Mar 06 2013

VENEZUELA, ADDIO PRESIDENTE HUGO CHAVEZ

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L’annuncio della morte dato alla popolazione in diretta tv dal suo vice, Nicolas Maduro

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“Non voglio morire…”: con queste parole, sussurate a mezza voce, il presidente venezuelano, Hugo Chavez, si e’ congedato dal mondo, martedi’ 5 marzo sera, nell’ospedale militare di Caracas.

Il presidente venezuelano Hugo Chavez è morto.

Lo ha reso noto parlando in diretta tv al Paese il vicepresidente e delfino di Chavez, Nicolas Maduro. Lo stesso Maduro, nelle scorse ore, aveva invitato la popolazione a pregare per il leader bolivariano dopo l’aggravarsi delle sue condizioni. Chavez, che aveva 58 anni e nei mesi scorsi era stato operato di cancro, si è spento alle 16.25 ora locale.

“E’ un momento di profondo dolore”, ha detto Maduro parlando alla Nazione visibilmente commosso. “Chi muore per la vita non può essere considerato morto”, ha sottolineato insieme ai membri del suo governo. “Nelle prossime ore – ha aggiunto – renderemo noti tutti i programmi per rendere omaggio al nostro comandante”.

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Mar 06 2013

L’ ITALIA E’ UNO STATO DI NULLAFACENTI E PSEUDOFACENTI

Category: Autonomie Indipendenze,Padania e dintornigiorgio @ 00:10

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di PAOLO BIZZIOCCHI

 

“Quando nel corso degli umani eventi diviene necessario, per un popolo, sciogliere i legami politici che lo hanno connesso con un altro e assumersi, fra i poteri della terra, lo stato di separazione e di uguaglianza che le leggi di Dio e della Natura gli garantiscono, un onesto rispetto delle opinioni dell’umanità, richiede che esso debba dichiarare i motivi che lo spingono alla separazione. Noi Consideriamo queste verità evidenti ad un esame attento: tutti gli uomini non sono creati uguali. Tutti gli uomini hanno diritto alla vita, alla libertà e al conseguimento della felicità ma queste cose non devono venire garantite a nessuno a spese della libertà degli altri, del conseguimento della felicità degli altri. I governi istituiti dagli uomini, per garantire questi diritti, debbono trarre il loro giusto potere dal consenso dei governati. Un governo che fallisca sia nel proteggere i diritti di un popolo sia nell’assicurarsi il suo consenso, diviene distruttivo rispetto al conseguimento di questi fini ed è diritto del popolo modificarlo o abbatterlo, istituendo un nuovo governo che basi la propria fondazione su tali principi e organizzi il proprio potere in forme tali che al popolo sembri massimamente probabile che ciò promuova sicurezza e felicità”.

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