Giu 20 2016

ROMA. SCOPERTE DALLE CATACOMBE DI SANTA TECLA: TROVATE LE ICONE DEGLI APOSTOLI PIETRO E PAOLO E FORSE GIACOMO E GIOVANNI

Category: Chiesa Cattolica,Storia e artegiorgio @ 00:13

 

ROMA CATACOMBE DI SANTA TECLA - Fotografo: BENVEGNU_-GUAITOLI-LANNUTTI

ROMA CATACOMBE DI SANTA TECLA – Fotografo: BENVEGNU_-GUAITOLI-LANNUTTI

 

Sulla via Ostiense, a poca distanza dalla Basilica di San Paolo fuori le mura

 

Continuano le sorprese sul fronte dell’archeologia sacra. Gli scavi sono eseguiti dalla Pontificia commissione di Archeologia sacra presieduta da Monsignor Gianfranco Ravasi. Le ipotesi e le voci che più si sentono sono quelle che in un cubicolo siano stati scoperti altre due icone di Apostoli, si dice che raffigurino forse Giacomo e Giovanni, e ancora un Daniele tra i leoni e il sacrificio di Isacco. Si sta lavorando con il laser per ripulire la patina calcarea che ricopre la volta dell’ipogeo.

 

Nel giugno scorso, nella ricorrenza dell’anno giubilare di San Paolo, fu scoperta una icona raffigurante l’Apostolo delle genti risalente al IV secolo d.C. Il volto di San Paolo ha la fronte ampia e con rughe, barba lunga a punta, l’Apostolo è raffigurato con i tratti tipici del pensatore.

 

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Giu 15 2016

PRIMA ANCORA CHE IL DIRITTO A EMIGRARE VA RIAFFERMATO IL DIRITTO A NON EMIGRARE

Category: Chiesa Cattolica,Società e politicagiorgio @ 00:12

PRIMA DEL DIRITTO DI EMIGRARE

 

 

Prima ancora

che il diritto a emigrare

va riaffermato

il diritto a non emigrare

cioè a essere in condizione

di rimanere nella propria terra

 

Papa Benedetto XVI

 


Mag 11 2016

MEDITAZIONE: LA PREGHIERA NEL SILENZIO DELLA MENTE, UNA ESPERIENZA CON L’ASSOLUTO.

Category: Chiesa Cattolica,Conoscenza variegiorgio @ 01:06

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La meditazione è semplicemente stare con se stessi nell’sterno.

Diventare osservatori e sapersi percepire nel corpo, nella mente, nelle emozioni.

Quando sappiamo osservare il nostro pensiero questo cessa e si dissolve, entriamo nel silenzio dove avviene l’incontro tra la creatura e il creatore, tra l’uomo e Dio.

La meditazione deve venire per se stessa, senza sforzo per compierla.

Non bisogna combattere contro il dialogo interiore, ma accettarlo e lasciarlo andare.

La meditazione di una mente che sia totalmente in silenzio è la benedizione che l’uomo sempre cerca.

 

METODO

 

Meditare e stare in una buona postura: siediti come una montagna, immobile, silenzioso, con tutto il peso, senza contrazioni e senza troppo rilassamento. Impara la pazienza

 

Meditare e stare ben orientati: mantenere la colonna vertebrale retta come un stelo di un fiore, senza tensione:

 

Meditare e saper respirare: respirare come le onde dell’oceano, porta attenzione all’inspirazione e all’aspirazione, prendiamo consapevolezza.

Respira senza forzature il respiro diaframmatico.

Fermati o quell’attimo di eternità che puoi percepire alla fine di ogni espirazione e prima che inizi l’ispirazione.

 

Meditare e invocare il Nome: armonizza il respiro von col Nome che invochi che pensi: “inspirando Dio, espirando Dio”

 

Buona Meditazione, buona Preghiera!

 


Mag 09 2016

RATZINGER E L’ASCENSIONE DI CRISTO

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 00:30

 

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Assunzione di Cristo. Chiesa di Santa Maria in Organo, Verona

 

 

RATZINGER E L’ASCENSIONE DI CRISTO : “IL CIELO NON E’ UNO SPAZIO, MA UNA PERSONA: IL DIO-UOMO. QUINDI L’ASCENSIONE NON SIGNIFICA LA TEMPORANEA ASSENZA DI DIO FRA NOI, MA LA FORMA NUOVA DELLA SUA PRESENZA, DOVUNQUE, PER CIASCUNO”

 

“Che significato ha […] l’ascensione al cielo di Cristo? Significa credere che in Cristo l’uomo […] è entrato, in modo inaudito e nuovo, nell’intimità di Dio. Significa che l’uomo trova per sempre spazio in Dio.

Il cielo non è un luogo sopra le stelle […]: è il trovar posto dell’uomo in Dio e questo ha il suo fondamento nella compenetrazione di umanità e divinità nell’uomo Gesù crocifisso ed elevato. Cristo, l’uomo che è in Dio, è al tempo stesso il perpetuo essere aperto di Dio per l’uomo.

Egli stesso è, quindi, ciò che noi chiamiamo ‘cielo’, poiché il cielo non è uno spazio, ma una persona, la persona di colui nel quale Dio e uomo sono per sempre inseparabilmente uniti.

E noi ci avviciniamo al cielo, anzi, entriamo nel cielo, nella misura in cui ci avviciniamo a Gesù ed entriamo in lui.

Pertanto, l”ascensione al cielo’ può divenire un processo che si verifica nella nostra vita di tutti i giorni.
[…] Per essi [i discepoli], quindi, l’ascensione non possedeva quel significato errato che noi abitualmente le assegnamo: la temporanea assenza di Cristo dal mondo. Significava piuttosto la nuova, definitiva e insopprimibile forma della sua presenza, in virtù della sua partecipazione alla potenza regale di Dio.

In tal senso, la teologia giovannea poté praticamente presentare come tra loro intrecciati la resurrezione ed il ritorno di Cristo […]: nella resurrezione di Gesù, grazie alla quale egli è ora per sempre in mezzo ai suoi, è già iniziato il suo ritorno”.

 

Joseph Ratzinger, 
(in “Dogma e predicazione”).


Apr 15 2016

SOPRA LA CROCE DI GESÙ NON ERA SCRITTO SOLO INRI. ECCO IL VERO SIGNIFICATO DELL’ISCRIZIONE EBRAICA

INRI

 

 

Non solo INRI, Gesù Nazareno re dei Giudei…

 

di Daniele Di Luciano

 

In Esodo 20,2 Dio rivela il suo nome a Mosè:

Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto

 

La parola tradotta con “il Signore” è il famoso Tetragramma che gli ebrei non possono neanche pronunciare: “YHWH“, vocalizzato in diversi modi tra i quali “Yahweh“.

Le quattro lettere ebraiche che lo compongono sono queste: יהוה“, yod-he-waw-he.

Ricordiamo che l’ebraico si legge da destra verso sinistra.

 

Nel Vangelo di Giovanni, capitolo 19 versetti 16-22, leggiamo:

 

Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei».

Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco.

I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: «Il re dei Giudei», ma: «Costui ha detto: Io sono il re dei Giudei»». Rispose Pilato: «Quel che ho scritto, ho scritto».

 

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Apr 08 2016

CHI HA UNA FEDE CHIARA

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 00:04

chi ha una fede chiara

 

 

CHI HA UNA FEDE CHIARA,

SECONDO IL CREDO DELLA CHIESA,

VIENE SPESSO ETICHETTATO COME

FONDAMENTALISTA.

 

Benedetto XVI

 

 


Apr 06 2016

STORIA DELLA CHIESA: (8) PERIODO POST-CALCEDONESE. LA CHIESA DI FRONTE AI BARBARI

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 00:18

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Giustiniano con la sua corte in un mosaico della chiesa ravennate di S. Vitale in Classe (consacrata nel 547 o 548)

 

TENTATIVI DI UNIONE CON I MONOFISITI

 

Con l’ascesa al trono imperiale di Giustiniano, l’Impero bizantino vide nuovi tempi di gloria. Di fatto il nuovo imperatore si ripropose di restaurare l’Impero romano mondiale su base dell’unità cristiana. Intraprese quindi una serie di campagne belliche prima contro i Vandali del nord Africa e poi contro gli Ostrogoti d’Italia (1)

(1 Fu un periodo assai funesto per tutta l’Italia, contrassegnato da una ventennale belligeranza attiva, tra l’esercito ostrogoto e l’esercito bizantino. Fu denominata “guerra gotica” (535-553). In questi vent’anni la popolazione romana italica subì quasi un dimezzamento causato dalle carestie e dalle epidemie che la guerra produceva. È sempre in questo tempo che Roma, per ben quattro volte ceduta e rioccupata dai Goti, perse in gran parte il suo patrimonio basilicale e statuario. È da questo periodo che la grande capitale dell’Impero romano si ridurrà progressivamente ad un paese che nell’altro medioevo toccherà i suoi minimi storici di quindici-ventimila abitanti, quasi tutti concentrati in quello che era stato il grande quartiere di Campo Marzio, dove appunto era ancora attivo l’unico acquedotto che lì sboccava (nella futura fontana di Trevi) in quanto sotterraneo e per questo risparmiato dalle distruzioni da parte dei Goti. L’Italia terribilmente depressa a causa di questo conflitto inizierà risollevarsi solo nel periodo carolingio (IX sec.). La sua crescita giungerà al suo apice al tempo della rinascita comunale nel centro nord (XII sec.) e nel sud con la fondazione del regno normanno, prima, e svevo, poi.)

e i Visigoti della provincia Betica in Spagna. Riportò tutti i territori occupati da questi barbari (orami sedentarizzati e grossomodo romanizzati) all’obbedienza imperiale.

 

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Apr 05 2016

STORIA DELLA CHIESA ANTICA: (7) DALLE CRISTOLOGIE PRENICENE AL CONCILIO DI CALCEDONIA.

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 00:08

 

battistero degli ariani

Battistero degli  Ariani

 

 

LE CONTROVERSIE TEOLOGICHE PRE-NICENE, MONARCHIANESIMO, ADOZIONISMO, MODALISMO

 

Monarchianesimo.

 

La questione di fondo: come la fede nella divinità del Cristo Figlio di Dio potesse conciliarsi con la certezza dellunità del Dio unico.

 

Gli apologisti risposero elaborando la teologia del Lògos: il Lògos in origine è la ragione stessa del Padre che tutto regola e ordina (influsso della filosofia stoica), ma in vista della creazione sarebbe stato emesso o generato dall’ interno del Padre in modo da costituire una persona ipostaticamente distinta dalla persona di Dio Padre. Tale concezione subordinava il Figlio al Padre in quanto ammetteva non una piena eternità della sua sussistenza personale, presentando la sua generazione non ab eterno ma come un atto temporale e libero da parte del Padre.

 

La posizione degli apologisti non intaccò però il patrimonio della fede. Il pericolo si originò qualora si dovette insistere troppo sull’unità di Dio. Alcuni incominciarono a vedere in Gesù il Padre stesso, attribuendo ad un’unica persona divina modi diversi di rivelarsi. Di conseguenza veniva ad essere sacrificata la divinità del Figlio e la sua distinzione personale dal Padre. I sostenitori di questa eresia presero il nome di monarchiani: «Monarchiam tenemus». La lotta contro questi fu sostenuta principalmente dalla Chiesa di Roma.

 

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Apr 04 2016

STORIA DELLA CHIESA ANTICA: (6) DA DECIO A COSTANTINO – LA QUESTIONE DELLA DATA PASQUALE

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 01:02

CRISTO RISORTO

 

 

STORIA DELLA QUESTIONE DELLA DATA PASQUALE

 

I conflitti che caratterizzano la seconda metà del II secolo non hanno visto impegnati soltanto dei gruppi estremisti e l’insieme della Chiesa. Nella questione della Pasqua, sono di fronte le stesse chiese sorte da tradizioni diverse.

 

La chiesa asiatica, nell’insieme, seguendo la tradizione giovannea, celebrava la Pasqua del Salvatore lo stesso giorno dei Giudei, e cioè il quattordicesimo giorno della luna del mese di Nisan. È la pratica quartodecimana. Si ritrovava in certe comunità giudeo-cristiane, in particolare in Palestina e nella missione palestinese.

 

Ma la maggioranza dei cristiani, al di fuori dell’Asia, celebrava la festa la domenica dopo il quattordicesimo giorno della luna.

 

Come abbiamo detto, questa probabilmente non era che la continuazione della festa giudaica delle Primizie, che inaugurava la festa delle Settimane.

L’ideologia pasquale paolina sembra conservare il ricordo di questa coincidenza.

 

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Apr 03 2016

STORIA DELLA CHIESA ANTICA: (5) L’ORGANIZZAZIONE DELLE COMUNITA’ CRISTIANE (II sec.)

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 00:09

padri apostolici

 

 

Sin dagli inizi, la comunità è un’ “associazione” che risente delle circostanze politico sociali dell’ambiente in cui vive.

I cristiani perciò costituiscono la loro comunità (= chiesa) anche sotto l’influenza del contesto civile in cui vivono.

 

Ciò fa sì che queste prime comunità appaiono più nettamente delineate in funzione propria, secondo la loro particolare fisionomia contestuale locale, pur rimanendo in contatto con l’organismo universale della Chiesa rappresentato dalle altre chiese.

 

Di conseguenza si instaurano relazioni tra comunità di città vicine al fine di collaborare in maniera “sinodale” contribuendo vicendevolmente alla soluzione di problemi comuni: i vari responsabili di comunità s’incontrano per elaborare una comune struttura giuridica, o per perfezionare la disciplina liturgica o penitenziale.

Ecco quindi che le giovani comunità ecclesiali, o chiese locali, si denominano secondo il luogo in cui sorgono e mantengono i vincoli di comunione con le altre chiese locali: la chiesa di Dio che è in Roma saluta la chiesa di Dio che è a Corinto; Ignazio indirizza le sue lettere a singole chiese ben circoscritte (Efeso, Magnesia, Roma); la chiesa di Smirne manda alla chiesa di Dio in Filomelio notizie sul martirio del proprio vescovo Policarpo.

 

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Apr 02 2016

STORIA DELLA CHIESA ANTICA : (4) DA TRAIANO A FILITTO L’ARABO – I PADRI APOSTOLICI

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 00:01

sanclementeromano

Clemente Romano, vescovo di Roma dal 92 al 101

 

 

EXCURSUS: I PADRI APOSTOLICI

 

Arrivati a questo punto, mi sembra doveroso operare una digressione di approfondimento relativa ai padri apostolici.

 

Con l’espressione “padri apostolici” (coniata dal patrologo laico J. B. Cotelier nel 1672 quando pubblicò il Sanctorum Patrum qui temporibus apostolicis floruerunt … opera edita e non edita), in senso stretto, si suole indicare gli scrittori dell’antichità cristiana, che hanno conosciuto gli Apostoli.

 

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Apr 01 2016

STORIA DELLA CHIESA ANTICA: (3) Il CRISTIANESIMO A ROMA

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 00:11

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Via Appia

 

 

«Dio preparò i popoli e fece in modo che l’Imperatore romano dominasse il mondo intero … perché l’esistenza di molti regni sarebbe stata di ostacolo alla propagazione della dottrina di Dio sulla terra». (1) (2: Origene, Contra Celsum, II, 30 )

 

Su chi sia stato il fondatore della Chiesa di Roma, niente sappiamo (come, d’altronde, non siamo in grado di dire chi fossero i fondatori di molte delle comunità del bacino mediterraneo). Essa è una fondazione pre-paolina.

Dagli Atti 18,2 risulta che i cristiani Aquila e Priscilla giungono, come transfughi, a Corinto nell’anno 41 o 48/49. Questo significa che già all’inizio degli anni 40 i cristiani erano a Roma in seguito all’azione missionaria svolta dai giudeocristiani ellenisti. Quindi sembra che la predicazione del vangelo a Roma sia iniziata assai presto, forse poco dopo la morte di Gesù.

 

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Mar 31 2016

STORIA DELLA CHIESA ANTICA: (2) IL CRISTIANESIMO DI FRONTE ALL’IMPERO

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 00:09

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In questo secondo compendioso capitolo del nostro corso, affronteremo le problematiche salienti che caratterizzarono la storia dei primi tre secoli della Chiesa. Soprattutto tratteremo subito qui del suo rapporto difficile con l’Impero romano fino a giungere alla sua legittimazione con Costantino (313) e la condanna dei culti pagani con Teodosio (391) e, pertanto, della religione cristiana come unica religione dell’Impero il quale, da questo momento, da pagano diventa cristiano.

 

LA CHIESA E IL MONDO PAGANO

 

Impossibile comprendere la diffusione della Chiesa nel contesto imperiale romano, se non si opera prima una premessa chiarificatrice intorno al contesto religioso dell’ambiente in cui la Chiesa crebbe. Innanzitutto è importante precisare alcune realtà fondamentali caratterizzanti detto ambiente: l’Imperatore romano, l’organizzazione politica dell’Impero e la religione pagana nell’Impero (I sec.)

 

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Mar 30 2016

STORIA DELLA CHIESA ANTICA : 1 – CONTESTO AMBIENTALE DELLA GIUDEA – LA CHIESA ORIGINE E DIFFUSIONE

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 00:01

cristo

 

 

Primo ciclo filosofico – I° Anno ( 2009-2010 ): Appunti vari

 

Cercheremo ora di focalizzare la nostra attenzione sull’ambiente giudaico-palestinese al fine di comprendere il contesto ambientale più stretto in cui la Chiesa nacque

 

AMMINISTRAZIONE ROMANA DELLA GIUDEA AL TEMPO DI CRISTO

 

Sorvolo sull’ascesa di Erode I il Grande (37 a.C. – 4 d. C.), i suoi rapporti con Augusto e le sue traversie familiari. Sorvolo anche sulla divisione che il regno erodiano subì dopo la sua morte (la spartizione avvenne tra i figli Erode Filippo (4 a. C. – 34 d. C.), Erode Antipa (4 a. C. – 39 d. C.) e Archelao (4 a. C. – 6 d. C.).

Con la destituzione di Archelao da parte di Augusto (causa le proteste presentate a Roma dalle classi superiori della Giudea e della Samaria in seguito alla sua tirannide), la Giudea-Samaria diventa un’unica procura (= provincia minore) amministrata dal sommo sacerdote e sottoposta all’autorità di un prefetto (divenuto “procuratore” sotto l’imperatore Claudio).

Il prefetto della Giudea, che risiede a Cesarea, ha a sua disposizione solo milizie ausiliarie. Il legato di Siria può intervenire con le sue legioni, quando la situazione lo richieda.

 

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Mar 16 2016

SOTTO L’ISLAM LE CHIESE VENGONO BOMBARDATE, BRUCIATE E ORINATE…

 

Sotto l’Islam le chiese vengono bombardate, bruciate e orinate.

La persecuzione dei cristiani per mano dei musulmani, gennaio 2016

 

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Nella foto a sinistra, la chiesa assira delle Assemblee di Dio, a Teheran, in Iran. La chiesa è stata confiscata illegalmente due anni fa dal regime, che ora vuole convertirla in una moschea. Nella foto a destra, il 7 gennaio, ignoti vandali hanno saccheggiato, danneggiato e ricoperto di scritte jihadiste la chiesa della Luce, a Tizi-Ouzou, in Algeria.

 

 

– Subito dopo la distruzione del monastero, in un’intervista, il colonnello Steve Warren, portavoce della coalizione americana anti-Isis, interrogato sulla condizione dei cristiani in Iraq, ha così risposto: “Non abbiamo alcuna prova concreta che i cristiani siano diventati un bersaglio specifico”.

 

– Il legislatore kuwaitiano Ahmad Al-Azemi ha detto che lui e altri parlamentari si opporranno alla richiesta inizialmente approvata di autorizzare la costruzione di nuove chiese perché questo “contraddice la legge islamica della sharia”. Egli ha aggiunto che le autorità religiose islamiche sono unanimi nel vietare la costruzione di luoghi di culto non musulmani nella Penisola arabica.

 

– “Abbiamo poche speranze che ci possa essere un futuro per noi, cristiani siriaci, nella terra dei nostri avi.” – Padre Yusuf, capo dell’ultima famiglia cristiana costretta a fuggire da Diyarbakir, in Turchia.

 

– In Pakistan, l’ennesima ragazza cristiana è stata rapita da un gruppo di uomini musulmani, costretta a convertirsi all’Islam e, all’età di 15 anni, a sposare uno dei suoi rapitori.

 

ATTACCHI SFERRATI DAI MUSULMANI CONTRO LE CHIESE CRISTIANE

 

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