Ott 25 2013

LA TRUFFA DELLO SPREAD. E NELLE ISOLE CAYMAN SONO DEPOSITATI 30 MILA MILIARDI DI DOLLARI

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Ma se l’Italia va a rotoli peggio che mai, perché lo spread scende? Spiegazione di un mistero

 

Il differenziale tra titoli di Stato dice poco sull’economia reale dei paesi, serve solo a capire le intenzioni di quei «pochi potenti che detengono la ricchezza del mondo». E comandano i mercati. Intervista a Fabrizio Pezzani (Bocconi)

 

 

Se veramente lo spread fosse un’indicatore dell’”economia reale”, allora, in Italia, il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali (Btp) e il Bund tedesco non dovrebbe attestarsi a meno di duecentocinquanta punti base, com’è attualmente, ma «come minimo a mille punti base». Ne è convinto Fabrizio Pezzani, docente dell’Università Bocconi di Milano, secondo il quale, dal novembre del 2011, quando lo spread aveva superato i cinquecento punti base e le tensioni sui mercati portarono alle dimissioni di Berlusconi aprendo la strada alla “salita” in politica di Monti, «da quel momento a oggi sono peggiorati i conti pubblici, il debito, il rapporto debito/Pil, la disoccupazione, il numero dei fallimenti, la povertà, il disagio sociale, l’instabilità politica e anche il giudizio guidato strumentalmente delle agenzie di rating sui nostri conti». Tutto questo, prosegue Pezzani, mentre «inspiegabilmente il nostro spread migliora continuamente e oggi è simile a quello di agosto 2011, tra i 220 e i 240 punti base».

IL TERMOMETRO DEI POTENTI. Come mai, dunque, lo spread non peggiora, anzi addirittura migliora? Hanno ragione coloro i quali sostengono che non conti nulla e sia solo una variabile economica impazzita? Niente affatto. Lo spread è un indicatore prezioso secondo Pezzani, ma lungi dal fotografare lo stato di salute di un’economia nazionale, rappresenta le intenzioni e le manovre della finanza globale, ossia di quei pochi attori che «detengono la ricchezza» del mondo.

 

DOVE SONO TUTTI I SOLDI. Se, infatti, un tempo «la ricchezza era facilmente individuabile negli Stati nazione che materialmente la possedevano», oggi, spiega il professore, «ci troviamo di fronte a una situazione assolutamente nuova nella storia dell’uomo». Per farsene un’idea basta guardare a un dato: «Nelle isole Cayman sono depositati 30 mila miliardi di dollari, che insieme eguagliano il Pil degli Stati Uniti, della Cina e di un pezzo del Giappone messi insieme». Oppure, continua Pezzani, si pensi ai derivati, che «nel 1989, l’anno in cui cadde il Muro di Berlino, rappresentavano un ventesimo del Pil mondiale, nel 1999 erano già il doppio di esso e nel 2009 ammontavano addirittura a venti volte il Pil della Terra». Ebbene, di tutti questi derivati, alla vigilia della crisi finanziaria, il 95 per cento era posseduto da sole «cinque banche: Goldman Sachs, J.P. Morgan, Morgan Stanley, Bank of America e Citi Bank». Che si riempivano di titoli tossici, secondo l’economista, al solo scopo di «tenere bassa la volatilità del dollaro».

 

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Ott 25 2013

CHIARIMENTI SU “MES” ED I “PRESTITI SALVASTATO” (SPIEGATI IN MODO SEMPLICE)

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Una nota circa i prestiti concessi alle nazioni europee in difficoltà dalle altre nazioni europee, e circa il “Meccanismo Europeo di stabilità”; cerco di illustrare la situazione in modo semplice e chiaro, visto che in molto non hanno ben capito certi meccanismi.

 

Negli ultimi anni le nazioni dell’eurozona sono state chiamate a sborsare miliardi per diverse operazioni di “salvataggio” dei paesi membri in difficoltà; o meglio, delle loro banche.  Ultimo caso in ordine cronologico, quello della Spagna, che ha ricevuto 100 miliardi, di cui 20 dall’Italia. In totale l’Italia ha sborsato fin’ora poco meno d 50 miliardi.

 

(vedi: L’Italia è nella me**a ma continua a sborsare soldi per salvare gli altri )

 

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Ott 24 2013

SAREMO POVERI! LA FORMULA CHE CI INCHIODA

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 21:36

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Liberamente riadattato da Vito Lops, l’Economia della Trasparenza

 

Ricordo che a 6 anni, in prima elementare, imparai il concetto basilare dell’algebra: i numeri possono avere un segno positivo (+) o un segno negativo (-). Ricordo anche che a 19 anni, mentre preparavo l’esame dal primo corso universitario di economia politica, l’algebra mi servì per comprendere i saldi settoriali. Ovvero: il sistema economico di ogni paese si poggia su saldo interno, saldo estero e saldo pubblico, secondo queste definizioni:

 

  1. saldo interno: la differenza tra investimenti delle imprese (domanda di beni e servizi per accrescere la capacità produttiva) e il risparmio privato delle famiglie al netto di consumi e tasse (I-S).

 

  1. saldo estero: la differenza tra esportazioni e importazioni (X-M), dove però non vengono conteggiate solo le merci (che permettono di ricavare la bilancia commerciale) ma anche i fattori di produzione (lavoro e capitale). Infatti anche il lavoro e il capitale si possono esportare e importare. Accade, per esempio, quando un residente italiano percepisce uno stipendio per un lavoro all’estero o quando, molto semplicemente, si acquistano titoli stranieri che danno un rendimento (capitale) pagato da un altro Stato. Il saldo esterno (o saldo delle partite correnti, CA) è comprensivo anche di questi due elementi.

 

  1. saldo pubblico: la differenza tra spesa pubblica (G) e tasse (T). Se è positivo, vuol dire che uno Stato immette valore a vantaggio della collettività. Se è negativo, vuol dire che lo Stato sottrae ricchezza alla collettività. Lo Stato, in condizioni di pieno potere, è anche l’unico ente preposto alla gestione monetaria.

 

E’ proprio durante la preparazione di quell’esame che imparai una regola d’oro: la somma dei tre saldi settoriali dell’economia di un Paese è algebricamente uguale a zero.

Messa giù in forma matematica, si scrive così: (I-S) + CA + (G-T) = 0. O, se volete: saldo interno + saldo estero + saldo pubblico = zero. Non si scappa.

 

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Ott 24 2013

AUMENTARE L’IVA IN UN PAESE IN RECESSIONE E’ COME DARE DA BERE VODKA A UN MALATO DI CIRROSI PER DISSETTARLO

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:14

AUMENTARE L’IVA IN UN PAESE IN RECESSIONE E’ COME DARE DA BERE VODKA A UN MALATO DI CIRROSI PER DISSETTARLO


Ott 24 2013

GALLI DELLA LOGGIA: CRITICHE DEVASTANTI, MA NON AMMETTE CHE “DI ITALIA SI MUORE”

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di GILBERTO ONETO

 

Ernesto Galli della Loggia è uomo colto e intelligente che però è vittima di un tormento interiore, di una scelta dolorosa e sempre rimandata, che sembra essere riassunta dal suo cognome, in bilico fra celtismo padano e italianità massonica, fra ribellistico slancio di libertà gallico e costrizioni mentali da setta patriottica.

 

Il suo impegno esprime la dilaniante contrapposizione fra la constatazione del fallimento dell’Italia unita e la necessità di continuare – oltre ogni ragionevole dubbio – a sostenerne l’intangibilità.

 

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Ott 23 2013

GIORNATA STORICA PER L’ITALIA: CACCIATA DAL G8, PIL A 133,3% E ADESSO IL RECORD! BORSA DI MILANO LA PEGGIORE AL MONDO.

Category: Economia e lavoro,Monolandiagiorgio @ 20:18

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MILANO – A parte il caso di Atene, la Borsa di Milano è stata la peggiore al mondo e l’unica che ha riportato un trend negativo negli ultimi 10 anni. E’ quanto si apprende da un rapporto dell’ufficio studi di Mediobanca. La performance, a partire dal dicembre del 2002, è stata -5,6%, a fronte di un +129% della Germania. 

 

L’indagine sull’andamento dei listini azionari mondiali di Ricerche & Studi di Mediobanca – dati aggiornati dal dicembre del 2002 al 16 ottobre 2013 – mette in evidenza che gli indici migliori sono stati quelli del cosiddetto ‘nuovissimo mondo’.

 

Palma d’oro a Jakarta +957% e con un ricco rendimento medio annuo del 24%. La Borsa indonesiana è seguita da Città del Messico (+558%), Mumbai (+511%) e San Paolo (+396%). Molto bene anche i rendimenti della Borsa sudafricana, cresciuta del 378%, russa (+317%) e coreana, con Seul + 224%.

 

La migliore borsa ‘occidentale’ è stata Copenhagen (+190%), seguita da Wall Street, con il Nasdaq di New York (+187%).

 

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Ott 23 2013

SUOMY VENDUTA AI CINESI, UN ALTRO PEZZO DEL MADE IN ITALY SE NE VA

Category: Economia e lavoro,Monolandiagiorgio @ 19:13

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Fondata nel 1997 la società nel 2012 ha fato segnare 6,8 milioni di ricavi e una perdita di 200 mila.

 

La globalizzazione ha le sue regole e ora un altro marchio ormai storico del made in Italy se ne va. Suomy, azienda comasca fondata nel 1997 da Umberto Monti e che ha fornito i suoi caschi a campioni del calibro di Max Biaggi, Loris Capirossi e Troy Bayliss, è stata ceduta a un hedge fund cinese, la SK Sport di Hong Kong.

 

Lo scorso anno l’azienda ha segnato ricavi per quasi 7 milioni di euro ma a causa della recessione, che in Occidente ha fatto crollare la domanda di moto sportive, anche la domanda di caschi di “livello” è andata calando. Nel 2007 i dipendenti erano oltre 100, ora sono 52 e nel prossimo futuro potrebbero calare a 30.

 

La buona notizia (o perlomeno quella meno negativa) è che almeno al momento la produzione (600 caschi al giorno) della linea d’alta gamma non verrà spostata all’estero, anche se quelli di fascia media verranno prodotti in Indonesia.

 

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Ott 23 2013

COMPLIMENTI SIGNOR LETTA!!! QUESTA E’ L’ULTIMA VOLTA DI UN PREMIER ITALIANO AL G8. L’ITALIA E’ STATA ESPULSA…

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QUESTA E’ L’ULTIMA VOLTA DI UN PREMIER ITALIANO AL G8. 

L’ITALIA E’ STATA ESPULSA…

COMPLIMENTI  SIGNOR LETTA!!!  


Ott 23 2013

LA CRISI STA PER FINIRE…CREDETEMI NON SONO PAZZO!!!

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 16:59

LA CRISI STA PER FINIRE  NON SONO  PAZZO

 

 

CREDETEMI NON SONO PAZZO!!!

LA CRISI STA PER FINIRE.

VEDO LA LUCE ALLA FINE DEL TUNEL.

PERCHE’ IO HO SALVATO L’ITALA

 

 

Fonte: da Facebook;  NO Unione Europea NO Euro

 

 


Ott 23 2013

LA DEMOCRAZIA E’ L’ARTE DI FAR CREDERE AL POPOLO CHE ESSO GOVERNI

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 16:51

la democrazia ingannare il popolo


Ott 23 2013

REDDITOMETRO.

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 16:44

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redditometro

 

 

REDDITOMETRO

 

IO DEVO DIMOSTRARE ALLO  STATO COME SPENDO I MIEI SOLDI

 

MA STIAMO SCHERZANDO?

 

SEI TU STATO CHE DEVI DIMOSTRARE COME SPENDI I MIEI SOLDI


Ott 23 2013

IL DENARO PUBBLICO È SACRO!

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 16:23

IL DENARO PUBBLICO E SACRO

 

 

Non dimenticate che il denaro pubblico è SACRO!

Esso proviene da sudore e, sovente dal sangue del popolo.

Proprio per questo non abbiamo il diritto di disperderlo alla leggera!

(Benito Mussolini)

 


Ott 23 2013

LE PAROLE DEL DUCE E LE PAROLE DI MONTI

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 16:02

DUCE CONTRO MONTI

 

Le parole del Duce: la sanità deve essere gratuita non possiamo far morire gli italiani solo per il semplice fatto di essere poveri.

 

Le parole di Monti: mi dispiace  per i malati dei SLA, ma non possiamo dare i fondi a loro, ci sono altre priorita’ in Italia

 

Domanda:  chi è il dittatore? 


Ott 23 2013

LA STORIA E’ LA VERSIONE DEI FATTI DI CHI DETIENE IL POTERE

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 15:04

LA STORIA E' LA VERSIONE DEI FATTI DI CHI DETIENE IL POTERE


Ott 23 2013

LE ULTIME PAROLE FAMOSE: ITALIA SULLA GIUSTA STRADA

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 13:48

ITALIA SULLA GIUSTA STRADA


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