Mar 09 2017

PIAZZA CORRUBIO. SI ALLARGA LO SCONTRO

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 07:38

Girava l’anno 2010

 

Piazza Corrubbio,  inumazione in anfora

 

 

IL PARCHEGGIO CONTESTATO. Dai consiglieri un altro attacco. E venerdì 22 assemblea pubblica

 

Il Pd: «Cambiare il progetto, con più verde e valorizzando i reperti» Corsi: «Ma quest’opera è stata voluta dalla passata amministrazione»

 

Rivedere il progetto del parcheggio pertinenziale interrato di piazza Corrubbio, a San Zeno. Con due priorità. La prima: valorizzare, esponendoli, i reperti archeologici trovati negli scavi, in modo particolare le tombe, creando un percorso storico-culturale che da San Zeno conduca in Bra, passando appunto da piazza Corrubbio. La seconda: ripensare il verde previsto sulla piazza una volta costruito il garage, salvando anche quello esistente su via Da Vico, aumentando il numero di alberi previsti, per creare un’ombra maggiore sopra le panchine.

 

MALE MINORE. A porre le due priorità, rivolgendosi all’Amministrazione comunale e alla Prima circoscrizione Centro storico per un’alternativa al progetto della ditta Rettondini, è il Partito democratico, con il consigliere comunale Fabio Segattini e quelli della Prima circoscrizione Susanna Fasoli e Matteo Mischi. I quali confermano, però, di ritenere ormai inevitabile che il parcheggio di piazza Corrubbio verrà costruito, dopo che un anno e mezzo di scavi hanno mandato su tutte le furie residenti, baristi, ristoratori e commercianti di San Zeno.

 

«Il Soprintendente ai beni archeologi del Veneto Vincenzo Tinè ha detto che il sito archeologico di piazza Corrubbio dovrebbe essere valorizzato istituendo un’area monumentale dove dovrebbero essere esposte le tombe più significative»,

dicono Segattini, Fasoli e Mischi, «e questa è un’autorevole conferma della posizione contraria che noi abbiamo sempre e coerentemente portato avanti nel confronti del costruendo parcheggio».

 

FACCIA A FACCIA. I consiglieri del Pd ricordano poi di aver depositato in circoscrizione la richiesta al presidente Matteo Gelmetti e ai responsabili della commissione urbanistica e lavori pubblici di coinvolgere fattivamente la circoscrizione nel rivisitare il progetto. «La risposta che Palazzo Barbieri darà alle nostre richieste sarà la misura della reale o meno volontà di coinvolgere, attraverso di noi, il Comune al fine di rimediare allo scempio cui ha sottoposto piazza Corrubbio». I consiglieri, per sottolineare la loro posizione, organizzano un’assemblea pubblica venerdì 22 settembre, alle 21, nella sala Ater di piazza Pozza, a cui hanno invitato l’assessore alla mobilità Enrico Corsi e il presidente Gelmetti.

 

FUORI TEMPO. Corsi, però, replicando ai consiglieri e anche al consigliere provinciale del Pd Lorenzo Dalai, replica seccamente: «Invierò agli esponenti del Pd Lorenzo Dalai, Matteo Mischi e Susanna Fasoli copia delle delibere della Giunta Zanotto su piazza Corrubbio — la numero 26 del 16 luglio 2003 e la 62 del 28 febbraio 2007 — dato che non hanno ancora capito (o continuano a fingere di non capire) che la frittata del parcheggio interrato San Zeno l’ha fatta il loro partito», dice. «Se proprio vogliono vederci chiaro, come affermano, nell’assemblea che hanno convocato», aggiunge Corsi, «portino a relazionare l’ex sindaco Zanotto e gli assessori competenti dell’epoca, cui potranno chiedere conto dei disagi che la loro scelta ha causato ai cittadini di San Zeno e come mai non sentirono il bisogno di chiedere il parere alla circoscrizione e ai cittadini. Noi i problemi vogliamo risolverli e il progetto del parcheggio è già stato modificato proprio per fare in modo che ci sia più verde».

 

Fonte: srs di Enrico Giardini da L’Arena di Verona di Martedì 14 Settembre 2010 CRONACA, pagina 13

 

 

PIAZZA CORRUBBIO, ARRIVANO LE RUSPE

 

Finora sono stati effettuati i rilievi archeologici

 

 

CANTIERI INFINITI. Dopo un anno di verifiche la Soprintendenza concede l’autorizzazione: sotto terra non c’è nulla di rilevante. Via libera anche per il parcheggio sotterraneo di lungadige Capuleti. Il Comune ora stringe i tempi

 

Ora c’è anche l’autorizzazione ufficiale della Soprintendenza. A San Zeno crolla l’ultimo ostacolo per le ruspe, che a giorni faranno il loro ingresso in piazza Corrubbio per costruire il parcheggio sotterraneo. Così dice l’assessore Enrico Corsi. E la Soprintendenza, dopo i rilievi archeologici, concede il nulla osta anche per l’imminente realizzazione del garage interrato in lungadige Capuleti. Due opere, l’una e l’altra, che da mesi stanno tenendo sotto scacco interi quartieri. Ma il Comune, già «scottato» dalle polemiche estive per le lungaggini di alcuni cantieri stradali, s’impegna a far rispettare con rigore le tempistiche dei lavori. Unico modo, a questo punto, per alleviare gli inevitabili disagi cui, in entrambi i casi, continueranno a essere sottoposti residenti, esercenti e automobilisti.

 

PIAZZA CORRUBBIO. In oltre un anno di sondaggi, ripetono gli archeologi, da lì sotto non è emerso alcun reperto importante: solo centinaia di povere tombe medievali. Insomma, battaglia persa? Sembra di sì: alle attività commerciali della piazza, le cui entrate sono già fiaccate da mesi di cantiere archeologico, si spalancano altri due anni di sofferenze a causa della costruzione del garage per mano dell’impresa Rettondini. Il Comune non dà una data precisa per l’inizio dei lavori, ma è cosa di pochi giorni.

 

A questo punto Corsi puntualizza: «Staremo addosso alla ditta. Ci è stato consegnato il piano dei lavori: se i tempi cominciassero a dilatarsi oltre quanto stabilito, il Comune si riserva di intimare la chiusura del cantiere». E come: magari ricoprendo tutto, in una sorta di piazza Viviani-bis? «Questa decisione, naturalmente, sarà l’extrema ratio: oggi non c’è alcun motivo di pensare che la Rettondini lavorerà a rilento», replica Corsi. «Il Comune però vuol far capire che non tollererà ritardi ingiustificati. Siccome il parcheggio non si può evitare, a noi interessa che venga fatto nel minor tempo possibile. E che si sgomberi finalmente quel cantiere, causa di situazione esplosiva».

 

E nonostante ancora si rifiuti di esporre bandiera bianca il comitato Salviamo piazza Corrubbio, il Comune, ricordando per l’ennesima volta che si tratta della sgradita eredità dell’amministrazione precedente, sradica le ultime speranze: con o senza la futura esposizione di qualche sarcofago, con più o meno aiuole verdi, comunque il parcheggio da piazza Corrubbio non lo toglie nessuno.

 

LUNGADIGE CAPULETI. È l’altra «bomba» da disinnescare in città. Anche per questo parcheggio sotterraneo la Soprintendenza concede il via libera ai lavori. Soprattutto alla luce dell’imminente chiusura di ponte San Francesco: entro fine dicembre, le corsie di lungadige Capuleti dovranno essere tassativamente riaperte al traffico: e al contempo si procederà con i lavori del garage.

«Gli accertamenti archeologici qui non sono finiti», spiega Corsi, «ma si tratta di operazioni che, d’accordo con la Soprintendenza, potranno essere effettuate in contemporanea all’inizio della costruzione del parcheggio». I residenti della zona, poco tempo fa, hanno fatto sentire la loro voce, lamentando il fatto che, per colpa di quel cantiere, vivono da mesi «segregati» in un quartiere in cui sono state sospese pure le corse degli autobus. Comune e circoscrizione hanno accolto la protesta: qualcosa si muove. Ma anche il garage di lungadige Capuleti non sarà opera breve: 18 mesi, dice l’assessore, per vederlo finito.

 

Fonte: srs di Lorenza Costantino da L’Arena di Verona di  Domenica 19 Settembre 2010, CRONACA, pagina 7

 

Link: http://www.larena.it/

 

 

PS di Veja

 

L’ esacrante distruzione del  cimitero paleocristiano di Verona (vedresti  politicamente e religiosamente che differenza se fosse stato un cimitero ebraico o musulmano)

 

 

Impresa Rettondini, amministrazione   Tosi,  ricordatevi della maledizione di Teodorico…

 

http://laveja.blogspot.com/2010/05/verona-scavi-di-piazza-corrubio.html

 

“Pensate  voi  di sfuggire al terribile fato? Nulla di ciò che avete  fatto godrete,  ne  in questa vita, ne nell’altra”.

 

 

 

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