Gen 27 2014

IL VESCOVO RATOLDO

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 00:27

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Si  riteneva che le figure muliebri scolpite sull’architrave della porta della cattedrale rappresentassero le tre regine che coi loro doni aveano contribuito all’erezione della chiesa, la regina Ansa moglie di Desiderio e suocera di Carlo magno, la madre di Carlo Magno Bertrada di Laon e  la moglie di Carlo Magno, che poi si vollero convertire nelle immagini delle tre virtù teologali.

(pertanto sull’ architrave del duomo sono  riprodotte le donne più influenti su Carlo Magno: la suocera,  la madre  e la moglie…)

 

 

EPOCA II – CAPO III

 

SOMMARIO. – Residenza del vescovo – Domus-cattedrale – Fondazione della mensa capitolare – Privilegi dei canonici – La « scola sacerdotum » – Le « Laudes » della chiesa veronese – Cattedrale di Loterio e di Ratoldo – Notizie minori – Turbolenze politiche – Ritiro di Ratoldo da Verona – Sua morte.

 

Di origine certamente Alemanno, Ratoldo (1) venne a Verona sulla fine del secolo VIII, e dopo la partenza di Eginone, fu eletto vescovo in età ancor giovanile, se è vero che egli sia morto nell’anno 874.  Egli fu che pose la residenza definitivamente presso la chiesa di S. Maria Matricolare verso l’anno 807 (a). Prima di quest’anno vogliono alcuni dei nostri che egli risiedesse presso la chiesa di S. Zeno; la quale secondo alcuni sarebbe stata nel luogo dov’è l’attuale basilica, secondo altri sarebbe stata quella di S. Zeno in Oratorio. Già altrove abbiamo accennato i nostri dubbi ed avanzata un’ipotesi. Del resto unico fondamento delle opinioni accennate è un documento dell’813, nel quale il difensore dei diritti del vescovo Ratoldo afferma che «praeceptum (un decreto di Desiderio favorevole al vescovo) combustum est », quando « ipsa domus sancti Zenonis arsa est »: il che sarebbe avvenuto l’anno 806(2). Ora è certo che in questo documento la « domus sancti Zenonis » non è la casa situata presso la chiesa di S. Zeno, ma la casa in cui abitava il  vescovo successore di S. Zeno, dovunque essa fosse (3). Perciò non v’è motivo di ritenere che il vescovo Ratoldo risiedesse un tempo lungi dalla chiesa di S. Maria Matricolare, se ivi fu trasferita la residenza vescovile sulla fine del secolo VIII.

 

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