Apr 19 2015

L’AUTODEMOLIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA: 7. IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II

Category: Chiesa veronese,Libri e fontigiorgio @ 00:14

quirino7

 

 

  1. I) LA NOSTRA AETATE

 

 

La più sconcertante e plateale rivolta alla dottrina tradizionale cattolica, il più incredibile e scandaloso accredito ad ogni falsa religione è contenuto nella dichiarazione conciliare sulle relazioni della Chiesa Cattolica con le religioni non cristiane: la “Nostra Aetate”. E’ un manifesto di resa incondizionata di autenticarsi come unica vera religione di fronte a tutte le altre al mondo, considerate anch’esse portatrici di salvezza, per quel raggio di verità che ciascuna porterebbe in sé. Una resa non imposta, ma volontaria, da autoflagellanti e perciò stesso ancora più grave.

 

Lo schema è sempre lo stesso, originato da quell’assunto buonista che considera ciò che unisce, e trascura ciò che divide. Si cerca il positivo che indubbiamente può esistere in ogni religione, e ciò sarebbe motivo di rispetto e considerazione da parte della Chiesa Cattolica la quale “non rigetta di quanto è vero e santo in (ogni) religione” perché “riflette un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini” (Nostra Aetate,2).

 

Considerare pertanto questo raggio di verità, va bene, ma ne consegue l’impegno di coltivarlo al fine di una crescita che abbia come traguardo la conversione dell’infedele al cristianesimo.

Ma il Concilio non fa menzione di conversione; soltanto auspica che “essi (cioè i fedeli cattolici, ndr) riconoscano, conservino e facciano progredire i valori spirituali, morali e socio culturali che si trovano in essi (cioè nei credenti di altre religioni. ndr)”. Sembra chiaro tuttavia, che il Concilio parli non tanto ai fedeli cattolici quanto agli infedeli, verso i quali getta un ponte, tende la mano in atto di blandire, adulare e stimolare in loro un moto di avvicinamento per potersi incontrare e dialogare.

 

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