Gen 28 2017

VERONA. IL MURO VISCONTEO CHE HA BLOCCATO I GARAGE IN LUNGADIGE CAPULETI

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Il muro visconteo in Lungadige Capuleti

 

 

VERONA, 1 AGOSTO 2010

 

Giunto al termine l’intervento sull’antico reperto emerso oltre due anni fa dopo i primi scavi per realizzare il parcheggio pertinenziale: Oggi sopralluogo delle due Soprintendenze insieme al Comune e ai responsabili dell’impresa: i tempi sono molto stretti

 

Correva l’anno 2008, era l’11 febbraio, quando il cantiere di lungadige Capuleti, per la costruzione di un parcheggio pertinenziale sotterraneo di 250 posti, apriva i battenti. Appena una settimana più tardi, i lavori venivano però stoppati a causa della scoperta delle fondazioni di un muro che delimitava lungo il fiume la cittadella viscontea.

Ora, a distanza di oltre due anni, nel cantiere si procede ancora con scalpello e paletta, anziché con le ruspe. Ma questa situazione ha finalmente e, sembra una volta per tutte, i giorni contati.

 

Il reperto che aveva sancito lo stop ai lavori, un muro lungo circa 145 metri e alto dai tre ai quattro metri, è stato ormai portato interamente alla luce. E questa mattina verrà visionato dalle due Soprintendenze competenti, quella per i beni archeologici e quella per i beni architettonici e paesaggistici, durante un sopralluogo congiunto al cantiere con la ditta costruttrice, la cooperativa Cangrande Parcheggi.

A rappresentare la Cangrande oggi non sarà il presidente Paolo Campion, che si è concesso qualche giorno di riposo in montagna, ma il consigliere Massimo Ferro.

È comunque Campion, dalla località di villeggiatura, a spiegare come nonostante i ritardi subiti dal cantiere proprio a causa del muro, la situazione stia ora procedendo per il verso giusto. E con i ritmi auspicati. «Le Soprintendenze ci avevano chiesto di portare alla luce il muro in tutta la sua interezza e questo abbiamo fatto: le operazioni si stanno concludendo proprio in questi giorni», spiega Campion.

 

L’incontro di oggi non dovrebbe quindi racchiudere nessuna sorpresa. «Da questo sopralluogo ci aspettiamo una verifica sullo stato del ritrovamento per stabilire se, eventualmente, se ne potrà abbattere una parte: quella conservata peggio e rinvenuta ormai semidistrutta. A decidere saranno gli esperti ma a questo punto a noi cambia di poco. Il muro, o parte di esso, è già stato inserito all’interno del progetto del parcheggio e ne sarà parte integrante», spiega Campion.

 

Nella parte ovest del cantiere, quella vicina agli edifici e libera da vincoli archeologici, intanto, Agsm ha già quasi ultimato la disattivazione dei vecchi sottoservizi e dovrebbe terminare alla fine della prossima settimana. E in parte dell’area l’azienda ha già provveduto allo spostamento di altri sottoservizi.

A giorni partiranno quindi i lavori di costruzione di quelli nuovi. E, Soprintendenze permettendo, da oggi ci sarà il via libera a scavare.

 

A questo punto sarà opportuno premere il pedale sull’acceleratore. Sul cantiere di lungadige Capuleti, infatti, pende anche la spada di Damocle della data ultima per la fine dei lavori, imposta dall’Amministrazione. La strada dovrà necessariamente riaprire entro fine anno in modo da impedire il tilt del traffico in vista dell’inizio della ristrutturazione del Ponte San Francesco, e la relativa chiusura, e delle opere stradali che verranno intraprese per rifare il grande incrocio di Breccia Cappuccini.

 

Un’opera, quest’ultima, che rientra nella riconversione dell’ex complesso industriale delle Cartiere Verona, in Basso Acquar. «Se non ci saranno ulteriori intoppi che non dipendono da noi, allo stato attuale delle cose possiamo affermare che riusciremo a rispettare l’accordo stipulato con il Comune. Dapprima verrà riaperta al traffico una corsia, per agevolare la viabilità, ma con i primi mesi del prossimo anno l’intera opera dovrebbe essere del tutto ultimata», assicura Campion.

 

Fonte: srs di Ilaria Noro, da L’Arena di Verona di Venerdì 30 Luglio 2010, CRONACA, pagina 13

 

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