Mar 31 2013

BUONA PASQUA 2013

Category: Chiesa Cattolica,Veja migiorgio @ 01:12

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Cristo risorto;  Chiesa di Santo Stefano, Verona


Mar 30 2013

10 ANNI DOPO L’INVASIONE, GLI USA HANNO DISTRUTTO L’IRAQ MA I NOSTRI CRIMINI DI GUERRA RESTANO IMPUNITI

Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 14:47

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Rumsfeld  Bush  e Cheney 

– di Nicolas J.S. Davies –

 

Il male scatenato sul popolo iracheno è stato accuratamente nascosto dietro un paravento di menzogne. Dalla fine della seconda guerra mondiale, i leader politici americani e gli opinion maker hanno indotto il pubblico a ritenere che l’uso aggressivo, palese e occulto, della forza militare siano strumenti essenziali della politica estera degli Stati Uniti. Da un disastro militare all’altro, inviando i nostri cari in guerra, uccidendo milioni di persone  innocenti e destabilizzando una regione dopo l’altra, ogni nuova amministrazione ci assicura di aver imparato la lezione del passato e che merita il nostro sostegno e sacrificio per la sua ultima strategia militare.

Ma la rete dei miti, degli eufemismi e la cortina crescente dietro la quale i nostri leader si sentono costretti a nascondere le politiche di guerra smentiscono l’apprendimento della lezione del Vietnam, dell’Iraq, dell’Afghanistan e degli altri scenari di guerra. Gli sforzi coraggiosi di Julian Assange, Wikileaks e Bradley Manning per farci onestamente esaminare i record in modo autonomo e trarne le nostre conclusioni incontrano il terrore vendicativo delle sale del potere.

Quarant’anni dopo il rientro delle ultime truppe statunitensi dalla sconfitta del Vietnam, il libro di Nick Turse, Kill Anything That Moves, ha documentato il massacro sistematico a cui migliaia di soldati americani hanno preso parte e che milioni di vietnamiti hanno subito. Turse ha reintegrato la realtà vissuta da milioni di persone al suo giusto posto nella storia americana, da cui era stata semplicemente cancellata e soppressa.

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Mar 30 2013

E’ MORTO ENZO JANNACCI, GENIO DELLA CANZONE. “BUON VIAGGIO POETA”

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Enzo Jannacci

 

Cantautore e cabarettista, protagonista della musica italiana, si è spento a Milano a 78 anni

Il mondo della musica piange uno dei suoi più grandi protagonisti, Enzo Jannacci. Cantautore, cabarettista, tra i protagonisti della scena italiana, si è spento a Milano all’età di 78 anni. Autore di canzoni entrate nella cultura popolare come “Vengo anch’io, no tu no” e “Quelli che”, è stato anche medico cardiologo, attività che non ha mai voluto lasciare anche dopo il successo discografico.

Malato da tempo di cancro, negli ultimi giorni era stato ricoverato in ospedale dopo un repentino peggioramento delle sue condizioni. Con lui, al momento della scomparsa nella clinica Columbus, c’era tutta la famiglia.

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Mar 30 2013

CASALEGGIO E IL PENSIERO MASSONICO

 

GRILLO SUPERSTAR, AL PROSSIMO VOTO MAGGIORANZA ASSOLUTA/SPECIALE

di Roberto Dal Bosco

 

Chi è Casaleggio? In cosa crede? A cosa si ispirano le sue complicate teorie? Esistono dei legami con la massoneria? Nel giorno in cui Panorama lancia la sua inchiesta sul guru di M5S La Nuova Bussola dà la sua interpretazione.

 

Chi è davvero Gianroberto Casaleggio? Quali segreti nasconde nella sua vita trascorsa il «guru» informatico di Beppe Grillo? In che cosa crede? Un’approfondita inchiesta, cui il settimanale Panorama dedica la copertina del numero in edicola da domani, giovedì 28 marzo, rivela nei dettagli un Casaleggio del tutto inedito: le due mogli, i due figli, le case, l’auto… Particolarmente interessanti sono i rapporti di Casaleggio con Giuliano Di Bernardo, già gran maestro del Grande oriente d’Italia e fondatore della Gran loggia regolare, massima autorità sulla e nella massoneria italiana. Con Panorama Di Bernardo sottolinea il comune sentire che lo lega a Casaleggio: «La sua visione e la mia sono molto simili» dice Di Bernardo.

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Mar 30 2013

MARRA: POLITICI O GIORNALISTI DI ‘SUCCESSO’ SOLO SE MASSONI O BILDERBERGHINI O PRO-ILLICEITÀ BANCARIA…

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:01

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Pannella si è praticamente vantato di essere massone pochi giorni fa da Radio Radicale, raccontando, tra l’altro, di quando, già qualche decennio fa, incontrò Pietro Grasso che si recava a una riunione massonica.  Del resto quello svergognato di Pannella è vicino a quella gentildonna di campagna di Bonino che, di nuovo incredibilmente, fu eletta all’epoca Commissario Europeo dal Bilderberg perché ne è membro; tant’è che nessuno ha mai sentito dire né all’uno né all’altra una parola in tema di banche, e meno che mai contro le banche.

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Mar 29 2013

LA GUERRA SPORCA IN SIRIA ED IL PIANO DEGLI USA IN MEDIO ORIENTE

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 20:51

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di Luciano Lago

La cronaca di questi giorni fa registrare un nuovo attacco terroristico realizzato all’università di  Damasco, con relativo massacro di alcuni  studenti inermi che si trovavano nella facoltà di Agraria.  Questo è soltanto l’ultimo dei tanti attacchi terroristici che si stanno verificando nel paese, quello precedente era stato fatto mediante razzi e colpi di mortaio fatti esplodere nel centro di Damasco mietendo parecchie vittime civili.

Il fronte dei ribelli siriani la “coalizione nazionale siriana “ sta intensificando gli attacchi contro il regime di Al Assad  senza alcuna remora di colpire obiettivi civili  ma anzi con la precisa strategia di seminare il panico e la sfiducia tra la popolazione ed incrinare la resistenza e la compattezza dei questa a favore del governo legittimo.

Bisogna capire che quello che avviene attualmente in Siria è occultato da un’ opera di massiccia disinformazione e di manipolazione mediatica che non ha paragoni con altre situazioni recenti se non con la guerra in Irak e con l’operazione fatta a suo tempo in Libia.

Nonostante questa intensa campagna di propaganda svolta da giornali e TV in Occidente  (anche con l’apporto di televisioni come di Al Jatzera e Al Arabiya finanziate dagli emiri del Golfo),  quella che  in un primo tempo si è cercato di far apparire  come una “rivolta popolare” contro il regime di Assad, risultata ormai evidente che trattasi di una macchinazione delle grandi potenze USA, GB, Francia ed Israele, per destabilizzare la Siria e favorire gli interessi geo strategici ed energetici delle potenze occidentali.

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Mar 29 2013

QUAL È L’EQUAZIONE DELLA SIRIA, ORA CHE I SUOI NEMICI HANNO USATO ARMI CHIMICHE?

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 12:03

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di Amin Hoteit – 27/03/2013

Fonte: aurorasito

 

Nella sua ultima intervista al Sunday Times[1], pubblicata il 3 marzo 2013, il presidente siriano Bashar al-Assad ha detto: “Tutto ciò che è stato menzionato dai media e dalle retoriche dichiarazioni dei politici sulla questione delle armi chimiche siriane, è speculazione. Non abbiamo mai parlato, e non abbiamo mai discusso, con nessuno delle nostre armi. Ciò di cui il mondo deve preoccuparsi, sono le sostanze chimiche finite nelle mani dei terroristi. Le sequenze video già diffuse mostrano che attualmente testano tali sostanze tossiche sugli animali, e anche che oggi  minacciano il popolo siriano di farlo morire in questo modo! Abbiamo diffuso questo video in altri Paesi. Ecco dove il mondo dovrebbe concentrarsi invece di sprecare sforzi inventandosi titoli elusivi sulle armi chimiche siriane per giustificare un intervento in Siria.”

Non c’è dubbio che i video in questione sono stati visti e la loro autenticità verificata dai servizi competenti di Francia, Spagna e altrove [2]. Vi è il dubbio che la minaccia contro il popolo siriano sia stata spietatamente applicata il 19 marzo [3], a Khan al-Assal nella regione di Aleppo, dove il presidente francese vuole integrare le sue pretese agognate “zone liberate” degli “ammirevoli rivoluzionari“, che fanno il lavoro sporco che invoca e che “normalmente” ignora bellamente. Nessuno dubita delle ragioni per cui il ministro degli Esteri francese vuole “rapidamente armare” la cosiddetta opposizione siriana [4], ovvero che a suo parere non solo “Assad non merita di restare sulla terra” [5], ma neanche i recalcitranti cittadini siriani, civili e fedeli alla loro patria. Nessuno dubita che il Presidente siriano, le autorità siriane, non si siano mai nascoste “rifiutando la realtà” orribile e terrificante dei cittadini siriani, e infamante e nauseante per i cittadini occidentali ingannati dai loro leader bugiardi, rapaci e sciacalli. Senza dubbio perché è oramai chiaro, anche ad alcuni media da tempo disonesti[6], che lo Stato e il popolo siriani devono essere sacrificati sull’altare delle ambizioni egemoniche di certe “grandi” potenze e dei loro mediocri alleati. Ma ora l’uso criminale di armi chimiche, dopo tanti crimini non meno barbari, cambia l’equazione per il popolo e lo Stato siriani? Il Generale Hoteit risponde alla domanda.

[Nota di Mouna Alno-Nakhal].

Alcuni sono stati sorpresi dall’uso di armi chimiche da parte delle bande terroristiche che imperversano in Siria, suscitando addirittura la reazione di disapprovazione dei governi occidentali, che non si accontentano più di falsare i fatti prima di usarli per propagare ulteriormente la loro aggressività, ma si arrogano il diritto di nominare uno statunitense di origine siriana [un tale Ghassan Hitto, ignoto ai siriani [7] NdT] a capo di un governo dell’opposizione siriana, chiamato “governo ad interim”! Siamo quindi di fronte ad una “escalation pianificata dell’aggressione anti-siriana” e per individuare il livello effettivo di questi eventi, dobbiamo tornare ai fondamenti della questione. Uno di questi aspetti riguarda naturalmente l’identità di coloro che hanno utilizzato le armi chimiche; identità evidente a qualsiasi osservatore disposto a vedere l’ovvio. Il primo è dato dal fatto che il missile a testata chimica, lanciato sul Khan al-Assal nei pressi di Aleppo, ha preso di mira una zona interamente controllata dall’Esercito nazionale siriano, la cui popolazione ha respinto all’unanimità i presunti ribelli armati sia siriani che stranieri, e ha dimostrato il suo supporto costante allo Stato e al suo governo siriano legittimamente eletto. Il secondo è legato al “timing” dell’attacco, avvenuto in un momento critico che svela l’incapacità delle bande di cambiare i rapporti di forza a loro favore, tanto che non possono effettivamente riuscire a controllare nemmeno una parte del Paese, negandone l’accesso alle forze governative, non avendo così alcuna legittimità nonostante tutte le loro armi e la logistica a loro disposizione! Senza dimenticare un ovvio terzo aspetto: che la crisi vissuta dalla famigerata cosiddetta opposizione siriana, divisa dentro e fuori,  uniti solo nella sua “ostilità nei confronti del regime”, per disperdersi immediatamente davanti alla “sete di potere”.

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Mar 29 2013

LA ROTTAMAZIONE DELL’EUROPA

Dopo L’Occidente

di Ida Magli

(Tratto dal libro “Dopo l’Occidente”,  Ed. BUR. Maggio 2012)

 

….Quali caratteristiche presenterà quella parte geografica del mondo che corrisponde all’Europa, in particolare all’Europa d’Occidente , verso la metà del 2.000? SI può affermare con quasi assoluta certezza che la cultura che oggi siamo soliti indicare con il nome di “occidentale” e che la caratterizza, sarà quasi del tutto scomparsa.

Si può anche presumere che il processo di estinzione avverrà molto rapidamente. Il motivo è evidente: le culture vivono attraverso gli uomini che ne sono portatori.

Verso il 2050 l’Europa sarà abitata da un gran numero di Africani insieme a gruppi di media consistenza di Cinesi e di Mediorientali a causa della continua e massiccia immigrazione dall’africa e dall’Oriente e dall’altissima prolificità di queste popolazioni, superiore in genere di almeno 5 volte a quella degli Europei.

Il 1° Gennaio del 2012 tutti i giornalisti hanno gridato di esultanza perché i primi nati in Italia durante la notte di Capodanno erano stranieri: un dato di fatto sufficiente a far capire quale sia il destino dell’Italia e dell’Europa: la scomparsa dell’italianità e la fine degli Europei è già in atto.  Tanto più poi la fine è assicurata perché i governanti ed i loro sacerdoti -giornalisti ne godono. Come ho già rilevato più volte, è questo il segno più sicuro. Ci troviamo nella paradossale situazione in cui il medico è felice che i suoi pazienti muoiano e vi contribuisce attivamente esortandoli a fare presto.

La morte dell’Italia è già in atto soprattutto per questo: perché nessuno combatte per farla vivere; persino perché nessuno la piange. E’ contro natura, contro la realtà dei sentimenti umani, ma è così: stiamo morendo nel tripudio generale, con una specie di suicidio “felicemente assistito” dai nostri stessi leader, governanti e giornalisti.  Non per nulla l’idea del suicidio assistito è nata in Occidente.

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Mar 28 2013

GLI INCAPACI AL GOVERNO CHE STANNO UCCIDENDO LA NAZIONE

Category: Monolandia,Roba da Italia,Società e politicagiorgio @ 21:22

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Giuliano Amato

 

di MARCO CHIERICI

 

Gli italiani si sono recati al voto oltre un mese fa, dopo oltre un anno di lacrime e sangue ad opera di un governo che ha dimostrato solo la banale capacità irritante di aumentare tutte le tasse possibili. E siamo ancora qui ad aspettare una soluzione che non arriva.

Fra tre mesi un altro aumento dell’IVA si mostrerà un ennesimo boomerang per le stupide e mal gestite casse del fisco. Sarà un boomerang molto simile all’applicazione del superbollo auto. Per questo dispettoso balzello, il mercato, con il suo enorme indotto che esisteva attorno alle auto di una certa cilindrata, considerata da ricchi, è crollato, causando un grave danno allo stesso Stato che decise di punire i proprietari di vetture di classe alta.  Hanno così subito una frenata tragica i passaggi di proprietà, gli acquisti di autovetture, i fatturati delle case automobilistiche, il commercio di pneumatici, i volumi d’affari di officine specializzate, di compagnie assicurative, ecc.

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Mar 28 2013

PERCHÉ L’EUROPA È DESTINATA A NON SOPRAVVIVERE ALLE TENTAZIONI STATALISTE DEI SUOI TECNOCRATI

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Crescita. Questa è la parola d’ordine che campeggia da anni nel dibattito pubblico. Eppure, più se ne parla e meno si propongono soluzioni coerenti a riguardo.

Da destra a sinistra si tuona contro l’austerity, ma solo per poter scialacquare quel po’ di denaro che lo stato italiano riesce a estorcere ai propri cittadini e indebitare ancor più Stato, famiglie e imprese. E chi predica il rigore (Monti), predica bene e razzola malissimo, perché si guarda bene dall’applicarlo al settore pubblico, salvo massacrare di tasse il privato. E per un paese che ha il suo maggior problema nell’eccesso di presenza pubblica nell’economia, non mi sembra la soluzione migliore per far ripartire le cose. Insomma, sia gli spendaccioni, sia i tecnocrati pro-austerity sono accomunati da un unico proposito: non diminuire il perimetro d’azione dello Stato e degli enti pubblici.

Come mai? Certo, per un politico è sempre più vantaggioso spendere a favore alcuni, piuttosto che diminuire le imposte per tutti, perché a lui interessa il voto del 50% più 1 degli elettori per vincere le elezioni. Infatti, lo strumento della spesa pubblica consente di spendere a favore di alcuni i denari di tutti, che sono tanti in assoluto e ancor di più se ripartiti tra pochi (il 50% più 1), che ne traggono perciò un vantaggio sufficientemente grande da spingerli a essere riconoscenti al momento del voto.

Ma a preservare lo Stato così com’è, oltre a queste motivazioni già da tempo note alla scienza politica, ce ne è un’altra legata al Trattato di Maastricht e ai famosi parametri basati sui rapporti deficit/pil e debito/pil.  Parametri che hanno il difetto di alterarsi fortemente non appena il Pil, posto al denominatore del rapporto, non cresce o diminuisce. Infatti, se il Pil cala, i rapporti deficit/pil e debito/Pil tendono ad aumentare, a meno che le voci presenti al numeratore non arrivino a zero, cosa possibile (e auspicabile), almeno in linea teorica, solo nel rapporto deficit/Pil.

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Mar 28 2013

IL MINISTERO DEL SOTTOSVILUPPO. MENO AEROPORTI, MENO TASSE PER CHI VIAGGIA. UNA STRATEGIA DI RARA, ANZI DI NULLA INTELLIGENZA.

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 18:51

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Il quotidiano “Le Monde” recita il de profundis per il Prof.: “Monti per l’Europa è politicamente morto”.  Anche se ancora una volta si è  dovuto attendere il giudizio dall’estero per prendere atto di una  realtà che solo le ideologie e le caponaggini italiche riuscivano ad oscurare, ma il risultato finale è sotto gli occhi di tutti: un fallimento senza se e senza su tutti i parametri economici.

Andiamo  a caso, ho acquistato il mensile Volare, editoriale di apertura:

 

IL MINISTERO  DEL SOTTOSVILUPPO. MENO AEROPORTI, MENO TASSE PER CHI VIAGGIA.  UNA STRATEGIA DI RARA,   ANZI DI NULLA INTELLIGENZA.

Ho qui davanti a me il “Piano Nazionale per lo Sviluppo Aeroportuale” in Italia. Il Piano è stato presentato e sostenuto dal ministro dello Sviluppo dell’ ex Governo Monti.

Il ministro (ex) dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha annunciato per lo “Sviluppo” e per la soluzione dei gravi problemi dell’aviazione civile la chiusura di cinquanta dei centotre aeroporti italiani. Il ministro (ex) dello Sviluppo economico ha dichiarato che la chiusura è necessaria perché la gestione di queste “infrastrutture” è in passivo.

Non ci dice le ragioni di questi passivi e non ci dice se, nella sua veste di ministro, ha mai pensato o fatto qualcosa per “lo sviluppo” di queste infrastrutture. Del resto, in Italia è in passivo tutto il settore aeronautico, a cominciare da Alitalia, voluta e finanziata proprio dall’ ex ministro.

Il Presidente di Enac si è subito dichiarato pubblicamente contento della decisione del Governo perché, con la chiusura di questi cinquanta aeroporti, “si risparmieranno soldi che potranno consentire una riduzione delle tasse di atterraggio a beneficio dei cittadini viaggiatori”.

Come ognuno di noi legge sui giornali o sente e vede in televisione, per favorire “lo Sviluppo” del nostro Paese, chiudono per  fallimento più di mille (l.000) aziende al giorno. Immagino che  questi fallimenti rendano felici sia il ministro per lo Sviluppo sia  i dirigenti degli Enti statali che gestiscono amminìstrativamente i vari settori; più fallimenti, meno spese per lo Stato. Queste mille aziende che chiudono ogni giorno fanno risparmiare un sacco  di soldi di energia, di trasporto merci e di consumi vari, al nostro sistema produttivo e tengono a casa migliaia (milioni) di disoccupati … che stando fermi consumano poco, si riposano, respirano meno e hanno bisogno di cibo meno calorico.

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Mar 28 2013

LA PICCOLA STORIA DI GIANNA, MICHELE E, PURTROPPO, ANCHE DEGLI ALTRI

Category: Monade satira e rattatuje,Mondo animalegiorgio @ 13:37
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(di Alessandra di Galbiati)

Avevo scritto questa storia per me, per ricordare nel tempo l’emozione che ho provato oggi, per essere sicura che il tempo non diluisse e scolorisse il mio ricordo. Poi ho pensato che questa storia poteva essere raccontata anche ad altri, che le nostre parole possono essere un veicolo di trasporto di esperienze. Anche nel caso, come questo, in cui si sa che il tentativo di comunicare veramente, di entrare in contatto con le coscienze degli altri è già fallito in partenza, che non c’è modo sicuro di squarciare quel velo che copre gli occhi dell’abitante umano medio di questo squallido pianeta. Raccontare diventa un modo per non sentirsi troppo soli, per cementare la propria convinzione, per continuare a ribadire a se stessi che non si può far altro che continuare così, indipendentemente dal fatto che la lotta per la libertà degli animali avrà successo o avrà fine solo con la fine definitiva (e per fortuna certa) della specie umana.Gianna aveva 14 mesi quando l’ho conosciuta. Era una scrofa di un piccolo allevamento, di quelli che si trovano in campagna un po’ dappertutto, dove la gente di città va a comperare i salumi perchè sono ancora caserecci, saporiti, fatti artigianalmente. Gianna era stata coperta dal gigantesco verro in un momento sbagliato, non programmato e aveva partorito 11 maialini.Dal parto e per due terribili, lunghissimi mesi, era stata segregata in uno stanzino buio e puzzolente, in una di quelle gabbie che immobilizzano le scrofe per tutto il periodo dell’allattamento (e che la gente non vuole credere che esistano) e aveva uno sguardo terribile, tristissimo, uno sguardo che era di nostalgia e di distanza astrale rispetto a questo mondo. Non che la vita prima fosse stata particolarmente bella per lei ma almeno viveva con altri maiali e poteva fare qualche passo, anche se merdoso, in un locale (anche se di merdoso cemento e sempre semibuio). Continua a leggere”LA PICCOLA STORIA DI GIANNA, MICHELE E, PURTROPPO, ANCHE DEGLI ALTRI”


Mar 28 2013

DIETRO A CIPRO, LA GUERRA: MA PUTIN SVENTA IL COMPLOTTO

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 00:14

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In apparenza la posta in gioco è quella dei miliardi degli “oligarchi”, ma il vero obiettivo di Putin – nei panni di “salvatore” di Cipro – sarebbe ben più serio: salvare la pace nel Mediterraneo e allontanare la guerra che, attraverso la Siria, l’Occidente sta armando contro l’Iran.

Lo sostiene un attento osservatore della politica russa, John Helmer:

«Usa, Germania, Turchia e Nato pensano di avere quasi tutte le munizioni che servono per rovesciare il regime in Siria, come avevano già fatto in Libia, ma sembra che non trovino i 5 miliardi di euro necessari». Soldi indispensabili per «ripetere il trucco» finanziando la guerra coi depositi russi confiscati a Cipro. In attesa contromossa di Putin: rifinanziare interamente le banche cipriote, emarginando l’Unione Europea e piazzando la Russia al centro del Mediterraneo. Con buona pace di Londra, che ha anch’essa manovrato per provocare il collasso di Cipro, cioè del maggior concorrente europeo dei paradisi fiscali britannici.

Con un’imperizia clamorosa, l’alleanza occidentale ha offerto a Putin «l’opportunità per mettere in atto una strategia di potere nel Mediterraneo  con un costo minimo e con un rischio controllato», sostiene Helmer su “Atimes”: «E’ una lezione obiettiva su quanto possa influire il denaro nella grande strategia degli armamenti».

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Mar 27 2013

EL PAÍS CENSURA ARTICOLO CHE PARAGONA MERKEL A HITLER

MERKEL  HITLER

Il quotidiano spagnolo ha eliminato un editoriale, durissimo contro la gestione della crisi dell’Eurozona da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel, accusata di aver “dichiarato guerra all’Europa al fine di difendere lo spazio vitale economico tedesco”.

ROMA (WSI) – Il quotidiano spagnolo El Pais ha censurato oggi un articolo, durissimo contro la gestione della crisi dell’Eurozona da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel, che era stato pubblicato nella sua edizione regionale andalusa. Secondo molte segnalazioni apparse su Twitter, nell’articolo si paragonava Merkel a Hitler, per aver “dichiarato guerra all’Europa al fine di difendere lo spazio vitale economico tedesco”.

Al posto dell’articolo, nel sito online del Pais si trova ora una spiegazione della censura: “El Pais ha ritirato dal suo sito web l’articolo ‘La Germania contro l’Europa’, firmato da Juan Torres López e pubblicato nella sua edizione andalusa, perché conteneva affermazioni che questo quotidiano considera inappropriate”. La direzione del giornale esprime rammarico per il fatto che “un errore nel dispositivo di supervisione editoriale abbia consentito la pubblicazione del materiale citato”, e sottolinea che “le opinioni espresse da Torres López rappresentano solo l’autore. (TMNews)

 

Fonte: http://www.wallstreetitalia.com/article/1530529/crisi-sistemica/el-pa-s-censura-articolo-che-paragona-merkel-a-hitler.aspx

Fonte: visto su NOCENSUA. com, di domenica 24 marzo 2013-03-24

Link: http://www.nocensura.com/2013/03/el-pais-censura-articolo-che-paragona.html

 

L’ARTICOLO SULLA MERKEL CENSURATO DI ‘EL PAIS’

 

In merito all’articolo El País censura articolo che paragona Merkel a Hitler.

Pubblichiamo da un commento sulla nostra pagina di Gigi Pieri:

Ciao nocensura, non è per spammare, ma non so come comunicare privatamente con voi. Ho tradotto l’articolo censurato da El País perchè spero lo possiate far girare. Grazie!

 

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Mar 27 2013

EUROPA: STA NASCENDO UNA DITTATURA. FUGGITE, SCIOCCHI!

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Soldato greco 

 

L’Europa è una dittatura, bisogna uscirne il prima possibile. Senza chiedersi cosa sarà della bolletta della luce o della rata del mutuo, perché non ci lasceranno né luce né casa. Siamo in mano a dei pazzi furiosi.

L’unica cosa amaramente buona di questa crisi è che ho capito come nascono le dittature, che SI, è proprio vero, più che da una violenza dei padroni derivano dalla tentazione dei servi, dall’ignoranza dalla mediocrità e dall’ignavia della gente (…); e a cosa dovrebbe servire la cultura umanistica: ad insegnarti con chi hai a che fare affinché tu possa fare/ripetere meno errori possibili. Infatti è per questo che l’hanno piano piano distrutta.

Evidentemente stiamo riflettendo un po’ tutti sulla stessa cosa: sta nascendo una dittatura, in Europa? A volte, mentre sento le notizie, ho dei flash di voci future  “Ma noi non sapevamo, ma noi non volevamo!”, chissà se è la sindrome di Cassandra, o soltanto memorie di un passato ancora recente.

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