La chiesa di Sant’Elena presso il Duomo di Verona; occupa l’area su cui sorse nel IV secolo il primo luogo di culto cristiano di Verona.
EPOCA II – CAPO IV
SOMMARIO. – Incertezze nella serie dei vescovi – Nottingo – Il codice zenoniano di Reims – Agino – Sede vacante – Landerico – Bilongo – Audone – Aistolfo – Adelardo.
La dominazione dei Franchi nell’Alta Italia, dalla morte di Carlo Magno sin verso la fine del secolo VIII, fu di continuo agitata da turbolenze politiche, sia per dissensi tra i vari rami della famiglia carolingica, sia per la cupidigia di dominare in alcuni membri potenti di famiglie indigene. Naturalmente queste turbolenze politiche ebbero il loro riflesso anche nelle cose religiose, particolarmente nella elezione dei romani pontefici e dei vescovi: quindi è che, come in altre chiese, così anche nella chiesa veronese riesce incerta la serie dei vescovi. Noi prenderemo come base la serie data dallo Stato personale; benché non ne sia ben certa l’autenticità. Di mano in mano che si presenterà l’occasione, accenneremo ai dubbi su qualcuno dei vescovi ivi segnati ed all’ordine di successione ed alla possibilità di dover inserire in quella serie qualche vescovo ivi omesso.
Supponendo che Ratoldo sia il vescovo quarantesimo settimo, questa sarebbe la serie degli altri vescovi sin verso la fine del secolo IX: 48. Nottingo (840-844) – 49. Landerico (844-846) – 50. Bilongo (846-860) – 51. Audone (860-866) – 52. Aistolfo (866-875) – 53. Adelardo I (876-915). Questa è la serie data anche dal nostro vescovo Liruti.
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