Lug 19 2013

LISSA, 20 LUGLIO 1866, PER I VENETI UNA VITTORIA DA RICORDARE!

Category: Italia storia e dintorni,Veneto e dintornigiorgio @ 13:09

Lissa_x_Blog

 

“NAVI DI LEGNO CON EQUIPAGGI DI FERRO CONTRO NAVI DI FERRO CON EQUIPAGGI DI LEGNO”

 

Lissa isola nel mare Adriatico è la più lontana dalla costa dalmata, conosciuta nell’antichità come Issa, più volte citata dai geografi greci.
Fu base navale della Repubblica Veneta fino al 1797.

 

Il “fatal 1866″ iniziò politicamente a Berlino con la firma del patto d’Alleanza fra l’Italia e la Prussia l’otto di aprile.
Il 16 giugno scoppiò la guerra fra Prussia e Austria e il 20 giugno con il proclama del re l’Italia dichiarò guerra all’Austria; la baldanza degli italiani fu però prontamente smorzata poche ore dopo (24 giugno) a Custoza ove l’esercito tricolore fu sconfitto dall’esercito asburgico (nel quale militavano i soldati veneti). Fra il 16 e il 28 giugno le armate prussiane invasero l’Hannover, la Sassonia e l’Assia ed il 3 luglio ci fu la vittoria dei prussiani a Sadowa. Due giorni dopo l’impero asburgico decise di cedere il Veneto alla Francia (con il tacito accordo che fosse poi dato ai Savoia) pur di concludere un armistizio. In Italia furono però contrari a tale proposta che umiliava le forze armate italiane e, viste le penose condizioni dell’esercito dopo la batosta di Custoza, puntarono sulla marina per riportare una vittoria sul nemico che consentisse loro di chiudere onorevolmente (una volta tanto) una guerra.
Gli italiani non potevano certo pensare di trovare sul loro cammino i Veneti, ossatura della marina austriaca.

 

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Lug 19 2013

POVERI E RICCHI

Category: Pensieri e parolegiorgio @ 09:56

l.-ferdinand_celine

 

“I ricchi son sempre lì che aspettano di ereditare e di derubarci, delle nostre ore, della nostra vita, i loro figli di coprirci di merda e di farci vedere quel che pensano i loro genitori: odio e disprezzo… con loro l’unica astuzia è di tacere, se ci mettono all’ingrasso, è per gettarci poi alle anguille…

D’altra parte, i poveri non sono che delle scimmie gabbate, feroci e disgustosi proprio come i ricchi…”

Louis-Ferdinand Céline, estate 1959