Ott 31 2014

MASSACRO SOCIALE EUROPEO: 4.068.250 PERSONE IN ITALIA CHIEDONO AIUTO PER MANGIARE, I NAZISTI ERANO MENO SUBDOLI

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Quattro milioni e 68.250 persone, in Italia, costrette a chiedere aiuto per mangiare nel 2013, con un aumento del 10% cento sull’anno precedente. Lo ha calcolato la Coldiretti, sulla base della relazione che riguarda il “Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti” realizzato dall’Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura, in riferimento ai dati Istat sulle famiglie senza redditi da lavoro.

Numero approssimato per difetto: tiene conto soltanto di chi ha chiesto aiuto attraverso canali più o meno ufficiali, trascurando chi si è rivolto a famiglie, genitori e amici. «Se mettessimo in fila quelle persone, dando a ciascuna soltanto mezzo metro di spazio, si formerebbe una fila che parte da Reggio Calabria e finisce a Bruxelles», scrive “Come Don Chisciotte”.

Bruxelles, cioè la città «in cui ha sede il meccanismo di dominazione tirannica basato sullo smantellamento delle istituzioni democratiche e sull’impoverimento generalizzato che si definisce Unione Europea».

 

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Ott 31 2014

ABBIAMO FATTO I CONTI IN TASCA A ”BRUXELLES”: E’ LA PIU’ GRANDE MANGIATOIA E ACCOZZAGLIA DI LADRI DEL MONDO.

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Mentre il premier non eletto sta varando l’ennesima finanziaria lacrime e sangue (all’interno del testo è contenuto l’aumento dell’IVA fino al 25,5% spalmato nel corso dei prossimi anni, oltre quello delle accise sui carburanti, ottimo metodo per rilanciare l’economia…) e dalla commissione europea, in particolare da Katainen, arrivano fermi e chiari moniti all’italico stivale a rispettare gli impegni presi in termini di austerità, c’è qualcuno che continua a vivere di sprechi e mangiatoie varie, senza rendere conto a nessuno.

 

Di chi stiamo parlando? Proprio dell’oligarchia che governa la ue, sempre più simile in tutto e per tutto alla nomenclatura dell’ex Unione Sovietica, dove il popolo faceva la fila per il pane ed il compagno Brezhnev girava in Rolls Royce.

 

Non ci credete? Bene, vediamo di illustrare in modo sintetico come vengano spesi i 150 miliardi di euro del bilancio della ue.

 

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Ott 31 2014

SCUOLA AUSTRIACA, CERTO CHE PARLARE È DAVVERO FACILE

Category: Dominio Potere e Violenzagiorgio @ 07:13

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DI ROBERTO GORINI

 

Parlare (e scrivere) non costa nulla. È quello che ho pensato quando ho letto l’articolo del professore di economia Michele Boldrin sulla cosiddetta “Teoria Austriaca”. Questo. Indicatomi dall’amico Leonardo Facco. Eroico e indomito ricercatore di verità.

 

Raramente mi cimento in dibattiti sulle varie teorie economiche li considero sterili, inconcludenti e spesso talmente teorici dall’essere completamente avulsi dalla realtà. Perditempo. Da appassionato studioso di economia, preferisco applicare le teorie al business.

Tra le varie, non è un mistero che io simpatizzi per quella “austriaca”. La stessa per cui Boldrin non ha particolare stima. Peccato che la sua critica sia così piena di contraddizioni ed errori da essere (appunto) sterile e inconcludente. Mi limiterò ad elencare solo alcuni dei motivi.

 

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Ott 31 2014

IL MITO DELLA DOMANDA: LA SPESA A DEFICIT NON CREA ALCUNO SVILUPPO!

Category: Economia e lavorogiorgio @ 00:04

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di Gerardo Coco

 

I media ripetono ossessivamente che per far ripartire la crescita bisogna far aumentare i consumi. Mirabile dictu, quanto l’affermazione che per non morire di fame bisogna mangiare.

 

La preoccupazione per il calo dei consumi e la necessità di «rilanciare la domanda» viene auspicata anche dal presidente della BCE che recentemente ha detto: «le azioni della banca saranno più efficaci se i governi metteranno in atto altre politiche per indirizzare la domanda».

 

La grande macchina della produzione, senza la quale il consumo non sarebbe possibile, cioè l’offerta, evidentemente è un fatto scontato. La teoria che sia la domanda il motore dello sviluppo è una delle più grandi e pericolose fallacie economiche e risale ad un errore di Malthus, che Keynes risuscitò per farne il pilastro del suo pensiero, diventato purtroppo la pietra angolare dell’ortodossia contemporanea.

 

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