANFRANCO MIGLIO”


Giu 21 2013

LUIGI MARRA A ILDA BOCCASSINI: PAOLO FERRARO DENUNZIA I PM GIOVANNI FERRARA, AGNELLO ROSSI, STEFANO PESCI E ALTRI IN RELAZIONE AI DELITTI MASSONICO\PEDOFILO\SATANICI ALLA CECCHIGNOLA.

Category: Giustizia Legula e Legulei,Monolandiagiorgio @ 06:54

Ilda_Boccassini-

 

A Ilda Boccassini circa la denunzia del dr Paolo Ferraro al dr. Giuseppe Quattrocchi, Procuratore Capo di Firenze, contro i PM Giovanni Ferrara, Agnello Rossi, Stefano Pesci e numerosi altri per correità nei fatti massonico\pedofilo\satanici alla Cecchignola.

Necessità che la magistratura aiuti gli avvocati a fermare il colpo di Stato in atto attraverso le leggi illegittime, ovvero ci aiuti a far abrogare le norme per il ‘filtro’ all’appello e al ricorso per cassazione, per l’eliminazione della legge Pinto e il non pagamento dei relativi decreti, la re-introduzione dell’obbligatorietà della mediazione, nonché ad impedire le norme che stanno per promulgare per fermare le cause contro le banche.

 

 

Ti scrivo, cara Boccassini, perché sei donna, il magistrato donna più rappresentativo d’Italia, sicché ho bisogno del tuo aiuto per sconfiggere il vero male che, come spiego ne Il labirinto femminile, è maschio.

 

Ti scrivo cioè perché so che sei aliena da questi demoni, tant’è che ti hanno ingannata sia facendoti credere che fosse importante fermare Berlusconi, sia che riuscirci dipendesse da te.

 

Sì perché in realtà lo hanno sempre usato come diversivo – come fanno con tutto e tutti, compreso Grillo – e hanno sempre dosato loro, con tempismo e gradualità, le condizioni per cui tu potessi o no attaccarlo o farlo condannare.

 

Continua a leggere”LUIGI MARRA A ILDA BOCCASSINI: PAOLO FERRARO DENUNZIA I PM GIOVANNI FERRARA, AGNELLO ROSSI, STEFANO PESCI E ALTRI IN RELAZIONE AI DELITTI MASSONICO\PEDOFILO\SATANICI ALLA CECCHIGNOLA.”


Giu 20 2013

LA CINA SOTTOCASA. MA GLI ISPETTORI ITALIANI HANNO ALTRO DA FARE

laboratori-cinesi

 

Il prezzo dei prodotti fabbricati in Cina non trova concorrenza con quello dei prodotti fabbricati in Europa. Il grande Prodi diceva che la nostra salvezza sarebbe stata la qualità, la tecnologia, ma anche in questo la Cina sta facendo passi da gigante potendo contare sulle multinazionali che non hanno alcuna remora a trasferire lì, tecnologie e know how.

 

Ma la Cina non si limita a produrre a casa sua per farci una concorrenza spietata  perché è arrivata qui da noi e, sotto casa nostra, formichine cinesi producono dalle 8 alle 23 di ogni giorno e di qualsiasi Festa Comandata, manufatti che fino a qualche anno fa impegnavano manodopera locale.

 

Continua a leggere”LA CINA SOTTOCASA. MA GLI ISPETTORI ITALIANI HANNO ALTRO DA FARE”


Giu 19 2013

I PERDENTI TROVANO UNA SCUSA, I VINCENTI TROVANO LA STRADA

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:10

tosi-maschera-carnevale-2009

 

 


Giu 18 2013

RADIO GUFO

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:04

radio-gufo


Giu 17 2013

QUANDO SEI NELLA MERDA, FAI FINTA DI NIENTE E CERCA DI PASSARE INOSSERVATO…..

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:07

rimani-inorsevato


Giu 16 2013

L’UNICA CERTEZZA È, NON AVERE CERTEZZE, COME UNA SPOSA RESA VEDOVA IL GIORNO DELLE NOZZE

Category: Pensieri e parolegiorgio @ 00:31

non-avere-certezze-1024

 

L’UNICA CERTEZZA È, NON AVERE CERTEZZE, COME UNA SPOSA RESA VEDOVA IL GIORNO DELLE NOZZE


Giu 15 2013

MARRA: IL VERO PROBLEMA, SPIACE DIRLO, È CHE FA SCHIFO LA GENTE…

Category: Monolandiagiorgio @ 00:04

 

Il vero problema, spiace dirlo, è che fa schifo la gente…

 

Tratterò più ampiamente l’argomento, ma siamo di fronte ad un peggioramento frutto dell’enorme allargamento della democrazia: un allargamento in virtù del quale milioni di persone in ogni paese esprimono potere, e comunque ogni singola persona esprime molto più potere di quanto ne abbia mai espresso. L’attuale fase sociale (fase dell’abiezione) è in pratica ciò che questa enorme base democratica sta per il momento manifestando.

 

Sta in sostanza emergendo dal fondo delle coscienze il fango che vi si è accumulato in duemila anni di concezioni errate, ovvero di concezioni dogmatiche, cioè religiose, cioè metafisiche (ambientate oltre la realtà, oltre la fisica).

Continua a leggere”MARRA: IL VERO PROBLEMA, SPIACE DIRLO, È CHE FA SCHIFO LA GENTE…”


Giu 13 2013

ITALIA, POTENZA SCOMODA: DOVEVAMO MORIRE, ECCO COME

privatizzazioni anni 90

Le privatizzazioni degli anni 90

 

2 maggio 2013

 

Il primo colpo storico contro l’Italia lo mette a segno Carlo Azeglio Ciampi, futuro presidente della Repubblica, incalzato dall’allora ministro Beniamino Andreatta, maestro di Enrico Letta e “nonno” della Grande Privatizzazione che ha smantellato l’industria statale italiana, temutissima da Germania e Francia. E’ il 1981: Andreatta propone di sganciare la Banca d’Italia dal Tesoro, e Ciampi esegue. Obiettivo: impedire alla banca centrale di continuare a finanziare lo Stato, come fanno le altre banche centrali sovrane del mondo, a cominciare da quella inglese. Il secondo colpo, quello del ko, arriva otto anno dopo, quando crolla il Muro di Berlino. La Germania si gioca la riunificazione, a spese della sopravvivenza dell’Italia come potenza industriale: ricattati dai francesi, per riconquistare l’Est i tedeschi accettano di rinunciare al marco e aderire all’euro, a patto che il nuovo assetto europeo elimini dalla scena il loro concorrente più pericoloso: noi – l’Italia.  A Roma non mancano complici: pur di togliere il potere sovrano dalle mani della “casta” corrotta della Prima Repubblica, c’è chi è pronto a sacrificare l’Italia all’Europa “tedesca”, naturalmente all’insaputa degli italiani.

 

Continua a leggere”ITALIA, POTENZA SCOMODA: DOVEVAMO MORIRE, ECCO COME”


Pagina successiva »