Mag 31 2015

STORIA VENETA – 36: 1238 – LA VITTORIA DI GIOVANNI MICHIELI. DOPO AVER BATTUTO I PERICOLOSI BULGARI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:37

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

” … Giovanni Micheli podestà di Costantinopoli, per la Repubblica Veneziana, e piombato subitamente sul nemico, tale ne fece orrida strage, che la più parte de’ legni bulgari e greci vennero traforati, spezzati, colati a fondo, e li due principi costretti a prendere ignominiosissima fuga. Alcuni storici dicono che l’esempio del Michieli trasse a seguirlo i Genovesi ed i Pisani con quanti navigli aveano essi in quel porto; ma la gloria fu principalmente del Michieli il quale predò dieci navi nemiche, siccome racconta il cronacista Martino da Canale. Il quale aggiunge che con grandissima festa ritornava il Michieli a Costantinopoli … ”  

 

ANNO 1238

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

La superiorità navale dei veneziani ha la meglio sul tentativo militare dei bulgari e dei bizantini e dallo scontro Venezia emerge sempre trionfante ponendosi come garante dell’esistenza stessa dell’Impero Latino, una costruzione per’altro effimera e provvisoria …

(Nella illustrazione di Giuseppe Gatteri il podestà di Costantinopoli, il veneziano Giovanni Michieli, dopo la vittoria sui Bulgari e sui Bizantini di Nicea viene accolto dalla popolazione latina festante)

 

36 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 29 2015

STORIA VENETA – 35: 1214 – L’INCIDENTE D’AMORE DEL CASTELLO. UNA PICCOLA GUERRA PER FUTILI MOTIVI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:43

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Gli assalitori del castello erano giovani delle vicine città e della stessa Trivigi (… ) Le armi scambievoli con cui combattevano gli assalitori e le difenditrici erano fiori, aranci, poma, confetture e acque odorose ( … ). Gli assalitori erano divisi in tre schiere: Padovani, Trivigiani e Veneziani, e ognuna aveva per segnale il vessillo delle proprie città ( … ) quando tutto ad un tratto accadde un tale disordine, avvegnachè mentre i giovani Veneziani da un lato valorosamente combattendo, presa una porta, erano per piantare in breve nel castello il loro stendardo … ( … ) i Padovani fecero insulto all’alfiere veneziano … “

  

ANNO 1214

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Anche un gioco, quale quello svoltosi in piazza a Treviso, fra dame e cavalieri, si può risolvere in battaglia quando sullo sfondo ci stanno vecchi risentimenti. Così il castello d’amore si rivelò un segnale per la guerra anche se la cosa poi si risolse in una mezza burla …

 

35 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 28 2015

STORIA VENETA – 34: 1207 – DANDOLO OFFRE DENARO ALLA PATRIA. PER MANTENERE LE GUARNIGIONI DI CRETA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:11

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

” … e siccome prevalea l’opinione di smantellare le mura (. .. ) Rainieri Dandolo con tutta la forza di sua maschia eloquenza si oppose (. .. ). Queste ragioni parvero suadere il Senato. Se non che vedendo il Dandolo tentennare le opinioni a motivo che grave ostacolo era la economia ristretta dell’erario; sorse ad un tratto, e spinto dall’amor di patria, magnanimamente s’offerse di mantenere coll’oro suo proprio i castelli e le piazze; munir queste di guarnigioni e ripararne le mura. Fu laudata, non accettata l’offerta; chè non volle saggiamente il Senato … ”

 

 

ANNO 1207

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Per permettere il pagamento del soldo alle guarnigioni dell’isola di Creta e i lavori di restauro delle mura e delle fortificazioni Ranieri Dandolo giunge ad offrire il suo denaro allo Stato veneziano affinchè possa garantire la difesa dell’importante baluardo …

 

34 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 27 2015

STORIA VENETA – 33: 1024 – UN’ORA BUIA PER Il MONDO. LO SCEMPIO DI COSTANTINOPOLI FU VERGOGNOSO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:25

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Rammenta egli adunque, come allorquando i Latini irruppero nella città di Costantinopoli, e che ogni cosa ponevano a sacco, o ruinavano, ed ogni vita spegnevano; egli, il Niceta, e la sua famiglia, erano in grave pericolo. La pietà di un Mercatante Veneziano; del quale tacque il nome la storia, si destò a favore di lui; di lui, che nella fuga di Alessio, avea salvata la vita dello stesso Mercatante. La gratitudine accendendo la pietà nel cuore del Veneziano, che in quella guerra avea assunto le assise e il carico di soldato, fe’ sì che accorresse sollecito in aiuto … ”

 

ANNO 1024

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Assediata e sconfitta dalla coalizione crociata, grazie anche all’apporto dei Veneziani la capitale dell’Impero d’Oriente viene saccheggiata. Ma succede anche l’incredibile: un soldato veneziano salva la vita allo storico Niceta ostacolando i suoi compagni di saccheggio e permettendogli la fuga dalla città in fiamme …

  

33 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 26 2015

STORIA VENETA – 32: 1204 – COSTANTINOPOLI CHIEDE PIETA’ AI CROCIATI. LA SECONDA CONQUISTA DELLA CAPITALE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:20

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Al romper dell’alba fu uno spettacolo commoventissimo quello di vedere il Greco popolo uscire dalla città in processione col clero, colle croci e colle immagini sante, ad implorar la clemenza dei vincitori. Questo fu il segnale della lor sommessione. E cotale soggetto fu effigiato nella tavola unita per varietà di composizione, volendosi qui ricordare questa seconda conquista di Costantinopoli, come quella che recò fama immortale alla Repubblica Veneziana … ” (testo di Francesco Zanotto – immagini di Giuseppe Gatteri)

 

ANNO 1204

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

La guerra civile che fu la prima causa della rovina di Costantinopoli nonostante la caduta della città non accenna a placarsi. Perciò l’armata crociata, rivelatisi nulli gli accordi stabiliti con il nuovo imperatore, riprende le ostilità contro i Greci e la città subisce un nuovo assedio ed una nuova espugnazione. Ma il popolo stanco di tanto sangue esce dalle mura e chiede pietà …

 

32 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 25 2015

STORIA VENETA – 31: 1203 – DANDOLO CONQUISTA COSTANTINOPOLI. DOPO ZARA ANCHE L’IMPERO D’ORIENTE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:19

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

“Nel fervor della pugna il doge venerando, armato di tutto punto stava sul ponte della sua galea, con in pugno il vessillo di San Marco, e da colà eccitava i suoi alla vittoria, ed or pregava ed or minacciava i remiganti, volendo che il portassero a terra. Ed essi se lo presero in collo recandolo in sulla spiaggia. In quel punto tutte le navi, come fossero una sola, si avvicinano al lido, gettano i loro ponti sui ripari della città; i combattenti si contendono l’aria, più che il terreno, petto a petto, colle lancie e colle spade … ”

 

ANNO 1203

 

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Per Venezia la Quarta Crociata si rivela una vera manna: dopo la riconquista della città dalmata è la volta della capitale di quello che resta di un grande impero. Il Doge Dandolo segue con efficacia gli attacchi delle truppe di terra alleate e di quelle montate sui navigli della repubblica. Naturalmente l’esito è scontato, troppo impari il rapporto di forze …

 

LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 24 2015

STORIA VENETA – 30: 1201 – DANDOLO ASSUME IL COMANDO. PER LA IV CROCIATA BANDITA DAL PAPA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:38

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“… Il Dandolo in San Marco ascese improvvisamente la tribuna, e con maschia voce ed animo risoluto all’adunata moltitudine diceva: Supplicare la Repubblica di acconsentire che prendesse egli la Croce, essere suo desiderio capitanare in persona la patria milizia, dopo la espugnazione di Zara ribelle, sentirsi da tanto per seguire la generosa oste crociata, affine o di divider con essa la gloria nella liberazione del sepolcro di Cristo, ovveramente morire con essa in quella santa impresa … ”

 

ANNO 1201

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

  

Ai Veneziani, l’impegno politico e militare stuzzica l’appetito in quanto il trasporto delle truppe può diventare un affare. I principi cristiani ed il papa si accordano infatti con Venezia per una cifra consistente e raccolgono le truppe. Ma al momento dell’imbarco se ne presentano la metà. Il doge allora propone agli imbarazzati debitori di espugnare Zara per conto di Venezia… ‘

 

30 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 24 2015

STORIA VENETA – 29: 1127 – PACE FATTA TRA Il PAPA E FEDERICO I. CONCLUSA IN VENEZIA GRAZIE AL DOGE ZIANI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:33

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Stava ad attenderlo in sulla porta della Basilica Marciana Alessandro III, assiso sopra magnifico trono, e adorno delle vesti pontificali, circondato da’ cardinali e da’ prelati, in mezzo al gremito popolo spettatore. Tosto che Federico si fu accostato al pontefice, depose il manto imperiale ed ogni altro ornamento di sua maestà, ed inoltrato si sino al soglio del Vicario di Cristo, si prostese umiliato a baciargli i piedi. Il papa tosto lo alzò di terra, e gli die’ in sulla fronte il bacio di pace … ”

  

ANNO 1127

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri. 

 

Una importante iniziativa diplomatica veneziana porta i due più importanti principi della cristianità ad incontrarsi per suggellare la pace. Il Papa Alessandro III accoglie il Barbarossa con grande pompa sulla porta della basilica Marciana e lo invita poi all’interno per celebrare la messa in segno di riconciliazione …

 

29 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 24 2015

STORIA VENETA – 28: 1162 – SCONFITTO IL PATRIARCA DI AQUILEIA. ULRICO AVEVA TENTATO DI OCCUPARE GRADO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:27

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“L’ingresso quindi che fece il Doge in Venezia, fu splendido quanto la conseguita vittoria; e dopo di averlo tenuto per lungo tempo avvilito, svergognato ed incerto del suo destino, finalmente fu resa la libertà a quel Patriarca, a condizione di pagare ogni anno alla repubblica il tributo di un toro o di dodici porci, i quali dovevano essere spediti a Venezia pel giorno del Giovedì grasso, anniversario dell’ottenuta vittoria … ”

 

ANNO 1162

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Il Doge Vitale Michieli II è costretto ad accettare la sfida lanciata dal potente patriarca di Aquileia che unitosi ad altri feudatari friulani cerca di togliere Grado a Venezia. Immediata la reazione dei Veneziani che, sconfitto il Patriarca, celebrano il trionfo con una festa che presto diventa tradizione …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri l’ingresso del toro e dei maiali a Venezia)

 

28 – LA SCHEDA STORICA

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Mag 21 2015

STORIA VENETA – 27: 1124 – MICHIEL All’ ASSEDIO DI TIRO. UN NOBILE GESTO DEL DOGE VENEZIANO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:08

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

“Non appena seppe il Doge Michieli queste tumultuanti ed ingiuriose proteste, chiamossene offeso, arse di sdegno; e siccome uomo ch’era franco, leale, generoso, impuntabile nella data fede, incapace della viltà la più lieve, deliberò, con atto magnanimo, di far tacere la maldicenza di quel venturieri. Pertanto ordinò a’ suoi che spogliassero di tutti gli attrezzi le navi, e quindi li adducessero in sul lido. Caricateli poscia sugli omeri de’ marinai, con essi si avviò al campo de’ crociati … ”  

 

ANNO 1124

 

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri 

 

Offeso per i sospetti che nel campo crociato si avevano sul conto della flotta veneta il Doge in persona ordina ai suoi marinai di disarmare le navi e di trasportare tutto il materiale davanti ai principi crociati come atto di suprema dignità e buona fede provocando stupore e grande ammirazione …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri l’episodio leggendario dello stupore dei capi crociati davanti alla decisione del doge di togliere dalle navi timoni e remi per dimostrare la buona fede di Venezia)

 

27 – LA SCHEDA STORICA

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Mag 20 2015

STORIA VENETA – 26: 1116 – MORTE DI ORDELAFO FALIERO. DURANTE UNA BATTAGLIA NEI PRESSI DI ZARA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:29

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Tre anni dopo però venuti nuovamente gli Ungheri con maggior nerbo di truppe, tornava il Doge medesimo in Zara a difenderla. Accampatosi egli fuor delle mura, ed affrontato il nemico, cosiffatta battaglia impegnossi, nella quale combattendo il Doge a guisa di semplice soldato, cadde vittima gloriosa sul campo, e la sua morte, unita a quella de’ più strenui guerrieri, fu cagione che i Veneziani, rotti da ogni parte, costretti fossero a cercare salute colla fuga sulle navi. Nella qual fuga non dimenticarono di recar seco la morta salma .. ”

  

ANNO 1116

 

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

  

Alla guida di un forte contingente di soldati veneziani il Doge Faliero trova la morte sotto le mura di Zara nel tentativo di recuperare la città sottraendola al dominio degli Ungheri. Nonostante l’armata venga costretta alla ritirata la salma viene pietosamente trasportata fino alle navi e poi a Venezia per gli onori pubblici …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri i soldati veneziani trasportano la salma del loro comandante verso le navi alla fonda)

  

26 – LA SCHEDA STORICA
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Mag 19 2015

STORIA VENETA – 25: 1085 – LA VITTORIA DI VENEZIA A BUTRINTO. CONTRO LA FLOTTA DI ROBERTO GUISCARDO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:38

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Laonde allestita in breve una flotta più delle prime poderosa, nella primavera del medesimo anno 1085 si mossero in cerca di quella del nemico Roberto. La incontrarono infatti tra Corfù e Butrintò, e tostamente assalitala, dopo lunga ed ostinata battaglia la sgominarono, la dispersero, la vinsero così, che poco mancò che la stessa moglie di Roberto, Singelgasta, donna di maschio coraggio, non cadesse cattiva. Moltissimi furono i prigionieri che e’ fecero, copioso il bottino … “

 

ANNO 1085

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Pochi mesi dopo l’orribile sconfitta sulle coste albanesi i Veneziani sono in grado di attaccare nuovamente la flotta normanna che viene sorpresa nei pressi di Butrinto. La stessa moglie di Guiscardo rischia di essere fatta prigioniera. Comunque la vittoria è totale e Venezia si risolleva dopo gli smacchi patiti …

 

25 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 18 2015

STORIA VENETA – 24: 1085 – Il RIFIUTO DEI PRIGIONIERI VENEZIANI. DOPO UNA GRAVE SCONFITTA SULLE COSTE ALBANESI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:04

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Tremila de’ nostri perirono, altrettanti cadder prigioni. L’infame Guiscardo non contento della vittoria, esercitò sopra i miseri cattivi la crudeltà più esecranda. Cavar fece a molti gli occhi, ad altri troncar le mani o il naso od un piede; ed a coloro che ebbero ventura di uscir salvi, fe dire per un araldo, che se avessero voluto prender servigio nelle sue milizie, sarebbero rimasti soddisfi. Ma essi a rincontro fieramente risposero: volere piuttosto essere tagliati a pezzi, che militare contro la patria ed i Greci loro antichi alleati … ”

 

ANNO 1085

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

 Roberto il Guiscardo, re dei Normanni, riesce grazie al tradimento a sorprendere le navi veneziane di grosso tonnellaggio all’ancora sulla costa albanese. La sconfitta è terribile e le perdite sono molto alte. I superstiti posti di fronte all’invito a militare nell’esercito avversario rifiutano preferendo la morte …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri i marinai veneziani rifiutano di prestare servizio presso i Normanni accettando di essere condannati a morte)  

 

24 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 17 2015

STORIA VENETTA – 23: 1047 – MARTIRIO DI SAN GHERARDO SAGREDO. IL 24 SETTEMBRE DEL 1047 NEI PRESSI DI PEST

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:13

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

“Avviavasi quindi il dì appresso il santo vescovo verso Pest sopra un carro, non potendo, grave d’anni ch’egli era ed estenuato dalla penitenza, procedere a piedi. Ma appena giunto co’ suoi al porto del Danubio, cinque infedeli guidati da Vata capitano, uno de’ più fanatici persecutori de’ cristiani, cominciarono a scagliar sassi contro Gherardo e de’ suoi compagni, e non riuscendo con questo ad ucciderlo, lo gittarono a terra, e mentre pregava in ginocchio, per li suoi stessi carnefici, essi lo presero e … lo gettarono .. giù … ”

 

ANNO 1047

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Vittima delle guerre civili che affliggono l’Ungheria nel periodo, Gherardo viene ucciso in una imboscata tesagli mentre si apprestava a recarsi a Pest, nonostante il potere fosse stato assunto dalla parte politica che propugnava l’estinzione del cristianesimo dal regno e il ritorno della vecchia religione …

 

23 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 16 2015

STORIA VENETA – 22: 1004 – ORSEOLO II SOCCORRE BARI ASSEDIATA. ACCOLTO CON GIOIA DALLA POPOLAZIONE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:59

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Quindi assunto il comando supremo da Pietro Orseolo, divise egli in due corpi le milizie tutte: uno per combattere sul mare, l’altro a presidio nei sobborghi della città, e tutto in un punto dato l’assalto sia per mar che per terra, sì orrida lotta incagliossi da durare tre giorni consecutivi; ne’ quali morte girava in mille modi a fare strage tremenda. Dopo il terzo giorno ebbero i nostri piena vittoria, e la città rimase libera per ogni lato. Ciò accadè il dì 18 ottobre del riferito anno 1004 … ”

 

ANNO 1004

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

  

Invasa la Puglia i Saraceni, dominatori della Sicilia, stringono d’assedio Bari, guidata da un catapano (governatore) greco-bizantino. Richiesto dall’Impero d’Oriente di un intervento militare il Doge arriva con la flotta e rompe con decisione l’assedio. Il 18 ottobre del 1004 la vittoria completa arride alle armi veneziane …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri il doge Pietro Orseolo II viene accolto dai maggiorenti della città di Bari e dal popolo in festa per il fallimento dell’assedio saraceno)

 

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