Ott 30 2013

DISCRIMINAZIONE IN BASE A RAZZA E PROVENIENZA: “LA REPUBBLICA CERCA STAGISTI. LI PAGA. SOLO SE STRANIERI O FIGLI D’IMMIGRATI”

Category: Media e informazione,Monolandiagiorgio @ 18:28

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di Marianna Baroli

 

Ogni mattina, quando mi alzo, so che davanti a me si prospetta una giornata in cui dovrò lottare per quello che vorrei fosse il mio lavoro anche in futuro. Essere giornalista di questi tempi non è di certo facile, lo sappiamo tutti, fin troppo bene. Non ci sono fondi, non è il momento, è l’epoca sbagliata per campare scrivendo. Te lo dicono, ripetono, te lo inculcano in testa come un maledetto ritornello di un’odiosa canzone. Eppure, tutte le mattine, io – e con me tutti gli altri giovani sulla mia stessa barca – mi alzo, ci provo, e ci riprovo convinta che un giorno ce la farò.

 

Ma poi, ci sono mattine come questa mattina. Oggi quando mi sono alzata, mi sono imbattuta in una di quelle notizie che non solo ti fa passare un po’ la voglia di “farti il mazzo” ma ti fa anche arrabbiare quanto basta per rovinarti la mattinata.

 

Sul profilo Facebook di Alessandro Morelli, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Marino, è comparso un link in cui si annunciavano “stage trimestrali retribuiti in un grande quotidiano nazionale, la Repubblica o nella testata web Redattore Sociale“.  Occasione ghiotta per chi, ogni giorno, un po’ ci prova a ricavarsi un posto all’interno di una redazione.

Peccato che la gallinella dalle uova d’oro sia riservata esclusivamente a giovani stranieri e figli di migranti.

È il bando di concorso a parlare chiaro e a mettere i paletti su chi potrà candidarsi, entro il 2 novembre, allo stage previsto dal 20 novembre 2013 al 20 febbraio 2014. “I tre tirocini sono rivolti a giovani stranieri/e e figli/e di migranti residenti in Italia, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, in possesso di diploma di scuola media superiore o titolo equipollente e aventi conoscenza della lingua italiana (livello B2)”.

 

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Ott 26 2013

TUTTI UGUALI QUELLI DEL PD? SU 107 CE N’È STATO UNO CHE HA SCELTO DI ESSERE DIVERSO. E’ ACCADUTO IERI AL SENATO.

Category: Media e informazione,Società e politicagiorgio @ 06:01

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di Sergio Di Cori Modigliani

 

Il PD è il padre bonario del Gran Regno d’Ipocritania.

 

La sua caratteristica principale consiste, infatti, nel doppiogiochismo, nella mancanza di coerenza e di rispetto del proprio elettorato, e di un esercizio della ipocrisia elevata a sistema strutturale di vita.

 

Ieri, in Senato, si votava il ddl sulla Costituzione per dare il via alla commissione dei 42 saggi scelti da Napolitano per iniziare le manovre necessarie per le modifiche della Carta.

 

I senatori del PD erano 107, ma Grasso non vota perchè Presidente.

 

101 senatori del PD hanno votato a favore. (deve essere un numero magico).

 

In teoria non ci sarebbe niente di male nè alcuna sorpresa. Il fatto è che gran parte di questi senatori hanno -in diverse e svariate occasioni- partecipato a manifestazioni, convegni, seminari, interviste, comizi, nel corso dei quali si schieravano apertamente contro ogni tentativo di revisione della Costituzione ed è stata la loro piattaforma di base elettorale.

Alcuni, approfittando della narcolessia degli italiani, dopo aver votato a favore in aula, hanno rilasciato interviste in radio e siti locali nei loro rispettivi territori, spiegando perchè sono contrari alla scelta imposta da Napolitano, facendo credere ai propri lettori e ascoltatori di aver votato a favore.

 

Qui di seguito c’è l’elenco dei 101 senatori del PD che hanno votato a favore, in modo tale da consentire a chiunque, la possibilità di sbugiardarli quando si verificherà un’occasione.

 

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Ott 23 2013

LIBERTA’ DEL WEB NUOVAMENTE SOTTO ATTACCO

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Ott 21 2013

VERBO UNICO: VIETATO PER LEGGE IL DISSENSO CRITICO IN ITALIA

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di Gianni Lannes

 

Nel belpaese ora si censura nuovamente il libero pensiero: infatti il Parlamento tricolore si accinge a varare l’ennesima legge repressiva. Un nuovo reato appena inventato: il negazionismo storico su una vicenda particolare, consegnata ai posteri dalla storiografia ufficiale dei vincitori. Gli ebrei non si criticano. E guai a sfiorare la Shoah. Non metto in dubbio che il popolo “Eletto” sia stato perseguitato dai nazisti. Perché allora per gli zingari rinchiusi nei campi di concentramento, non vale lo stesso principio? In ogni caso, qualsiasi opinione in merito compresa la ricerca storiografica che non ossequia il dogma imperante è messa al bando.

 

E’ in atto un genocidio contro il popolo palestinese, ma si fa finta di niente a livello nazioonale ed internazionale. La Palestina è stata trasformatra dal governo sionista di Israele in un immenso lager. L’esercito di Tel Aviv usa armi proibite, addirittura ordigni neutronici che emano radiazioni letali e spara da sempre sui bambini.

La risoluzione 3379 del 10 novembre 1975, con 72 voti favorevoli e 35 contrari (di cui 32 astenuti), “determina che il sionismo è una forma di razzismo e di discriminazione razziale”. Il 16 dicembre 1991, con la risoluzione 46/86, è stata revocata (per volere di Bush senior) a condizione che Israele partecipasse alla Conferenza di Pace di Madrid

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Ott 07 2013

L’ITALIA DA DISTRUGGERE – LA MEGLIO GIOVENTÙ

 

Professore: – Lei avrebbe meritato un ventotto, un ventinove,  e ho messo trenta perché  ho applicato quello che io chiamo,  il cosciente di simpatia, poca cosa, ma quanto  basta per farla arrivare al trenta. Qualcuno trova da eccepire  su questo mio quoziente di simpatia, ma io credo che, la simpatia  nel senso greco del termine sympatheia (συμπάθεια), cioè condividere il pathos,  la sofferenza altrui è molto importante per un medico,  ad altri applico invece  il quoziente  di antipatia, cioè tolgo due,  anche tre punti, l’antipatia è la cosa peggiore per un medico. Lei è  meritevole comunque, complimenti, ma non si monti la testa, ha ancora due esami fare come, e sono sempre in tempo a farla a pezzi.

 

Professore: – Quei due chi sono, amici suoi? Si porta dietro  la clac?

 

Studente: – No, e che, siccome dovevamo partire, no.. allora sono venuti..

 

Professore: –Sono del mio corso? Non me li ricordo.

 

Studente: –E…no! Carlo fa economia, invece Berto studia   filosofia

 

Professore:- Non mi racconti le loro bibliografie, mi basta sapere  soltanto che elementi simili andranno a fare danno altrove: economia, filosofia, andiamo bene…

 

Professore: – Lei promette bene, le dicevo, e probabilmente sbaglio, comunque voglio darle un consiglio, lei ha una qualche ambizione?

 

Studente : – Ma… Non…

 

Professore: – E Allora vada via… Se ne vada dall’Italia. Lasci l’Italia finché è in tempo. Cosa vuole fare, il chirurgo?

 

Studente : – Non lo so, non ho ancora deciso..

 

Professore: – Qualsiasi cosa decida, vada a studiare a Londra, a Parigi! Vada in America, se ha le possibilità. Ma lasci questo Paese. L’Italia è un Paese da distruggere; un posto bello e inutile, destinato a morire

 

Studente : – Cioè secondo lei tra un poco ci sarà un’apocalisse?

 

Professore: – E magari ci fosse, almeno saremmo tutti costretti a ricostruire. Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri. Dia retta, vada via…

 

Studente: – E allora professore perché rimane?

 

Professore: – Come perché? Mio caro, Io sono uno dei dinosauri da distruggere”

 

 


Ott 01 2013

PLAGIATORI D’ITALIA UNITEVI. E ANCHE SAVIANO NON SFUGGE AL VIZIO

Category: Libri e fonti,Media e informazione,Monolandiagiorgio @ 14:50

saviano

Saviano

 

di ROMANO BRACALINI

Saviano, da buon napoletano, ha venduto per buona merce contraffatta o per meglio rubata.

Il suo “Gomorra”, best sellers mondiale, è frutto di furti, nel senso che il celebrato autore, il cui mito si sta sfaldando, ha copiato intere pagine da articoli di cronisti napoletani che fin dall’uscita del libro avevano intentato causa a Saviano per plagio e ne avevano fornito ampia prova. Saviano non si era nemmeno curato di fare la parafrasi degli scritti altrui. Copiati parola per parola.  La vicenda giudiziaria è andata per le lunghe e i giornali e le televisioni amiche del Saviano avevano tenuto ben nascosto il misfatto. Ma adesso che Saviano è stato condannato in appello a risarcire i cronisti per averli derubati costruendo sul loro lavoro la propria fortuna editoriale, sfacciata in quanto fasulla, non è stato più possibile mettere l’embargo alla notizia.

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Ott 01 2013

BARNARD: PERCHÉ LA VERITÀ NON AVRÀ MAI SPAZIO IN TELEVISIONE

Category: Media e informazione,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 14:05

Travaglio

 

«Voi vi siete accorti di aver un presidente del consiglio? Io no. Letta non è, è nulla, non so come dire: impalpabile, aria fritta, un ologramma pallido».

 

Paolo Barnard guarda oltralpe: «I francesi si sono accorti che per fare pareggio di bilancio e per arrivare al 3% di deficit dovrebbero devastare tutta la loro piccola, media e grande industria nazionale, imponendole tasse impossibili». Così, il ministro francese delle finanze, Pierre Moscovici, ha avvertito Draghi, la Commissione Europea e la Germania: la Francia non rispetterà né il pareggio di bilancio né il contenimento del deficit entro il 3% del Pil.

 

«Poi ci siamo noi, quelli che fanno pietà, con l’ologramma pallido che ci guida», incapace di spendere – per ricostruire l’Aquila – lo 0,1% di quello che spenderanno i francesi. Insieme all’Aquila, «rimarranno distrutti i nostri imprenditori tassati dal 50 al 70%, i nostri disoccupati, la nostra economia».

 

Con il contributo decisivo di chi depista l’informazione: i media, che oscurano la verità e puntano tutto su intrattenitori finto-alternativi.

 

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Set 26 2013

IGNOBILE OCCIDENTE: USARE I BAMBINI PER UCCIDERE INNOCENTI

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I bambini, sempre loro: finirà mai la ignobile speculazione sui bambini, vittime di guerra, per giustificare nuove guerre? Indimenticabile, nel 1999, la frase dell’allora ministro della difesa, Piero Fassino: «Solo chi non ha guardato negli occhi un bambino kosovaro è contrario all’intervento militare». E l’Italia intervenne, sulla base di una potente campagna di disinformazione anche diplomatica e politica. E fu la guerra del Kosovo, o l’ultima guerra dei Balcani, dove la più grande coalizione militare mai vista nella storia (19 Stati) si scatenò contro quel che rimaneva della Repubblica Federale di Jugoslavia, che nella propaganda veniva chiamata (un po’ sprezzantemente) “la Serbia”, colpevole di essere l’ultimo Stato che orgogliosamente si dichiarava socialista nel cuore d’Europa; uno Stato grande come un paio di regioni italiane. Da allora, ricorda Angelo d’Orsi,  il copione della giustizia sommaria è stato ripetuto in modo spietato, anche sfruttando l’emozione dell’opinione pubblica, cui viene offerto lo spaventoso “trofeo” dei bambini uccisi.

 

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Set 26 2013

L’INDUSTRIA DELLA MENZOGNA QUALE PARTE INTEGRANTE DELLA MACCHINA DI GUERRA DELL’IMPERIALISMO


Domenico Losurdo

 

(nella foto, Domenico Losurdo)

 

Il blog di  http://domenicolosurdo.blogspot.it ,  4 settembre 2013

 

Nella storia dell’industria della menzogna quale parte integrante dell’apparato industriale-militare dell’imperialismo il 1989 è un anno di svolta. Nicolae Ceausescu è ancora al potere in Romania. Come rovesciarlo? I mass media occidentali diffondono in modo massiccio tra la popolazione romena le informazioni e le immagini del «genocidio» consumato a Timisoara dalla polizia per l’appunto di Ceausescu.

 


1. I cadaveri mutilati

 

Cos’era avvenuto in realtà? Avvalendosi dell’analisi di Debord relativa alla «società dello spettacolo», un illustre filosofo italiano (Giorgio Agamben) ha sintetizzato in modo magistrale la vicenda di cui qui si tratta:

«Per la prima volta nella storia dell’umanità, dei cadaveri appena sepolti o allineati sui tavoli delle morgues [degli obitori] sono stati dissepolti in fretta e torturati per simulare davanti alle telecamere il genocidio che doveva legittimare il nuovo regime. Ciò che tutto il mondo vedeva in diretta come la verità vera sugli schermi televisivi, era l’assoluta non-verità; e, benché la falsificazione fosse a tratti evidente, essa era tuttavia autentificata come vera dal sistema mondiale dei media, perché fosse chiaro che il vero non era ormai che un momento del movimento necessario del falso. Così verità e falsità diventavano indiscernibili e lo spettacolo si legittimava unicamente mediante lo spettacolo.

Timisoara è, in questo senso, l’Auschwitz della società dello spettacolo: e come è stato detto che, dopo Auschwitz, è impossibile scrivere e pensare come prima, così, dopo Timisoara, non sarà più possibile guardare uno schermo televisivo nello stesso modo» (Agamben 1996, p. 67).

 

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Set 22 2013

LERNER IN DIFESA DI GIULIANO AMATO: “OTTIMO GIUDICE DELLA CONSULTA”

Gad Lerner

 

Lerner difende la nomina del dottor Sottile: “Non è il simbolo della Casta, è un ottimo giurista”. Ma è l’unico a pensarla così

 

L’Italia unita da un maldipancia: quello provocato dalla nomina di Giuliano Amato alla Corte Costituzionale, in veste di giudice. Una decisione presa da Giorgio Napolitano che fa lievitare i compensi mensili ricevuti dal dottor Sottile intorno ai 60mila euro lordi. L’ennesima poltrona per Amato, insomma. Una poltrona difficile da “digerire”, in tempi in cui la popolarità di quella Casta di cui è simbolo (ma non per Gad Lerner) è a livelli infimi.

 

Soccorso rosso – Ma c’è chi dissente. Ecco il “soccorso rosso” per Amato, firmato – appunto – da Gad. L’accorata difesa arriva sul blog. Lerner scrive: l’accanimento contro “il giuslavorista del Psi, divenuto stretto collaboratore di Craxi nella stagione della battaglia culturale contro l’egemonia comunista sulla sinistra, e poi sopravvissuto alla catastrofe del craxismo, si nutre di una propaganda che lo ha elevato a simbolo della Casta”.

 

Ci vuole far fessi – Lerner ricorda poi che “inutilmente Giuliano Amato smentisce, carte alla mano, di cumulare prebende”. Anche Gad, insomma, ci vuole fare fessi: ai due vitalizi, il dottor Sottile, infatti non rinuncia. E ai due vitalizi ora si somma anche lo stipendio da “sentinella della Costituzione”. Lerner prosegue: “Pur non avendo condiviso molte scelte di Amato, e soprattutto la vocazione trasversale del suo iperrealismo politico, reputo assai nocivo questo settarismo culturale. Amato è stato e resta un intellettuale riformista di caratura non frequente ed ha certamente delle competenze nel campo del diritto amministrativo tali da farne un ottimo giudice della Corte Costituzionale”. Chi meglio di Amato alla Consulta? Nessuno, secondo Gad Lerner.

 

Fonte: visto su Libero.it del 15 settembre 2013

Link: http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1311004/Lerner-in-difesa-di-Amato—Ottimo-giudice-della-Consulta-.html

 


Set 20 2013

L’IMPORTANZA DELLA SATIRA: PER PORTARCI PER IL C**O UTILIZZANO ANCHE QUELLA…

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La satira è molto importante per la propaganda, molto più di quanto comunemente percepito: un’importanza di cui sono ben consapevoli i “grandi burattinai”, i manipolatori delle masse. La satira è parte integrante di una buona campagna di comunicazione volta alla creazione a tavolino di un leader; essere oggetto di satira, anche lievemente “critica” è una pacchia per il politico, che verrà associato al “personaggio simpatico” e per chissà quale meccanismo delle nostre menti, risulterà più simpatico all’opinione pubblica.

 

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Set 15 2013

IL MISTERO DELL’INFORMATIVA UFFICIALE CENSURATA: VIOLENZA SULLE DONNE ALLARME SOCIALE GONFIATO, INCENTIVI PER FALSE DENUNCE

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Pubblicato il 30 dicembre 2012 da Luis

 

C’è qualcosa da salvare nel femminismo, l’ideologia che si è appropriata dei centri antiviolenza? Questa vicenda suggerisce di no.

Più di 30 associazioni femministe spagnole hanno ottenuto la censura di una informativa ufficiale firmata dalla dott.ssa Tatiana Torrejón Cuéllar per il Consejo Económico y Social (CES) de la Comunidad de Madrid, un organo consultivo. Il titolo del documento ufficiale era “Tratamiento de la violencia de género en España y en la Comunidad de Madrid”.

 

Il contenuto viene così descritto nel corso di un dibattito televisivo sulle false denunce: “esponeva i meccanismi di frode stabiliti per incentivare le denuncie false”. Siamo riusciti ad averne una copia che pubblichiamo su questo link e ne traduciamo alcune frasi:

 

le cifre non sono tanto allarmanti come si pensava inizialmente. […]

 

In questi ultimi anni le norme processuali sono state interpretate in un percorso favorevole alle vittime di violenza domestica, fra cui il riconoscere efficacia probatoria in giudizio ad una chiamata al 911. […]

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Set 14 2013

COME LE FEMMINISTE HANNO FALSIFICATO LE RICERCHE SULLA VIOLENZA PER CALUNNIARE GLI UOMINI

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Pubblicato il 31 dicembre 2012 da Paola

 

In questo articolo il prof. Murray Straus, uno dei massimi esperti mondiali in materia di violenza domestica, descrive i metodi criminali usati da femministe per far credere che gli uomini siano più violenti delle donne.

Grazie a questa totale falsificazione della realtà una donna violenta può assumere  una spietata avvocata nazifemminista, accusare falsamente il marito di violenza, guadagnarsi un processo dove la vittima rischia di venire condannata sulla base del nulla, mentre la criminale, con l’aiuto della giustizia deviata, può alienare ed abusare dei figli.

 

L’articolo è pubblicato su European Journal on Criminal Policy and Research 13 (2007) 227-232.

 

 Metodo 1. Nascondere l’evidenza.

Fra i ricercatori non allineati all’ideologia molti (incluso aime alcuni colleghi) hanno nascosto risultati che mostrano che uomini e donne sono violenti in egual misura per evitare di diventare vittime di accuse al vitriolo ed ostracismo.  Quindi molti ricercatori hanno pubblicato solo dati su maschi violenti e femmine vittime, omettendo deliberatamente maschi vittime e femmine violente

 

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Set 11 2013

IL PRIMO 11 SETTEMBRE FU QUELLO DI MARCO D’AVIANO: 1683

Category: Media e informazione,Storia e dintornigiorgio @ 21:33

11-settembre-1863

 

di REDAZIONE

 

Da oggi, verrà distribuito da Microcinema Distribuzione il DVD della pellicola 11 Settembre 1683, l’ultimo film prodotto dalla Martinelli Film Company International del regista e scrittore per il cinema e la televisione, Renzo Martinelli. La pellicola avvalendosi di un cast internazionale e della sceneggiatura e consulenza dell’archeologo, giornalista scientifico e scrittore Valerio Massimo Manfredi (autore di romanzi d’ambientazione storica e trasmissioni televisive come i programmi televisivi  Stargate linea di confineImpero e Metropoli) intende ricostruire le vicende riguardanti la fine dell’assedio alle porte di Vienna da parte delle truppe ottomane ad opera dell’intervento delle truppe cristiano-polacche avvenuto l’11 Settembre 1683.

 

L’11 settembre 1683 trecentomila guerrieri chiamati da ogni angolo dell’Impero Ottomano stanno cingendo Vienna sotto assedio. Comandati dal Gran Visir  Kara Mustafa, al quale il Sultano di Istanbul affidò il vessillo del Profeta (lo stendardo verde con la luna crescente dorata che la tradizione rivendica essere appartenuta al Profeta Maometto in persona), intendono issare quella bandiera su tutte le capitali d’Europa, tra le quali la culla della Cristianità, Roma.

 

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Set 08 2013

SIRIA: SMASCHERATO OBAMA! NESSUN CIVILE SA NULLA NELLA CITTA’ “VITTIMA” DELL’ATTACCO CHIMICO . NESSUNA TRACCIA DI MORTI E DI GAS. IL REPORTAGE DI UN GIORNALISTA ITALIANO GIUNTO A GHOUTA

vittime guerra siria

 

L’unico giornalista italiano a raggiungere i dintorni dell’area colpita dai gas, scrive di non aver trovato traccia dell’uso di gas né persone informate dei fatti…

di Gianandrea Gaiani.

 

Il gas sarin attribuito agli arsenali di Bashar Assad (che contano, a seconda delle stime, tra le mille e le 5 mila tonnellate armi chimiche) quante persone ha ucciso nei sobborghi di Damasco? Oltre 1.400 secondo l’intelligence statunitense e quanto riferito dal Segretario di Stato John Kerry, circa 350 secondo Medici senza frontiere che denunciano però 3.500 persone colpite, solo 280 secondo l’intelligence francese.

 

Gian Micalessin, reporter del Giornale e finora unico giornalista italiano a raggiungere i dintorni dell’area colpita dai gas a Ghouta, scrive oggi dal villaggio di Jobar di non aver trovato traccia dell’uso di gas  né persone informate dei fatti accaduti proprio in quella zona. 

Sui media di tutto il mondo quasi non si parla d’altro eppure pochi hanno diffuso una notizia che dovrebbe risultare invece di grande interesse per cercare di dipanare la matassa intorno all’impiego del gas nervino il 21 agosto nei sobborghi di Damasco.

 

Se il reportage di Micalessin è realizzato sul lato del fronte controllato dai lealisti il reportage firmato da Dale Gavlak (che da Amman collabora da anni con l’agenzia Associated Press) e Yahya Ababnehdel 29 agosto è stato effettuato dalla parte opposta, intervistando alcuni ribelli siriani appartenenti a gruppi islamisti attivi nel settore diGhouta che hanno ammesso le loro responsabilità nel massacro di civili del 21 agosto che Washington e parte della comunità internazionale attribuiscono ad Assad.

 

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