Set 29 2012

BEN TORNATO IN LESSINIA MITICO LUPO

Category: Lessinia,Mondo animalegiorgio @ 00:41

Immagine scattata dalla foto-trappola di un lupo che cammina sul pascolo nella notte del 28 gennaio 2012 alle ore 1.38.50.

 

L’inizio del 2012 segno lo straordinario ritorno del Lupo (Canis lupus) in Lessinia. Ripetutamente accertato lo contemporaneo  presenza di “Slave”, un lupo sloveno in dispersione, e quello di un probabile secondo esemplare di origine sconosciuto.

 

Tra gennaio e aprile 2012 è stato accertato un evento di eccezionale interesse naturalistico: il ritorno del lupo in Lessinia. Il nostro altopiano è stato infatti interessato dalla contemporanea presenza di Slave, esemplare sloveno in dispersione, e di un probabile secondo individuo, di provenienza sconosciuta, ripreso più volte da una fototrappola.

Nelle notti del 24 e 28 gennaio e del 15 marzo 2012 è stata rilevata la presenza di un canide, in tutto e per tutto somigliante a un lupo, nel territorio del Parco Naturale Regionale della Lessinia. Immagini e video di un esemplare solitario sono stati ripresi in località  Branchetto di Bosco Chiesanuova da una foto trappola installata dal Servizio Guardiaparco dell’ Area Protetta e dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato. Di fondamentale importanza sono state le segnalazioni pervenute dagli associati al locale Comprensorio Alpino di Caccia a seguito della predazione di quattro capre domestiche. I più importanti esperti nazionali in materia, ai quali sono stati inoltrati le immagini e i video, affermano che con buona probabilità il canide ripreso è un lupo ma l’analisi genetica risulta fondamentale per l’identificazione certa dell’esemplare. Il personale di vigilanza è pertanto impegnato in una costante attività di monitoraggio e ricerca di campioni organici da inoltrare all’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA) di Bologna per le analisi genetiche. Se queste risultassero “positive” sarebbe la prima presenza accertata di un lupo nel Veneto a distanza di oltre un secolo dalla sua scomparsa.

Si tratterebbe probabilmente di un soggetto in dispersione proveniente dall’arco alpino centro-occidentale, dove dagli anni ’90 si è insediata una popolazione di provenienza appenninica che conta attualmente oltre 100 capi. Il fenomeno di naturale espansione del lupo dalle Alpi occidentali ha portato negli ultimissimi anni a registrare la presenza di singoli esemplari in dispersione anche nel vicino Trentino Alto-Adige, in Lombardia, in Svizzera ed in Austria. Non è però da escludere anche la provenienza dinarico-balcanica o carpatico-baltica dell’esemplare ripreso. Negli ultimi decenni, infatti, anche l’arco alpino orientale è interessato da presenze di lupi provenienti dall’ex Iugoslavia e dai territori di Slovacchia e Polonia.

Certa è invece la presenza di Slave. Nato in Slovenia nel 2009, catturato e munito di radio collare nel luglio 2011 dai ricercatori del Progetto Slowolf dell’Università di Lubjana, ha lasciato la terra natia e dopo aver percorso oltre 1.000 km, visitando Croazia, Austria, Alto Adige, Trentino e Bellunese, è arrivato in Lessinia nella notte del 6 marzo, dove ancora staziona a un mese dal suo arrivo.

Il servizio Guardiaparco e gli agenti del Comando Forestale di Bosco Chiesanuova seguono costantemente i suoi spostamenti grazie ai segnali che quotidianamente arrivano da Lubjana, che permettono di monitorare Slave in ogni suo minimo movimento.

Le caratteristiche peculiari della gestione dei grandi carnivori (lupo, orso e lince), che necessitano di organizzazione diversa rispetto la gestione faunistica “ordinaria”, e l’elevato valore conservazionistico di queste specie hanno suggerito alla Regione Veneto la formalizzazione di un “Protocollo regionale per il coordinamento delle attività di gestione e monitoraggio dei grandi carnivori in Veneto” d’intesa con gli Enti competenti in materia (Corpo Forestale dello Stato, Province e Enti Parco). Un altro aspetto fondamentale nella gestione di queste specie è il forte coordinamento tra Enti territorialmente confinanti (Regioni, Province e Stati vicini), visto le grandi distanze che questi animali, specie se in dispersione, sono in grado di compiere in tempi anche molto ristretti.

La presenza del lupo in Lessinia è di straordinario interesse scientifico. La specie è stata presente sulle Alpi fino alla fine del XIX secolo e, più sporadicamente, fino ai primi decenni del XX secolo. Nel Veneto le ultime segnalazioni risalgono al 1931 per l’area bellunese (FOSSA, 1988), mentre in Lessinia la specie sembra essersi estinta nella prima metà del 1800 (GARBINI, 1898), con alcune possibili isolate apparizioni nel 1880 (BENETTI,2003).

Il lupo in Lessinia, storicamente legato al tessuto socio-culturale della popolazione cimbra, come attestato anche da toponimi, favole, leggende, proverbi e modi di dire che hanno questo mitico animale per protagonista, accresce ulteriormente il patrimonio di biodiversità della Lessinia e in particolare della sua Area Protetta, confermandola serbatoio privilegiato di preziose risorse naturali.

La specie, “particolarmente protetta” dalle normative nazionali e comunitarie, ha un importante ruolo al vertice della piramide alimentare nell’ ecosistema alpino. Si sottolinea che quest’ ospite speciale, estremamente schivo e di abitudini quasi esclusivamente notturne, non rappresenta alcun pericolo per l’uomo. Come testimoniano i dati relativi al restante territorio italiano, Appennino e Alpi occidentali, a fronte di circa un migliaio di animali presenti non è mai stato documentato alcun caso di aggressione nei confronti dell’uomo nell’ultimo secolo.

 

 

Fonte: srs di Chiara Castagna – Paolo Parricelli; da  La Lessinia – Ieri oggi domani,  n. 35 anno 2012

 

 

Rispondi

Per commentare devi accedere al sito. Accedi.