Dic 15 2009

Grezzana di Verona – Aperte le Grotte di Falasco: la leggende si fa turismo

Category: Lessinia,Turismo e dintornigiorgio @ 20:03

torre-falasco

Stipulata una convenzione per la gestione del «castello» del brigante Falsco. Previste visite guidate culturali e didattiche lungo il sentiero

Aprono al pubblico le «Grotte di Falasco». Oggi (sabato 17 ottobre) alle 15 a Stallavena è in programma l’inaugurazione; il programma prevede la partenza a piedi alle 14.30 da via Segai. Seguirà la degustazione di prodotti tipici e alla fine il rientro da via Cologne. Si realizza così il progetto di restauro diretto dell’agronomo Moreno Dalle Pezze, e partito nel 2002.

«Si è trattato di un intervento minimo», spiega il progettista, «la messa in sicurezza della grande torre e la sua chiusura con dei cancelli, per impedirne l’accesso. E’ stato poi sistemato e allargato il sentiero che conduce alla base delle Grotte di Falasco, è stata ricostruita parte del muro, con la posa di 400 metri di staccionata in legno, per la sicurezza dei visitatori». Per quest’opera ha contribuito il Bima Adige, con un contributo di 40 mila euro.

In pratica, è stato ripristinato e messo in sicurezza il sentiero ad anello da via Segai, a Stallavena, alle Grotte e ritorno da Cologne (sulla strada comunale). Il sindaco Mauro Bellamoli ha stipulato una convenzione con l’attuale proprietaria del sito, Gemma Brenzoni Cattarinetti, per la gestione e manutenzione ordinaria del percorso. La convenzione prevede soltanto visite guidate culturali e didattiche.

Ricordiamo che il castello fu costruito nel XII secolo dalla famiglia Turrisendi, che aveva un fondo in quella località; dalla sommità della torre i proprietari potevano controllare i movimenti da e per la Val d’Adige. Nel ‘600 divenne rifugio di Francesco Falasco, un piccolo possidente della Valpantena che, persi tutti i beni e finito il servizio in qualità di «bravo», fu costretto a rifugiarsi nelle grotte intorno al castello. Nella seconda metà del secolo diventò il rifugio di Paolo Bianchi, denominato dall’abate Caliari «il Falasco», un «bravo» alla corte dei conti Giusti, che organizzò il rapimento di Angiolina di Poiano.

Le leggende legate ai briganti di recente sono state oggetto di una ricerca della scuola media «Pascoli», che ha presentato anche uno spettacolo degli studenti, e della pubblicazione del fumetto «La Valpantena ai tempi de il brigante Falasco» di Aldo Signorini.

Fonte: srs di Alessandra Scolari da L’Arena di Verona di sabato 17 ottobre 2009

Foto: Amato

(VR 18 ottobre 2009)

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