Feb 21 2014

CENNI STORICI SULLA CHIESA VERONESE VOLUME II

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 00:04

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STUDI E DOCUMENTI DI STORIA E LITURGIA

m/2

 

GIOVANNI BATTISTA PIGHI 

CENNI STORICI

SULLA

CHIESA  VERONESE 

VOLUME II

VERONA

Archivio Storico Curia Vescovile

Piazza Duomo, 19

CMLXXXVIII

  

Ristampa a cura del periodico « Il Seminario»

Verona 1988

Si autorizza il periodico  « IL SEMINARIO » a procedere alla ristampa di « CENNI STORICI SULLA CHIESA VERONESE)) del canonico G.B. Pighi.

Verona, dalla curia vescovile, 20 febbraio 1980.

De Ordinsrii mandato

Don Tiziano Bonomi, Cancelliere

L’opera « CENNI STORICI SULLA CHIESA VERONESE)) del canonico G.B. Pighi venne pubblicata la prima volta a puntate mensili in « Bollettino ecclesiastico veronese » fra il 1914 ed il 1926.

Viene qui ridata a stampa a cura del periodico

« IL SEMINARIO », via Seminario 8 – 37129 VERONA – telefono (045) 597255

Lavorazione tipografica a cura di « EDIZIONI STIMMGRAF»

Via Monte Comun, 68 – 37057 S. Giov. Lupatoto (VR)

Telefono 045/547400-548764

AVVERTENZA

 

Il testo pubblicato è fedelmente quello curato a suo tempo dallo stesso autore, di cui si conservano le divisioni, i titoli, i sommari e la dizione. Le note contrassegnate con numeri 1,2 … sono dell’autore. Piccoli cenni di annotazione aggiunti in questa ristampa sono contrassegnati con lettere alfabetiche (a), (b) … e poi richiamati a fine di capitolo. Per ragioni comprensibili si è proceduto spesso alla sostituzione di iniziali maiuscole con le rispettive minuscole. Al termine di ogni volume è prevista un’appendice con elenco di quanto giovi ad una rapida consultazione dell’opera.

 

 

PRESENTAZIONE

 

Il primo volume dei CENNI STORICI SULLA CHIESA VERONESE di mons. Giovanni Battista Pighi è comparso a fascicoli nel corso di cinque anni dal 1980 al 1985. Ha trovato buona accoglienza nel pubblico degli amanti della storia, molti dei quali non hanno cessato di far pressione perché l’opera continuasse. La continuazione era nelle intenzioni di chi aveva iniziato ed era nei desideri di molti anche una certa celerità. Ma i progetti e i desideri devono sempre far i conti con le effettive possibilità.

 

Nel frattempo maturò anche la decisione di non pubblicare il secondo volume a fascicoli, ma in volume definitivo. Ciò ha comportato un lavoro di preparazione a ritmo diverso e per alcuni aspetti più impegnativo, che avrebbe richiesto una disponibilità di tempo più organica; anche ciò ha obbligato a fare i conti con le possibilità concrete, non sempre rispondenti alle esigenze ideali.

 

Va poi osservato che per queste epoche più vicine a noi della storia della chiesa veronese la bibliografia è assai più numerosa, perché esistono più documenti e molti si sono impegnati a farceli conoscere in pubblicazioni di svariata prospettiva; ciò ha posto un dilemma per le note aggiunte di aggiornamento bibliografico: o raccogliere tutto e allungare all’indefinito la bibliografia, o scegliere i testi più pertinenti e più utili come guida anche per reperire bibliografie più ampie, se il lettore o lo studioso ne sentirà l’esigenza. Non è stato lavoro facile e non si presume di aver sempre raggiunto l’intento. Si possono prevedere critiche a non finire, per il fatto che non si troverà citato quell’articolo o quell’altro, specie se il volume capiterà in mano a chi si è marcito nelle bibliografie e vi consuma dietro tempo ed ingegno, preoccupato più di quello che han detto gli altri, che di riuscir a dire qualche cosa di proprio e sotto propria responsabilità. D’altra parte penso che in questo campo delle citazioni bibliografiche, si renderà sempre più necessario attenersi a scelte giudiziose, per non ridursi a fornire ai lettori schedari bibliografici, invece che testi da leggere.

 

Qualunque cosa ne paia al pubblico, pertanto si è proceduto nel modo sopraddetto per quanto riguarda le annotazioni bibliografiche aggiunte. Quanto al testo di mons. Pighi, lo si è riprodotto quale è con le sole correzioni dei refusi tipografici e quelle rettifiche di dati rese necessarie dai risultati delle ricerche posteriori; ad es. a proposito di Luigi Lippomano il Pighi diceva:

 

« nipote di Pietro Lippomano ii; mentre si è accertato che era cugino, e pertanto si è corretto il testo sostituendo « cugino» a «nipote », come del resto si segnalerà nelle note ai luoghi specifici. Non è il caso di elencare tutti questi casi di correzione a questo punto.

 

Patte queste precisazioni, non sembra di dover aggiungere altro, ma per quanto riguarda il merito dell’opera di mons. Pighi, rimandiamo a ciò che fu scritto da D. Alborali come prefazione all’inizio del primo volume.  Ed ora auguriamo ai lettori una proficua lettura delle pagine di mons. Pighi e auguriamo all’opera un lusinghiero successo, senza d’altra parte illuderci di riscuotere l’interesse universale nemmeno di tutti coloro che dovrebbero maneggiare l’opera per dovere di ufficio di procurarsi una conveniente conoscenza della storia della nostra chiesa di Verona.

Ma non ci manca la consapevolezza di aver fatto un utile servizio alla nostra società religiosa e non inutile alle realtà civili di Verona.

 

A. ORLANOI

 

 

 

Fonte:  srs di Giovanni Battista Pighi, da CENNI STORICI SULLA CHIESA VERONESE, volume II

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