Feb 14 2016

VERONA: IL 19 FEBBRAIO 2008 MORIVA FRANCESCO TAGLIENTE, IL «PAPÀ» DEL RIPARO PREISTORICO DI STALLAVENA

 Francesco Tagliente

Francesco Zorzi, Franco Mezzena e Francesco Tagliente

 

VERONA: MORTO FRANCESCO TAGLIENTE, IL «PAPÀ» DEL RIPARO PREISTORICO DI STALLAVENA

  

LUTTO. È morto ieri (19 febbraio 2008) a 90 anni il professor Francesco TAGLIENTE, il cui nome è legato all’omonimo Riparo da lui scoperto a Stallavena di Grezzana nel 1958. Insegnò all’Università della terza età

 

Quella scoperta nacque da una grande passione per l’archeologia che TAGLIENTE condivise con Francesco Zorzi di cui fu entusiasta discepolo.

Proprio in occasione del centenario della nascita di Zorzi, celebrata al Museo di Storia naturale nel 2001, TAGLIENTE ricordava l’incontro con il grande naturalista veronese: «Lo incontrai per consegnargli ossa e cocci rinvenuti nella campagna romana dove mi ero recato con mio padre per una battuta di caccia alle allodole. Lui guardava il volo degli uccelli e io tenevo sempre gli occhi per terra alla ricerca dei fossili».

 

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Feb 13 2016

GREZZANA DI VERONA. DAL RIPARO TAGLIENTE SPUNTA
LA «VENERE DELLA VALPANTENA»

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 00:52

renato fasolo venere della valpantena

Renato Fasolo mostra la tavoletta di argilla ritrovata. (foto Amato)|

 

VERONA 9 gennaio 2010

 

Una figura femminile abbozzata sull’argilla Scultura antichissima o scherzo di natura?

Il reperto misura pochi centimetri, lo ha trovato un bambino tra gli scarti degli scavi: ora la Soprintendenza ne valuterà l’autenticità

 

Una figura di donna, realizzata con impasto argilloso su una piastrina calcarea, potrebbe essere la più antica scultura finora rinvenuta nel Veronese, databile tra i 13 mila e i 10 anni fa.

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LA «VENERE DELLA VALPANTENA»”


Feb 12 2016

OPPEANO DI VERONA: ARCHEOLOGI UN PO’ DISTRATTI

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 00:00

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Oppeano cimitero

 

Oppeano di Verona: domenica 17 giugno 2007

 

Sto transitando in quel di Oppeano, quando l’abbaio incalzante del mio quattro zampe mi dà l’ordine perentorio di “Fermate il mondo, devo scendere”.

Parcheggiata l’auto nei pressi del cimitero, osservo quei cinque chili del mio quattro zampe correre felici nel campo adiacente, terreno ideale per le sue urgenze, fino a quando le orecchie dritte, lo sguardo fisso e la coda scodinzolante, mi fanno capire che possiamo ritornare in auto.

 

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Feb 11 2016

OPPEANO DI VERONA: I RESTI DI UN’ESECUZIONE DI 2600 ANNI FA

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 00:03

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Lo scheletro risalente al VI secolo a.C. ritrovato nell’area dell’ex fornace di Oppeano

 

Lo scheletro di un uomo a faccia in giù: fu gettato in una fossa per punizione o giustiziato. La Bassa è un paradiso archeologico. Gli scavi nell’area dell’ex fornace di Oppeano restituiscono reperti di valore assoluto

 

Oppeano. Un’esecuzione avvenuta forse sei secoli prima della nascita di Cristo.

A «raccontarla» c’è oggi lo scheletro della vittima, ritrovato in una grande fossa di scarico durante la campagna di scavi nell’area dell’ex Fornace condotta dall’equipe di Alessandro Guidi, dell’università di Verona.

Si tratta di un uomo di non più di trent’anni, alto 1,60 circa. «È un caso del tutto eccezionale trovare resti di un morto a faccia in giù», spiega Guidi. L’ipotesi, quindi, è che le cause della sua morte vadano ricercate in una vendetta od un’esecuzione: il poveretto ha dovuto pagare con la vita per aver commesso qualcosa e, perciò, è stato buttato nella grande fossa dei rifiuti ricavata da quella che un secolo prima era una cisterna per raccogliere l’acqua.

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Feb 10 2016

NOGARA DI VERONA: IL SITO ARCHEOLOGICO MEDIEVALE DEL TARTARO

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L’area interessata alle ricerche

 

Delimitati con certezza i confini del castello e del centro medioevale

 

Nogara 2006.

 

Il sito archeologico medievale nella zona del Tartaro a ridosso di villa Betti continua a destare grande interesse tra gli studiosi. Per il quarto anno consecutivo la ricerca dei resti dell’antico castello, che fino al 1200 costituiva il fulcro delle attività commerciali della Nogara antica, ha dato risultati positivi.

 

Il gruppo di studiosi del dipartimento di archeologia medievale dell’università di Padova coordinato da Fabio Saggioro, con il contributo dell’amministrazione comunale, è riuscito a delineare con certezza la superficie che era occupata dal castello e dal centro abitato.

 

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Feb 09 2016

RETTORE BASILICA DI SAN NICOLA DI BARI: LE SPOGLIE DI SAN NICOLA NON SONO UN BENE CULTURALE MA RELIGIOSO

Category: Chiesa Cattolica,Storia e artegiorgio @ 00:03

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Bari, la Basilica di San Nicola dove sono custodite le spoglie del Santo

 

E’ la dichiarazione fatta da padre Damiano Bova, rettore della basilica, a proposito dell’intenzione espressa dal ministro della cultura della Turchia di chiedere la restituzione delle spoglie del santo di Myra, trafugate nel 1087 ad opera di 62 marinai baresi

 

Le reliquie di San Nicola non sono un bene culturale ma religioso, non qualcosa da visitare in un museo ma da venerare.

E’ difficile rispondere a qualsiasi domanda poiche’ la richiesta e’ stata fatta dalla Turchia all’Italia, cioe’ da uno Stato all’altro e non alla chiesa cattolica, quindi al Vaticano che e’ depositario di quelle reliquie”.

 

Lo dice all’ADNKRONOS il rettore della Basilica di San Nicola di Bari, padre Damiano Bova, a proposito dell’intenzione espressa in un’intervista dal ministro della cultura della Turchia di chiedere la restituzione delle spoglie del santo di Myra, trafugate nel 1087 ad opera di 62 marinai baresi, con l’obiettivo di custodirle in un museo dell’attuale Demre. ”Cosa intendono fare: trasferire la Basilica di San Nicola che fu costruita proprio per onorare il santo?”, aggiunge.

 

Fonte: Adnkronos del 02 gennaio 2010


Feb 08 2016

VITA DI SANTA TOSCANA DA VERONA

Category: Chiesa veronese,Persone e personaggigiorgio @ 00:37

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Santa Toscana 

 

Scriveva nel 1668 Lodovico Moscardo:

 

Nel 1174 furono portati i Corpi di S. Biagio, e delli due suoi discepoli, con quello di S. Giuliana martire, … In questo tempo era l’hospital del Santo Sepolcro vicino alla porta del Vescovo, era soggetto alla Religione di S. Giovanni Gierosolimitano, dove si albergavano i poveri infermi. In questo morì S. Toscana di Zevio vedova di Occhio di Cane de’ Occhio de Cani Pattrizio Veronese.”…

 

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Feb 07 2016

IL PROBLEMA NON E’ IL GOVERNO, SONO GLI ITALIANI

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:01

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IL PROBLEMA NON E’ IL GOVERNO, SONO GLI ITALIANI

 


Feb 06 2016

LETTERA APERTA DI MIKIS THEODORAKIS: “LA GRECIA RISCHIA DI SPARIRE”

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 00:11

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Mikis Theodorakis

 

La lettera ha già avuto grande diffusione sulla rete. Tuttavia merita di essere riletta e ricordata. Perciò la ripropongo per offrirla in lettura a coloro ai quali fosse sfuggita.

 

“Se il popolo greco non prende la situazione in mano per ostacolarlo, il pericolo della sparizione della Grecia è reale. Io lo colloco entro i prossimi 10 anni. Di noi, resterà solo la memoria della nostra civiltà e delle nostre battaglie per la libertà”. Lettera aperta del compositore greco Mikis Theodorakis, un appello alla rivolta popolare.

 

Lettera di Mikis Theodorakis

 

Esiste un complotto internazionale che ha l’obiettivo di cancellare il mio paese. E’ iniziato nel 1975 opponendosi alla civiltà neo-greca, è continuato con la distorsione sistematica della nostra storia contemporanea e della nostra identità culturale e adesso sta cercando di cancellarci anche materialmente con la mancanza di lavoro, la fame e la miseria.

Se il popolo greco non prende la situazione in mano per ostacolarlo, il pericolo della sparizione della Grecia è reale. Io lo colloco entro i prossimi 10 anni.

Di noi, resterà solo la memoria della nostra civiltà e delle nostre battaglie per la libertà.

 

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Feb 05 2016

PREGHIERA DI UN ERGASTOLANO

Category: Pensieri e parolegiorgio @ 00:11

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Il cielo oltre la grata

 

Di Salvatore Diaccioli

 

PREGHIERA DI UN ERGASTOLANO

Ascolta o mio Dio,

io non ho mai parlato con te.

Voglio soltanto salutarti,

a proposito come stai?

Sai qualcuno mi aveva fatto credere

che tu non esistessi

ed io “povero sciocco” credetti che fosse vero!

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Feb 04 2016

BELTANE (1° MAGGIO), LA FESTA DEL FUOCO FERTILE FUORI E DENTRO DI NOI

Category: Religioni e rasiegiorgio @ 00:04

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La tradizionale festa celtica del Dio Sole e della sua consorte, Belenos e Belisama (o Damona, o Sirona), cade nel mese di Giamonios, secondo il calendario celtico di Coligny, ovvero “La fine dell’Inverno”.

 

Convenzionalmente Beltane è oggi fatta coincidere col 1° di maggio.
Bel vuol dire luce brillante, ed è il momento di farci inondare dalla luce della natura intorno e dentro di noi: tradizionalmente il brillante Belenos restituiva la salute alla vista, ed è perciò il momento di vedere con chiarezza e gioia le nostre vite.

 

Beltane. Questa parola è celtica e significa “fuoco splendente” o “fuoco bello” (M. Green) e viene collegata al dio Beleno, venerato nella Gallia sud-orientale, in Italia settentrionale, nel Norico (parte dell’odierna AUstria).

In Friuli è stata chiaramente individuata: sono state contate 54 epigrafi scoperte in Aquileia [vedi ] e dedicate al dio Beleno (I-III secolo dell’impero), altre epigrafi sono state rinvenute a Barbana, nella Laguna di Grado, a Concordia e a Zuglio in Carnia (da: Tito Maniacco, Storia del Friuli, Newton Compton editori, 1985).

 

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Feb 03 2016

RIPRENDIAMOCI L’ITALIA RIPRENDIAMOCI IL FUTURO

Category: Società e politicagiorgio @ 00:21

riprendiamocilitalia

 

 


Feb 02 2016

PRECISAZIONE

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:55

 

non sono figli nostri

 

 

LAS PUTAS INSISTIMOS QUE LOS POLITICOS  NO SON HIJOS NUESTROS 

 


Feb 01 2016

NAPOLI. LO SFASCIO DELLA BIBLIOTECA DI VICO: L’ANTICA BIBLIOTECA GIROLAMINI

Category: Cronaca e notizie,Cultura e dintornigiorgio @ 00:03

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Marino Massimo De Caro all´interno della biblioteca Girolamini di Napoli (FOTO PINDE)

 

I LIBRI SPARITI DELLA BIBLIOTECA DI VICO. IL DOTTORE SENZA LAUREA E I LIBRI SPARITI. NAPOLI, APPELLO DI DUEMILA INTELLETTUALI CONTRO IL DIRETTORE MARINO MASSIMO DE CARO SEDICENTE PRINCIPE E SENZA LAUREA

 

Aprile 2012

 

Affidereste una delle biblioteche più ricche d’ Italia cioè del mondo, piena di tesori inestimabili, a un sedicente principe dottore che non è principe e non è laureato?

 

È successo: il «nobiluomo» “Marino Massimo De Caro” ha in mano, col benestare ministeriale, la biblioteca napoletana dei Girolamini. Quella di Giovan Battista Vico. E il giorno stesso in cui usciva sui giornali l’ allarme di centinaia di studiosi si è precipitato a denunciare il furto di un sacco di libri.

 

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