Dic 09 2008

Venezia-Cronaca delle acque alte

Piccola cronologia delle acque alte a Venezia

589. – Fu quest’allagamento assai generale e grande, in guisa che l’acque mutarono il solito loro corso, e il continente prese una figura palustre. Fu durevolissima l’inondazione, e però dicevano i popoli, non in terra neque in acqua sumus nos viventes “. Paolo Diacono ” Historia Langobardorum.

782 circa.-Tale escrescenza di acque vi fu , per cui quasi tutte l’isole vennero sommerse oltre misura.

840 circa . -Attorno a Venezia il mare crebbe a tal punto che tutte le isole restarono sommerse.

875 -L’acqua allagò tutta la città, penetrando nelle chiese e nelle case .( 1° vera acqua alta) ***con ogni probabilità le precedenti alluvioni furono causate da mareggiate ***

1240, 23 settembre. – L’acqua fu alta un uomo sopra le strade .

1268.- Per l’incremento dell’acque restarono sommersi .

1280, dicembre. – Crebbe l’acqua dalle 8 fino al mezzodì. Molti restarono annegati nelle case, o morti dal freddo.

1282. – Grandissima montata d’acqua.

1283, 20 dicembre. – Orribile escrescenza d’acqua che la città si salvò per miracolo, altrove meno drammaticamente: un inturgidimento del mare coperse (bensì per poche ore) tutta la nostra città.

1286, 18 gennaio. – Crebbe l’acqua fino al dì seguente all’ora di terza.

1297. – Montata d’acqua nella città con gravissimo danno.

1314, novembre. – L’acqua inonda la città.

1340, 15 febbraio. – L’acqua inonda la città.

1341, 25 febbraio. – L’aqua cressie do pie e zerca plui maor che se arichordasse, guastando pozzi infiniti; altri con maggior precisione dice: un passo sopra la comune ; dove ” comune ” indica il livello della normale alta marea.

1386, – L’incremento dell’acqua fu otto piedi più del .

1410, 31 maggio. – Crebbe sommamente l’acqua.

1410, 10 agosto. – Fo grandissimo temporale e per alcuni dì avanti fo grandissimo terremoto di notte, e aqua grande crescente per tutta la terra, che non fo mai veduto più a questo tempo inondazion de aque. Perirono molte barche, e di quelli che venivano dalla fiera di Mestre e altri luoghi s’annegarono quasi mille persone. Caddero molti camini, il campanile di S. Fosca con rovina di molte case e quello del Corpus Domini con gran parte della chiesa.

1423, – Acqua altissima.

1428, 11 maggio. – Fu l’acqua cinque piedi sopra terra.

1429, 2 marzo. – L’acqua crebbe cinque piedi sopra commune con scirocco.

1430, 10 ottobre. – L’acqua sormonta e rovina moltissimi ponti e fondamente .

1440. – Acqua grandissima.

1442, 10 novembre. – L’acqua crebbe quattro passi sopra commune. Il danno delle merci fu oltre un milion d’oro. Si crearono sei Savi sopra le lagune . Ma altri più credibilmente dice quattro piedi. Per la prima volta abbiamo notizia delle cifre dei danni causati, oltre al ” million d’oro ” di merci vengono segnalati danni alle case per oltre centomila ducati. ”

1444, -Crebbero l’acque con gran danno de’ mercadanti .

1445. – Cresciuta l’acqua fece gran danno agli abitanti.

1511, 29 maggio. – Gran piogge, acque e inondazioni in Venezia. In questo caso l’eccezionale alta marea venne preceduta da alcune scosse di terremoto.

1517. – Acqua notabile per tutta la città.

1521, 16 ottobre. – Fu grandissima fortuna di vento e di pioggia sul fare del giorno, e vi fu alta marea, per cui si difficoltava l’uscir di casa, così fattamente era grande l’acqua, la pioggia e il vento. Pochissimi di Collegio si ridussero ai loro uffizi, non potevano traslocarsi nemmeno con le barche. Ruinò la fondamenta della Pietà in più luoghi, tanto era forte il vento. Un burchio che vendeva vino a San Basegio venne con furia e si ruppe in rio di San Lorenzo.

1535, 3 ottobre. – Crebbe l’acqua che de’ pozzi si guastarono . -Ma leggiamo la spiegazione del fenomeno che dà Luigi Bressano, Proto ai lidi:

” La causa che le acque ha cresciuto tanto si è sta che quando fece quel sirocho le acque si imbattè a esser in felle in l’oto della Luna (pericolose durante il primo quarto di luna) che son il mazor felle, la qual cosa accade rarissime volte, et il vento da sirocho principiò da prima sera e durò tutta la notte fino al zorno seguente a ore XVII e cazzò tanto le acque, che fece do acque una sora l’altra, sì che no è da meravigliarse, nè anche da voler dir che per il serrar delle acque de terraferma sia stata fatta questa grande acqua, perchè altre volte che le bocche di fiumi giera verti et maxime le Brente, et non gera inarzerado da Lizza-Fusina fin al Dese, come son al presente, niente di manco ha fatto aque sì grande et mazor, come se puoi veder al segnio che ho fatto alla porta della Tana dove se fa le gomene, che son molti anni “. Qualcosa di simile accadde il 4 novembre scorso.

1535, 20 dicembre. – Crebbe l’acqua, entrò nelle case e guastò i pozzi.

1536, gennaio. – Havendose visto in questi zorni proximi passati la grande cression che hanno fatto le aque de questa laguna, quale sono statene la grande altezza non più vista da alcuno; nec non havendose da po visto la gran biancheza de dite aque, le qual nel descender che hano facto ha lassato sopra le rive de questa nostra città molta sabbia, il che stante il stropar (chiudere) che se ha facto de le boche di fiumi che descendeva in essa laguna nostra, è adunque da creder che on possi proceder de altro se non da li porti de Malamocho et S. Nicolò, maxime stante la grande apertura di esso porto de Malamocho, la quale è de presente de passi 500 in circa et ogni zorno se va più ingrandando cum danno etiam del porto ditto de S. Nicolò, ex quo la più parte de le aque de questa laguna descende per quello, per il che esso porto nostro de S. Nicolò si va per mancamento del corso de le aque molto più atterrando de quello chel faria però ecc. L’anderà parte che li Savii et Executori nostri sopra le aque ecc. sieno tenuti fra termine di giorni 15 proximi esser andati cum li amiragli de li detti orti cum examinar ben quelli, far far le mensure de tutte le provision che se possi far a quelli per beneficio di questa laguna.

1550, 21 novembre. -Tuonò ed il mare crebbe ad altissima altezza in Venezia.

1559, 2 novembre. – Acqua alta un braccio sopra le strade.

1574, 12 ottobre. – Lunedì notte venendo il Martedì crebbe l’acqua con gran impeto di vento piucchè nel 1550.

Altri scrivono che crebbe ” un braccio sopra comune con scirocco “, o ancora che era ” un orrore per l’oscurità fitta, per l’acqua che crebbe con grande impeto e fremito di vento, diluviando le cateratte del cielo, per cui il martedì andavano le barche per tutta la Merceria, la calle degli Spaderi, quella dei Fabbri. Annerava e fremeva alta la marea e non frangevasi al Lido, ma io rompeva ed atterrava. Il Lido di Chiozza si ruppe in cinque luoghi”.

1599. – L’acque alte portarono danni notabilissimi.

1600, 8 dicembre. – Venezia fu allagata, soffiava lo scirocco. L’acqua fu alta sei piedi.

1600, 18-19 dicembre. – Orribilmente mugghiando si alzò il mare verso il cielo, incutendo a tutta Venezia uno spavento terribile. Crebbe il mare con tanto impeto, che rotto in diversi luoghi il Lido, corsero così alte l’acque nella città che le barche andavano per la piazza di S. Marco e per altre strade con danno notevolissimo di molte merci, guastando quasi tutti pozzi, e non c’era memoria che l’acque sieno state per l’addietro a tal segno.

Un’altra cronaca coglie aspetti diversi della drammatica giornata: ” Gran incremento d’acqua con sommi danni nelle valli; rotti eziandio in più luoghi i lidi, ed entrarono nelle vigne di Lido maggiore, Tre Porti, Malamocco, Chiozza ecc. Portarono più d’un milione d’oro di danni

1686. – Incremento dell’acqua. Si andava in barca per tutta la città.

1727, 21 dicembre. – L’acque arrivarono agli scalini dell’ altar di S. Antonino.

1728, 31 dicembre. – Fu l’acqua del mare altissima, essendo molti anni che non fu simile escrescenza, havendosi rovinato quasi tutti i pozzi e moltissime mercanzie.

1729, 7 ottobre.- Acqua alta.

1742, 5 novembre. -Acqua  altissima .

1742, 28 novembre. -Nuovamente acqua  altissima.

1746, 31 ottobre.-Acqua  altissima  con pioggia e vento:  Andavasi in barca per Piazza.

1748, 4 novembre.- Acqua  altissima.

1749, 31 ottobre. – Andavasi in barca per la Piazza.

1750, 9 novembre. -Acqua alta.

1755, 14 gennaio. -Acqua alta.

1792, 24 dicembre. – Notabile incremento dell’acqua.

1794, 25-26 dicembre.- Per la prima volta un giornale, la “ Gazzetta urbana veneta “ redatta da Antonio Piazza dedica un articolo all’acqua alta, che val la pena di riportare integralmente:

” Dopo il soffio di rigidi venti di tramontana che sofferire ci fece estremo freddo, siamo dominati dallo scirocco in questa stagione benefico. Ma la sua visita produsse de’ gran disordini.

Una piena di mare gonfio e adirato fece crescere talmente l’acqua delle lagune e degl’ interni nostri canali, che si mise sotto la gran Piazza da un capo all’altro, e tutte le vie soggette a’ suoi straordinari allagamenti.

Ciò nacque la mattina a buonissim’ ora del giorno di Natale, e il transito non fu libero che verso la sera. Iermattina si rinnovò l’escrescenza ma con minore altezza, perchè spinta non venne dal fiero vento del giorno precedente.

Barche portate a terra colla piena ed ivi lasciate nel ritirarsi dell’ acque, mercanzie guastate ne’ magazzini e ne’ luoghi bassi furono le solite triste conseguenze di simili avvenimenti, che solo son utili a que’ che a piè scalzi portano sulle braccia o sulle spalle le persone che passar vogliono da un luogo all’altro, traghetto di cui si valsero uomini e donne in gran quantità per ire ad ascoltar la Santa Messa “.

Cristoforo Tentori ricorda in questo modo la cosrtuzione dei murazzi :

” Eccoci finalmente pervenuti ad esporre la più importante operazione che a difesa de’ marittimi lidi abbia giammai intrapresa il Veneto Senato. Riflettendo i Sipienti Padri che adonta del continuo dispendio del pubblico erario e delle continue riparazioni delle “palade”,” paleselle “, argini e ” spironi “, frequenti erano le rotte e riflessibile il fracassamento che ne’ lidi cagionava lo sconvolto mare, nell’anno 1751 con sorprendente decreto deliberò di munirli con quel robusto argine di duro marmo istriano che ” murazzi ” in Venezia s’appellano. Sono questi argini formati di grossi marmi delle cave d’Istria e vengono insieme connessi con tenace cemento, che di calce e pozzolana è composto. Dalla parte interna della laguna hanno una comodissima strada e da quella del mare vengono difesi da una controscarpata fornita di frequenti sproni ad oggetto di rompere le impetuose onde del mare infuriato.”

1825, 15 dicembre. -Era ancor viva la memoria negli uomini, e visibili ancora le orme de’ mali cui le acque furono cagione a queste provincie nell’autunno del 1823, quando con altre non meno fiere calamità vennero elleno a percuoterci in questi ultimi giorni. La tempesta nel giorno 9 imperversò di modo che la marea soverchiate le rive allagò la piazza di S. Marco e una gran parte delle contrade di questa città, toccando un’altezza cui non era giunta nel 1822. Le dighe che sono schermo alla laguna contro il mare, volgarmente appellate ” murazzi “, furono tutte danneggiate, quattro varchi si aprirono le furiose onde attraverso il litorale di Malamocco.”

1848 .” un metro e quaranta”.

15 Gennaio 1867 -1,5

30 Ottobre 1875  – 1,160

Febbraio 1879  – 1,370

Dicembre 1883  – 1,210

Dicembre 1883 – 1,280

31 Ottobre 1914  – 1,185

21 Novembre 1916 – 1,360

2 Gennaio 1920  – 1,110

10 Novembre 1927 1,110

28 Ottobre 1928  – 1,105

15 Dicembre 1933  – 1,210

16 Dicembre 1933  – 1,135

11 Novembre 1935  – 1,130

16 Dicembre 1934  – 1,160

18 Novembre 1935  – 1,150

16 Aprile 1936  – 1,470

12 Marzo 1937 1,195

23 Dicembre 1938  – 1,135

5 Dicembre 1946 1,040

29 Novembre 1947  – 1,205

27 Gennaio 1948  – 1,195

28 Gennaio 1948 – 1,260

28 Gennaio 1948 – 1,320

8 Dicembre 1950 – 1,170

3 Gennaio 1951  – 1,140

8 Marzo 1951  – 1,175

12 Novembre 1951  – 1,510

21 Dicembre 1952 1,160

11 Dicembre 1954  – 1,120

10 Novembre 1957 1,195

13 Novembre 1958  – 1,130

17 Dicembre 1958  – 1,100

18 Dicembre 1958  – 1,140

4 Dicembre 1958  – 1,240

29 Ottobre 1959  – 1,180

11 Dicembre 1959 1,165

15 Gennaio 1960  – 1,260

16 Gennaio 1960  – 1,140

23 Febbraio 1960  – 1,100

15 Ottobre 1960 – 1,450

20 Ottobre 1960  – 1,160

5 Novembre 1960  – 1,230

5 Novembre 1961  – 1,230

8 Novembre 1961  – 1,140

11 Novembre 1961  – 1,100

12 Novembre 1961  – 1,220

9 Novembre 1962  – 1,140

10 Novembre 1962  – 1,110

11 Novembre 1962  – 1,100

7 Gennaio 1963  – 1,180

12 Febbraio 1963 1,100

12 Aprile 1963  – 1,120

7 Novembre 1963  – 1,160

6 Novembre 1963  – 1,140

28 Settembre 1965  – 1,100

22 Febbraio 1966  – 1,260

4 Novembre 1966  – 1,940

1 Dicembre  2008 – 1,56

23 Dicembre  2009 – 1,40

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