Nov 29 2013

QUESTO E’ QUELLO CHE PROVA UN SENZATETTO AL FREDDO DELLA NOTTE

Category: Gli ultimigiorgio @ 15:54

un sacco di vita

 

DA “IO SONO NESSUNO, STORIA DI UN CLOCHARD ALLA RISCOSSA

 

Allora è così che finisce, un cartone, una coperta, uno zainetto come cuscino. È così che si spegne una vita, che si consuma un’esistenza.

 

Nell’indifferenza, nel silenzio, nel riflesso di una luce al neon, nell’eco di un paio di tacchi che risuona lontano. Allora è così che il vecchio Wainer Molteni esce di scena, senza rabbia, senza rumore, su una lastra di marmo gelato, avvolto dall’odore di piscio. Come se non fossi mai esistito, come se non avessi mai vissuto. Wainer si ferma, il mondo prosegue. Funziona così, vale per tutti, vale per me. Sono le regole del gioco, ci ho provato, ho rischiato, ho perduto. Tutto qui.

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Gen 09 2013

QUANDO LA GIUSTIZIA ERRA MARCHIANDO IN MODO INDELEBILE UN ESSERE UMANO: BEPPE NON PUÒ PIÙ VIVERE IN UNA CASA

Category: Giustizia Legula e Legulei,Gli ultimi,Monolandiagiorgio @ 00:07

 

bebbe  minestra piazza san babila

Beppe e la minestra di piazza San Babila

 

Beppe non può più vivere in una casa. Beppe è morto a 89 anni il 31-12-2012.

Leggetela è un pezzo di storia Italiana.

 

Beppe è morto in silenzio su una panchina di Via Marina in pieno centro di Milano, nel quadrilatero della Moda. Io avevo scritto questa nota circa 3 anni fa, oggi la ripropongo, mi sembra giusto rendergli questo ultimo omaggio ad un’uomo onestò che ha pagato ingiustamente un debito non suo.

(Pubblicata da Guglielmo Ludovico Sinigaglia)

 

QUANDO LA GIUSTIZIA ERRA MARCHIANDO IN MODO INDELEBILE UN ESSERE UMANO. 

QUESTA È LA STORIA DI BEPPE, DI ANNI 86.

 

Questa è la storia di Beppe, di anni 86.  Iniziare a narrarla non è facile, non è facile perché è una storia che ho vissuto da vicino. Siamo stati compagni di viaggio per circa tre mesi. Quando dico compagni di viaggio, non intendo dire che ci recavamo in giro per le Città viaggiando realmente. Ma essere compagni di viaggio, per chi non ha nulla, vuol dire condividere tutte le ore della propria vita con un’ altra persona, e dura finché dura:  ha un inizio e può interrompersi in qualunque momento.

 

Beppe l’ho incontrato una sera mentre cucinavo in piazza San Babila, con un fornelletto da campeggio: “In quel periodo sopravvivevo ancora vivendo in strada”, e mi disse se poteva avere un piattino di quel cibo e che me lo avrebbe pagato. Gli sorrisi come mio solito rispondendogli che non doveva darmi nulla e che ero felice di condividere con lui quel cibo. Mi chiese una sigaretta che gli offrii volentieri, quando l’ebbe finita mi disse che si sarebbe allontanato per qualche minuto, gli risposi che era libero di fare quello che voleva, la strada era tutto meno che una prigione con le sbarre:  vidi il suo volto rabbuiarsi e si allontanò.

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Nov 20 2012

PAZIENTE ONCOLOGICO TERMINALE: GUGLIELMO SINIGAGLIA IL TESTIMONE SCOMODO DI USTICA ADESSO È DAVVERO INANE

Pubblicata da Guglielmo Ludovico Sinigaglia il giorno Giovedì 15 novembre 2012 alle ore 10.42

 

Cari amici, di Face con molta fatica scrivo questa che presumo sia la mia ultima nota.

Da circa un mese in base agli ultimi esami ed analisi sono stato classificato “Paziente oncologico terminale”. Pertanto con il mio consenso sono stati sospesi tutte le terapie che sarebbero comunque stati degli accanimenti terapeutici. Pertanto come terapia farmacologica mi sono restate solo quelle antidolorifiche: ” Morfina e Codeina”, uniti a pochi altri farmaci.

Sono a casa visto che deputo inutile occupare un posto in ospedale che potrebbe essere più utile a degli esseri che coltivano ancora qualche speranza di sopravvivenza.  Constatando che la sanità nazionale non si fa scrupoli di nessuno, pertanto effettua tagli di tutti e su tutti senza nemmeno rispettare il dolore, spingendo i medici ad andare persino contro al loro giuramento di “IPPOCRATE”.

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Nov 16 2012

GUGLIELMO SINIGAGLIA, DA TENENENTE COLONNELLO A BARBONE. IL SEGRETO DI USTICA

Guglielmo Sinigaglia

Quella che vi proponiamo di seguito  é  la storia di Guglielmo Sinigaglia, che nel suo profilo Facebook  

 https://www.facebook.com/sinigaglia.guglielmo?fref=ts

 

si presenta cosi

 

Ex Ufficiale del Tuscania,ex Servizi Segreti, TESTIMONE DI USTICA costretto a fare il barbone per sopravvivere in san Babila a Milano  – cercate la mia storia digitando su google: ” Guglielmo Sinigaglia” 

ex Ten.Colonnello del Tuscania, ex Agente del SISMI,” servizi segreti militari”, TESTIMONE DI USTICA costretto a fare il barbone in San Babila (Milano), i ragazzi del “david icke meetup” mi aiutano per il collegamento internet.

CERCATE LA MIA STORIA DIGITANDO SU GOOGLE :”Guglielmo Sinigaglia” 

GUARDATE ANCHE IL GRUPPO ” MOVIMENTO NEO BARBONICO” aderite se potete. Questo gruppo intende passare dal DIRE al FARE, grazie

Data di nascita: 11 gennaio 1953

Uomo

 

Guglielmo Sinigaglia interviene al Convegno DAVID ICKE Meetup – 11/09/2010

http://www.youtube.com/watch?v=EGO0pTUbof4&feature=player_embedded

Era Colonnello, ha scelto di vivere come un barbone per scampare alla morte, quando vedeva gli altri testimoni morire nei classici tragici incidenti… ha dovuto abbandonare la sua vita… leggete questa storia allucinante tutta italiana, o meglio  italo/francese/inglese/americana…

 

(Staff nocensura.com)

 

Ci sono persone per bene, che per proteggere la vita di chi amano, sono obbligate a diventare “invisibili”, “fantasmi” senza fissa dimora, “alieni” fra i propri simili, su un pianeta troppo spesso ingrato, ma che amano con tutto il cuore. 

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Set 03 2012

MUORE A LIVORNO GIAMPAOLO CARDOSI DETTO SERPICO L’EX VIGILE DIVENTATO CLOCHARD

Category: Gli ultimigiorgio @ 10:17

Giampaolo Cardosi detto Serpico

 

Accusato di furto e radiato. Assolto ma mai reintegrato «Amavo molto quella divisa che mi hanno scippato». Ha rifiutato un super risarcimento che poteva salvarlo Nel 2010 gli è stata pignorata la casa per un debito, da allora ha vissuto da clochard con la sua bici.

LIVORNO. Per riprendersi un briciolo di vita gli sarebbe bastato poco: piegarsi. Ma il vigile capellone non lo ha mai fatto, anche se di occasioni ne ha avute. Avrebbe potuto cominciare una trentina di anni fa quando era soprannominato “Serpico” come il poliziotto newyorkese interpretato da Al Pacino e girava per la città con la divisa di vigile urbano e i pantaloni a zampa di elefante.

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Apr 07 2009

Frigo Giuseppe: N’A TRISTE E LIETA REALTA’

Category: Gli ultimi,Verona pensieri e parolegiorgio @ 21:37

Un giorno vado, par mi l’è tradission, 

in un asilo de buteleti

par portarghe con amor e con passion 

tanti bei zugatoleti

 

Adesso ve conto, col magon, 

de stò asilo de butini,

l’è, n’à bruta situassion.

quà par lori, no ghè confini.

 

Jè tuti quanti trovatei

sensa mama ne papà,

ghe parsin du bei gemei

ch’ el so destin no se sà come el sarà

 

L’era el giorno de Santa Lussia, 

no i pianze più, jè ben contenti 

ma, quando riva suor Letissia, 

i vien muti e i bate i denti

 

Me presento col sorriso, 

i me varda un pochetin, 

con dolcessa mi ghe diso 

el mè nome, l’è Bepin

 

Vado vissin a n’ à butina 

la gà tanti lagrimoni

l’è ben bona e anca carina 

con du grandi bei ocioni,

 

ghe regalo n’ à bambolona,

quasi grande come ela,

la me sorride così a la bona 

disendome, mi de nome san Pamela!

 

Vado vissin ai gemeleti,

i me varda, no i fa n’à mossa,

gò caramele e du sciopeti 

n’à littorina tuta rossa

 

un de lori el me dà la man, 

quel che l’era un dì scapà 

el se sforsa e li pian pian

sito tì el mè Papà?!

 

La me noIa la se struca

l

me vien voja de sigar,

mi me bloco, son n’à suca, 

no riesso più a parlar.

 

I ciapo in brasso tuti dù,

me li strucco forte al peto,

quanti basi …   “ottantadù”,

penso subito a un progeto.

 

Ghe rispondo al gemeleto: 

el tò papà l’è via…lontan,

ma te giuro,  che fra un pocheto 

el vien a torve con l’areoplan!

 

Quando a casa son tornado

ò messo soto tuti quanti

parsin quei del Vescovado,

e…gò pregado tanto tuti i Santi.

 

A la fine le stà ‘n sucesso, 

gira, cori, jò trovadi,

son contento, lo diga adesso, 

che dù sposi i l’ à adotadi! !

 

 

Frighetto (agosto 2007)


Mar 28 2009

La decadenza dell’Italia

Category: Gli ultimi,Società e politicagiorgio @ 06:44

 

La decadenza dell’Italia, fa il suo corso come le tarme in un armadio dismesso.


Il “gigante” Italia, poi, aveva i piedi d’argilla.


Molti lo sapevano, pochi lo dicevano, nessuno voleva guardare in faccia la realtà.


Alla decadenza dell’Italia  non c’è rimedio.

Chi la vive non farà altro che prospettare soluzioni che la aggravano, poichè lui stesso ne è parte.


Egli non puo’ e non vuole uccidere chi lo ha generato.


Così non si farà altro che perseverare, attendendo l’oblio nel quale tutto s’adagerà sommessamente.


Senza fare neppure tanto rumore.

 

PS:

Prima regola della decadenza: mai tentare di reagire alla decadenza.

Subiamola in silenzio per favore.


Grazie

 

Fonte: NR. da int.


Gen 22 2009

Verona – Letto e cibo caldo per poveri

Category: A. Bed and Breakfast Verona Città,Gli ultimigiorgio @ 14:40

Verona     –  Letto e cibo caldo per poveri 

 

Posti della  citta’ di Verona,  dove i poveri  possono trovare un letto caldo e un po’ di cibo

 

Centro di ascolto Caritas: via Seminario 12. Tel 800.904. Dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17 (sabato pomeriggio chiuso).

 

Centro di ascolto (Tempio votivo): piazzale XXV Aprile. Tel 810.08.12. Servizio di ascolto e distribuzione vestiario. Dalle 9.30 alle 11.30 dal lunedì al venerdì; anche dalle 16 alle 18 il lunedì e il mercoledì.

 

Casa della Carità: Via Prato Santo 15/B Tel. 8.342.685 / 8.343.065. Servizio ascolto/ricerca lavoro. Dalle 10 alle 14 lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì. Servizio   mensa dal lunedì al sabato. Distribuzione vestiti: uomini, dalle 9 alle 11, lunedì e venerdì. Donne: dalle 9 alle 11 il giovedì. Servizio docce: dalle 10 alle 13 il lunedì, mercoledì e venerdì.

 

Centro aiuto vita: Via XX Settembre 2D. Tel 800.26.83/801.27.02. Servizio di aiuto per famiglie/mamme con bambini fino 3 anni: dalle 9.30 alle 13.30 dal lunedì al venerdì.

 

Ambulatorio medico: Lungadige Matteotti, 8. Tel 8.342.726. Dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 tutti! giorni.

 

Convento frati minori di San Bernardino: Stradone Provolo 28. Tei 596.497. Servizio mensa: dalle 11.30 alle 12 dal lunedì al sabato. Servizio docce dalle 9 alle 11 dal lunedì al sabato.

 

Convento frati minori del Santissimo Redentore:  Via Caduti senza croce, 5. Tel 800.27.46. Servizio mensa: dalle 11.30 alle 12.05 dal lunedì al sabato.

 

Convento frati cappuccini Barana: Via Fincato 35/B. Tei 525.374. Servizio distribuzione viveri: dalle 15 alle 18. Dalle 11.30 alle 12 mensa. 

 

Parrocchia Filippini: Vicolo Campanile Filippini. Tel 800.28.23. Servizio guardaroba: dalle 15 alle 18.30 mercoledì. Servizio mensa: dalle 11 alle 12. 

 

Casa nostra: Vicolo Campofiore 4. Tel. 590.907. Solo per anziani. Ambulatorio medico: dalle 16.30 il martedì. Servizio mensa: colazione ore 8.30, cena ore 17.30 tutti i giorni. Servizio distribuzione vestiti: dalle 16 il Giovedì. Servizio docce: tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30.

 

Casa del Colle: Vicolo Pozzo. Tel 590.847. Dalle 9 alle 11e dalle 15 alle 17 dal lunedì al giovedì. – Guardaroba San Vincenzo. Via Giardino Giusti 23/A. Telefono 801.23.35. Servizio distribuzione vestiti: dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17, il lunedì per tutti, il giovedì solo per uomini. Dalle 15 alle 17 di martedì per tutti.

 

Mensa e dormitorio comunali: Via Cristoforo 4. Obbligatorio prenotarsi presso gli uffici di via Pallone 9 dalle 8.30 alle 9.30. Sabato escluso.


Dic 13 2008

Verona – Letto e cibo caldo per poveri

Category: A. Hotel Verona Città,Gli ultimigiorgio @ 00:07

 

Posti della  citta’ di Verona,  dove i poveri  possono trovare un letto caldo e un po’ di cibo

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