Set 12 2013

IO IMMIGRATO REGOLARE, VI RACCONTO LA VERA INTEGRAZIONE

egitto-italia

 

Le Interviste di Ne Parlano a Cuneo

 

“Io Cristiano fuggito dall’Egitto, in Italia per dare un futuro alla mia Famiglia. Tra solidarietà e pregiudizi vi racconto la mia esperienza”

 

Dopo l’inaspettato successo delle ultime interviste Esclusive di Ne Parlano a Cuneo, dopo i tanti commenti, le critiche, gli insulti, gli attacchi gratuiti ma anche i tanti complimenti e  le attestazioni di stima e vicinanza, abbiamo deciso di pubblicare questo nuovo documento esclusivo, realizzato nei giorni scorsi.

Il nostro ospite, si chiama Jimmy, vive e lavora come pizzaiolo in una delle sette sorelle della Granda da ormai 13 anni, è originario dell’Egitto, terra da cui con la moglie ed il primo figlio è dovuto fuggire a causa della sua fede, ormai si sente italiano a tutti gli effetti ma non sempre il suo percorso nella nuova terra che lo ha ospitato è stato facile…

 

“Iniziamo subito con una domanda secca: gli italiani sono Razzisti?”

 

(…sorride) Non lo sono più dei Francesi o dei Tedeschi o degli stessi Egiziani. Nella mia vita, l’unico vero atto Razzista nei confronti della mia Famiglia, l’ho vissuto quando ancora vivevo ad El Arish, quando a causa della mia fede, i mussulmani mi hanno praticamente costretto a lasciare la casa in cui vivevo che apparteneva alla mia gente da più di cento anni…

 

“Cosa significa essere Cristiano in un paese a maggioranza islamica?”

 

Non è cosa facile, anche in uno stato, come l’Egitto che in teoria doveva essere Laico. L’estremismo c’è, e spesso viene protetto dall’Islam più moderato che ha comunque bisogno degli Ortodossi per poter fare proseliti… Essere cristiano, in una terra dove il più tranquillo dei tuoi vicini di casa ti considera un’infedele che dovrà perire tra le fiamme dell’Inferno… Penso sia chiaro anche ad uno stolto che non è cosa facile…

 

“Così hai preso la tua moglie, il tuo bambino appena nato e sei partito per l’Italia… Ci racconti come è andata?”

 

Avevo un cugino che anni prima, dopo essere venuto a Perugia per studiare, si era stabilito definitivamente in Italia, anche perchè qui aveva conosciuto quella che poi divenne sua moglie. Più volte mi aveva consigliato di venire nel bel paese… Io però amavo l’Egitto, amavo la mia Terra, la mia Casa, i miei Amici e la mia Famiglia. Non mi andava l’idea di tradire la mia comunità e scappare come un codardo mentre il mio mondo andava in rovina…

 

“Ma poi qualcosa è cambiato….”

 

Si, è nato il mio piccolo Cristiano. La mia vita è cambiata, la lotta continua contro il nemico della pace e della nostra cultura non poteva più essere affrontata con la stessa forza, ora avevo qualcuno a cui render conto delle mie azioni… Così ho contattato il mio cugino, che nel frattempo si era trasferito a Torino, gli ho chiesto se aveva un lavoro da offrirmi e sapendo che di mestiere ero fornaio, un posto da Pizzaiolo era praticamente certo di trovarmelo…

 

“Così hai cercato un posto su una carretta del mare….”

 

(…sorride) Assolutamente no… quello lo fanno solo i clandestini, quelli che già sanno che non si regolarizzeranno mai, perchè non è quello ciò che vogliono… Ho preso un visto turistico, sono salito su di un’aereo con mia Moglie e il mio bambino e sono arrivato in Italia…

Mi sono detto: ci prendiamo sei mesi, se riusciamo a mantenerci con le nostre forze restiamo, altrimenti si torna a casa….

 

“Sono passati 13 anni, quindi ci siete riusciti?”

 

All’inizio non è stato facile. Ma il lavoro, se lo vuoi davvero, lo trovi subito. Ho iniziato come pizzaiolo il fine settimana in un locale vicino a Torino. Vivevamo in un monolocale in affitto, non certo di lusso, ma costava poco ed era dignitoso. Non sono il tipo che ama chiedere…

 

“Ma non lo sai che per i rifugiati, il governo italiano versa 45€ al giorno ad ognuno di loro, come mantenimento vista la loro precaria condizione?”

 

Lo so, ma con che faccia, io uomo in forze, vengo da ospite in un paese che già mi accoglie dimostrando grande solidarietà, a chiedere risorse che di diritto dovrebbero spettare prima agli italiani?

 

“Eppure la stragrande maggioranza dei cosiddetti “Migranti” lo fa senza batter ciglio…”

 

Sono cose molte soggettive. Io non ce la farei. Mi sentirei un ladro, un parassita… Mi sentirei sporco e non sarei in pace con la mia coscienza. Meglio guadagnarsi le cose piano piano, con le proprie forze, con il proprio sudore…

 

“Nessuno si è fatto avanti per darvi una mano?”

 

Nel momento in cui, trovi un lavoro regolare, inizi a diventare sempre più italiano, a prescindere dalla cittadinanza o meno. Tutti i vantaggi che avevi da disoccupato, vanno piano piano a scemare… Io non ho mai chiesto nulla… Piuttosto mangiavo pane e cipolle ma non ho mai elemosinato… Ma so benissimo che molti altri “Migranti” mi considerano tutt’ora un fesso…

 

“Ci spieghi meglio…”

 

In molti me lo dicono. Ma perchè lavori? Perchè hai un lavoro regolare? Non lo sai che in Italia se hai un redditto nessuno ti aiuta, anzi, vieni solo tartassato, mentre se dimostri di non aver nulla, lo stato baderà a te per sempre? Io rispondo che lo so bene… Che non giudico loro che se approfittano, ma che allo stesso tempo giudicherei me stesso… e non mi piace affatto l’idea di prendere in giro chi mi sta ospitando…

 

“Invece c’è chi se ne approfitta?”

 

Una bella fetta degli stranieri che arrivano in Italia, vengono proprio perchè è facile approfittare del sistema assistenzialista che c’è. In qualsiasi altro paese al mondo, entri solo se hai un lavoro ed un reddito, se produci ricchezza sei il benvenuto, altrimenti torni a casa tua. Solo in Italia entri a prescindere e se non hai nulla, lo stato pensa a te. Peccato che però non si fa lo stesso con gli Italiani e questo è molto pericoloso…

 

“Pensi che questa sia una forma di Razzismo?”

 

Assolutamente si… Uno stato che da 45€ al giorno ai clandestini, cioè 1400€ al mese, lasciandoli in comodi Hotels a fare nulla dal mattino alla sera, mentre ai suoi pensionati concede appena 500€ mensili dopo 40 anni magari di tasse pagate… Secondo me è uno stato Razzista… questo è razzismo… altro che i fischi negli stati... guardiamo alle cose serie…

 

“Cosa ne pensi della Ministra Kyenge e della proposta sullo Ius Soli?”

 

A prescindere dal colore della pelle, se uno dice cavolate, le dice punto e basta. Secondo me quella signora non sta ne in cielo ne in terra, vi dico solo che se avesse fatto una proposta così nel suo Congo o nel mio Egitto, l’avrebbero rinchiusa in qualche manicomio…

Lo Ius Soli è una proposta demenziale… Perchè non si può diventare cittadino di uno stato, quindi di una comunità solo perchè il destino ha voluto che nascessi su di una spiaggia di quella Nazione… E’ assurdo… Secondo la ministra dunque, se Bin Laden  fosse venuto al mondo in Italia avremmo dovuto considerarlo Italiano… Ma scherziamo?

 

“Italiani si Nasce o si diventa?”

 

Italiani si Nasce per sangue, da figli di Italiani, ma si può anche diventare italiani con il tempo, prendendo coscienza di quelle che sono le leggi, le usanze, i costumi, le tradizioni e la cultura di questa Italia. Italiano deve essere colui che ama davvero questa Patria, colui che viene qui per creare ricchezza e per portare novità positive. Chi vuole davvero essere Italiano, chi si sente davvero Italiano, non ha bisogno di un foglio di carta che lo attesti.

 

“Cosa diresti ai tanti lettori, quasi tutti Anonimi, che ci hanno accusato di essere razzisti, xenofobi, falsari e fascisti?”

 

(…Sorride) Dico che il fatto che io sono qui, a parlare ed a esprimere le mie idee, già smentisce gran parte di queste affermazioni….

In Italia ed in altre realtà dell’Europa, si sta vivendo un mutamento da non sottovalutare.

Ormai il “Razzismo” è diventata un’arma… Se un immigrato commette un reato, la stampa non ne parla o omette di dire le sue origini, quasi a voler nascondere il fatto alla pubblica opinione… Chi critica le politiche sull’immigrazione, chi lotta per difendere la propria gente è subito taggato di becero Razzismo e qualunquismo… Tutto questo è preoccupante… davvero molto… A rischio ci sono le opinioni libere, le idee e quindi le nostre libertà individuali…

 

“Però quando un individuo di Colore come Kabobo, ammazza a picconate tre Italiani, non è razzismo ma è solo un pazzo…”

 

Esattamente… se fosse stato un bianco, ad uccidere tre Neri, ci sarebbero state rivolte di immigrati di colore in tutta Italia, la politica si sarebbe indignata e testate di tutto il paese avrebbero pubblicato decine di editoriali contro il Razzismo…

E’ successo l’esatto opposto… e quindi silenzio…

 

“Siamo in conclusione… Vorrei ancora sapere, cosa pensa un Egiziano, migrante, cittadino italiano d’adozione di questa nostra Patria…”

 

Penso che dopo il mio Egitto, la mia Italia sia il più bel paese al mondo. La gente, la storia, la cultura, le usanze e le tradizioni di questo stato sono uniche e meravigliose.

Peccato che la classe dirigente non si rivela all’altezza e che anche, troppo spesso, lo stesso popolo si dimostra poco lungimirante…

Stiamo vivendo un periodo difficile, molto complesso. Cedere oggi all’invasione è qualcosa che ci costerà molto caro… La gente che arriva sulle nostre coste, non sempre ha buone intenzioni, quindi attenzione italiani, se non volete sparire, come gli indiani d’america, fate al più presto qualcosa… Ve lo dice un’Egiziano….

 

 

Siamo certi che ora su di noi cadranno mille polemiche. Gli amici che vedranno quest’intervista come qualcosa di scomodo, siamo più che convinti che la etichetteranno come fasulla ed inventata, pace a loro, ce ne faremo una ragione.

Tutti gli altri, che magari vedono più in la del loro naso, troveranno invece questo documento molto interessante. Jimmy, come Magdi Allam e tanti altri immigrati che da anni vivono e si sono integrati nella nostra società possono vedere l’immigrazione attuale con un’occhio più critico ed attento, perchè conoscono i flussi, conoscono la gente che arriva e la capiscono meglio di ognuno di noi.  Quindi non sottovalutiamo le parole di qusto nostro amico, ma facciamone tesoro…

 

 

Intervista realizzata da Luisa Rozio – per la Redazione di Ne Parlano a Cuneo

 

Fonte: Visto su Ne Parliamo a CuNeo,  di mercoledì 4 settembre 2013

Link: http://neparlanoacuneo.blogspot.it/2013/09/io-immigrato-regolare-vi-racconto-la.html

 

 

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