Nov 22 2009

Ultimo addio: era uno dei 600.000

Category: Italia storia e dintornigiorgio @ 10:45

Sulle pareti di una galleria delle Tofane, un anonimo soldato scrisse:

«Tutti avevano la faccia del Cristo, nella livida aureola dell’elmetto,

tutti portavano l’insegna del supplizio nella croce della baionetta,

nelle tasche il pane dell’Ultima Cena,

e nella gola il pianto dell’ultimo Addio».


Nov 22 2009

Vittorio Emanuele III: cedette al Duce e abbandonò il Paese alla guerra civile

Category: Italia storia e dintornigiorgio @ 09:51

vittorio emanuele

RISORGIMENTO.   L’ALTRA  VERITA’

Si conclude, con la puntata numero  17, il lungo saggio  di Lorenzo Del Boca  sulla storia del Risorgimento.  Al centro di questa sezione la figura di Vittorio Emanuele III,  “re sciaboletta”,  il sovrano di cui l’agiografia coniò il mito  del  “re soldato” durante la prima guerra mondiale

Quando si trattò di fronteggiare la “marcia su Roma”, l’unica sua  preoccupazione fu che il duca d’Aosta potesse essere insediato sul trono dai fascisti.  Per il resto, lasciò che  la violenza di piazza avesse la meglio sulle  istituzioni e non si preoccupò neppure di perdere molte prerogative

La leggenda del “re soldato” nacque con le prime cannonate.  La sera del 25 maggio 1915, Vittorio Emanuele III,  alla stazione di Roma,  venne salutato dal capo del governo Antonino Salandra, quando già teneva un piede sul predellino del treno diretto verso la frontiera austriaca.  Aveva fretta di raggiungere le zone di guerra ma non si fece accompagnare troppo vicino.  Preferì stare alla larga da Udine dove il generale Cadorna aveva acquartierato i suoi comandi e, per vivere il tempo del conflitto mondiale, scelse Torreano di Martignacco che gli consentiva di starsene in disparte, defilato e, per certi versi, assente.

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