Feb 28 2013

BERSANI SU GRILLO: LUNGIMIRANZA POLITICA E COERENZA MENTALE DI UN GRANDE UOMO DELLA SINISTRA ITALIANA

Category: Monolandia,Società e politicagiorgio @ 23:36

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Bersani ha passato gli ultimi mesi a formulare vari  giudizi su Grillo politici, ricordiamone  qualcuno:

Fascisti del web, venite qui a dirci zombie“


Con Grillo finiamo come in Grecia“


Lenin a Grillo gli fa un baffo“


Sei un autocrate da strapazzo“


Grillo porta gente fuori dalla democrazia


”Grillo porta al disastro“


Grillo vuol governare sulle macerie


”Grillo prende in giro la gente


”Nei 5 Stelle poca democrazia”


Grillo fa promesse come Berlusconi“


Grillo dice cose sconosciute a tutte le democrazie


”Grillo? Può portarci fuori da Europa


“Basta con l’uomo solo al comando, guardiamoci ad altezza occhi, la Rete non basta


”Se vince Grillo il Paese sarà nei guai


”Siamo di gran lunga il primo partito e questo vuol dire che siamo compresi. Perché a differenza di quello lì che urla, noi ci guardiamo in faccia, noi facciamo le primarie, stiamo tra la gente


”Indecente, maschilista come Berlusconi


”Da Grillo populismo che può diventare pericoloso“


da buffone a risorda

23 febbraio: Grillo è un Buffone

25 febbraio: Elezioni politiche

25 febbraio: Grillo è un movimento  interessante

26 febbraio: GRILLO È UNA RISORSA!

 

Se poi aggiungiamo che  nell’ultimo anno e mezzo ha fatto addirittura il governissimo con il Pdl  votando qualunque porcata di Rigor Montis,  possiamo dire…

 

bersani grazie

“Non era facile farsi rimontare il 15% dal nostro diretto avversario, ma ce l’abbiamo fatta. Grazie a tutti”

RICORDIAMO ANCHE PIER FASSINO: ALTRA  LUNGIMIRANZA POLITICA DELLA SINISTRA

 

piero fassino grillo

Se Grillo vuol fare politica, fondi un partico, metta in piedi  un’organizzazione, si presenti all’elezioni e vediamo  quanti voti prede!

P. Fassino nel 2009

 

E’ poi ci domandiamo perché la sinistra riesce  sempre ad essere autolesionista?


Feb 28 2013

BENEDETTO XVI NON È PIÙ PAPA, CHIUSO IL PORTONE DI CASTEL GANDOLFO, «ORA SARÒ UN SEMPLICE PELLEGRINO»

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 20:59

portone caste gandolfo

Alle 20 è stato chiuso il portone di Castel Gandolfo e la sede di Pietro è ufficialmente vacante: ora il collegio dei cardinali dovrà decidere quando insediare il Conclave

 

CITTÀ DEL VATICANO – Alle 20 in punto Benedetto XVI ha smesso i panni e le funzioni di Papa e si è ritirato a vita privata. Allo scoccare dell’ora è stato chiuso il portone del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo, segno della fine del suo pontificato. Le guardie svizzere smontano quindi dal loro servizio, essendo Ratzinger non più Papa, e fanno ritorno in Vaticano. Ad immortalare il tutto almeno 150 fotoreporter, una cinquantina di telecamere ed oltre un centinaio di fotografi. Pochi minuti prima dalla piazza, ormai quasi vuota, si è levato un grido: «Viva il papa» ed un fragoroso applauso. Ora il collegio dei cardinali dovrà decidere quando insediare il Conclave e soprattutto se anticipare la data per l’elezione del nuovo Pontefice.

Benedetto XVI aveva lasciato il vaticano in elicottero alle 17 per dirigersi a Castel Gandolfo. Ratzinger resterà ospite nella residenza estiva dei Papi fin quando non sarà pronto il suo alloggio nel convento all’interno del vaticano.

++ PAPA: LASCIA VATICANO, PARTITO PER CASTELGANDOLFO ++

Benedetto XVI in elicottero da Roma a Castel Gandolfo

Con tre rintocchi della Patarina, la storica campana del campanile di Palazzo Senatorio, Roma Capitale ha salutato Benedetto XVI. Quando l’elicottero con il Pontefice Emerito ha sorvolato piazza del Campidoglio i presenti hanno applaudito e poi sventolato in alto i volantini che raffigurano i manifesti realizzati per il Pontefice, con su scritto «Rimarrai sempre con noi. Grazie». In piazza c’erano, oltre al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, i rappresentanti di Giunta e Assemblea capitolina, lo staff dell’amministrazione, alcuni dirigenti, turisti e cittadini ai quali è stato regalato il volantino con l’immagine di Papa Ratzinger.

L’arrivo nella residenza estiva. Dopo aver sorvolato la Capitale Benedetto XVI è arrivato a Castel Gandolfo. L’elicottero con a bordo il Pontefice è atterrato nell’eliporto della cittadina sui Colli Albani, a poca distanza dal Palazzo pontificio dove il Papa uscente risiederà nei prossimi due mesi. «Le campane della Cattedrale di Albano hanno cominciato a suonare come segno di un grande abbraccio a Benedetto XVI da parte della Diocesi di Albano. È questo l’annuncio fatto dagli altoparlanti in piazza della Liberta a Castel Gandolfo. Anche le campane di Castel Gandolfo hanno cominciato a suonare a festa durante l’atterraggio dell’elicottero papale nell’eliporto del piccolo comune alle porte di Roma.

Il saluto del Papa a Castel Gandolfo. L’entusiasmo della folla che popola piazza della Libertà a Castel Gandolfo è esplosa quando Benedetto XVI è apparso dal balcone che affaccia sulla piazza. «Grazie per la vostra amicizia – ha detto il Papa dalla finestra della residenza estiva pontificia – Dalle 20 di questa sera non sarò più Pontefice, ma sarò un pellegrino. Ma voglio ancora lavorare per il bene della chiesa. Grazie di cuore, cari amici sono felice di essere con voi, circondato dalla bellezza del creato», ha aggiunto.

Cittadinanza onoraria. «Ero molto emozionata, l’ho ringraziato, gli ho dato l’abbraccio di tutta la nostra comunità e soprattutto l’ho invitato in piazza per conferirgli la cittadinanza onoraria. Benedetto XVI gli ha sorriso e ha detto solo «grazie, grazie». A raccontarlo è il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi che ha accolto Benedetto XVI quando è sceso dall’elicottero a Castel Gandolfo. «L’ho trovato molto, molto provato – aggiunge – molto, molto stanco». «Sarebbe il primo pontefice – spiega il sindaco di Castel Gandolfo – a ricevere la cittadinanza onoraria del nostro comune. Quattro anni fa l’abbiamo conferita al fratello George Ratzinger. Non era la prima volta che lo incontravo, ci siamo visti almeno 4-5 volte, ma in circostanze completamente diverse a quelle di oggi». Monachesi ricorda in particolare quando la scorsa estate partecipò ad un concerto organizzato dal Vaticano a Castel Gandolfo. «C’era anche Napolitano – rammenta – tutti e due, anche se camminavano affaticati ed erano con i capelli imbiancati, emanavano una forza davvero incredibile. L’ultima volta che ho incontrato Benedetto XVI è stato a Ferragosto alla Sagra della pesca, ma stavolta l’ho trovato davvero molto, molto stanco. Secondo il sindaco di Castel Gandolfo Benedetto XVI «rimarrà qui da noi tre mesi e vogliamo credere che sia davvero possibile conferirgli la cittadinanza onoraria con la sua presenza in piazza».

«Tra di voi c’è anche il futuro Papa a cui prometto la mia incondizionata riverenza e obbedienza», aveva affermato oggi Benedetto XVI nel suo discorso di saluto ai cardinali. Il Papa era arrivato nella Sala Clementina alle 11. Prima del suo arrivo già tutti i cardinali lo attendevano. Il cardinale decano, Angelo Sodano, prima dell’arrivo del pontefice ha rivolto un breve saluto ai cardinali.

Il Papa, nel suo discorso di congedo dal collegio cardinalizio, ha voluto riproporre «un pensiero semplice che – ha detto – mi sta molto a cuore, un pensiero sulla chiesa e sul suo mistero». Un pensiero che, ha ricordato, è stato formulato da Romano Guardini «nell’anno in cui i padri durante il Vaticano II approvavano la Lumen Gentium». «Parole – ha aggiunto – che mi sono particolarmente care» e conservo il libro con la «dedica personale di Guardini»: «la chiesa – ecco il pensiero – non è una istituzione escogitata» da qualcuno o «costruita a tavolino, ma è una realtà vivente» che vive, anche «trasformandosi, eppure nella sua natura rimane sempre la stessa e la sua natura è Cristo». Questa, ha affermato, è stata anche la nostra esperienza di ieri in piazza, «vedere che che la chiesa è un corpo vivo», «è nel mondo ma non è del mondo».

Ancora pensando a Guardini, ha aggiunto Benedetto XVI, ricordiamo che «la chiesa si risveglia nelle anime, la chiesa vive, cresce» ed è «opera dello Spirito santo».

Un momento particolarmente cordiale e sorridente, durante il saluto ai cardinali nella Sala Clementina, è stata la stretta di mano di benedetto XVI con il porporato filippino Luis Antonio Tagle, giovane arcivescovo di Manila (55 anni), accreditato tra i «papabili». Tagle si è infatti avvicinato al Papa per dirgli una cosa sottovoce all’orecchio, dopo di che sia il cardinale che il Pontefice sono scoppiati in una risata.

Il cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, sul tema della nazionalità del prossimo papa dice: «A mio parere è giunto il momento di guardare anche fuori dall’Italia e dall’Europa e in particolare di considerare l’America Latina».

 

Fonte: da  il Messaggero.it  del  28 febbraio 2012

Link: http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_cardinali_tagle_cardinali/notizie/254953.shtml

 

L’ultimo tweet di Benedetto XVI:

“Grazie per il vostro amore, possiate sperimentare la gioia di mettere Cristo al centro della vita”

 

Castel Gandolfo

BUONA NOTTE, E GRAZIE, QUESTO PER ME E’ UN GIORNO DIVERSO

Benedetto XVI


Feb 28 2013

INGROIA IL PARTIGIANO

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 20:10

ingroia il partigiano

E PENSARE CHE GLI UNICI PARTIGIANI IN SICILIA FURONO I MAFIOSI…

… e si,  gli americani  sbarcarono in Sicilia  con l’aiuto   dei mafiosi,  pardon,  dei partigiani.


Feb 28 2013

CARO ELETTORE DEL PD

Category: Monade satira e rattatuje,Società e politicagiorgio @ 17:59

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Mi sa che t’hanno fottuto un’altra volta. Lo so, sei un moderato…credi a tutto…all’Europa che ci punisce perché siamo delle cicale, ai indispensabili sacrifici per riequilibrare il debito pubblico, alla necessità di lavorare fino a settant’anni per fare “cassa” così, i giovani, saranno precari “solo” fino a 50 anni. Vieni poi colto dal sacro timor panico quando, in Tv, aprono la pagina economica con lo spread: ti senti giudicato in prima persona. Sarà mica perché ieri ho pagato tre caffè al bar?

Monti è un po’ arcigno – con quella bocca da Bancomat – ma è quel che ci vuole per mettere in riga i parlamentari famelici di tangenti, la Fornero è stata un po’ dura – lo ammetti anche tu – ma ci voleva per farla finita con le pensioni a 57 anni. Così t’hanno raccontato e tu ci hai creduto, perché quello che dice il Partito è come l’acqua santa per il cristiano: basta che ti tocchi e sei salvo.

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Feb 28 2013

PROVO A DIRE DUE COSE E SPIEGARE PERCHÈ SONO OTTIMISTA.

Category: Società e politicagiorgio @ 16:49

toni-capuozzo

 

1) Il record di astensionismo e lo schiaffo 5 stelle sono l’epitaffio della seconda repubblica;

2) Si può ripartire da questo e le proposte di Grillo su

– legge anticorruzione

– nuova legge elettorale

– taglio dei costi della politica e del numero parlamentari

– legge sul conflitto d’interessi

sono una buona base per intese larghe. Così come per il Quirinale cadono candidature di appartenenza (Prodi) e si può puntare a una personalità terza, per la prima volta;

3) Si apre una crisi positiva nel PD: Bersani ha perso persino a Bettola e già si leva il rimpianto su Renzi. Dovranno rifondarsi;

4) Si apre una crisi positiva nel PdL: ha confermato che esiste un blocco sociale non smacchiabile, ma dovrà uscire da una trincea onorevole e rifondarsi;

5) Si apre una crisi di crescita dei 5 stelle: dovranno confrontarsi con scelte e voti, che sono cosa diversa dalle piazze e dalle urne. Dovranno fondarsi.

6) Sparisce il centro, e dovranno congedarsi;

7) Diventa una stampella inutile Monti, e l’austerità impari (paga solo il paese reale, mai la politica, le banche, la finanza) va in soffitta;

8) L’Europa dovrà farsene una ragione e capire che è stato un voto contro un’Europa costruita dall’alto ed a tutela di interessi forti;

9) Se gli italiani sapranno uscire dall’arroganza (chi vota l’altro è sempre coglione o vittima di impostori) e le forze politiche sopravvissute non penseranno solo al prossimo voto ma impareranno qualcosa dalla lezione di ieri, possiamo farcela;

10) La vittoria ha sempre molti padri, la sconfitta è orfana. Troppo facile fare l’elenco degli sconfitti. Meglio concludere che siamo tutti figli di questo Paese fragile e incerto, stanco e vecchio e però caparbio. E che ognuno si chieda che cosa può fare per questo suo Paese, senza delusioni e senza illusioni.

Ma forse mi sbaglio, e sono più abituato a raccontare le guerre lontane. Ciao a tutti.

Firmato: Toni Capuozzo

 


Feb 28 2013

LA C****A ADDOLORATA

Category: Monade satira e rattatuje,Società e politicagiorgio @ 16:28

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Madonna  Merkel

Quando lo calarono dall’alto dicevano che era sostenuto da oltre l’80% degli italiani; Per arrivare al 10% ha avuto bisogno dell’aiuto di Casini, Fini e Mr. Fiat Montezemolo, ai quali l’appoggio alla mattanza sociale del prof. è costato CARISSIMO…

Durante la campagna elettorale, per spingere l’opinione pubblica, qualche sondaggista gli attribuiva oltre il 20-25% (mentre a Grillo veniva attribuito un 13-15%) ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DI QUANTO SONO FALSI, BUGIARDI E MANIPOLATORI I MASS MEDIA…

Ovviamente anche quando dicevano che era sostenuto dall’80% degli italiani sparavano PUTTANATE … sicuramente all’inizio qualcuno si era fatto illudere dai suoi bei discorsi, ma da li a “8 italiani su 10” ce ne corre…

NELLA DISFATTA DELL’UOMO BILDERBERG UN RUOLO FONDAMENTALE LO HANNO AVUTO I BLOG LIBERI… ma saremmo illusi se pensassimo che Monti è un capitolo chiuso: le diverse “rinascite” di Berlusconi, dato per spacciato più volte, dimostrano che la gente dimentica presto e che con la giusta campagna mediatica possono convincerci di tutto… il Monti bis non è scongiurato, così come dopo la disfatta elettorale potrebbe tornare in auge l’idea di nominarlo Presidente della Repubblica; ruolo per il quale lo stesso Monti ha recentemente proposto la sua amica bilderberghina Emma Bonino

 

Fonte: da Staff Nocensura.com:

Link: http://www.nocensura.com/2013/02/la-disfatta-di-mario-monti-ma-teniamo.html


Feb 28 2013

POLITICO ITALIANO CONTRO CITTADINO ITALIANO

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 13:32

politico italiano-cittadino italiano


Feb 28 2013

CARI VENETI, DOMANI È TEMPO DI FESTEGGIARE IL CAPODANNO

capodanoveneto 1 marzo

 

Il primo marzo è sempre stato considerato nella storia della Repubblica Veneta il capodanno veneto;  nei documenti e nei libri di storia si trovano le date relative ai mesi di gennaio e febbraio seguite da “more veneto” per sottolineare questa peculiarità veneta: incominciando l’anno veneto il primo di marzo, gennaio e febbraio erano gli ultimi mesi dell’anno passato (si veda, come esempio, la data del comunicato).

Il capodanno veneto originariamente era stato fissato al 25 marzo, giorno della fondazione di Venezia (421),  per i credenti giorno dell’annunciazione del Signore,  e, secondo una leggenda greca, giorno della creazione del mondo; in un secondo tempo fu anticipato al primo marzo per comodità di calcolo. Emblematico quanto successe il 9 marzo 1510 nel luogo ove adesso sorge il Santuario della Madonna dei Miracoli a Motta di Livenza (Tv), la Madonna apparve a un contadino del posto e gli disse “Bon dì e bon ano!”

Un altro tassello della nostra storia e della nostra identità che è andato perso e del quale dobbiamo riappropriarci, anche per onorare il Serenissimo Bepin Segato che più di ogni altro si era impegnato per riproporre questa festa.

Recentemente  è stato festeggiato in diverse città venete  il capodanno cinese (è l’anno del serpente); l’ 11 febbraio gli amici tibetani hanno festeggiato il loro capodanno (Losar) e per tutti noi è stato un momento per ribadire la nostra solidarietà alla  nazione del Tibet  vergognosamente calpestata dalla Cina;  non parliamo poi delle ricorrenze e delle celebrazioni  di altri popoli, di altre religioni  (si pensi solo al Ramadan).

E allora un bel “Viva San Marco”  per festeggiare l’arrivo del nuovo anno veneto.

 

 

Fonte: srs di di ETTORE BEGGIATO, da L’indipendenza del 28 febbraio 2013

Link: http://www.lindipendenza.com/cari-veneti-domani-e-tempo-di-festeggiare-il-capodanno/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cari-veneti-domani-e-tempo-di-festeggiare-il-capodanno

 


Feb 28 2013

I CULTI MISTERICI LEGATI AI SANTUARI GRECI

lastra  dedica Publio Licinio Prisco Iuvenziano

Lastra con dedica a Publio Licinio Prisco Iuvenziano, sacerdote del culto imperiale, che si impegnò nella costruzione e nel restauro di edifici sacri e di uso atletico: Da Isthmia di Corinto, II secolo d.C. (Verona Museo Lapidario Maffeiano)

 

“Io arrivai ai confini della morte, posai il piede sulla soglia di Proserpina, e poi tornai indietro passando attraverso tutti gli elementi: nella notte vidi risplendere il chiaro fulgore del sole; mi avvicinai agli dèi inferi e a quelli del cielo, e li adorai da vicino.” (Apuleio, Metamorfosi, XI, 23)

La sacralità nonché tutta la religiosità dell’Occidente nasce dal pensiero Greco, nulla di nuovo sotto il sole ( sembra un paradosso, ma la scienza nasce in parallelo con il sacro, l’aspetto mistico e sciamanico è la Via della conoscenza da cui scaturirò la tecnica)

I Misteri dell’antichità classica erano culti iniziatici che miravano ad assicurare agli adepti un più diretto contatto col divino attraverso un’esperienza mistica indimenticabile, capace di trasfigurare la loro esistenza. L’ iniziazione ai Misteri era una pratica segreta parallela ai culti ufficiali che offriva, prima di Cristo, consolanti prospettive di salvezza e rinascita. Questi riti entrarono nella storia dell’uomo a partire dal VII secolo a.C. e, con l’eccezione dei culti mitraici, erano aperti anche alle donne, che nella comunanza misterica trovavano uno specifico e rispettato ruolo.

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