Dic 23 2020

LE PROFEZIE DI RASPUTIN

Grigorij Efimovič Novy, noto come Rasputin 

1. 

“…Sento che devo morire prima dell’anno nuovo. Voglio fare presente però al popolo russo, al Babbo, alla Madre della Russia ed ai Ragazzi, che se io sarò ucciso da comuni assassini, e specialmente dai miei fratelli contadini russi, tu, Zar di Russia, non avere paura, resta sul tuo trono e governa e non avere paura per i tuoi Figli perché regneranno per altri cento e più anni. Ma se io verrò ucciso dai nobili, le loro mani resteranno macchiate del mio sangue e per venticinque anni non potranno togliersi dalla pelle questo sangue. Essi dovranno lasciare la Russia. I fratelli uccideranno i fratelli, ed essi si uccideranno l’un l’altro. E per venticinque anni non ci saranno nobili nel Paese. Zar della terra di Russia, se tu odi il suono delle campane che ti dice che Grigorij è stato ucciso, devi sapere questo. Se sono stati i tuoi parenti che hanno provocato la mia morte, allora nessuno della tua famiglia, cioè nessuno dei tuoi figli o dei tuoi parenti rimarrà vivo per più di due anni. Essi saranno uccisi dal popolo russo… Pregate, pregate, siate forti, pensate alla vostra benedetta famiglia.” 

2. 

“…Come la santa Casa di Roma andrà da Pietro a Pietro, così la santa Casa di Pietroburgo andrà da Michele a Michele. Il primo Michele costruì il trono e l’ultimo Michele non avrà il tempo di usarlo perché tutto passerà di fretta, la vita come la morte.” 

3. 

“…Mi sono affacciato alla finestra e ho visto gocce di sangue che battevano contro i vetri, mentre in terra si formavano pozzanghere di sangue e di fango, nelle quali sguazzavano maiali, lupi e altri immondi animali.” 

4. 

“…Ancora una volta l’ho salvato, e non so quante volte lo salverò ancora… ma lo salverò per i carnefici. Ogni qual volta abbraccio lo zar e la Mamma e le ragazze e lo zarevic, la mia schiena è percorsa da un brivido di terrore. È come se tra le braccia stringessi dei cadaveri… E allora prego per questa gente perché sento che in questa nostra Russia è quella che ne ha più bisogno. E prego per tutta la famiglia Romanov perché su di lei si sta calando l’ombra di una lunga eclissi.” 

5. 

“..Prima che il mio corpo sia diventato cenere cadrà l’aquila santa. E sarà seguita dall’aquila superba. Cadranno poi le altre aquile, una ad una, e sarà loro tagliata la testa. L’ultima a cadere sarà l’aquila del mare. Il loro sangue sarà bevuto dalla terra. E dalla terra sorgeranno tre germogli, che si seccheranno prima di dare un fiore.” 

6. 

“…Vedo tanti e tanti uomini, intere masse di popolo e montagne di cadaveri. Tra questi ci sono molti granduchi e conti. E il loro sangue andrà ad arrossare le acque della Neva… Non avranno pace i vivi e non avranno pace nemmeno i morti. Tre lune dopo la mia morte rivedrò la luce e la luce diventerà fuoco. Sarà allora che la morte volerà libera nel cielo e si poserà anche sulla famiglia imperiale. Passeranno venticinque anni e la morte ritornerà a volare… passeranno altri anni e la morte ritornerà a volare. Il primo volo sarà per raccogliere l’oro. Il secondo volo sarà per raccogliere il piombo. Il terzo volo sarà per raccogliere il grano.” 

7. 

“…Quindici anni dopo la mia morte, la Madre Santa verrà tolta dagli altari e un coro di settecento demoni canterà una nuova musica su una palude di sangue. Non passerà molta acqua sotto i ponti prima che in famiglia si scateni una furiosa rissa. La croce verrà gettata in cantina. I martelli batteranno sugli altari e le fiamme divoreranno le chiese… Così incomincerà la caccia al serpente. Ma l’avvoltoio affiderà la spada a una nube che ucciderà il serpente alla terza luna. L’avvoltoio si accanirà poi contro i suoi vermi, fino a quando non perirà… Quando la stalla sarà piena di buoi, si apriranno le porte e allora addio Santa: addio Santa delle Sante. Ciò avverrà nel tempo del sole… Con la croce verrà fatta bestemmia e giorno verrà in cui non basterà piú la terra per seppellire i morti… Ma l’impero durerà poco. Quando si scatenerà il sole non crescerà più filo d’erba sulle alture del Volga. Solo dopo una grande desolazione e un grande smarrimento, la croce della Santa ritornerà sugli altari. E il serpente e l’avvoltoio non saranno più temuti in eterno; così nella Santa, come nella Santa delle Sante, dove un grande uomo verrà a rendere giustizia.” 

8.

“…Strisceranno lungo le strade d’Europa tre serpenti affamati. E sulle strade dove passeranno non rimarrà che la cenere e il fumo. La loro casa sarà la spada e la loro legge sarà la violenza. E di spada periranno, trascinando nella polvere e nel sangue una civiltà. Quando la spada sarà rimessa nel fodero, ci saranno nuove leggi e nuove bandiere. Ma le leggi avranno ancora il germe della violenza. E quando i tempi lunghi saranno finiti, tre nuovi serpenti ritorneranno a strisciare sulle strade d’Europa, ma questa volta sulla terra segnata non crescerà più filo d’erba.” 

9

“…Fertili terre verranno trasformate in prigioni. E la sofferenza umana sarà come una pioggia senza fine. Nella terra tra i due fiumi la morte sarà invocata incessantemente, ma il pianto non fermerà la troika. Il grande fuoco non consumerà la cattiveria umana, e le prigioni continueranno a partorire sofferenza sotto un cielo stellato. L’uomo, prigioniero della prigione, diverrà prigioniero della libertà. Giudice e signore sarà il piccolo zar che per zarina avrà la morte. E questa manderà il suo alito fetido sul collo dei dignitari di corte, anche dopo la resurrezione…”

10 

“…Gli uomini stanno andando verso la catastrofe. Saranno i meno capaci a guidare il carro. Così in Russia, come in Francia, in Italia e altrove… L’umanità verrà schiacciata dal frastuono dei pazzi e dei malfattori. La saggezza sarà messa in catene.  Sarà l’ignorante e il prepotente a dettare la legge al saggio e anche all’umile. E poi la maggior parte degli uomini crederanno ai potenti e non crederanno più in Dio… La punizione di Dio arriverà tardi, ma sarà tremenda. E ciò avverrà prima che il nostro secolo sia alla fine. Poi finalmente la saggezza sarà sciolta dalle catene e l’uomo ritornerà ad affidarsi interamente a Dio, come il bambino si affida alla sua madre. Su questa strada, l’uomo arriverà al paradiso terrestre.” 

11. 

…Su Pietroburgo caleranno le tenebre. Quando il suo nome sarà cambiato l’impero sarà finito. E quando il suo nome sarà ancora cambiato, sull’Europa intera starà per scatenarsi l’ira di Dio. Ritornerà Pietroburgo quando il sole avrà finito di piangere e la Madonna di Kazan non ci sarà più. Pietroburgo sarà la capitale della nuova Russia e dalle sue viscere sarà levato un tesoro che sarà portato in tutte le terre della Madre Santa.” 

12.

“…Crescerà una pianta in Europa chiamata sangue. Il suo primo frutto maturerà nell’anno del mistero. E i semi, quando scoppierà il frutto, arriveranno fino alle porte di Pietroburgo. Ma Pietroburgo sarà salva… Il secondo frutto – e sarà il più grosso – scoppierà nell’anno del mistero solare. E i semi arriveranno oltre Pietroburgo e fino a Parigi, e fino a Roma, e oltre i mari. Il terzo frutto sarà minore degli altri e scoppierà nel nuovo anno del mistero solare. Ma i semi non cadranno piú sulla terra, perché saranno bruciati dal vento.” 

13.


“…Verranno raccolte le uova e messe in un solo cesto e quando il vento alimenterà il fuoco le uova verranno tinte di sangue. Sarà questo il tempo della corona di pietra, che diventerà di cenere e poi la cenere diventerà nuovamente pietra perché le uova verranno covate e dalle uova nascerà un gruppo di pulcini e ogni pulcino sarà zar.” 

14.
“…Saranno martirizzati come duemila anni fa. E anche le guide verranno messe a morte, ma l’ombra della croce continuerà a segnare la terra. E su questa terra il sangue dei martiri germoglierà come un buon seme, dando frutti copiosi che verranno raccolti quando ogni speranza sembrerà spenta. Un segno apparirà nel cielo e un segno apparirà sulla terra, quando il carnefice pagherà il suo debito. E sarà un debito pesante perchè tutto l’oro non basterà a pagare il sangue. Un giorno la Santa Casa si spezzerà in tante parti, e un giorno ancora la Santa Casa si unirà. Saranno questi i tempi maturi per parlare la nuova lingua. Ma molti parleranno più lingue e indosseranno più vesti. E quando il giudizio sarà vicino ogni veste verrà bruciata. Allora ritorneranno i Martiri. E ritorneranno come vincitori.” 

15.
“…Quando il mondo avrà ritrovato un suo equilibrio, vedrete comparire la prima sorella. Il suo vestito avrà il colore della pace, ma questa pace non darà frutto. E quando il mondo non avrà più pace vedrete comparire la seconda sorella. Anche il suo abito avrà il colore della pace. Ma non porterà la pace. Le due sorelle vagheranno per i deserti nude e smarrite. E quando la bilancia del tempo sarà ferma, delle due sorelle non rimarrà più nemmeno l’ombra. Il loro tempo sarà passato, e i loro vestiti saranno strappati e dispersi, perché la pace in quel tempo sarà un fantasma.” 

(Sulle acque inquinate)

16.
“…I veleni abbracceranno la Terra come un focoso amante. E nel mortale abbraccio, i cieli avranno l’alito della morte e le fonti non daranno più che acque amare e molte di queste acque saranno più tossiche del sangue marcio del serpente. Gli uomini moriranno di acqua e di aria, ma si dirà che sono morti di cuore e di reni… E le acque amare infesteranno i tempi come la cicuta, perché le acque amare partoriranno i tempi amari.” 

17.
“…Quando voleranno le immagini maturerà un frutto velenoso e molti saranno a mangiarlo. E il frutto velenoso trasformerà gli uomini in animali, incapaci di alzare la testa al cielo… Le immagini che volano consumeranno le forze dell’uomo, ma il frutto velenoso ubriacherà l’uomo. E quando tutto sarà finito l’uomo si ritroverà stanco e lacero, più affamato di prima.” 

18.
“…Ogni rivoluzione vuole spezzare le catene della schiavitù, ma quando le catene sono spezzate, sono già pronte altre catene… Dai tempi della grotta non è cambiato niente e niente mai cambierà perché sarà sempre il più scaltro, il più astuto e spesso il più corrotto a imporsi. E a seconda degli umori del popolo indosserà la veste della dittatura o della democrazia. Ma l’uomo sarà sempre schiavo, anche se s’illuderà di essere libero… Un giorno risorgerà però l’uomo libero, ma il popolo sarà sempre schiavo.”

(Sull’inquinamento dell’atmosfera)

19.
“…L’aria che oggi scende nei nostri polmoni per portare la vita, porterà un giorno la Morte. E verrà giorno in cui non ci sarà monte e non ci sarà colle; non ci sarà mare e non ci sarà lago che non siano avvolti dall’alito fetido della Morte. E tutti gli uomini  respireranno la Morte, e tutti gli uomini moriranno per i veleni sospesi nell’aria.” 

(Sulle piogge acide): 

20.
“…Si ammaleranno le piante e moriranno una ad una. Le foreste diventeranno un enorme cimitero e tra gli alberi secchi vagheranno senza meta uomini storditi e avvelenati dalle piogge velenose.” 

21. “…Topi e serpenti prenderanno dominio della terra. E i topi daranno la caccia ai topi; e gli uomini, disorganizzati e storditi dovranno abbandonare intere città e intere campagne sotto l’incalzare di legioni di topi giganti, che distruggeranno ogni cosa e infetteranno la terra.” 

(I prodotti tossici e in particolar modo la radioattività producono malformazioni genetiche, agendo anche nel grembo materno)

22.
“…Nasceranno dei mostri, che non saranno uomini e non saranno animali. E molti uomini che non saranno segnati nella carne né nella mente avranno il segno nell’anima. Quando poi i tempi saranno maturi, troverete nella culla il mostro dei mostri: l’uomo senza anima. 

23.
“…Le piante, gli animali e gli uomini, sono stati creati per rimanere divisi. Ma verrà giorno in cui non ci saranno più confini. E allora l’uomo sarà mezzo uomo e mezzo vegetale. E l’animale sarà animale, pianta e uomo. In questi corpi senza più confini vedrete pascolare un mostro chiamato kobaka.” 

(Il proliferare spaventoso di malattie inguaribili come il cancro e l’AIDS è prodotto dalla vita insana, sia materiale che morale. Infatti la “grande medicina” è quella dell’anima attraverso la messa in pratica degli insegnamenti spirituali): 

24.
“…Con sempre maggiore frequenza vedrete impazzire le parti del corpo. Dove la natura aveva creato l’ordine, l’uomo seminerà il disordine. E molti soffriranno per questo disordine. E molti moriranno per la peste nera. E quando non sarà la peste a uccidere saranno gli avvoltoi a strappare le carni… Ogni uomo ha in sé la grande medicina; ma l’uomo-animale preferirà curarsi con i veleni.” 

25.
“…Sboccerà nell’antica città un fiore che avrà il colore del sangue. Crescerà sulla pianta della pace, ma porterà alla guerra. Avrà il nome dell’amore, ma porterà solamente odio perché sarà un fiore velenoso… Fiore di pace e benessere, ma sotto il fiore si nasconderà una generazione di ladri, di dissacratori, di energumeni e di approfittatori.” 

26.
“…I docili insetti diventeranno operatori di morte perché sarà l’uomo ad averli avvelenati. E l’invasione delle cavallette sarà una pioggia primaverile rispetto a questo uragano che partirà dalla terra dei fiori per estendersi fino alla terra della foglia e di là invaderà il mondo intero, seminando malattie, carestie e terrore… L’alchimia irresponsabile dell’uomo finirà per trasformare le formiche in mostri giganteschi che distruggeranno case e paesi; e contro le formiche giganti non servirà fuoco, né acqua. Alla fine vedrete volare le rane e le farfalle diventeranno avvoltoi e le api strisceranno per terra come serpi. E le serpi prenderanno possesso di molte città. 

27.
“…Quando si parlerà molto dell’uomo, sarà il tempo in cui si trascurerà l’uomo. E quando si parlerà tanto di benessere sarà il tempo in cui un malessere sottile serpeggerà tra le genti. Montagne di parole si spenderanno per niente e trappole di parole insidieranno le strade del buonsenso. Molti uomini verranno distrutti dalle pestilenze, molti uomini verranno distrutti dalle armi e moltissimi verranno distrutti dalle aride parole. Perché quando i tempi saranno maturi, l’uomo sarà ricco di lingua ma povero di cuore.” 

(Il commercio dei bambini e dell’utero, per cui i neonati saranno trattati come cavie da laboratorio e come pezzi di ricambio per i trapianti):

28.
“…L’utero della donna sarà come la terra dei fiumi; sterili saranno entrambi. E questa sarà ancora una grazia perché l’utero non sterile e la terra non sterile, partoriranno dei mostri. Giorno sventurato sarà quello in cui l’utero materno sarà commerciato, come si commercia la carne dei bovini. In questo tempo, l’uomo creatura di Dio diventerà creatura della scienza.” 

(Effetto serra e buco di ozono)

29.
“…Verrà il tempo in cui il sole piangerà sulla terra e le sue lacrime cadranno come scintille di fuoco, bruciando le piante e gli uomini. I deserti avanzeranno come cavalli impazziti senza cavaliere e i pascoli diventeranno sabbia e i fiumi diventeranno l’ombelico putrido della terra. Scomparirà l’erba tenera del prato e la foglia poiché regneranno i due deserti: il deserto della sabbia e il deserto della notte. E sotto il sole infuocato e il freddo glaciale si spegnerà la vita.” 

30.
“…Quando si avvicinerà il tempo della mietitura, all’uomo verranno inviati sette segni. E ogni saggio comprenderà che il grano è maturo e non mancherà molto prima  che venga gettata la falce sulla terra… I tremori della terra in questo tempo aumenteranno; terre e acque si apriranno e nelle loro ferite inghiottiranno uomini e cose. La violenza la troverete tutte le mattine sulla porta di casa perché l’uomo ritornerà a diventare bestia e come tutte le bestie aggredirà o sarà aggredito. E quest’uomo non saprà più distinguere il bene dal male. Quello che sarà onesto; quello che sarà morale, diventerà amorale. In questo tempo vedrete un asino con la testa di sciacallo e la coda di serpente e le gambe di gatto che guiderà il carro; e sopra ci saranno altri asini che saranno sfamati da un esercito di volpi, incatenate l’una all’altra. Il cibo, in questo tempo, sarà sempre più scarso, perché tutto sarà un veleno. I granai saranno pieni, le fontane daranno acqua fresca, le piante daranno frutti; ma chi mangerà quel grano e chi berrà quell’acqua, morirà; e chi mangerà di quei frutti morirà. Solo i cibi raccolti dalla generazione precedente non conterranno la morte… In questo tempo l’angoscia sposerà l’uomo e dalla loro unione nascerà la disperazione; una disperazione come mai si è vista sulla terra. E in questo tempo anche le stagioni saranno angosciate perché la rosa fiorirà a dicembre e la neve cadrà a giugno.” 

31. 

“…La vita è un dono di Dio, ma un giorno diventerà un peso, una maledizione… Cercheranno la morte i ricchi e cercheranno la morte coloro che hanno ancora sulle labbra il latte materno, perché la quercia verrà spaccata in più parti e il fiume verrà diviso. E diventerà ruscello e poi rigagnolo. Quando il mio spirito sarà ancora sulla Santa Madre molti fratelli moriranno per spada di fratelli; e quando un mio tempo sarà passato molti uomini moriranno per fuoco e per assenzio. Ma la grande morte sarà la morte della famiglia, che verrà dissanguata, oltraggiata, crocifissa. E sulle sue macerie crescerà la rosa della disperazione.” 

32.
“…I mari entreranno come ladri nelle città, nelle case e le terre diventeranno salate. E il sale entrerà nelle acque e non ci sarà acqua che non sia salata. Le terre salate non daranno più frutto e quando lo daranno sarà un frutto amaro. Per questo vedrete terreni fertili trasformarsi in paludi salate. E altre terre verranno seccate da un calore che andrà aumentando. L’uomo si troverà sotto le piogge salate e camminerà sulle terre salate e andrà ramingo tra siccità e alluvioni.” 

33.
“…Quando Sodoma e Gomorra saranno riportate sulla terra e gli uomini vestiranno da donna e le donne vestiranno da uomini vedrete passare la Morte cavalcando la peste bianca. E le antiche pestilenze saranno come un goccia d’acqua nel mare, rispetto alla peste bianca. Montagne di cadaveri verranno ammassate nelle piazze e milioni di uomini porteranno la morte senza volto… Città con milioni di abitanti non troveranno le braccia sufficienti per seppellire i morti e molti paesi di campagna saranno cancellati con un’unica croce… Nessuna medicina riuscirà a frenare la peste bianca perché questa è l’anticamera della purificazione. E quando nove uomini su dieci avranno il sangue marcio verrà gettata sulla terra la falce perché sarà giunto il tempo di ritornare a casa.” 

34.
“…Sentirete gli uomini invocare la notte, ma la notte non giungerà. Sentirete gli uomini invocare la quiete, ma questa sarà il frutto che ben pochi potranno assaporare… il mondo diventerà una macina che trasformerà la vita in una polvere velenosa. E il rumore della macina sarà quello di una cascata, che penetra con il vento in ogni palazzo e in ogni capanna… Il tempo della doppia spiga sarà condannato alla luce perenne e alla cascata.” 

(L’inquinamento radioattivo si espande e entra ovunque, nell’aria e nei corpi viventi che si ciberanno di alimenti contaminati)

35.
“…Sulla terra nera piangerà il sole e un fantasma vagherà per l’Europa per un’intera generazione. E prima che si dissolva cadranno altri fulmini. Uno di questi brucerà i gigli e un secondo fulmine brucerà il giardino delle palme, e un terzo fulmine brucerà la terra tra i santi fiumi. L’uomo diventerà fragile come una foglia secca e le sue ossa si piegheranno e cigoleranno come un ramo rotto. In questo tempo, la terra produrrà solo erbe avvelenate e le bestie non daranno che carne avvelenata. Avvelenato sarà l’uomo in questo tempo, perché questo sarà l’inizio dell’età dell’assenzio.” 

36.
“…Due principi sanguinari prenderanno possesso della Terra; Wiug verrà da oriente e renderà schiavo l’uomo con la povertà; Graiug verrà da occidente e renderà schiavo l’uomo con la ricchezza. I principi si contenderanno la terra e il cielo. E il terreno della grande battaglia sarà nella terra dei quattro demoni. Tutti e due i principi saranno vincitori e tutti e due i principi saranno vinti. Ma Graiug entrerà in casa di Wiug e seminerà le sue antiche parole che cresceranno e devasteranno la terra. Così finirà l’impero di Wiug… Ma giorno verrà che anche l’impero di Graiug verrà distrutto perché tutte e due le leggi di vita erano sbagliate e tutte e due producevano la morte. Nemmeno le loro ceneri si potranno utilizzare per coltivare il terreno sul quale crescerà la nuova pianta della terza luce.” 

37.
“…Quando i tempi saranno vicini al precipizio, l’amore dell’uomo per l’uomo sarà una pianta secca. Nel deserto di quel terreno fioriranno solamente due piante: la pianta del tornaconto e la pianta dell’egoismo. I fiori di queste piante potranno però essere scambiati con i fiori della pianta dell’amore. L’intera umanità, in questo tempo maledetto, sarà inghiottita dall’indifferenza. Guai allora ai sofferenti, ai vecchi, agli invalidi, agli afflitti di cuore, poiché saranno soli in un mare di gente. E guai ai puri di cuore, ai semplici, agli uomini rimasti con il cuore di fanciullo, perché saranno oltraggiati e derisi. All’imbrunire della triste giornata dell’homo-sapiens non rimarrà che il deserto del nulla perché appunto la pianta dell’amore fraterno sarà morta da  tempo. 

(E l’amore fraterno è la Grande Medicina. Le verità di Dio vengono fatte diverse dagli uomini, ma la fiamma è unica).” 

38.
“…Sarà un tempo di pace, ma la pace verrà scritta col sangue. E quando i due fuochi saranno spenti, un terzo fuoco brucerà le ceneri. Pochi uomini e poche cose rimarranno; ma ciò che rimarrà dovrà venire sottoposto a una nuova purificazione, prima di entrare nel nuovo paradiso terrestre.” 

39.
“…Maometto sposterà la sua casa, percorrendo la strada dei padri. E le guerre scoppieranno come temporali d’estate, abbattendo piante e devastando campagne. Fino al giorno in cui si scoprirà che la parola di Dio è una, anche se pronunciata in lingue diverse. Allora la mensa sarà unica, come unico sarà il pane.” 

(Sulle centrali nucleari): 

40.
“…In tutto il mondo verranno costruite delle torri. E si dirà che nelle torri abiterà la vita, mentre saranno i castelli della morte. Alcuni di questi castelli saranno scrollati e dalle loro ferite uscirà sangue marcio che infetterà la terra e il cielo. Perché grumi di sangue infettato voleranno come rapaci sulle nostre teste. E più di un rapace cadrà sulla terra e la terra dove cadrà diventerà deserta per sette generazioni.” 

41. “…Per tre giorni il sole scomparirà dal cielo e per trenta giorni una nebbia di fumo e di dolore farà della terra un grigio sudario. L’uomo vagherà come un cane impazzito in questo mare di disperazione: la sua vita sarà un’angoscia e l’unica sua speranza sarà la morte.” 

42.
“…Nel tempo delle nevi perenni, tre animali si dirigeranno verso il cuore dell’orso. Aprirà la marcia il cinghiale, che sarà seguito dal cervo e dal corvo. E quando gli animali saranno vicini al cuore dell’orso si trasformeranno in tre piccoli zar. Cavalcheranno tre cavalli color della terra e impugneranno delle spade color del sole. Il parlare dei piccoli zar sarà un parlare sconosciuto; ma conosciuta sarà la corona che portano in testa. E le corone verranno disposte sull’altare, mentre le spade taglieranno il cuore dell’orso in tanti piccoli pezzi che verranno messi in un catino e saranno gettati dalla grande finestra. E il popolo, grugnendo come una mandria di maiali si getterà sui pezzi di cuore e li divorerà.” 

43.
“…Nella notte dell’uomo bruciato, il sangue scorrerà a fiumi nella Roma dei papi e dei lestofanti. Il popolo uscirà sulle piazze accecato da un odio covato da tanto tempo e sulle picche lorde di sangue vedrete le teste dei politici, dei nobili e del clero. Il corpo di un uomo venerando sarà trascinato per le strade di Roma da un cavallo bianco e sulle strade rimarrà l’impronta del suo sangue e i lembi della sua pelle. Solo  allora si scoprirà che l’uomo venerando era un serpente. E morirà come muoiono i serpenti. In questa notte di sangue e di magia le stelle cambieranno luce: quelli che indossavano l’abito della delinquenza indosseranno l’abito della giustizia e quelli che erano giusti diventeranno ingiusti… E quando sorgerà la luce del nuovo giorno, le fontane di Roma saranno piene di sangue umano, e molti corpi di potenti verranno squartati e gettati ai quattro angoli della città, affinché marciscano separati… Roma purificata non sarà più Roma. E la notte dell’uomo bruciato rimarrà a ricordare la santa insurrezione del popolo contro il lupo famelico vestito da agnello.” 

44.
“…Sono vestite di seta le quattro sorelle, ma quando saranno passate tre generazioni saranno vestite di stracci. Alla figlia di Pietro saranno strappati i gioielli; e sui gioielli pascoleranno le pecore e ogni pietra verrà sgretolata, incenerita e dispersa, e dalla gloria non rimarrà che la cenere; alla figlia di Luigi verranno tolti gli occhi e strappate le unghie e questa percorrerà la stessa strada della figlia di Pietro; alla figlia di Enrico verrà tolto il sangue dalle vene e tutta la sua bellezza verrà trasformata in una palla di fuoco. Altre saranno le radici e sulle radici vedrete ricomparire le corone. Ma lo splendore sarà diverso. E le sorelle non vestiranno più di seta, ma di stracci. Saranno però sempre regine. Ma quando la figlia di Caterina renderà omaggio al grande seme dei tempi, alzate la testa verso la stella polare perché sarà da quella strada che giungerà la vita e con la vita il tempo della felicità.” 

45.
“…Nei giorni che precederanno la grande afflizione, il serpente verrà ucciso e incenerito. E di lui non rimarrà memoria perché l’ombra verrà lavata dai fratelli che si sono ritrovati fratelli. E la terra dove strisciava il serpente verrà dedicata ai morti, per ricordare il sangue sparso dal serpente…” 

46.
“…Sul trono siederà un pastore fatto di neve e di sangue. E sarà questo il tempo in cui le pecore verranno disperse dal temporale. E il fulmine lo colpirà. Ma il fulmine non partirà dal cielo. Nella notte vedrete altri pastori. Ma uno si allontanerà. E il fulmine colpirà ancora… Povero gregge disperso, pochi saranno ancora i pastori che ti guideranno perché il tempo dei lupi sarà vicino. E i lupi siederanno sul trono e detteranno legge e sbraneranno nel nome dei Santi. Quando poi il cuore sarà tutto un lupanaro, le pecore saliranno nel grande prato; ma qui non maturerà che erba avvelenata e terra salata e acqua amara. Qui verrà condotto l’ultimo pastore per l’ultima preghiera.” 

47.
“…La storia di Caino e Abele si ripeterà nel luogo cinto dalle mura, con sette torri e l’aquila. Questa volta sarà il pacifico Abele a uccidere il perfido Caino e nulla rimarrà di questa storia poiché anche il nome della città verrà cambiato e la terra abbraccerà amorevolmente il bene e il male. Ma nella città dalle sette torri scoccherà una scintilla che insegnerà una nuova parola e una nuova legge. E la nuova legge  insegnerà all’uomo una nuova vita, poiché nella casa nuova non sarà dato di entrare con gli abiti vecchi. E quando il sole sarà tramontato si scoprirà che la nuova legge è l’antica legge e che l’uomo era stato creato per questa legge.” 

48.
“…Quando i tempi saranno maturi per la purificazione, molti saranno gli spiriti che ritorneranno sulla terra e assumeranno le forme che già avevano nel passato… Molti saloni di Tsarskoe Selo saranno abitati dai risorti, che solo gli uomini in grazia potranno sentire e vedere. Sarà qui che si registreranno prodigi. Il grande vescovo verrà a Pietroburgo e le campane di tutte le chiese lo saluteranno e annunceranno la pace… A Pietroburgo s’incontreranno i tre zar. E un solo granaio sfamerà l’Europa. Nei tempi declinati vedrete prodigi e dolori. Ma vedrete anche molte ombre in figura umana.” 

(Solo la fuga dell’asse terrestre può cambiare le coordinate stagionali e Rasputin la predisse): 

49.
“…Passeranno i tempi del vento, del fuoco e dell’acqua; e poi ritornerà l’arcangelo. Ma tutto sarà cambiato. In Siberia crescerà la vite e molti palazzi di Pietroburgo saranno abbelliti con piante di limoni.
La voce della Santa Madre arriverà sulla Luna e oltre. Ma non arriverà nell’intimo del cuore di ogni russo… Lo zar verrà allontanato dal vento. E ritornerà con il vento. E lo stesso vento porterà uno zar che non sarà più zar, ma che avrà più potere dello zar. Il nuovo zar passerà col cavallo bianco attraverso gli agrumeti e molti vecchi lo fermeranno per ricordargli che dove cresceva solamente la neve, ora germoglia l’ulivo… E nelle terre dell’ulivo crescerà la neve. Perché tutto in quel tempo sarà sconvolto. E le montagne le troverete dove c’erano i mari; e i mari li troverete dove c’erano le montagne.” 

50.
“…Quando arriverà a Roma l’uomo segnato in fronte suoneranno le campane della pace, ma ben pochi saranno ad accorgersi che chi tira le corde è la morte. Sottile inganno si prepara per il mondo intero, perché il topo fuggirà al gatto e il gatto sarà mangiato dal topo. In questo tempo le glorie si ripeteranno rapidamente. E si ripeteranno i dolori. I Cesari passeranno come l’acqua del fiume e le parole saranno nubi.
L’uomo segnato in fronte verrà posto sull’altare, ma quando dovrà maturare ancora la quinta spiga, l’uomo segnato verrà deposto sulla terra nuda e con le sue carni verrà fatto banchetto.
Povera gloria del mondo, che passi come un’ombra furtiva; il tuo tempo è sempre segnato prima ancora che il tuo profumo si espanda. Povera gloria del mondo vestita d’oro e d’argento, ma fatta di cenere.
Non voltatevi a guardare le strade segnate perché su queste si abbatterà il vento e cancellerà ogni segno. E il vento aprirà le terre, sposterà le montagne e cancellerà la città con il segno del mare.
Non voltatevi in questo tempo a chiedere se il vento spira da occidente o da oriente, perché quando sarete voltati il vento sarà già passato.” 

51.

“…Quando la donna sarà prossima al parto, si stabilirà sulla terra il settimo impero. E sarà l’impero del male. Lo zar nero regnerà sulla testa e lo zar bianco regnerà sull’ombelico e lo zar rosso regnerà sui piedi. E i piedi saranno i primi ad essere corrosi dalla lebbra. Quando cadrà la testa si sentirà un lamento in tutto il mondo. E sangue cadrà sulla pietra santa… I tempi della caduta dell’impero inizieranno con l’assassinio del padre, che avverrà nel plenilunio dell’estate. Quando i ladri abbandoneranno la bacca d’oro per fuggire nella grotta, sarà il tempo in cui l’ultimo impero sarà prossimo alla fine. E la fine arriverà in un turbine di sangue.” 

52.
“…Quando l’orso avrà perso l’ultima goccia di sangue verrà sotterrato. E cinque saranno i becchini che scaveranno la fossa, sulla quale verrà posto il nome dell’infamia. Allora vedrete giungere lo zar su un cavallo bianco; e sarà un padre di giustizia perché il suo nome sarà Giusto. Sarà questo il primo tempo della redenzione. E sarà l’anno in cui cinque rapaci avranno già solcato il cielo.” 

53.
“…Crescerà nella valle del color del sole un albero con le foglie d’oro e i rami d’argento. E l’albero darà sette frutti, che sono i frutti delle sette felicità. Il primo frutto è la serenità dello spirito, ed è quello che maturerà sul punto più alto dell’albero. Poi c’è il frutto della gioia di vivere, l’equilibrio della mente, la sanità del corpo, l’unione con la natura, l’umiltà sentita e la semplicità di vita. Tutti gli uomini potranno cibarsi di questi frutti, ma chi non sentirà il bisogno di gustarli sarà escluso e non troverà posto sul carro della serena felicità. In questo tempo l’uomo non vivrà più di pane, ma di spirito. E le ricchezze dell’uomo non staranno più sulla terra, ma nel cielo. E l’uomo sarà fatto di cielo e di acqua; e quando ritornerà a casa, l’acqua verrà assorbita dalla terra e il cielo ritornerà al cielo. Perché nulla verrà più consegnato ai vermi.”

54.
“…Ritorneranno in quel tempo i grandi Seminatori per gettare la semente. Una parte della terra sarà però fumante e un terzo della semente sarà bruciata. Una parte della terra sarà sterile e lascerà morire la semente. Ma la terza parte darà raccolti così copiosi come mai erano stati visti sulla terra.
Ogni terra, in questo tempo, sarà posta sotto il segno di un evangelista. La grande isola sarà sotto l’ombra del leone, ma il leone perderà gli artigli.
La Giusta Terra e il cuore dell’Europa avrà il segno dell’uomo. Sotto il segno del vitello sarà posta invece l’Europa occidentale. E sotto il segno dell’aquila sarà posta la Santa Russia, perché il suo compito sarà quello di vigilare e di difendere.
Quando la terra sarà percorsa da un fremito continuo, non staccate gli occhi dall’oriente perché sarà da quella parte che giungeranno i nuovi profeti. Saranno questi che prepareranno la via del Signore, che sfolgorante giungerà sempre dall’oriente.” 

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Fonte: Le profezie di Rasputin – Renzo Baschera 

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