SRS è l’acronimo “STUDI RICERCHE SCRITTI”
Un abbreviativo per ricordarmi che quello scritto è un elaborato di quella persona
Mar 18 2017
SRS è l’acronimo “STUDI RICERCHE SCRITTI”
Un abbreviativo per ricordarmi che quello scritto è un elaborato di quella persona
Dic 25 2016
Tutti noi vorremmo un mondo diverso per i nostri figli e per tutti gli uomini che verranno dopo di noi.
Sono convinto che se, tutti assieme, pensassimo in questa maniera, il mondo cambierebbe in bene, cambierebbe!
Dic 04 2016
GIU’ LE MANI DALLA COSTITUZIONE ITALIANA !
CHI VUOLE DISTRUGGERE LA COSTITUZIONE VUOLE DISTRUGGERE LA TUTELA DEL POPOLO ITALIANO CHE VI E’ SANCITA E LO FA PERCHE’ I CAPITALISTI PIU’ RICCHI DEL MONDO ABBIANO GIOCO FACILE NELLO SFRUTTAMENTO DA GARA AL RIBASSO SOTTO IL COSTO REALE SENZA NESSUNA RESPONSABILITA‘ NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI, NE’ DELL’ AMBIENTE DOVE VIVIAMO.
DISTRUGGENDO LA COSTITUZIONE SI TORNA A GARANTIRE LA LEGGE DELLA JUNGLA, IL GROSSO CHE MANGIA IL PICCOLO, SI TORNA A GARANTIRE L’ ACCUMULO CAPITALISTA DOVE I RICCHI SONO SEMPRE PIU’ RICCHI E I POVERI SEMPRE PIU’ POVERI.
DISTRUGGERE LA COSTITUZIONE SPIANA LA STRADA AGLI “ACCORDI ECONOMICI” A SCATOLA CHIUSA CHE GLI USA, CANADA & C. VOGLIONO IMPORCI SENZA LA POSSIBILITA’ DI LEGGERE COSA LORO VI HANNO SCRITTO: SOLO DEI PAZZI O DEI COMPLICI POSSONO ACCETTARE.
CON QUESTA NUOVA ONDATA DI TRUFFE CRIMINALI CHE CHIAMANO GLI “ACCORDI ECONOMICI” SI PRETENDE CHE NEL CASO DI PROCESSO L’ ARBITRO-GIUDICE VENGA SCELTO DALL’ AZIENDA USA, CANADA & C.
SIAMO COSTRETTI A FORZA A SUBIRE TUTTE LE LORO MENZOGNE SUI TUTTI I MEDIA, CHE PAGHIAMO NOI, E NON POSSIAMO LEGGERE LE REGOLE CON LE QUALI VOGLIONO MINARE ULTERIORMENTE LA NOSTRA STESSA SOPRAVVIVENZA ?
I CAPITALISTI PIU’ RICCHI DEL MONDO LO SONO PERCHE’ SONO I PIU’ IMBROGLIONI E CRIMINALI PER ESSERE I PIU’ LADRI .
DIRE CHE QUESTO E’ POPULISMO SIGNIFICA SPUTARE SUL SANGUE DEI MORTI CHE FANNO TUTTI I GIORNI IN GUERRA COME IN ECONOMIA.
Nov 29 2016
Sondalo. L’imponente Villaggio Sanatoriale Eugenio Morelli
Il Villaggio Sanatoriale Eugenio Morelli è stato il più grande sanatorio d’Europa costruito dal governo fascista, fu realizzato a Sondalo, per volere dei Eugenio Morelli.
Eugenio Morelli, pneumologo di Teglio, nel 1928 fece eseguire un’analisi sulle condizioni metereologiche dell’area sondalina, grazie alle quali convinse che Sondalo era il luogo ideale per realizzare un sanatorio, il più grande d’Europa. In 8 anni furono costruiti 9 padiglioni in grado di ospitare sino a 300 malati ciascuno.
Si dice che per realizzare il quarto padiglione gli architetti si fossero addirittura ispirati alle corazzate di Benito Mussolini. D’altra parte era un’autentica guerra quella che si doveva fare contro il “mal sottile”..
Il progetto dell’ imponente sanatorio sulle pendici del Monte Sortenna fu portato avanti da abili tecnici guidati dallo stesso professor Eugenio Morelli, il geniale pneumologo di Teglio. Morelli, primo in Italia ad organizzare una seria lotta contro la tubercolosi, dal 1928 impegnato a Roma come alto consulente per l’organizzazione antitubercolare dell’INFPS, l’Istituto Nazionale Fascista di Previdenza Sociale, nel 1929 convinto della sue analisi sulle condizioni meteorologiche della zona persuase tutti che Sondalo era il luogo ideale per realizzare un grande sanatorio da affiancare al più modesto Pineta di Sortenna che, fondato dal dottor Ausonio Zubiani, funzionava già dal 1901.
La costruzione dei nove padiglioni, ciascuno in grado di ospitare sino a 300 malati, richiese otto anni: dal 1932 al 1940.
Le strutture del Villaggio furono costruite tra il 1932 e il 1938, ma i lavori furono ultimati soltanto alla fine della Seconda Guerra Mondiale; gli arredi e le attrezzature furono completati dopo la guerra, quando il complesso entrò in funzione. Si trattò per quei tempi di un cantiere straordinario per dimensione, mezzi, collocazione, per la meticolosa gestione tecnica e la raffinata progettazione; è considerato un capolavoro dell’urbanistica “razionalista”,
Durante il conflitto mondiale, nel sesto e nel settimo padiglione, furono ricoverati in gran segreto alcuni insoliti e prestigiosi pazienti: si trattava di opere d’arte importantissime provenienti da musei e collezioni private tra cui alcune tele di Rubens, Tintoretto e Segantini…
Nov 20 2016
Valeggio sul Mincio…girava l’anno 2010 nel dì 2 giugno
L’aereo….un ultraleggero un po’ piccolo
La potenza del motore…. un po’ bassa
la pista…. un po’ corta
Il peso… un sovraccarico garantito!
Il decollo … un lungo e interminabile sospiro….
Bravo Maurizio Perissinotto
Set 19 2016
Ci sono persone che sono punti cardinali, I nonni appartengono a questa categoria, ecco perchè..
I nonni simbolizzano un’unione generazionale, MA PERCHE’? ECCO ALCUNI MOTIVI..
RAPPRESENTANO I RICORDI
Sono i nostri ricordi pieni di compiacenza, di divertimento e di tenerezza. Storie piene di risvolti inattesi, di capelli bianchi che ondeggiano al vento ed occhi che brillano al sole durante una passeggiata in cui si sente il calore di mani che donano amore e comprensione.
Il loro regalo migliore e più grande: le radici che segnano nel cuore dei nipoti un’impronta emotiva.
SONO EDUCATORI
Lo stile educativo dei nonni ha importanti benefici per un bambino. Perché? Perché i nonni e si prendono cura dei nipoti e trasmettono loro numerosi insegnamenti come:
Interessi (giardinaggio, cucinare, andare a fare passeggiate, etc).
Tradizioni e storie familiari: i bambini sono affascinati dai racconti sui loro genitori da piccoli.
Esperienza accumulata: permette d’insegnare uno stile di crescita tremendamente positivo, del quale i bambini vengono impregnati.
SONO POSITIVI.
I nonni sono molto meno critici e si concentrano più sulle cose che vanno bene che su quelle che vanno male, sottolineando così le forze del bambino più che le sue debolezze.
Un’altra bella caratteristica dello stile educativo dei nonni è che aiutano i nipoti ad essere indipendenti dai genitori, così come a socializzare con persone di diverse età.
SONO AMORE.
È davvero sorprendente l’amore che assorbono i bambini tramite le caramelle donate, le paghette date di nascosto, le migliori sorprese, le cene speciali, i 4 pasti diversi per 4 nipoti diversi, il regalino improvviso e gli occhiolini di complicità.
Con queste parole si può pensare che i bambini vogliano bene ai propri nonni per quello che ricevono e non per quello che sono, ma in realtà i nipoti adorano i pomeriggi in compagnia dei nonni per quello che significano.
L’amore dei nonni verso i nipoti è così immenso che non possono evitare di dimostrarlo in tutti i modi possibili: con la cucina, i regali, i dolci, la presenza, i baci, le tasche piene per non privarli di nulla, con l’attenzione e la cura emanate per tutta la casa.
Nessuno può guardare i nipoti con tanta dolcezza come i nonni che se ne prendono cura; nessuno riuscirà a meravigliarsi tanto del passare degli anni, così come dell’impronta che prende forma.
Per questo motivo, le cure dei nonni riflettono un amore puro pieno di allegria ed obiettivi.
Un affetto che forma i bambini, che li protegge in modo unico, non sempre comprensibile ed indescrivibile.
Questo è il motivo per cui i nonni che si prendono cura dei bambini lasciano un segno incancellabile nella loro anima, un’unione emotiva.
Fonte: da NOTIZIE UTILI.IT
Link: http://notiziautile.altervista.org
Set 04 2016
Ho capito che è l’amore quella forza superiore che alcuni chiamano dio…
Io sono nata per amore, sono vissuta per amare e morirò per amore,
solo che non avrei voluto morire così giovane, ma forse è meglio così…
Dicono che il tempo cancella ogni ricordo,
ma niente cancellerà il tuo volto dal mio cuore,
le tue labbra che non sono mai riuscito a sfiorare,
perchè non ho mai avuto il coraggio di farlo…
Voglio che gli ultimi pensieri siano per quella persona che ho amato,
e che amerò per sempre…
sarò tua per sempre, quando riderai e quando piangerai,
e vorrò stringerti al petto in un dolcissimo abbraccio,
ma non potrò farlo…
addio per sempre…
Rosabianca 1980
Giu 29 2016
Erano i primi anni settanta e a Natale ero riuscito finalmente a regalarmi la mia prima giacca a vento imbottita: il primo fine settimana libero, su in cima al monte Carega, bisognava assolutamente collaudarla! Non era importante se eravamo in pieno inverno.
Tanto, era sì o no una giacca a vento imbottita? Ci si metteva sotto una canottiere di lana, una camicia di lana, due maglioni, mi sentivo di poter andare al Polo Nord!
Dieci anni dopo finiva nel corredo di mia moglie, diventando anche più elegante.
Venticinque anni ancora e passava a mia nipote Caterina.
Dopo quarant’ anni eccola indossata da mia cognata Paola al mercatino di Santa Croce. Lei ha ancora il fisico per quella giacca, io l’ho perso da parecchi anni.
Ma la giacca a vento? Tutto lavoro italiano, e si vede!
Mag 15 2016
Ott 30 2015
“Un giorno rivedremo i nostri animali nell’eternità di Cristo”. (Papa Francesco)
PERCHÉ IO AMO GLI ANIMALI?
Madre Teresa di Calcutta, spiegava semplicemente:
Perché ti danno tutto, senza chiedere niente.
Perché contro il potere dell’uomo con le armi, sono indifesi.
Perché sono eterni bambini.
Perché non sanno cosa è l’odio nè la guerra.
Perché non conoscono il denaro e si consolano solamente con un posto dove rifugiarsi dal freddo.
Perché si fanno capire senza proferire parola.
Perché il loro sguardo è puro come la loro anima.
Perché non conoscono l’invidia né il rancore,
Perché il perdono è ancora naturale in loro.
Perché sanno amare con lealtà e fedeltà.
Perché vivono senza avere una lussuosa dimora.
Ott 29 2015
Non era mai successo, ma nel 2005 Astor era dovuto restare ospite di una mia amica per una settimana. Ecco la sua gioia nel rivedere Giorgio
Ott 28 2015
Astor addio, grazie per tutto quello che ci hai donato.
Attraverso te abbiano visto il mondo con occhi diversi.
Giorgio, Marina e Chiara
(02 giugno 2000 – 28 ottobre 2015)
Quando mi preparavo per uscire di casa, Astor lo intuiva sempre e mi precedeva sulla porta. Gli piaceva girare in macchina, non per niente è stato per secoli il cane dei carrettieri, ma questo pomeriggio è rimasto nella sua cuccia.
Da qualche anno gli erano arrivati gli acciacchi dell’età, ma riusciva comunque, con più o meno fatica, a sopportarli e mascherarli con la sua allegria. In questi giorni la sua salute doveva essere peggiorata: il giro nei giardini era diventato breve, una decina di minuti, più a guardare gli altri che camminare, e questa mattina ha fatto solo una decina di metri e si è rinfilato in macchina. Tornati a casa, si è diretto lentamente, anzi faticosamente, nella sua cuccia; lì ha provato come al solito a giocare con il suo cuscino, ma si è subito accovacciato sfinito per cercare di riposare. Il suo respiro è diventato un po’ affannoso, gli era capitato ancora di avere queste crisi ma le aveva sempre superate, ero quasi ottimista. Uscito per fare alcuni acquisti, la telefonata di mia moglie, preoccupata per il respiro affannoso, mi fa tornare subito a casa, dove penso di intervenire come consigliato dal veterinario con un diuretico. Arrivo a casa, lo trovo nel bagno che respira faticosamente, lo chiamo, alza la testa, mi guarda, ma capisco subito che la cosa è grave, fa per alzarsi ma non ce la fa, il suo sguardo è tra una velata felicità nel rivedermi e una richiesta di aiuto, lo prendo in braccio, mi guarda negli occhi e si abbandona, il respiro si fa lento, molto lento, lo adagio nella cuccia, vicino al mio letto, ma ormai il suo cuore si è fermato.
Astor nel suo posto di guida…