Mag 31 2014

QUESTA LE ME SPUSA!

questa-la-me-spusa

 

ERBEZZO: QUESTA LA ME SPUSA!

31 MAGGIO 2014

ELENA E MOSE’

OGGI SPOSI


Apr 22 2013

SE N’È ANDATO ATTILIO BENETTI IL PATRIARCA DELLA LESSINIA

attilio benetti museo

Attilio Benetti ” el Tilio”  davanti al Museo geopaleontologico di Camposilvano, la sua «creatura»

 

VELO VERONESE. È morto alla soglia dei 90 anni: “el Tilio” non aveva mai smesso di studiare e di scrivere.  Memoria storica dell´altopiano e autorità riconosciuta nel mondo della paleontologia si è spento nella sua casa di Camposilvano. È stato anche pioniere della speleologia. Martedì 23 aprile  il funerale.

Si è fermato quasi alla soglia dei novant´anni, il cuore forte e indomito di Attilio Benetti, il patriarca della Lessinia, l´uomo, prima ancora che il ricercatore e lo studioso, che meglio l´ha rappresentata negli ultimi decenni e sicuramente più di tutti l´ha amata. Il funerale sarà celebrato martedì 23 nella chiesa parrocchiale di Velo, alle 15.30.

Ricoverato nel reparto di lungodegenza dell´ospedale di Marzana per i postumi di una frattura al femore che dallo scorso ottobre lo costringeva su una sedia a rotelle, aveva voluto tornare a casa sua, a Camposilvano, perché non si rassegnava a stare «a guardare i muri», come ci aveva confidato lo scorso gennaio durante una visita; non poteva stare senza i suoi fossili e il suo computer zeppo di schede e ricerche. «Ho ancora tanto lavoro da fare, ci sono delle scoperte nuove di cui devo scrivere. Ho bisogno ancora di tempo per studiare», ci aveva ripetuto raccomandando di tornare a trovarlo perché c´erano cose di cui non poteva tacere.

Continua a leggere”SE N’È ANDATO ATTILIO BENETTI IL PATRIARCA DELLA LESSINIA”


Ott 31 2012

GIAZZA TRA STORIA E MEMORIA: VITTORIO AVESANI E L’ECCIDIO DEI PARTIGIANI A GIAZZA DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE.

 

Vittorio Avesani e l’eccidio dei partigiani a Giazza durante la Seconda Guerra Mondiale. Una storia che forse molti conoscono, ma che grazie alle testimonianze e ai documenti raccolti da Pantheon, torna ancora protagonista di un dramma senza tempo.

 

Indagini rimaste incompiute, domande, dubbi. «Chi ha ucciso chi?». Forse bisogna anzitutto domandarsi perché. Perché  la guerra? Perché questo bisogno di atrocità?  Al di là del mistero che cela spesso gli avvenimenti passati, c’è una realtà: la morte di tre giovani, spinti da un sentimento coscienzioso di ribellione verso chi la Patria l’aveva rovinata.

 

Era il 22 giugno 1944 e Vittorio Avesani, tenente degli Alpini, fu una delle giovani vittime. Si trovava a Giazza. Insieme a lui Gino Consolaro e Pietro Bauce. «Quella mattina le mie zie sentirono partire una camionetta dall’accampamento delle SS», ci racconta Maria Pia, nipote di Vittorio. Dopo l’8 settembre del 1943, infatti, i tedeschi avevano occupato una casa di fronte a quella della famiglia Avesani, nei pressi del Saval a Verona.

Continua a leggere”GIAZZA TRA STORIA E MEMORIA: VITTORIO AVESANI E L’ECCIDIO DEI PARTIGIANI A GIAZZA DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE.”


Set 30 2012

IL LUPO DELLA LESSINIA MUORE IN VALPOLICELLA

Category: Lessinia,Mondo animalegiorgio @ 00:01

Erano arrivati da molto distante. Lei dall’ovest, dalle montagne piemontesi; lui dall’est, dai boschi della Slovenia. I due lupi si erano incontrati qui in Lessinia, dando fiducia ad un territorio che da moltissimi anni li aveva relegati nel regno mitico delle leggede. Avevano acceso la curiosità di tutti e, a detta degli esperti, avevano già gettato le basi per la creazione di un branco stabile. Ma ogni speranza si è spenta la settimana scorsa, quando, nei pressi della contrada Semalo a Sant’Anna d’Alfaedo è stato trovato il cadavere della femmina: Giulietta, come l’avevano chiamata coloro che ne studiavano e seguivano gli appostamenti.

Continua a leggere”IL LUPO DELLA LESSINIA MUORE IN VALPOLICELLA”


Set 29 2012

BEN TORNATO IN LESSINIA MITICO LUPO

Category: Lessinia,Mondo animalegiorgio @ 00:41

Immagine scattata dalla foto-trappola di un lupo che cammina sul pascolo nella notte del 28 gennaio 2012 alle ore 1.38.50.

 

L’inizio del 2012 segno lo straordinario ritorno del Lupo (Canis lupus) in Lessinia. Ripetutamente accertato lo contemporaneo  presenza di “Slave”, un lupo sloveno in dispersione, e quello di un probabile secondo esemplare di origine sconosciuto.

 

Tra gennaio e aprile 2012 è stato accertato un evento di eccezionale interesse naturalistico: il ritorno del lupo in Lessinia. Il nostro altopiano è stato infatti interessato dalla contemporanea presenza di Slave, esemplare sloveno in dispersione, e di un probabile secondo individuo, di provenienza sconosciuta, ripreso più volte da una fototrappola.

Continua a leggere”BEN TORNATO IN LESSINIA MITICO LUPO”


Dic 15 2009

Grezzana di Verona – Aperte le Grotte di Falasco: la leggende si fa turismo

Category: Lessinia,Turismo e dintornigiorgio @ 20:03

torre-falasco

Stipulata una convenzione per la gestione del «castello» del brigante Falsco. Previste visite guidate culturali e didattiche lungo il sentiero

Aprono al pubblico le «Grotte di Falasco». Oggi (sabato 17 ottobre) alle 15 a Stallavena è in programma l’inaugurazione; il programma prevede la partenza a piedi alle 14.30 da via Segai. Seguirà la degustazione di prodotti tipici e alla fine il rientro da via Cologne. Si realizza così il progetto di restauro diretto dell’agronomo Moreno Dalle Pezze, e partito nel 2002.

Continua a leggere”Grezzana di Verona – Aperte le Grotte di Falasco: la leggende si fa turismo”


Dic 03 2009

La pietra focaia e l’accensione del fuoco

Category: Lessinia,Verona storia e dintornigiorgio @ 13:21

accensione-del-fuoco.676

La pietra focaia (fr. pierre à feu; sp. pietra de chispa, pedernal;  ted. Feuersin;   ingl. flint). Nome comune dato alla selce piromaca, così chiamata per la sua proprietà di produrre scintille di fuoco se sfregata intensamente e sottoposta ad urto.

Minerale fossile, si trova in noduli e straterelli entro rocce calcaree, derivato dalla deposizione e successiva diagenesi di resti di organismi a scheletro siliceo (scheletri di radiolari, spicole di spugna).

E’ una varietà di calcedonio (Si 02), compatto e variamente colorato in rosso, bianco, giallo, bruno, nero e varianti, la cui colorazione si crede dovuta alla sostanza organica.

Continua a leggere”La pietra focaia e l’accensione del fuoco”


Dic 02 2009

Il Ponte di Veja

Category: Geografia e ambiente,Lessiniagiorgio @ 01:13

ponte-di-veja.1024

Verona;  Sant’Anna d’Alfaedo:   Ponte di Veja

Visto che per il blog ho usato  il nome Veja,  andiamo a rendere omaggio all’originale:  «Il meraviglioso Ponte naturale di  Veja».

Ho scelto quel nome,  non solo per richiamare alla memoria quella meraviglia naturale della Lessinia,  ma per serbar il ricordo dell’antichissimo significato di «Veja»,  cioé guardia.      Il ponte della guardia.

Ancor oggi se ne ritrova la sua etimologia nel  nostro dialetto veronese nel termine di  “svejarse” al mattino,  o nell’aggettivo “sveja” detto a persone un po’ “intontolite”,    perché stiano più attente,  ma anche in portoghese, che vuol dire guardia, guardare, vedere.

Il Ponte di Veja, questa interessantissima località, merita sicuramente una visita. È il  più importante monumento geologico della Lessinia,  il più rappresentativo fra tutti i fenomeni geologici .

Continua a leggere”Il Ponte di Veja”


Nov 30 2009

Addio a Carlo Nordera, il cultore del cimbro scritto e parlato

Category: Lessinia,Persone e personaggi,Verona cultura variagiorgio @ 10:27

carlo nordera giazza

GIAZZA. Ogg,i lunedì 30 novembre,  il funerale del maestro che, per quarant’anni, si è dedicato all’insegnamento nei paesi di montagna

Per tenere in vita la lingua creò «Taucias Garëida» ed ebbe l’intuizione di aprire una libreria a Verona L’ultima fatica: il «Glossario dei Tredici Comuni»

Si è spento all’età di 80 anni, compiuti lo scorso agosto, il maestro Carlo Nordera, a cui devono moltissimo quanti studiano e ricercano la storia, la cultura, la lingua e l’identità cimbra. I funerali si svolgeranno questo pomeriggio nella chiesa di Giazza alle 14.30, partendo alle 13.45 dall’ospedale di San Bonifacio.

Nordera si è dedicato per 40 anni all’insegnamento, sempre in paesi di montagna e con ultima destinazione Selva di Progno e ha continuato la trasmissione della cultura attraverso la casa editrice da lui fondata, Taucias Garëida (Lingua cimbra), la cui ultima grande fatica è stato il «Glossario del Taucias Garëida dei Tredici Comuni Veronesi», opera dello studioso monsignor Giuseppe Cappelletti.

Continua a leggere”Addio a Carlo Nordera, il cultore del cimbro scritto e parlato”


Giu 05 2009

VERONA: INNO DEI CONTRABBANDIERI DELLA LESSINIA

contrabandieri-lessinesi

 

In Lessinia  si conserva memoria nientemeno che di un “Inno dei Contrabbandieri”, il cui testo la dice lunga sulla sostanziale divergenza di opinioni in materia di legalità tra istituzioni e masse popolari.

 

Noàntri contrabandéri

vegnemo su da Ala

e co la carga in spala

pasemo el confin

Noàntri contrabandéri

semo sensa creansa

bastonemo la finansa

sensa farse ciapar

Noàntri contrabandéri

ghe disemo al brigadiere

che una de ste sere

la pele ghe faren

No ghe sarà Vitorio

e gnanca Garibaldi

che co i so stronsi caldi

el ne sapia fermar

 

Tag:


Mag 13 2009

Giazza di Verona, Malga Selle: l’ultima malga del prete affarista

Category: Lessiniagiorgio @ 06:20

Malga Selle è rimasta la sola a Giazza dove si pratica l’alpeggio.  La donò alla comunità un sacerdote giudicato avaro in vita, ma che si mostrò generoso. 

 

«Uomo piccolo, intelligente. Una giacchetta bruna gettata sulle spalle; ci rispondeva con la schiena rivolta al focolare. Lo pregai di scrivermi in cimbro sul mio libro il suo nome. Ma quello non scrisse Domenico Gugole, come gli altri lo chiamavano, bensì:  “I pi gabest inz haus vum Priastar vum Gliezen un ist der earste un keume Pfafe Rountsch”  (Sono stato nella casa del prete di Giazza ed è il primo, ed è chiamato il parroco storpio)». 

Così Johann Andreas Schmeller, germanista dell’università di Monaco di Baviera scriveva sul suo diario di viaggio il 10 ottobre 1833. 

Continua a leggere”Giazza di Verona, Malga Selle: l’ultima malga del prete affarista”


Feb 02 2009

Quelli che amiamo

Category: Lessinia,Verona pensieri e parolegiorgio @ 13:28

Quelli che amiamo

ma che abbiamo perduto

non sono più dove erano

ma sono sempre ovunque noi siamo

 

Fonte: srs di Giovanna Benedetti, la donna dell’arbio di  Share’ (Ceredo),  animo  poetico di donna Cimbra


Feb 02 2009

Questo serve per essere felice

Category: Lessinia,Pensieri e parolegiorgio @ 00:41

 

Un uomo semplice

Una vita semplice

Questo serve per essere felice

 

Fonte: srs di Giovanna Benedetti, la donna dell’arbio di  Share’ (Ceredo),  animo  poetico di donna Cimbra


Feb 02 2009

Giovanna Benedetti: Tutto il creato mi parlava di te

Category: Lessinia,Verona pensieri e parolegiorgio @ 00:17

 

Tutto il creato mi parlava di te

 

Il buio della tua casa mi faceva paura

Il riflesso della tua bontà e della tua onestà

mi corrisponde nel  mio cuore.

Insieme a quella fiamma viva

che si innalzava al cielo,

non sarà difficile diventare santi.

Pregando mi incamminai verso quella strada

I fiori  i sassi i rumore del vento gli uccellini

il silenzio l’Ave Maria della sera

Tutto parlava di te

Se ho trovato un fiore l’ho sempre visto nascosto

Tra le foglie dove il vento non lo può sciupare.

Lo guardo, sento il tuo profumo

e non lo tocco.

So che l’anno prossimo lo vedrò ancora.

Al sonno dell’inverno non morirà

Sono sicura che rivedrò i suoi colori, i suoi petali

e sentirò il suo profumo

solo perché non l’ho strappato

ma l’ho lasciato come Dio l’ha creato

 

Fonte: srs di Giovanna Benedetti, la donna dell’arbio di  Share’ (Ceredo),  animo  poetico di donna Cimbra


Gen 28 2009

Cultura e coltura

Category: Cultura e dintorni,Lessiniagiorgio @ 16:57

 

Come ribadiva spesso Don Alberto Benedetti di Shere’  (Ceredo) di Sant’Anna d’Alfaedo,  non vi e’ sola la cultura, che si  impara a scuola, all’universita’  quella calata dall’alto, dalla toga accademico, la cultura cosidetta ufficiale;  ma vi  è  soprattutto la coltura che viene dal basso,  quella che deriva dal latino  “colere – coltivare”,  coltivare il proprio cervello dandogli continuamente nuovi stimoli,  farlo crescere con le proprie forze,  dove la volonta’  e il concime principale.  

Questo perche’  la cultura non si apprende solo a scuola,  ma e’ la coltura pratica, quella basata sull’esperienza,  sul lavoro,  sull’ascoltare,  sul toccare,  sull’annusare, sull’apprendere  dai propri errori,  la cultura data dalla vita stessa, una cultura che nessuna universita’ ti puo insegnare.


« Pagina precedentePagina successiva »