Ago 13 2012

ILLUDERE GLI OPERAI, DISTRUGGERE LA CHIESA, AGGREGARE L’ITALIA ALL’URSS: I PIANI DEL PCI IN DUE DOCUMENTI ESCLUSIVI

E’ il 1948, all’orizzonte si profila l’appuntamento con il 18 aprile, giorno delle elezioni politiche che potrebbero rivelarsi decisive per le sorti dell’Italia. Pci e Psi si sono riuniti nel Fronte Democratico Popolare, con lo scopo dichiarato di assumere la guida del Paese battendo la Dc, già uscita vincitrice dalle precedenti elezioni del 1946. Al fine di raggiungere l’obiettivo, i militanti sono disposti a tutto: una vera e propria “macchina da guerra”, nemmeno troppo “gioiosa”, per parafrasare la famosa uscita di Achille Occhetto molti anni dopo.
La propaganda del Fronte Democratico Popolare è feroce, tanto che i “compagni propagandisti” rivestiranno un ruolo importante durante la campagna elettorale.

I due documenti che vi mostriamo sono particolarmente significativi: una lettera segreta contenente un vero e proprio vademecum per i propagandisti ed un decalogo inoltrato ai militanti più fedeli e considerati affidabili. Entrambi stupiscono per il tono enfatico e ancor di più per i contenuti, talvolta davvero stucchevoli. Ci sono stati forniti da un lettore del blog, che li ha avuti originali da una persona nata del 1932 che all’epoca risiedeva in un paesino vicino a Ravenna. Essendo famiglia di area cattolica, hanno ricevuto tale missiva per errore, ma l’hanno gelosamente custodita per tutti questi anni.
 Nel vademecum sono elencati i 9 punti che il Partito intendeva inculcare ai propagandisti: dai nemici del Fronte Popolare, individuati anche nei mancati alleati del PSLI (futuro PSDI) e PRI, agli obiettivi da ottenere in ambito morale, economico e religioso. Ossia estirpare la Chiesa, distruggere la moralità, abolire la proprietà privata. E poi, trasformare l’Italia in una Repubblica Socialista, vassalla dell’URSS di Stalin, favorendo l’egemonia comunista nel mondo. Oltre alla raccomandazione finale di non divulgare la lettera, che deve restare segreta. Abbiamo scelto di riportare integralmente il documento, senza correggere errori pacchiani come “appariscano”.

 

Compagno mezzadro!


1) Il giorno 18 aprile si combatterà la battaglia decisiva tra le forze progressiste e le forze reazionarie. Le forze progressiste sono tutte quelle raggruppate nel Fronte, la forze reazionarie sono tutte le altre. Il Partito Comunista integrale che è l’anima del P.C.I. denuncia come forze reazionarie sia il P.S.L.I. sia il P.R.I., perché il P.C.I. sa perfettamente che se fosse stato costituito, in Italia, un Fronte Popolare comprendente anche le forze socialiste e repubblicane, come fu fatto dodici anni fa in Ispagna, il P.C.I. avrebbe senz’altro vinto le elezioni. Mentre invece il partito si trova a dover lottare contro la reazione, che diventa ogni giorno sempre più pericolosa ed aggressiva, insieme al solo P.S.I. del compagno Nenni, in una lotta che diventa sempre più dura e preoccupante.


2) Il Partito, ti considera maturo e degno di conoscere i suoi più immediati obiettivi, per convincerti della necessità di lottare duramente. Il Partito sa che gli avversari, grazie a forme spietate della loro propaganda capillare, sono riusciti a provocare il disordine nelle nostre file, che fino a dieci giorni fa, sembravano pugnaci e compatte. Il Partito sa che, purtroppo, moltissimi compagni non hanno resistito al tremendo attacco. Ricorda sempre che il Partito ti rivela i suoi immediati obiettivi, considerandoti maturo, perché tu possa incoraggiare i compagni impauriti ed ammonire i compagni titubanti.


3) Il Partito mira a questi obiettivi grandiosi la cui conquista darà nome alla nostra epoca:


Primo: nel piano religioso il Partito mira e estirpare radicalmente l’idea di dio, la dottrina di Cristo, la influenza della chiesa sulle masse, il potere dei preti. Non si vedranno più madonne che andranno in giro da un comune all’altro, né madonne che appariscano o statue di madonne che si muovano.


Secondo: nel piano morale, il partito tende a liquidare, una volta per tutte, la morale borghese, la famiglia cristiana, l’indissolubilità del matrimonio. Il Partito vuole rivendicare, a favore di tutti, uomini e donne, la libera iniziativa nell’amore, fuori da ogni controllo religioso, perché per noi bolscevichi la religione è l’oppio del popolo e droga che ubriaca. La sola morale del Partito è quella affermata dal grande Lenin: quella che serve agli sviluppi della nostra lotta, non quella che si riallaccia all’idea di dio e dei suoi pretesi comandamenti.


Terzo: nel piano economico il Partito abolirà la proprietà privata di tutti i mezzi di produzione, ed in modo particolare abolirà la proprietà privata della terra, delle industrie, dei mezzi di comunicazione -ferroviari, marittimi, aerei, automobilistici – di tutte le aziende, agricole, industriali, artigiane, di caccia e di pesca. Tutto sarà confiscato a favore dello Stato, il quale sarà il solo produttore ed il solo distributore di merci e prodotti, il solo che avrà in mano il commercio sia interno che estero.


4) Compagno! Quando tutto sarà confiscato a favore dello Stato, tu sarai finalmente libero da qualunque privato padrone. Lo Stato tutelerà i tuoi diritti, se tu osserverai onestamente i tuoi doveri. I diritti e i doveri del cittadino saranno determinati in una nuova Carta Costituzionale, che sarà immediatamente fatta sulla guida di quella del compagno Stalin.


5) Quando il partito avrà conquistato il potere, allora vedrai cosa saprà fare contro la chiesa cattolica, contro i suoi ministri, i suoi simboli, i suoi santi, le sue madonne, le sue chiese, le sue organizzazioni. Il Partito ti libererà per sempre dai preti e dalla loro dottrina.


6) Quando il Partito avrà conquistato il potere allora finalmente si realizzerà il sogno di ogni vero comunista bolscevico italiano: l’Italia diventerà una REPUBBLICA SOCIALISTA e domanderà l’onore di essere aggregata all’URSS, con a capo il compagno Stalin. Così dichiarò a Mosca il compagno Togliatti. Allora l’URSS penetrerà, attraverso l’Italia, nel mare mediterraneo, e sarà in grado di resistere alle prepotenze degli Stati Uniti d’America; allora il compagno Stalin accetterà la sfida che gli Stati Uniti d’America gli hanno lanciato. La vittorie del Fronte significherà perciò guerra agli Stati Uniti d’America; e la guerra finirà nella vittoria del Comunismo nel mondo.


7) La vittoria del Fronte aprirà immediatamente le porte alla emigrazione di milioni di lavoratori italiani in Russia, grande Patria del Socialismo, senza formalità alcuna. Così milioni di lavoratori italiani riempiranno gli spaventosi vuoti causati dalla infame guerra fascista nei ranghi della gioventù maschile sovietica. E migliaia di donne sovietiche saranno felici di accogliere i lavoratori italiani, e creare con essi una vera famiglia comunista.


8 ) Compagno! Il Partito ha insistito presso il compagno Stalin di fare all’ultimo momento il gran gesto verso l’Italia, di rinunciare alle riparazioni e alle navi italiani e almeno di promettere all’Italia il grano necessario per arrivare al raccolto. Ciò sarà utilissimo alla nostra propaganda. E’ chiaro, del resto, che se il Partito vincerà le elezioni, il compagno Stalin sarà ricompensato ad usura del suo gesto, ed avrà il centuplo di ciò che darà o prometterà all’italia prima delle elezioni.


9) Compagno! Questa è lettera è segreta. Appunto per questo è stata spedita in busta non intestata, come lettera privata. Il Partito ti raccomanda quindi di non farla leggere a nessuno, ma tutt’al più, ad un solo compagno di tua piena fiducia, purché non sia un contadino. Nel caso però che questa lettera capitasse in mano agli avversari, il Partito la smentirà sollecitamente, a voce e sulla stampa, nelle sue Sedi e fuori. E’ certo doloroso per il Partito dovere smentire i suoi veri programmi; ma talvolta ciò è necessario. Sii dunque avvertito che se il Partito smentirà, ciò vuol dire che qualche compagno immaturo ha parlato.


 

Per il P.C.I. nel M.S.R.

(Compagno Filiberto S.)


 

W IL FRONTE DEMOCRATICO POPOLARE!”

 

PCI. LETTERA  SEGRETA CONSEGNATA DAL COMITATO CENTRALE DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO,  DIRETTO DA PALMIRO TOGLIATTI,  AI QUADRI MILITANTI  RIVOLUZIONARI NEL 1947.

La seguente lettera è stata consegnata dal Comitato Centrale del Partito Comunista Italiano, diretto da Palmiro Togliatti (1893-1964), ai quadri propagandisti rivoluzionari nel 1947. Rileggendola è facile capire l’odio che ha guidato la mano omicida di tanti partigiani durante la guerra e nell’immediato dopoguerra.

 

Compagno,

il Partito vuole che anche tu conosca il contenuto di questa circolare segreta, che fu diramata già ai compagni propagandisti dell’Italia del Nord, dopo la Liberazione e che fu spedita, nelle rispettive lingue, a migliaia di compagni, nei Paesi dell’Europa Centrale che dovevano essere bolscevizzati. Compagno propagandista, tu sei uno dei più validi strumenti. Perché l’operazione tua sia più efficace, eccoti una breve guida per il tuo lavoro. Ricorda sempre che il nostro compito è bolscevizzare tutta l’Europa a qualunque costo e in qualunque modo. Tuo compito è bolscevizzare il tuo ambiente. Bolscevizzare significa, come tu sai, liberare l’umanità dalla schiavitù che secoli di barbarie cristiana hanno creato. Liberare l’umanità dal concetto di religione, di autorità nazionale e di proprietà privata. Per ora il tuo compito è più limitato. Ecco un decalogo:

 

– Non manifestare ai compagni non maturi lo scopo del nostro lavoro; comprometteresti tutto;

– Lottare contro quanto, specie gli ipocriti prelati, vanno dicendo di meno vero sui nostri scopi;

Negare recisamente quanto essi affermano e negare recisamente che noi non vogliamo la religione, la patria e la famiglia;

– Mostrare con scherzi, sarcasmi e con condotta piacevole che tu sei più libero senza le pastoie della religione, anzi senza di essa si vive meglio e si è più liberi;

– Specialmente è tuo compito distruggere la morale insegnando agli inesperti, creando un ambiente saturo di quello che i pudichi chiamano immoralità. Questo è tuo supremo dovere: distruggere la moralità;

Allontana sempre dalla Chiesa i tuoi compagni con tutti i mezzi, specialmente mettendo in cattiva luce i preti, i Vescovi ecc…

– Calunniare e falsare; sarà opportuno prendere qualche scandalo antico o recente e buttarlo in faccia ai tuoi compagni;

– Altro grande ostacolo al nostro lavoro: la famiglia cristiana. Distruggerla
seminando idee di libertà di matrimonio, eccitare i giovani e le ragazze quanto più si può; creare l’indifferenza nelle famiglie, nello stabilimento e nello Stato; staccare i giovani dalla famiglia;

– Portare l’operaio ad amare il disordine, la forza brutale e la vendetta; e a non aver paura del sangue;

– Battere molto sul concetto che l’operaio è vittima del capitalismo e dei suoi amici: autorità e preti;

– Sii all’avanguardia nel fare piccoli servizi ai tuoi compagni; parla molto forte e fatti sentire. Il bene che fanno i cattolici nascondilo e fallo tuo. Sii all’avanguardia di tutti i movimenti;

Lotta, lotta, lotta contro i preti e la morale cattolica. Dà all’operaio l’illusione che solo noi siamo liberi e solo noi li possiamo liberare. Non aver paura, quando anche dovessimo rimanere nascosti per tre o cinque anni. L’opera nostra continua sempre perché i cattolici sono ignoranti, paurosi e inattivi. Vinceremo noi! Sii una cellula comunista! Domina il tuo ambiente! Questo foglio non darlo in mano ai preti, né a gente non matura alla nostra idea.

 

Testo  estratto da un volantino originario fatto ristampare a Pavullo (Modena) l’8 agosto 1965.

 

PER I COMUNISTI ANCHE LA MENZOGNA È LECITA, PURCHÉ UTILE AL PARTITO!

Ecco un volantino distribuito dal Partito Comunista alla vigilia del referendum monarchia-repubblica del 2-3 giugno 1946. Notare l’ipocrisia e la falsità di chi, pur avendo ancora le mani lorde del sangue di tanti sacerdoti uccisi in odio alla fede, rinnegava per motivi tattici l’ateismo, uno dei capisaldi della dottrina marxista-leninista.

 

IL PARTITO COMUNISTA NON È ATEO

Si dice  che

“ la Chiesa non può ignorare i  partiti, ne può non prendere  buona nota se tra i partiti ci siano di qulli che si ispirino a concezioni contrane ai principi di Cristo.

Ebbene noi diciamo che la Chiesa  può prendere buona nota  che  il nostro  Partito, Il Partito Comunista Italiano, non  un Partito ateo: non è contrario  ai  principi di Cristo:

primo: PERCHE’ ESSO NON PONE L’ATEISMO COME CONDIZIONE DI  ISCRIZIONE AL PARTITO;

secondo: PERCHE’ LA GRANDE MAGGIORANZA DEI SUOI ISCRITTI E’ DI FEDE CATTOLICA E PRATICANTE,

terzo : PERCHE’ Il NOSTRO PARTITO CONDANNA OGNI FORMA DI INTOLLERANZA RELIGIOSA E ANTICLERICALE.

Un simile atteggiamento dovrebbe rallegrare  l’animo di ogni cattolico e in particolare di ogni sacerdote, che dovrebbe vedere da ciò enormemente facilitata   la propria opera di proselitismo e di catechizzazione.

Votate il Partito Comunista Italiano

Votate per la Repubblica

 

Fonte: da http://www.centrosangiorgio.com

 

 

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